IL BRUTTO ANATROCCOLO
Era tornata l’estate e ovunque nel laghetto sbocciavano i fiori
Sotto il fogliame mamma anatra covava le sue set te uova. - Chissà come saranno i miei cuccioli? - pensava
Finalmente una mattina la lunga attesa finì Le uova si schiusero e ne uscirono sei piccoli anatroccoli.
Mamma anatra li guardava soddisfatta: erano sani e vivaci, i più belli che avesse mai visto!
-1,2,3,4,5,6…Oh, no! Ne manca uno !- L’ uovo più grosso non si era schiuso.
I giorni passarono e finalmente anche l’ultimo nato venne alla luce I giorni passarono e finalmente anche l’ultimo nato venne alla luce. Ma il pulcino era grosso e brutto, la mamma lo guardava perplessa. Non assomigliava affatto ai suoi fratelli.
Prima lezione di nuoto, tutti gli anatroccoli si tuffarono lievi come barchette di carta. Tutti, anche il grosso pulcino.
Dopo la nuotata mamma anatra disse ai suoi piccoli: - Seguitemi, vi porterò al pollaio –
Non furono accolti con gioia Non furono accolti con gioia. Anzi, un’anatra corse a beccare l’ anatroccolo spennacchiato dicendo: -E’ troppo grosso non lo vogliamo!
Tutto il pollaio la disprezzava -Sei troppo brutto! Vattene via!-
La vita del brutto anatroccolo si fece dura e triste: nessuno lo voleva vicino. Con l’andar del tempo anche i suoi fratelli iniziarono a dirgli cattiverie.
Disperato il brutto anatroccolo volò oltre lo steccato, saltò giù dalla siepe che cingeva il pollaio e fuggì per i campi. Arrivò alla palude, si accovacciò nei giunchi e qui passò la notte.
Il mattino dopo fu svegliato dagli spari dei cacciatori. Grandi stormi di oche selvatiche si alzarono in volo. L’anatroccolo era paralizzato.
Arrivarono i cani da caccia abbaiando Arrivarono i cani da caccia abbaiando. Uno di loro gli si avvicinò, lo annusò, ma per fortuna se ne andò senza mostrare molto interesse.
L’anatroccolo attraversò a nuoto paludi e canali ma non era felice perché era sempre solo. Sopraggiunse l’autunno e il povero anatroccolo tremava dal freddo.
Una sera vide alzarsi in volo degli uccelli bianchi e bellissimi. Erano cigni in partenza per i paesi caldi.
- Che belli! Vorrei essere uno di loro!- pensò.
Fu un freddo inverno, l’ acqua cominciò presto a gelare e cadde tanta neve. Il nostro anatroccolo riuscì a trovare rifugio in un angolo nascosto di una fattoria.
L’inverno durò a lungo, ma poi tornò la primavera L’inverno durò a lungo, ma poi tornò la primavera. L’anatroccolo si sollevò in volo: era cresciuto e le sue ali robuste frusciavano nell’aria.
Si posò sulle acque del laghetto e vide tre bellissimi cigni che si diressero verso di lui. L’anatroccolo chinò la testa e … rimase abbagliato dalla sua stessa immagine.
Dov’era finito quel grosso e brutto pulcino? Era diventato un bellissimo cigno. Gli altri cigni lo festeggiarono e lo accarezzarono con il becco.
Spiccò il volo. Per la prima volta si sentì veramente felice.
Anno Scolastico 2007-08 classe VA AMUDI THOMAS CRISTIAN ELISA ELENA MARCO FRANCESCA FRANCESCO MATTEO.C VALERIO MASSIMILIANO ANDREA GIULIA DAVIDE ALICE EDOARDO LUCIA LAURA MATTEO.S GIANMARCO ALBERTO ORNALDO Ins. BRUNA ARCANGELI