La nonviolenza come modalità della relazione interpersonale e come scelta individuale. Nonviolenza e disobbedienza civile (cenni storici) Carlo Schenone.

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Transcript della presentazione:

La nonviolenza come modalità della relazione interpersonale e come scelta individuale. Nonviolenza e disobbedienza civile (cenni storici) Carlo Schenone Educatore, docente Master sulla gestione dei conflitti interculturali ed interreligiosi all'Università di Pisa In due parti: Nonviolenze e Equivalenza di circa 1 ora ognuno.

Nonviolenze Carlo Schenone carlo@schenone.net Diversi approcci alla Nonviolenza di circa 1 ora.

Cos’è la nonviolenza? nonviolenza come concetto positivo e non solo negazione di violenza è teoria e pratica non fugge il conflitto ma lo affronta dinamica e processuale

Esistono principi/leggi della nonviolenza? ne esistono di universali o dipendono dall'approccio? principi assoluti o relativi? scelta di vita o strumento di lotta nei conflitti? superamento o trasformazione dei conflitti?

Ci sono diverse scuole di pensiero sulla NV? gandhiana (M. Gandhi, G. Lanza del Vasto) socialista e sindacale (R. Luxemburg) evangelica (M.L. King, J.M. Muller) anarchica sociale (A. Capitini, G. La Pira, D. Dolci) accademica (J. Galtung, T. Ebert, G. Salio) eto-biologica (P. Patfoort) pragmatica

Quali sono i presupposti teorici e gli strumenti della NV? diverse scuole diversi presupposti gandhiana sindacal-socialista evangelica anarchica sociale accademica eto-biologica pragmatica -sincerità verità -sacrificio -uguaglianza tra gli uomini -etica -di massa -realista -strategica -legge superiore -diritti umani -libertà -testimoniale -primato della coscienza -sociale -partecipativa -politica -strutturale -economica -naturale -scientifica -esperienziale -situazionista -temporanea diverse scuole diversi strumenti gandhiana sindacal-socialista evangelica anarchica sociale accademica eto-biologica pragmatica -digiuno -autodenuncia -coscientizza-zione dell'avversario -disobbedien-za civile -sciopero -corteo -boicottag-gio -silenzio -azione legale -obiezione di coscienza -azione diretta nonviolenta -blocco -sabotaggio -aggregazione sociale -formazione sociale -sensibilizza-zione politica -azione diretta -equilibrio del potere -equilibrio economico -quotidiana -educazione al conflitto -ricerca dei fondamenti -azione equivalente -adesione Diverse scuole diversi presupposti gandhiana sincerità/verità sacrificio uguaglianza tra gli uomini etica socialista e sindacale di massa realista strategica evangelica legge superiore diritti umani anarchica libertà testimoniale primato della coscienza capitiniana sociale partecipativa politica accademica strutturale economica bio-etologica naturale scientifica esperienziale pragmatica situazionista temporanea Diverse scuole diversi strumenti digiuno autodenuncia coscientizzazione dell'avversario disobbedienza civile sciopero corteo boicottaggio quotidiana educazione al conflitto ricerca dei fondamenti azione equivalente silenzio azione legale obiezione di coscienza aggregazione sociale formazione sociale sensibilizzazione politica equilibrio del potere equilibrio economico azione diretta nonviolenta blocco adesione

Quali sono i problemi della nonviolenza? fattori che ostacolano la NV l’ottusità, l'ignoranza, la corruzione ci sono limiti alla ricerca di dialogo dalla ricerca di dialogo all'azione, dalla ricerca di dialogo alla coscientizzazione la ricerca del consenso non è sempre ineludibile dal consenso alla testimonianza, dal consenso all'obiezione di coscienza la NV può generare frustrazione alimentare la speranza, irrobustire la pazienza, osservare i cambiamenti la NV non risolve sempre i conflitti riduce i danni e le sofferenze, riduce la ripresa del conflitto Fattori che ostacolano la NV l’ottusità l'ignoranza la corruzione Ci sono limiti alla ricerca di dialogo dalla ricerca di dialogo all'azione dalla ricerca di dialogo alla coscientizzazione La ricerca del consenso non è sempre indispensabile dal consenso alla testimonianza dal consenso all'obiezione di coscienza La NV può generare frustrazione alimentare la speranza irrobustire la pazienza osservare i cambiamenti La NV non risolve sempre i conflitti riduce i danni e le sofferenze riduce la ripresa del conflitto

Perché scegliere la NV? scelta etica scelta strategica scelta tattica

Azione Azione violenta Azione nonviolenta Deterrenza distruttiva Cerca di far soffrire l’avversario Cerca di fare il maggior danno possibile all’avversario Ignora gli interessi dell’avversario e a volte l’avversario stesso Cerca di distruggere l’avversario Azione nonviolenta Deterrenza costruttiva Cerca di evitare la sofferenza a tutti Cerca di ridurre al minimo il danno per tutti Tiene conto dei bisogni dell’avversario e della sua esistenza Cerca di rendere possibile la coesistenza

I livelli di coinvolgimento interiore micro (interpersonale) meso (sociale) macro (internazionale)

I livelli di azione della NV L’azione quotidiana E’ testimonianza e base di un processo collettivo L’azione simbolica Permette una presa di coscienza del conflitto. Non ingaggia uno scontro. L’azione diretta nonviolenta Può essere una testimonianza importante. Può venire da una obiezione di coscienza. Può essere individuale. La campagna nonviolenta Ha un respiro sociale e politico. Integra le prime nello spazio e nel tempo.

Azione nonviolenta Azione quotidiana Azione simbolica Cerca di riparare le ingiustizie dell’avversario Acquisti, relazioni, impegni, lavoro Azione simbolica Cerca di far cambiare l’avversario Manifestazioni, spettacoli, comunicazione Azione diretta nonviolenta (ADN) Cerca di costringere l’avversario a cambiare Blocchi, occupazioni, disobbedienza civile, boicottaggi, sabotaggi Strategia nonviolenta (progetto costruttivo) Cerca di intervenire strutturalmente e culturalmente Campagne (azioni coordinate), associazioni, coordinamenti

Caratteristiche dell’azione Richiede il coinvolgimento personale Può coinvolge altri Può essere contro la volontà dell’avversario Può creare del danno economico e materiale all’avversario Può creare dolore alle persone fisicamente o psicologicamente violenta, diretta nv, simbolica, quotidiana violenta, diretta nv, simbolica violenta, diretta nv violenta (diretta nv) Fine prima parte violenta

Strategia Nonviolenta Progetto costruttivo Disponibilità al sacrificio Rispetto della verità Gradualità nei mezzi Consenso consapevole

Le fasi della strategia nonviolenta analisi della situazione preparazione scelta dell'obiettivo negoziato terze parti scadenze ed ultimatum azione diretta nonviolenta mantenimento dei risultati

Dove trarre le risorse per riuscire ad essere nonviolenti? dallo studio dall'addestramento dalla condivisione

Quali sono gli aspetti che aiutano la NV? aspetti del carattere mitezza, pazienza, gratuità, coraggio, disposizione al dialogo, fiducia negli altri aspetti del conflitto desiderio di condivisione, rifiuto della menzogna, rispetto vicendevole, ridotto squilibrio tra le parti in conflitto, presenza di parti esterne Aspetti del carattere mitezza pazienza gratuità coraggio disposizione al dialogo fiducia negli altri Aspetti della relazione desiderio di condivisione rifiuto della menzogna rispetto vicendevole ridotto squilibrio tra le parti in conflitto presenza di parti esterne

Come alimentare la NV? vivendola quotidianamente comunicandola educando

La radice della violenza: il sistema M-m Differenze di caratteristiche, idee, opinioni, punti di vista X Y contesto Giudizi di valore Potere Argomentazioni risposta aggressiva squilibrio M m

Nonviolenza e aggressività La parola deriva dal latino 'ad-gredior', faccio un passo avanti, mi affermo L’aggressività è un'energia di per sé neutrale, che è possibile trasformare. L’aggressività è la capacità di reagire, di affermare se stessi

La risposta M-m al conflitto a. ESCALATION energia verso la persona che ha causato la violenza incremento della violenza Chi si trova nella posizione m cerca di portarsi in M (non sullo stesso piano), l'altro però verrà a trovarsi in inferiorità e cercherà di riconquistare il terreno perduto e un po' di più soglia Fase visibile Fisica Fase invisibile Psicologica verbale reazione  Uso di oggetti (es.armi) Guerra aperta Contatto fisico   Guerra economica Violenza strutturale Linguaggio verbale   Linguaggio del corpo

La risposta M-m al conflitto b. CATENA della violenza energia che si rivolge verso un terzo – propagazione della violenza b1. Catena non istituzionalizzata • reazione • attacco • • b2. Catena istituzionalizzata o gerarchica Dirigente Comandante Lavoratore Soldato

La risposta M-m al conflitto c. AUTODISTRUTTIVITA’ energia rivolta verso il soggetto stesso che la genera Non si è capaci di rivolgere all’esterno l’energia aggressiva e la si scarica contro sé stessi M m

Come di solito si cerca di combattere la violenza? La risposta M-m al conflitto Come di solito si cerca di combattere la violenza?  intervenendo sul livello visibile pensando che se il conflitto rimane a livello invisibile va bene (sono giusto dei bisticci)  interrompendo o riducendo l’escalation : - dividendo fisicamente le parti (territori occupati in Palestina) - rimuovendo l’oggetto del contendere (datemi la palla così non litigate più) - penalizzando una delle parti per evitare che reagisca  eliminando fisicamente una delle parti in conflitto

La risposta M-m al conflitto Le argomentazioni, i pretesti Ogni parte, per mettersi in posizione M, cerca, come può, tutti gli elementi che possono rafforzare il suo punto di vista attraverso: 1. argomentazioni positive: si mettono in evidenza gli aspetti positivi del proprio punto di vista 2. argomentazioni negativi: si mettono in evidenza gli aspetti negativi del punto di vista dell’altro 3. argomentazioni glorificatrici: si mettono in evidenza gli aspetti positivi di noi stessi 4. argomentazioni distruttive: si mettono in evidenza gli aspetti negativi dell’altro come persona

La risposta E-E al conflitto Il modello E – E si fonda sui principi: nessuno deve sottoporre a violenza, nessuno deve accettare di essere sottoposto a violenza Obiettivo: modificare il comportamento della parte che esercita la violenza modificare il comportamento della parte che subisce la violenza M m E

La risposta E-E al conflitto Ricercare e comunicare i fondamenti I fondamenti sono i fattori che sostengono i punti di vista: sono le motivazioni, i valori, i bisogni, i timori che spingono le parti nei loro punto di vista. Sono soprattutto elementi che coinvolgono a livello emotivo. Sono le risposte alla catena di perché dei punti di vista. Prescindono dai giudizi di valore, non ci sono fondamenti più importanti o meno di altri. Spesso sono le motivazioni meno dicibili ma più concrete. Punto di vista: voglio che tu mi obbedisca Arg. pos.: se mi ubbidisci eviti di fare brutta figura Arg. neg.: quando fai di testa tua combini spesso guai Arg. glor.: io so educare le persone Arg. dist.: tu sei un ragazzo incapace a stare con gli altri Fondamento: ho paura che tu mi faccia fare brutta figura Abilità: comunicazione, ascolto

F nonviolenza assoluta H G Triangolo della nonviolenza B 100% parte B Triangolo della violenza E compromesso 50% D scontro A 100% parte A C C 50%

Ad A serve la buccia e a B serve la polpa Voglio l’arancia! Ad A serve la buccia e a B serve la polpa La buccia ad A e la polpa a B Tutta l’arancia a B Triangolo della nonviolenza 100% Triangolo della violenza Bisogni di B 50% Mezza arancia a testa Ad A un’arancia schiacciata e a B il succo sulle mani Niente ad A e a B 50% Tutta l’arancia a A Bisogni di A

La risposta E-E al conflitto Creare una soluzione La soluzione che si creerà non deve essere confrontata con i punti di vista iniziali, il lavoro va svolto a livello più profondo, dei fondamenti. La soluzione non deve necessariamente soddisfare il 100% dei fondamenti di entrambe le parti (nonviolenza assoluta) ma può soddisfarne buona parte. Abilità: creatività

La risposta E-E al conflitto Si possono affrontare i propri conflitti o quelli altrui. Coinvolgendo tutte le parti o solo alcune. Si cercano i fondamenti delle parti in causa. A prima vista trovare i propri fondamenti è facile ma in effetti di solito si trovano dei pretesti per giustificare il proprio punto di vista. Cercare i fondamenti dell’avversario è difficile perché si ha paura di dargli ragione Cercare i propri fondamenti può essere difficile perché può richiedere di accettare cose di sé che non si apprezzano Dimenticate le ipotesi di partenza si cerca una nuova situazione che rispetti la maggior quantità di fondamenti trovati per tutte le parti.

La risposta E-E al conflitto Punti di vista Pretesti Fondamenti

La risposta E-E al conflitto Nuova proposta Fondamenti

Bibliografia Pat Patfoort Costruire la Nonviolenza. Per una pedagogia dei conflitti. La Meridana Pat Patfoort Io voglio tu non vuoi. Manuale di educazione nonviolenta. Edizioni Gruppo Abele Dfendersi senza aggredire

Carlo Schenone carlo@schenone.net