Scuola Media : l’anello debole?

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Scuola Media : l’anello debole? Andrea Gavosto (Fondazione Giovanni Agnelli) Roma, 17 marzo 2012

Una Scuola media criticata dagli addetti ai lavori… “Vaso di coccio tra vasi di ferro” (Piero Cattaneo) “L’anello debole della scuola italiana” (Giuseppe Bertagna) ”Affetta da una sindrome pirandelliana” (Giancarlo Cerini) “Una passerella incerta” (Gian Carlo Sacchi)

Scuola media: l’anello debole? «l’impatto problematico nel passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria» «la perdita di incisività, attraverso un ventaglio di insegnamenti tendenzialmente enciclopedici e onnicomprensivi» «l’appannamento del significato dell’esame di Stato, ormai solo formalmente momento conclusivo di un intero ciclo di istruzione» dall’Atto di indirizzo del Ministro Gelmini dell’ 8 settembre 2009 «la significativa dispersione dei giovani una volta usciti dalla secondaria di primo grado»

L’Italia è il paese con il calo degli apprendimenti più netto fra elementari e medie Variazione nei punteggi TIMSS in Matematica (da IV elementare 2003 a III media 2007), Variazione nei punteggi TIMSS in Scienze ( da IV elementare 2003 a III media 2007) Fonte: Elaborazioni su dati TIMSS 2003 e 2007 ITALIA ITALIA

Di chi è la colpa? Dei preadolescenti ? Quelli italiani sono più difficili dei loro coetanei esteri? Degli insegnanti ? Troppo anziani, demotivati, poco aggiornati? Della scuola stessa? Manca una chiara missione? La struttura è adeguata alle sfide educative?

I PREADOLESCENTI

Cosa pensi della scuola? I preadolescenti italiani nella scuola media sono più a disagio dei coetanei europei Cosa pensi della scuola? % risposte “Mi piace molto” RAGAZZI RAGAZZE Fonte: elaborazioni su dati HBSC

La preadolescenza: età di transizione psicologica rielaborazione della propria identità, spesso in contrapposizione agli adulti neurobiologica high horsepower, poor steering cognitiva passaggio al pensiero logico-deduttivo e alle funzioni più complesse sociale ruolo sempre più importante di amici e compagni di scuola, centralità delle nuove tecnologie

I preadolescenti: una sfida per la scuola I preadolescenti italiani (11-14 anni) costituiscono un’età sociale chiaramente definita Nei loro comportamenti, interessi e desideri non sono diversi dai loro coetanei europei Però hanno un rapporto con la scuola peggiore. Per cercare di capire perché, andiamo dentro la scuola

GLI INSEGNANTI

Gli insegnanti delle medie: il loro numero è in calo dagli anni novanta Numero di docenti (di ruolo o con contratto annuale) dall’a.s. 1970-71 all’a.s. 2010-11, per grado di scuola 1970-71 1986-87 2001-02 2010-11 283.200 199.000 187.200 178.400 PRIMARIA SECONDARIA I GRADO SECONDARIA II GRADO Fonte: Elaborazioni su dati MIUR

Gli insegnanti delle medie: un’età molto elevata Struttura per età degli insegnanti di ruolo presso la scuola statale, a.s. 2010-11, per grado di scuola (valori percentuali) ETA MEDIA INSEGNANTI Scuole elementari 49,3 Scuole superiori 51,8 Scuole medie 52,1 Fonte: Elaborazioni su dati MIUR

Gli effetti prolungati delle politiche di reclutamento Docenti di ruolo presso la scuola media statale, a.s. 2010-11, per anno di immissione in ruolo (valori assoluti) Fonte: elaborazione su dati Miur

35 30 22 La “giostra degli insegnanti”: più turnover alle scuole medie Percentuale di docenti che NON resta nella stessa scuola da un anno all’altro Scuole medie Scuole superiori 30 Scuole elementari 22 Fonte: Elaborazioni su dati MIUR (transizioni di stato degli insegnanti della scuola italiana dall’a.s. 2008-09 al 2009-10)

La giostra degli insegnanti: più turnover alle scuole medie Probabilità di restare nella stessa scuola, di cambiare sede, di cambiare grado di scuola e di uscire dal sistema per un insegnante italiano, per tipo di contratto e per grado di scuola (%) PRIMARIE SEC I GRADO II GRADO TOTALE (compresa scuola dell’infanzia) INSEGNANTI DI RUOLO PROBABILITA' DI: restare nella stessa sede 82,5 73,7 77,7 79,9 cambiare scuola (nello stesso grado) 11,2 17,2 14,6 14,4 cambiare grado di scuola 2,3 2,7 2,6 uscire dal sistema 4,1 6,4 5,0 5,7 100 INSEGNANTI A TEMPO DETERMINATO (ANNUALE E FTAD) 29,1 16,9 25,1 23,7 45,5 52,2 52,4 53,0 0,5 2,4 2,9 24,9 28,5 19,6 23,3 TUTTI GLI INSEGNANTI, DI RUOLO E A T.D. restare nella stessa sede 78,1 64,9 70 73,3 Fonte: Elaborazioni su dati MIUR (transizioni di stato degli insegnanti della scuola italiana dall’a.s. 2008-09 al 2009-10)

La scuola media: gode di una cattiva reputazione anche tra le mura scolastiche Percentuale di insegnanti che giudica “bassa” o “molto bassa” la qualità di ciascun grado scolastico Grado di scuola oggetto del giudizio Tutti gli intervistati Tutti, esclusi quelli del grado giudicato Insegnanti primaria Insegnanti secondaria di I grado Insegnanti secondaria di II grado Primaria 10,3 14,5 3,0 17,0 12,7 Secondaria di I grado 30,1 37,8 24,8 8,5 50,4 20,2 23,2 24,2 21,9 15,2 Fonte: Elaborazioni su Terza Indagine Istituto IARD, 2008

Come gli altri insegnanti, convinti di aver perso prestigio Quota di insegnanti che ha percepito una diminuzione del prestigio degli insegnanti, nel 1990 e nel 2008 “Negli ultimi 10 anni il prestigio degli insegnanti è diminuito” Fonte: Elaborazioni su Prima e Terza Indagine Istituto IARD, 1990 e 2008

Eppure, nella scala del prestigio, la posizione relativa delle professioni dell’insegnamento è rimasta sostanzialmente immutata Punteggio di prestigio delle professioni dell'insegnamento. Indagini del 1985 e 2005 Fonte: Elaborazioni su Indagini Desc85 e Sides05

più del grado di scuola e del tipo di contratto Nella scala del prestigio, la materia insegnata conta più del grado di scuola e del tipo di contratto Punteggio di prestigio delle professioni dell'insegnamento nell’indagine Sides05 Fonte: Elaborazioni su dati Sides05. I diversi colori delle barre rivelano le modalità di accorpamento dei titoli occupazionali nelle 5 categorie occupazionali effettivamente presenti sulla scala Sides05 (ad esempio: docenti di secondaria superiore).

Gli insegnanti delle medie sono i meno soddisfatti della propria formazione iniziale Percentuale di risposte “inadeguata” o “poco adeguata” alla domanda sull’adeguatezza della propria formazione iniziale in riferimento alle diverse competenze professionali, per grado di scuola Fonte: Indagine Fondazione Agnelli sui docenti neoassunti, 2010 (N = 7.700 docenti)

LA MISSIONE

Nel 1962, alla scuola media unica erano state affidate tre missioni: Far crescere il livello di scolarità Orientare (non canalizzare!) le scelte scolastiche successive Garantire l’eguaglianza delle opportunità scolastiche Una realizzata, due no

La partecipazione alle medie ha raggiunto il 100% negli anni ‘70, mentre alle superiori solo negli ultimi anni abbiamo raggiunto il 90% Tasso lordo di scolarità Scolarità media (rapporto tra alunni della scuola media e popolazione 11-13enne) Legge 1859 del 1962 Costituzione 1948 Scolarità superiore (rapporto tra alunni della scuola superiore e popolazione 14-18enne) Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT e MIUR

La trasformazione del concetto di equità: da quantità a qualità ieri oggi L’equità era misurata dall’opportunità di accesso a scuola (anni di scolarità, titoli di studio) Quello che conta è l’opportunità di successo (qualità dell’insegnamento, livelli di apprendimento)

La scuola media perde la battaglia dell’equità Fattori socio-economici e familiari che aumentano la probabilità di essere in ritardo a 11 e 13 anni (%) Chi perde il passo? 11 anni 13 anni 30 50 Ragazzo vs Ragazza Basso benessere economico familiare vs Alto benessere 60 60 Basso livello culturale familiare (licenza media) vs Alto livello (laurea) 410 300 ... 350 Generazione 2 vs italiani Generazione 1,5 vs italiani 1930 1790 Fonte: Elaborazioni su dati HBSC. … significa che il dato non è statisticamente significativo.

I divari sociali nella scuola Divari di apprendimento in Matematica e Scienze in terza media a parità di altre condizioni (differenza di punteggio nelle prove standardizzate)

generata nei due ordini di scuola E non è colpa delle elementari: oltre l’80% dei divari sociali nella scuola si crea nelle medie Quota dei divari di apprendimento in Matematica e Scienze in terza media generata nei due ordini di scuola 90% 88% 79% 74% 10% 12% 21% 26% Fonte: Elaborazioni su dati TIMSS 2003-2007

Composizione delle classi: non sempre viene rispettato il criterio dell’equi-eterogeneità Il colore più scuro segnala una più omogenea composizione sociale delle classi (tracking informale) Fonte: elaborazione su dati INVALSI

performance in italiano Composizione delle classi: creare classi eterogenee sulla base dell’origine sociale e culturale conduce a migliori apprendimenti (dati aggregati a livello provinciale) performance in italiano Fonte: elaborazione su dati INVALSI segregazione sociale tra classi (classi + omogenee)

Il passaggio dalla primaria alla secondaria In Italia il passaggio dalle elementari è troppo brusco: negli istituti comprensivi, dove vi è maggiore continuità, gli apprendimenti sono migliori, come risulta dai dati INVALSI Scuola media Scuola elementare

LE PROPOSTE

Le proposte: dove non intervenire Riforma dei cicli: manca evidenza decisiva che assicuri migliori risultati.

Le proposte Personalizzazione dei percorsi, che richiede la scuola del pomeriggio e maggiore diversità di approcci didattici in aula Progettazione comune, come nelle elementari, e organizzazione per dipartimenti ovunque Apprendimento cooperativo, che favorisce la motivazione degli studenti e sfrutta l’”effetto dei pari” Essenzializzazione, ovvero concentrazione su poche materie, con l’introduzione di materie opzionali Modello dell’istituto comprensivo e adozione di curricoli verticali

Le proposte: insegnanti motore del cambiamento Per realizzare il cambiamento delle medie occorrono insegnanti di tipo nuovo Nei prossimi anni andranno in pensione decine di migliaia di docenti delle medie: un’opportunità unica di ricambio I nuovi insegnanti devono essere assunti tramite chiamata diretta o concorso riservato Ma devono essere formati per insegnare unicamente alle medie

Punteggi alle prove di Matematica Punteggi alle prove di Scienze La nuova missione della scuola media: più efficace perché più equa Punteggi TIMSS e PISA per livello di istruzione dei genitori Punteggi alle prove di Matematica Punteggi alle prove di Scienze 521 525 513 516 504 506 503 510 503 501 500 504 497 492 495 480 471 471 475 453 469 450 IV primaria III media II secondaria IV primaria III media II secondaria superiore superiore Studenti con genitori diplomati Media Italia Studenti con genitori con al massimo licenza media Studenti con genitori laureati