Non ne conosco l’autore, e la racconto anche a voi … La storia dell’arcobaleno Questa è una storia, che ho trovato nel web. Non ne conosco l’autore, ma mi è piaciuta e la racconto anche a voi …
Tanto tempo fa i colori fecero una lite furibonda Tanto tempo fa i colori fecero una lite furibonda. Tutti si proclamavano il migliore, il più importante, il più utile, il favorito
Il verde disse: “Chiaramente sono io il più importante Il verde disse: “Chiaramente sono io il più importante. Io sono il segno della vita e della speranza. Io sono stato scelto dall’erba, dalle piante.
Il blu lo interruppe: “Tu pensi solo alla terra, ma non consideri il cielo e il mare? E’ l’acqua la base della vita! Senza di me voi mon sareste niente …”
Il giallo rilanciò: “voi siete tutti così seri Il giallo rilanciò: “voi siete tutti così seri. Io porto sorriso e caldo nel mondo. Il sole è giallo, la luna è gialla, le stelle sono gialle, il mondo intero con me sembra sorridere”.
L’arancione si fece largo: “Io sono il colore della salute e della forza, sono prezioso perché porto con me le più importanti vitamine.
Pensate alle carote, alle zucche, alle arance Pensate alle carote, alle zucche, alle arance. Io sono così bello che nessuno pensa più a voi!
Il rosso poco distante urlò: “sono io il re di tutti voi Il rosso poco distante urlò: “sono io il re di tutti voi. Io sono il colore della passione, dell’amore, della rosa, del papavero …”
Il porpora si alzò in tutta la sua altezza e parlò a gran voce e in pompa magna: “Io sono il colore dei re e del potere.
I capi hanno sempre scelto me, perché sono il segno dell’autorità I capi hanno sempre scelto me, perché sono il segno dell’autorità. Le persone mi ascoltano e mi obbediscono!”.
Giunse il viola e ribadì: “pensate a me, io sono il colore del silenzio, rappresento il pensiero e la pace”.
E così continuarono a discutere ognuno convinto di essere il più bello, il più utile, il preferito.
Litigarono sempre più, ma improvvisamente … un lampo squarciò il cielo, seguito da un rumore fortissimo.
Il tuono e la pioggia violenta, che seguì, impaurì i colori a tal punto che si strinsero tutti insieme per confortarsi e non avere paura.
Nel mezzo del clamore la pioggia iniziò a parlare: … “voi sciocchi colori litigate tra voi e ognuno cerca di dominare gli altri … non sapete che ognuno di voi ha un preciso scopo? … unico e differente …
“Datevi la mano e venite con me” … Dopo che ebbero fatto la pace, si presero tutti per mano.
La pioggia continuò: “D’ora in poi quando pioverà ognuno di voi si distenderà attraverso il cielo formando un grande arco di colore per ricordare che siete tutti amici e vivete in pace”.
E così quando scende la pioggia e l’arcobaleno appare nel cielo, ricordiamoci di “volerci bene e apprezzarci l’uno con l’altro!”.
Perché l’arcobaleno è un segno di speranza, di amicizia e di amore!
Quando dalle parole si passa alla pratica: Nel reggiano e nel mantovano da anni ci sono delle comunità indiane di Sikh che lavorano nei campi e nelle stalle. Vicino a Reggiolo (RE) c’è una cava dismessa trasformata in un posto di ritrovo e per manifestazioni varie. Il 25 aprile 2011 le comunità di due comuni e quella dei Sikh hanno inaugurato una targa che dimostra possibile un presente ed un futuro umani.
Che la fraternità sia con noi, e, ci faccia compiere gesti di pace e di giustizia!