Piano Territoriale di Coordinamento

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Piano Territoriale di Coordinamento In questa capitolo vengono descritti i contenuti del Piano Territoriale di Coordinamento. Vengono elencati gli enti preposti alla pianificazione, viene approfondita la legge 142/’90 sulle autonomie locali, vengono analizzati gli elaborati dei PTC richiesti dalle leggi regionali e viene infine fatta una riflessione sul valore politico del Piano Territoriale Provinciale. Immagine tratta dal PTCP di Ragusa L’ascolto del commento sonoro delle slides è riservato agli studenti del corso di Fondamenti di Urbanistica. Per la richiesta di username e password: p.fusero@unich.it

- L’evoluzione delle prospettive di pianificazione Nel periodo della ricostruzione post bellica e del primo boom economico le prospettive e le attese per una pianificazione a scala ampia (interregionale o addirittura nazionale) erano evidenti. pianificazione nazionale piani interregionali piani intercomunali pianificazione di settore piano nazionale dei trasporti ferrovie autostrade aeroporti porti le reti di servizio (acqua luce gas) Le attuazioni dei piani interregionali o intercomunali rimangono in realtà piuttosto rare

- Enti preposti alla pianificazione Fino alla nascita delle Regioni l’approvazione dei Piani Regolatori e dei Piani Territoriali è demandata al Ministero. Successivamente inizia un progressivo processo di delega delle materie legislative ed approvative dallo Stato alle Regioni. Processo che continua tuttora (devolution). Gli Enti locali preposti alla pianificazione sono: Regioni (PTC e Piani Paesistici) Province (PTCP) Comuni (PRG e strumenti attuativi) Ma il nuovo concetto di “compartecipazione” tra i diversi enti ha portato, soprattutto per i programmi complessi di sviluppo locale, ad una iterazione nei processi autorizzativi dei progetti.

orientativa o prescrittiva? - La natura del PTC orientativa o prescrittiva? Ci sono materie in cui il PTC può dettare vere e proprie prescrizioni ed altre in cui fornisce indicazioni agli enti subordinati. Il PTC: recepisce le linee di indirizzo sopraordinate i piani regionali sovraordinati le politiche di sviluppo nazionale orienta l’attività di pianificazione subordinata i piani regolatori comunali i piani settoriali dei consorzi provinciali (ASI, forestale, etc.) fissa le “invarianti” territoriali aree di tutela ambientale aree a rischio sismico ed idrogeologico infrastrutturazione primaria etc.

- I contenuti della L. 142/’90 La legge 142 attribuisce alle Province maggiori competenze in materia di pianificazione territoriale conferendo loro un nuovo ruolo: da prestatore di servizi (scuole strade impianti sportivi) a progettista del territorio (il Piano Territoriale Provinciale). Competenze delle Province in materia urbanistica: infrastrutture a scala territoriale strade, autostrade, ferrovie, reti di servizio attrezzature a scala territoriale attrezzature scolastiche e sportive impianti di depurazione, per la produzione di energia, piattaforme logistiche di smaltimento dei rifiuti paesaggio ed ambiente sistemazione idro-geologica, regimentazione acque, forestazione macrozonizzazione istituzione di aree protette o riserve naturali definizione di aree vocazionali

- Gli elaborati del PTCP Le singole leggi regionali definiscono nel dettaglio gli elaborati obbligatori del PTCP. Orientativamente i contenuti base sono: Infrastrutture a scala territoriale Relazione sullo stato di fatto Relazione sugli obiettivi di progetto Le tavole di progetto Le norme tecniche di attuazione Il programma di attuazione (priorità, finanziamenti) Il Sistema InformativoTerritoriale

- Il valore politico del PTCP I rapporti con le forze sociali e gli enti locali La costruzione del consenso ed il progetto di partecipazione alle scelte Stringere la mano I rapporti con la programmazione economica dell’ente Piano Triennale di spesa dell’ente Il valore politico del piano Interpretare alcuni grandi progetti individuali coagulandoli intorno ad una meta collettiva condivisa