OBIETTIVI DELLE VACCINAZIONI

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Transcript della presentazione:

OBIETTIVI DELLE VACCINAZIONI PROTEZIONE DI UN INDIVIDUO PROTEZIONE DI UN GRUPPO A RISCHIO PROTEZIONE UNIVERSALE ERADICAZIONE DI UNA MALATTIA PROTEZIONE DI UN INDIVIDUO IDENTIFICAZIONE DI FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUALI ESEMPIO soggetti asplenici esposizione professionale profilassi post-esposizione

OBIETTIVI DELLE VACCINAZIONI PROTEZIONE DI UN GRUPPO A RISCHIO IDENTIFICAZIONE DI FATTORI DI RISCHIO ESEMPIO AIDS (omosessuali maschi) esposizione professionale Zone endemiche PROTEZIONE UNIVERSALE IMPORTANZA SOCIALE DELLA MALATTIA VALUTAZIONE COSTO/BENEFICIO ESEMPIO POLIOMIELITE DIFTERITE TETANO EPATITE B

OBIETTIVI DELLE VACCINAZIONI ERADICAZIONE DELLA MALATTIA ELIMINAZIONE DELL’AGENTE PATOGENO DAL PIANETA ESEMPIO VAIOLO POLIOMIELITE

LA STIMOLAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA AGENTI STIMOLANTI LA RISPOSTA IMMUNITARIA PROTETTIVA MALATTIA LIEVE AGENTI PATOGENI ATTENUATI/INATTIVATI TOSSOIDI O ANATOSSINE ANTIGENI NON PATOGENI

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA MALATTIA LIEVE PROTETTIVA ESEMPIO VAIOLO VACCINO (cowpox) 2a. AGENTI INTERI VIVI ATTENUATI VIRALI ESEMPIO Polio-orale morbillo rosolia … BATTERICI ESEMPIO Tifo-orale

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA 2b. AGENTI INTERI UCCISI VIRALI ESEMPIO Polio-parenterale influenza … BATTERICI ESEMPIO Colera peste pertosse cellulare … 3 TOSSOIDI O ANATOSSINE TETANICO DIFTERICO

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA 4 ANTIGENI NON PATOGENI VIRALI ESEMPIO Epatite B influenza BATTERICI ESEMPIO Haemophilus b Pneumococco PARASSITI ESEMPIO Plasmodium ANTIGENI OTTENUTI DA RICOMBINAZIONE GENETICA

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA ANTIGENI OTTENUTI DA RICOMBINAZIONE GENETICA ISOLAMENTO DEL GENE Antigene di superficie

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA ANTIGENI OTTENUTI DA RICOMBINAZIONE GENETICA Gene isolato Microrganismo Clonazione INSERIMENTO DEL GENE NEL GENOMA DEL MICRORGANISMO NON PATOGENO E SUA CLONAZIONE

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA ANTIGENI OTTENUTI DA RICOMBINAZIONE GENETICA ESTRAZIONE E PURIFICAZIONE DELL’ANTIGENE Vaccino anti-Epatite B

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA AGENTI VIVI ATTENUATI si moltiplicano nell’ospite AGENTI INATTIVATI, TOSSOIDI, ANTIGENI non si moltiplicano nell’ospite SIEROCONVERSIONE CONCENTRAZIONE ANTICORPALE PROTETTIVA RICERCA DI UN LIVELLO ANTICORPALE PROTETTIVO ESEMPIO Epatite B: 10 mUI/ml Difterite: 0.01 UI/ml

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA MECCANISMO DELL’IMMUNITA’ RUOLO DEL MACROFAGO E DEL LINFOCITA T Antigene Linfocita T Citotossico Helper Suppressor 1. Macrofago che presenta l’antigene 2. Moltiplicazione e differenziazione dei linfociti T 3. Produzione di citochine

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA MECCANISMO DELL’IMMUNITA’ RUOLO DEL LINFOCITA B Antigene Citochine 1. Riconoscimento dell’antigene 2. Attivazione e differenziazione in plasmacellule 3. Produzione di anticorpi Plasmacellula

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA MECCANISMO DELL’IMMUNITA’ ANDAMENTO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA Vaccino o viremia Settimane Mesi Anni Comparsa di cellule Tc Risposta immunitaria primaria (produzione di anticorpi) Risposta immunitaria secondaria (rapida salita degli anticorpi)

STIMOLAZIONE IMMUNITARIA PROTEZIONE CON DOSE SINGOLA MPR … NECESSITA’ DI RINFORZARE LA RISPOSTA polio epatite … NECESSITA’ DI DOSI DI RICHIAMO tetano difterite

CARATTERISTICHE IDEALI DI UN VACCINO ATTIVA LE APC STIMOLA UN’AMPIA SERIE DI CELLULE DELL’IMMUNITA’ PERMETTE UNA RISPOSTA DURATURA PERMETTE DI STABILIRE UNA RISPOSTA ANAMNESTICA NON STIMOLA RISPOSTE DI TIPO AUTOIMMUNE NON STIMOLA UN TIPO DI RISPOSTA IMMUNOPATOLOGICA

FATTORI CHE CONDIZIONANO LA RISPOSTA AL VACCINO FATTORI GENETICI ETA’ CONDIZIONE IMMUNITARIA INSUFFICIENZA RENALE CRONICA FEBBRE ADIUVANTI DOSE VIA DI SOMMINISTRAZIONE CONSERVAZIONE DEL VACCINO

FATTORI CHE CONDIZIONANO LA RISPOSTA AL VACCINO FATTORI GENETICI NON-RESPONDER RESPONDER HYPO-RESPONDER ETA’ IL NEONATO PUO’ ESSERE VACCINATO CONTRO: EPATITE B TUBERCOLOSI 2a. ETA’ ANTICORPI DI ORIGINE MATERNA INIBISCONO MPR SCARSA ANTIGENICITA’ DEI POLISACCARIDI <2 ANNI IL NEONATO PREMATURO PUO’ ESSERE VACCINATO 2b. ETA’ VACCINAZIONI IMPORTANTI NELL’ANZIANO: PNEUMOCOCCO - INFLUENZA - EPATITE B

FATTORI CHE CONDIZIONANO LA RISPOSTA AL VACCINO CONDIZIONE IMMUNITARIA VACCINI VIVI E IMMUNODEFICIENZA VACCINAZIONE E AIDS VACCINAZIONI E FARMACI IMMUNOSOPPRESSORI INSUFFICIENZA RENALE CRONICA SCARSA STIMOLAZIONE ANTIGENICA ESEMPIO Epatite B FEBBRE LA FEBBRE >38°C PUO’ INTERFERIRE CON L’IMMUNIZZAZIONE LA FEBBRE <38°C NON CONTROINDICA LA VACCINAZIONE

FATTORI CHE CONDIZIONANO LA RISPOSTA AL VACCINO ADIUVANTI DOSE VIA DI SOMMINISTRAZIONE STATO DI CONSERVAZIONE DEL VACCINO

LA SCHEDULA VACCINALE STABILISCE: ETA’ OTTIMALE DOSE DI VACCINO NUMERO DI DOSI INTERVALLO FRA LE DOSI NECESSITA’ DI RICHIAMI E’ STUDIATA PER OTTENERE: UNA PROTEZIONE RAPIDA UNA RISPOSTA MASSIMA E DURATURA

LA SCHEDULA VACCINALE NECESSITA’ DI ADATTAMENTO IN CONDIZIONI PARTICOLARI: MALATTIE DI BASE PERIODI EPIDEMICI SITUAZIONI DI RISCHIO L’ETA’ OTTIMALE: MAGGIORE RISCHIO DI MALATTIA RISPOSTA IMMUNITARIA MASSIMA VARIAZIONE DELLA DOSE IN BASE ALL’ETA’ ESEMPIO TD versus Td IL RUOLO DELL’ETA’ IL NEONATO PREMATURO DEVE SEGUIRE LE SCHEDULE RACCOMANDATE PER L’ETA’ POSTNATALE

LA SCHEDULA VACCINALE IL MOMENTO MIGLIORE PER LA VACCINAZIONE PROFILASSI PRE-ESPOSIZIONE PROFILASSI POST-ESPOSIZIONE PROFILASSI ATTIVA POST-ESPOSIZIONE VACCINI CHE POSSONO PREVENIRE LA MALATTIA ANCHE SE SOMMINISTRATI ENTRO UN CERTO TEMPO DOPO IL POSSIBILE CONTAGIO: ESEMPIO rabbia epatite B morbillo parotite tetano

Nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l’età evolutiva. (D.M. 07/04/1999 + D.M. 18/06/2002 + Suppl. Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2005) Legenda DTaP: vaccinazione antidifterico-tetanico-pertossica Tdap: vaccino difto-tetanico-pertossico acellulare per adulti IPV: vaccino antipoliomielitico iniettabile - inattivato HB: vaccino antiepatite B Hib: vaccino contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b MPR: vaccino antimorbillo-parotite-rosolia PCV: vaccino pneumococcico coniugato eptavalente Men C: vaccino meningococcico C coniugato

Note al Nuovo calendario vaccinale 1. Per terzo mese di vita si intende il periodo che intercorre dal compimento del 61° giorno di vita fino al 90° giorno di vita, ovvero dal compimento della 8a settimana di vita fino alla 12a settimana di vita 2. Nei nati da madre HBsAg positiva si somministrano contemporaneamente, entro 12-24 ore dalla nascita ed in siti separati, la prima dose di vaccino (HB) e una dose di immunoglobuline specifiche anti-epatite B (HBIG). Il ciclo va completato da una seconda dose a 4 settimane dalla prima, da una terza dose dopo il compimento dell’ottava settimana (può coincidere con la prima somministrazione del ciclo normale) e da una quarta dose all’11° mese (può coincidere con la 3a dose del ciclo normale) 3. Vaccino pneumococcico coniugato eptavalente: programmi di ricerca attiva e vaccinazione dei soggetti a rischio elevato; per gli altri soggetti vaccinazione in base a specifici programmi regionali 4. E’ possibile la co-somministrazione al 13° mese della prima dose del vaccino MPR e della terza dose dei vaccini DTaP, IPV, HB e Hib 5. MPR2: seconda dose ovvero dose di recupero (Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita - G. U. s. g. n. 297 – suppl. ord. N. 195 del 23/12/03) 6. Vaccino meningococcico C coniugato: programmi di ricerca attiva e vaccinazione dei soggetti a rischio elevato; per gli altri soggetti vaccinazione in base a specifici programmi regionali 7. Varicella: limitatamente alle Regioni con programmi vaccinali specifici in grado di garantire coperture superiori all’80% 8. Varicella: programmi di ricerca attiva e vaccinazione degli adolescenti con anamnesi negativa per varicella Fonte: Piano nazionale Vaccini 2005-2007

ASSOCIAZIONI DI VACCINI VANTAGGIO ECONOMICO ORGANIZZATIVO SVANTAGGI IPOTETICI INTERFERENZA IMMUNITARIA AUMENTO DI EFFETTI COLLATERALI

ASSOCIAZIONI DI VACCINI POSSIBILI ASSOCIAZIONE VACCINO-IMMUNOGLOBULINE DTP*, EPATITE B, OPV, HAEMOPHILUS B MPR*, HAEMOPHILUS B BCG, OPV * nella stessa siringa ASSOCIAZIONE VACCINO-IMMUNOGLOBULINE PROFILASSI ATTIVA E PASSIVA SÌ tetano, epatite B, difterite, rabbia NO morbillo, rosolia, parotite

CONTROINDICAZIONI ALLA VACCINAZIONE COMPOSIZIONE DEI VACCINI AGENTE ANTIGENICO ATTIVO LIQUIDO DI SOSPENSIONE PRESERVANTI, STABILIZZANTI E ANTIBIOTICI ADIUVANTI PER VIRUS VIVI: GRAVIDANZA POSSIBILE GRAVIDANZA NEI TRE MESI SUCCESSIVI ALTRE: PRECEDENTE REAZIONE GRAVE ALLO STESSO VACCINO NOTA ALLERGIA GRAVE A COMPONENTI

CONTROINDICAZIONI ALLA VACCINAZIONE TEMPORANEE EMOTRASFUSIONE RECENTE SOMMINISTRAZIONE DI IG MALATTIA FEBBRILE >38°C MALATTIE DI BASE CON IMMUNODEFICIENZA NON SOMMINISTRARE VACCINI VIVI MPR PUO’ ESSERE SOMMINISTRATO NELL’AIDS L’OPV NON DEVE ESSERE SOMMINISTRATO A FAMILIARI DI SOGGETTI CON IMMUNODEFICIENZA

FALSE CONTROINDICAZIONI ALLA VACCINAZIONE MALATTIE INTERCORRENTI LIEVI (RAFFREDDORE, TOSSE) NON FEBBRILI, NON CONTROINDICANO LA VACCINAZIONE DANNO NEUROLOGICO PERMANENTE EPILESSIA FAMILIARITA’ PER CONVULSIONI NON COSTITUISCONO CONTROINDICAZIONI

VACCINAZIONE ED ALLERGIA VACCINI CON CONTENUTO DI PROTEINE DELL’UOVO: VACCINO CONTENUTO DI PROTEINE Morbillo + Parotite + Influenza + + Febbre gialla + + + SOLO L’ALLERGIA ALL’UOVO DI TIPO: ANAFILASSI SHOCK, IPOTENSIONE LARINGOSPASMO TUMEFAZIONE ALLA BOCCA COSTITUISCE UNA VERA CONTROINDICAZIONE PER VACCINI CRESCIUTI SU UOVA EMBRIONATE

FALSE CONTROINDICAZIONI ALLA VACCINAZIONE ALLERGIE: FORME LIEVI DI SENSIBILITÀ ALL’UOVO O ALLE PIUME NON COSTITUISCONO UNA CONTROINDICAZIONE