COME PROCESSO DI CONOSCENZA

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Transcript della presentazione:

COME PROCESSO DI CONOSCENZA L'EMPATIA COME PROCESSO DI CONOSCENZA

Quando “operiamo” con qualcuno convinzione di pensare abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli: “Ho capito chi sei!”

Ma poi scopriamo che anche se lo abbiamo ascoltato con attenzione…

e lo abbiamo osservato scrupolosamente.....

e siamo riusciti a fotografare la sua situazione clinica

fino al punto di monitorare il funzionamento delle sue cellule ….

spesso non capiamo i suoi problemi i suoi bisogni i motivi del suo comportamento Per cui …

CI SENTIAMO TALORA ANNEBBIATI: NON SAPPIAMO CON CHI STIAMO PARLANDO NE' QUELLO CHE SI ASPETTA DA NOI NE' QUALE META INTENDE RAGGIUNGERE..

IN UN CORRIDOIO LUNGO, GRIGIO E SENZA USCITE OPPURE CI SEMBRA DI CAMMINARE ACCANTO ALL'ALTRO IN UN CORRIDOIO LUNGO, GRIGIO E SENZA USCITE

Allora cosa si può fare?

utilizzare un sistema complesso di conoscenza per riconoscere la complessità dell'altro: l'empatia

ALCUNE PREMESSE LA PERCEZIONE Selezione e costruzione attiva dell’esperienza a partire dagli stimoli potenziali presenti nell’ambiente e in stretta sinergia con gli schemi, le aspettative, le motivazioni preesistenti nel soggetto che percepisce.

LA PERCEZIONE SUBLIMINALE Processo di percezione che rimane al di sotto della soglia di coscienza in quanto costituito da segnali deboli o periferici o mischiati ad altri. Tali segnali possono orientare l’attenzione, ma non è detto che messaggi subliminali complessi possano persuaderci di qualcosa senza che noi ce ne accorgiamo.

LA PERCEZIONE SOCIALE Il comportamento è influenzato non solo dai bisogni e dalla dimensione biologica dell’ individuo ma anche dal suo contesto sociale e culturale

LA SENSAZIONE SEMANTICA È l’insieme dei canali attraverso cui possiamo ricevere degli stimoli. L’integrazione dei diversi canali e delle diverse codifiche avviene a livello centrale con l’intervento determinante della SEMANTICA ossia la codifica del significato attraverso il linguaggio

L’ATTESA DELL’EVENTO Nell’individuo e nel gruppo esistono insiemi di schemi pregiudiziali o preesistenti associati alla motivazione e al desiderio che si verifichi un certo evento piuttosto che un altro.

L’ESPOSIZIONE SELETTIVA È quel processo che spinge l’individuo a non entrare in contatto con informazioni che possono essere contraddittorie con le proprie credenze o atteggiamenti o comunque poco familiari.

SCHEMA COGNITIVO È un insieme di percezioni e di reazioni con cui noi attribuiamo immediatamente un significato all’esperienza che incontriamo.

IL TRIANGOLO DELLA CONOSCENZA occhio----cuore----cervello Intelligenza emotiva empatia

“Mettersi nei panni dell’altro!” Empatia è … “Mettersi nei panni dell’altro!” Veramente…??

Leggete attentamente queste frasi Non pensate a cosa fareste Attribuite un punteggio al vostro grado di empatia/comprensione (da 0 = per niente a 5 = molto) Attribuite un secondo punteggio al vostro grado di fastidio/rifiuto (da 0 = per niente a 5 = molto)

Una giovane madre picchia almeno una volta al giorno suo figlio di 2 anni che piange e si rifiuta di mangiare. Un giovane omosessuale con HIV si sente molto solo e triste. Dichiara di avere incontri sessuali molteplici e occasionali. Non gli interessa assolutamente nulla dell’ HIV o dell’AIDS. Vuole solo divertirsi con i partner occasionali.

Un gruppo di giovani si vanta di aver picchiato ferocemente un coetaneo “nero”. Un uomo dichiara soddisfatto di aver picchiato varie volte per gelosia la moglie tanto da mandarla in ospedale. Una giovane donna dichiara di usare spesso il suo corpo per essere stimata dai suoi superiori.

Un ragazzo di 16 anni dichiara di assumere droghe pesanti ogni fine settimana per divertirsi con gli amici. Una donna divorziata, che svolge un lavoro molto impegnativo e stressante, dichiara di lasciare tutto il giorno da soli i suoi figli di 6 e 8 anni. Un uomo di 40 anni ha lasciato la moglie e i tre figli per vivere con una ragazza di 20 anni con cui ha scoperto la gioia del sesso.

Un uomo di 25 anni, sposato e con 2 figli piccoli, ha cercato di suicidarsi perché “non ha nulla per cui valga la pena di vivere”. Un anziano signore dichiara di aver abusato della figlia quando aveva cinque anni e teme di fare lo stesso con la nipote di tre.

L’ intuizione Permette di cogliere i dati dell’informazione multipla (verbale e non verbale) propria di ogni comunicazione Si può “sentire” una grande quantità di informazioni che permette di completare, colorare, comprendere più profondamente ciò che va al di là delle semplici parole pronunciate

è possibile cogliere cosa “si agita” nella comunicazione dell’altro, come si sente nella situazione attuale e cosa realmente prova al di là di ciò che comunica verbalmente

Empatia è … Risonanza empatica (esperienza interiore riconosciuta di uno stato emotivo analogo a quello presentato dall’altro) Valutazione empatica Comunicazione empatica espressa (abilità comportamentale che consiste nell’atto di comunicare il messaggio empatico)

Empatia non è Simpatia Condivisione delle emozioni dell’altro può interferire con l’oggettività dell’intervento (diagnosi, trattamento ecc) comporta un carico emotivo alla lunga insopportabile Condivisione della comprensione dell’altro ha sempre un effetto positivo sul rapporto un eccesso non è dannoso

L’empatia non presuppone l’identificazione del “sentire” altrui con il proprio (tipico della simpatia), quanto piuttosto la capacità di calarsi nel “capire-sentire” altrui e successivamente di rientrare in sè stessi la confusione tra sé e l’altro crea un legame emotivo intenso e duraturo che rende difficoltoso tornare in sé e nel proprio ruolo

Gli estremi da evitare: Empatia INSUFFICIENTE distacco, conoscenza limitata dell’altro Empatia ECCESSIVA contagio emotivo, perdita di controllo

è fondamentale OSCILLARE dalla posizione di OSSERVATORE OGGETTIVO alla posizione di OSSERVATORE PARTECIPE

i parametri psicofisiologici dell'empatia

Esperimenti condotti con le più avanzate tecnologie dimostrano che la modulazione del dolore proprio e la valutazione e rielaborazione della sofferenza di altri sono governati dalle medesime aree cerebrali: corteccia cingolata anteriore (ACC) e insula (IC). La risonanza magnetica ha evidenziato che uno stimolo doloroso diretto attiva la parte posteriore dell’ACC mentre uno osservato ne attiva la porzione anteriore. La stessa cosa accade nell’insula. La percezione del dolore altrui coinvolge in maniera intensa chi ha già sperimentato la stessa esperienza. Tuttavia rimane diversa la componente affettiva ed emozionale attivata dal proprio dolore.

Parametro misurato: conduttanza cutanea (Skin Conductivity, SC), correlata con l’attivazione del sistema nervoso simpatico, è un indicatore di attivazione emotiva. È stata registrata la SC durante sedute di psicoterapia, dopo le quali è stata registrata l’impressione soggettiva da parte del paziente del grado di empatia del terapeuta. È stata rilevata una correlazione positiva significativamente alta tra concordanza dell’SC e valutazione da parte del paziente del grado di empatia del terapeuta. L’analisi delle videoregistrazioni delle sedute ha mostrato che i momenti di alta correlazione fisiologica erano correlati con maggiori interazioni socio-emotive positive tra paziente e terapeuta. Numerosi studi dimostrano la correlazione tra l’empatia del terapeuta percepita dal paziente ed il risultato delle psicoterapie.

Secondo il recente modello multidisciplinare, nell’empatia sono identificabili due dimensioni cognitiva affettiva Pur riservando alla mediazione cognitiva un ruolo importante, sottolineano come la differenza tra role taking ed empatia stia proprio nell’essere, quest’ultima, un’esperienza anche affettiva: l’empatia è prima di tutto una reazione emozionale, uno stato di risonanza congruente con le emozioni dell'altro. Non è sentire solo ciò che l'altro sente, ma è comprendere l’altro attraverso l’intelligenza emotiva.

COSA E COME FARE PER CONOSCERE L'ALTRO IN MANIERA EFFICACE?

abilità tecniche quali Le capacità intuitive possono essere affinate ed integrate attraverso lo sviluppo di abilità tecniche quali l’ascolto empatico la riflessione del sentimento il feedback la chiarificazione

sospendere concentrarsi Le proprie opinioni personali Le proprie soluzioni premature concentrarsi Sulle esperienze interiori dell’altro Sui comportamenti esteriori dell’altro

L’ascolto empatico Quando ascoltiamo le persone accuratamente riusciamo a vedere più chiaramente le cose dal loro punto di vista Quando ascoltiamo le persone, esse ricevono il messaggio che stiamo prendendo seriamente sia loro che i loro problemi.Ciò le aiuta a chiarificare e a rendersi conto pienamente delle loro esperienze. Ci sono alcune distrazioni che possono pregiudicare la qualità del nostro ascolto: rumori estranei, interruzioni, emozioni ( rabbia , tristezza, ansia), pensieri su “altro”, preoccupazioni

Condizioni per l’ascolto empatico interne all’emittente Affinché l’ascolto empatico sia efficace, l’emittente deve: Avere un problema o avere forti sentimenti Mandare dei segnali o degli indizi di allarme o preoccupazione Avere voglia di parlarne

Condizioni per l’ascolto empatico interne all’ascoltatore Affinché l’ascolto empatico sia efficace, l’ascoltatore deve: Sentirsi sinceramente accettante Desiderare di aiutare Avere tempo a sufficienza Avere fiducia che l’emittente sia capace di risolvere il problema Sentirsi ragionevolmente distinto dall’altro

Come adottare l’ascolto empatico Espressioni utili per introdurre l’ascolto empatico quando vi fidate della vostra percezione e l’altro vi sembra recettivo: Ti senti… Dal tuo punto di vista… Nelle tue condizioni… A te sembra… Credi… Mi stai dicendo… Sei (triste, elettrizzato, felice…) Vuoi dire che ...

Come adottare l’ascolto empatico Espressioni utili per introdurre l’ascolto empatico quando NON siete sicuri dell’accuratezza della vostra percezione e/o l’altro NON vi sembra recettivo: Mi chiedo se … Vediamo se ho compreso bene … Correggimi se sbaglio, ma … E’ possibile che … Potrebbe essere che tu … Mi sembra che tu stia dicendo … Sembra a me che tu … Forse ti senti …

Valutare l’empatia 1. Ehi mancano solo dieci giorni alle ferie! a) Sembra che tu ti viva questo lavoro come una prigione b) Non rallegrarti troppo, quando torni dici sempre di esserti annoiato c) Questa prospettiva ti rende di buon umore 2. Mi darai una mano nella stesura di questa relazione? a) Hai paura di non farcela da sola? b) Beh solo tu fai tutte queste storie c) Coraggio è una cosetta da niente, te la caverai bene anche da sola 3. Il nuovo direttore mi assilla in continuazione a) Cerchi un aiuto per vedere come cavartela b) Vedi di cambiare ufficio il prima possibile c) Se sei in difficoltà con lui diglielo chiaramente!

“Una buona comunicazione è meno frequente della felicità e più fragile della bellezza” (E. Mounier ).

Buon lavoro