Le patologie traumatiche della caviglia Diagnostica rmn Dott.Rosario Colombrita Specialista in Radiodiagnostica
La risonanza magnetica nucleare può dare un significativo contributo allo studio di numerose alterazioni ossee, articolari e delle parti molli della caviglia. La rmn trova particolari indicazioni nel caso di lesioni tendinee e legamentose, lesioni osteocondrali, la sindrome del seno del tarso, la sindrome del tunnel tarsale.
I tendini della caviglia possono essere divisi in quattro gruppi: Posteriore (tendine d’Achille) Laterale (tendini peroneali) Mediale (tendini flessori) Anteriore (tendini estensori)
La rmn è di elevata accuratezza nella valutazione delle lesioni tendinee Le rotture tendinee vengono tipizzate in: I tipo: rottura parziale con slargamento del tendine. II tipo: rottura parziale con assottigliamento. III tipo: rottura completa con discontinuità.
Nelle tenosinoviti il tendine è completamente circondato da liquido. Nelle rotture acute è presente sempre un ematoma. Nelle rotture croniche si osserva sempre la presenza di tessuto fibroso.
Rottura tt.tibiale posteriore Avviene classicamente in donne ultracinquantenni che presentano un piede piatto acquisito. In giovani atleti dediti a sport che richiedono rapidi cambiamenti di direzione.
tt. del flessore lungo dell’alluce È incline ad infiammazioni Tendiniti e rotture parziali sono comuni nelle danzatrici.
tt. del tibiale anteriore Frequentemente leso nei discesisti e negli escursionisti in conseguenza di un fenomeno di sovraccarico funzionale.
Tendini peronieri Frequentemente affetti da tenosinovite Spesso in occasione di una distorsione della caviglia si verifica una lesione del peroneo breve, causa frequente del dolore cronico della caviglia secondario a lesione di inversione.
Tendine achilleo Le fibre del tendine d’Achille, il più grosso ed il più robusto, derivano dai mm. Gastrocnemio e soleo, il tendine non ha guaina. La tendinite è comune e compare nei corridori e nei saltatori. Dall’irritazione parainserzionale può derivare una borsite retrocalcaneare che mima una tendinite. La rottura è d’appannaggio degli atleti sedentari “del fine settimana”. Tanto le tendiniti che le rotture sono comuni soprattutto della parte meno vascolarizzate del tendine situata prossimalmente all’inserzione.
Distorsioni della caviglia Quelle che ledono i legamenti collaterali laterali sono le più comuni
Distorsioni della caviglia: I grado: area focale di elevato segnale. II grado: discontinuità parziale del llg. III grado: rottura legamentosa completa.
I grado
II grado
III grado
Distorsioni della caviglia Associate alle distorsioni ci sono spesso reperti di ispessimento dei legamenti o alterazioni dei tessuti molli o dell’osso adiacente.
Rotture dei legamenti collaterali Il legamento collaterale mediale (deltoideo) è localizzato profondamente ai mm. Flessori; le rotture possono presentarsi come mancata visualizzazione,distruzione,assottigliamento o ispessimento. Le rotture sono rare e si associano spesso a fratture della caviglia. Il legamento collaterale laterale è soggetto a lesioni nelle distorsioni della caviglia conseguenti a stress da inversione.
Il tunnel tarsale È un canale osteofibroso delimitato in superficie dal retinacolo dei flessori ed in profondità dalle superfici mediali dell’astragalo e del calcagno. Contiene i tre tendini dei flessori ed il nervo, arteria e vena tibiale posteriore.
La sindrome del tunnel tarsale E’ rappresentata dall’ intrappolamento del nervo tibiale posteriore e dei suoi rami al di sotto del retinacolo dei flessori. I sintomi consistono in parestesie a livello del calcagno e delle dita. Le cause sono le masse quali i tumori neurali, gangli e muscoli accessori, la tenosinovite dei flessori, la fibrosi post-traumatica,l’ispessimento del retinacolo, l’ipertrofia muscolare e le vene varicose.
Il seno del tarso E’ un canale interposto tra l’articolazione sottoastragalica e l’articolazione astragalocalcaneoscafoidea. Contiene cinque legamenti, tessuto adiposo, arterie e vene.
La sindrome del seno del tarso È secondaria all’infiammazione ed all’emorragia prodotta da pregresse lesioni in inversione. Causa dolore laterale al piede che viene esacerbata dalla pressione sull’apertura laterale del seno del tarso. Senso di instabilità del retropiede.
Traumi ossei Classificazione di Berndt-Harty: - I stadio: fratture da compressione - II stadio: frammento osseo parzialmente avulso - III stadio: frammento osseo totalmente avulso ma non scomposto - IV stadio: frammento osseo totalmente avulso e scomposto.
Fratture da stress Interessano la caviglia ed il piede Malleoli laterali e mediale, il calcagno, lo scafoide tarsale ed i metatarsi. Vengono identificate per la banda ipointensa circondata da un area iperintensa dovuta all’ edema ed all’emorragia.
Necrosi avascolare La NA post-traumatica dell’astragalo e della testa del II metatarso è complicanza di una frattura che interrompe la vascolarizzazione della porzione prossimale dell’astragalo. La NA spontanea compare bilateralmente nello scafoide tarsale in pazienti affetti da piede piatto.
osteomielite Compare nei diabetici L’osso infetto presenta alla rmn riduzione del segnale del midollo osseo alla sequenza T1 ed aumento alla sequenza T2
Centro Diagnostico Multidisciplinare Relazione a cura di: Dott. Rosario Colombrita Specialista in Radiodiagnostica Direttore sanitario Centro Diagnostico Multidisciplinare “Multimedica” Catania
Bibliografia: Warner J.P.-Osborne J.R. “Clinical Orthopaedics, 12-15, M.a. 2002 Miller M.D.-H Fu F. “Orthopaedics rmn in sports”, Sports and Medicine, 203-208, Medical Yournal 2001 Oliver J.S. “Academic yournal”, 33-34,Orthopaedic Surgery 2001 Mollies H.J.-Stuart Y.P. New York University Medical School, New York, S:2002