MONZA
Carissimi amici della Scuola in dieta e della Scuola in pigiama, abbiamo ricevuto la vostra bellissima proposta di lavoro alla quale vorremmo aderire inviandovi materiale che possa illustrare a Pacifì alcune realtà del nostro territorio. Cari saluti e a risentirci presto
Carissimi amici della scuola in dieta e della scuola in pigiama, rispondo,a nome di tutti i bambini e i ragazzi della Scuola in ospedale di Monza,alla vostra richiesta di collaborazione. Abbiamo deciso di mandarvi due delle schede sugli animali del Parco della Valle del Lambro che abbiamo realizzato in collaborazione (collegamento videoconferenza)con la scuola media Elisa Sala. Spero che la nostra risposta sia adeguata alla vostra richiesta. Tanti saluti, Serena(una ragazza della Scuola in ospedale).
Nome scientifico: Athene noctua Nome dialettale: Schigueta CIVETTA Nome comune: civetta Nome scientifico: Athene noctua Nome dialettale: Schigueta Descrizione:Lunga una ventina di centimetri, con una apertura alare di 60cm, la civetta ha il capo grande, tondeggiante ed un po' appiattito, con becco corto e ricurvo. I dischi facciali sono poco estesi sopra gli occhi che sono grandi, rotondi e con l'iride giallo vivo. Le orecchie sono protette da penne mobili. Le ali e la coda sono corte; le zampe, ben sviluppate e ricoperte di piume, hanno le dita armate di robusti artigli e rivestite di piume setoliformi. Il piumaggio è brunastro con macchie biancastre nelle parti dorsali, biancastro. Distribuzione: In Europa manca nelle regioni settentrionali. E' scomparsa recentemente in alcune zone dell’Europa (Austria, Germania, Baviera). In Italia è presente in zone di pianura e collinari.
Habitat e comportamento: La civetta è un uccello sedentario, anche con i rigori dell’ inverno non abbandona mai il suo territorio e preferisce morire di fame piuttosto che andare altrove. Per sistemarsi, sceglie i luoghi interrotti da siepi o muretti (talune volte la si può trovare persino in centri abitati). Il territorio della civetta, di piccole dimensioni, difeso con accanimento contro ogni genere di intrusione, non le permette di fare la schizzinosa. Può essere costretta per lungo tempo ad accontentarsi di vermi, insetti, e molluschi pur prediligendo i piccoli mammiferi come le arvicole. La maturazione sessuale avviene nella primavera che segue la nascita. Nidifica in buchi di albero (anche vecchi nidi di picchio), in fessure della roccia o dei muri. Lì depone da 4 a 6 uova sferiche di colore azzurrognolo. L’incubazione dura quasi un mese e i giovani non lasciano il nido prima di 4 o 5 settimane. Le coppie si formano all’inizio della primavera ed è un impegno per la vita. I patners sono particolarmente loquaci e lanciano grida sonore e diversificate.
Curiosità: La civetta fu il simbolo di Atena, la dea della scienza e della sapienza per gli antichi greci. Successivamente essa divenne compagna obbligata di streghe e soggetta a continue persecuzioni da parte degli uomini. In altri casi si usava inchiodarla alle porte delle stalle per proteggere il bestiame dal malocchio. A cura di Francesco Borghesan e Alessandro Zannetti .
ALLOCCO Nome comune: allocco Nome scientifico: Strix aluco Nome dialettale: Aloch
Decrizione: L’Allocco è un grande rapace notturno, lungo circa 40 cm che può avere una apertura alare superiore al metro. Gli occhi sono grandi e scuri quasi neri, il piumaggio si può presentare in due colorazioni differenti: marrone rossiccio oppure marrone grigiastro. La testa è grande dall’evidente maschera facciale rotonda. Distribuzione geografica: In Europa è assente solo in Irlanda, Scozia, Scandinavia, Russia settentrionale e in alcune isole del mediterraneo. E’ presente in tutta Italia a eccezione della Sardegna e di una parte della Puglia. In Lombardia la distribuzione è omogenea.
A cura di Francesco Borghesan. Habitat e comportamento: Frequenta prevalentemente i boschi di latifoglie con vecchi alberi, con altitudini tra i 20 e 1500m, due depone dal mese di febbraio, dalle alle cinque uova di colore bianco che si schiudono dopo 28-30 giorni. Nelle prime tre settimane il maschio procura il cibo alla femmina e ai piccoli appena sgusciati. In seguito cacciano entrambi, nutrendosi prevalentemente di piccoli mammiferi, insetti e uccelli. A cura di Francesco Borghesan.