26 Aprile 2009 Benvenuti alla Scuola Associativa
IL PROGETTO FORMATIVO
Premessa LAzione Cattolica vuole laici cristiani formati si spende per far vivere lincontro con il Signore nella quotidianità e nella storia e per un laicato maturo nella Chiesa. Non qualsiasi gruppo o iniziativa può dirsi Azione Cattolica. Le motivazioni, gli obiettivi, le scelte, lo stile il metodo dellAC, sono fissati nello Statuto nazionale, nel regolamento attuativo, nellatto normativo diocesano, e meglio delineati nel Progetto Formativo. Verranno presentati cinque ambiti che connotano la proposta formativa, il perché ed il cosa/il chi/il dove/il quando. Brevi cenni sul metodo e sulle scelte di fondo dellAC
Il PF si intitola Perché sia Formato Cristo in voi svelando già da subito il perché ed il cosa: dare al cristiano laico la forma di Cristo. Avendo come sfondo la vita nascosta di Gesù a Nazaret propone: al ragazzo di scoprire e conoscere la figura di Gesù; presenta al giovane un progetto di vita da scegliere; ad un adulto di vivere e di testimoniare il rapporto con Cristo. Curando in modo specifico le dimensioni: dellinteriorità (favorisce lincontro personale con Cristo) della fraternità (educa al dono di sé) della responsabilità (apre al senso missionario) dellecclesialità (aiuta a vivere la Chiesa) Non realizziamo una proposta di AC se: I temi sono lontani dalla realtà Il Vangelo e la persona di Gesù sono assenti La Parola e la preghiera non dialogano con lesperienza
2 – il come: Dalle domande di vita, a Cristo, per poi ritornare alla vita. Il linguaggio è importante, non può essere ridotto a gergo da iniziati, né esclusivamente essere solo verbale Non stiamo realizzando una proposta associativa se: manca il movimento Vita/Proposta/Ritorno alla vita i partecipanti ascoltano soltanto e non sono protagonisti attivi della propria formazione.
3 – il chi ovvero i soggetti della proposta formativa sono: I laici: che scelgono di formarsi dentro una associazione assumendosi la responsabilità di educarsi e di educare altri Gli educatori-animatori (responsabili educativi) e i responsabili associativi, che compiono unazione caratterizzata da intenzionalità educativa. Lassistente che esprime il legame dellassociazione con la Chiesa ai vari livelli, condivide la responsabilità educativa, ma non si sostituisce al ruolo delleducatore laico. Non stiamo realizzando una proposta associativa se: si offrono esperienze episodiche, o improvvisate leducatore svolge il suo servizio solo durante il gruppo lazione educativa è ad appannaggio esclusivo del sacerdote
4 – d d d dove la proposta si realizza: Dentro la parrocchia, casa propria tra le case Nel mondo Non stiamo realizzando una proposta associativa se: n non si tiene conto del contesto parrocchiale e diocesano c ci si chiude nella sacrestia
5 – il quando: ogni tempo delluomo è tempo di Dio. LAC ha scelto di essere popolare e cioè: aperta e accogliente verso tutti attenta ai tempi della vita personale di ognuno a far incontrare la fede nei diversi ambienti di vita ad aiutare le persone ad animare le realtà quotidiane. Non stiamo realizzando una proposta associativa se: è chiusa nei tempi, nei luoghi e nei temi; si limita alle persone del gruppo o della comunità.
IL METODO Non è solo linsieme di tecniche e degli strumenti da usare per gestire un incontro o il cammino di un gruppo, ma il percorso per raggiungere lobiettivo cui mira lAC: la formazione integrale della persona. E lazione che dà forma, dove la persona prende fisionomia, diviene sè stessa, assumendo la sua originaria e originale identità; Considera il volto di Gesù modello di ogni vocazione.
LO STILE: lattenzione alla persona ed alla sua coscienza la centralità della vita laicale in tutte le sue espressioni lunitarietà s s s scelta di condivisione
ALCUNE SCELTE DI FONDO: a. G ruppo b. C omunità c. A pertura d. E sperienza e. A ccompagnamento f. P rogetti e Verifica.
a- Non solo gruppo Se il gruppo è: s scuola di relazione e di scelte condivise p prima esperienza comunitaria della fede c cammino coerente l luogo di educazione alla democraticità ed alla corresponsabilità Tuttavia non è lunico strumento per la formazione. LAC punta sullautoformazione quale indispensabile strumento per un processo in grado di: f far acquisire una propria regola di vita alimentata in modo insostituibile dallo studio e dallapprofondimento personali s sollecita ad una assunzione individuale di impegno, di preghiera e di servizio
b- Dentro una comunità. LAC ha scelto di operare: a allinterno della comunità i in diretta collaborazione con la gerarchia a a servizio di una azione pastorale comune
c- Accoglienza e apertura L Lo stile di accoglienza forma uomini e donne capaci di dialogo R Rende capaci di aprirsi a dimensioni più grandi anche nel contesto sociale F Fa scaturire limpegno verso gli ultimi
d- Esperienze forti Proprio per far sì che la proposta formativa tocchi lesistenza delle persone lAC propone occasioni di spiritualità di formazione di fraternità e di servizio, inserite in un contesto ordinario: settimane sociali convegni campiscuolafeste diocesane tavole rotonde esercizi spirituali
e- Accompagnamento, al passo dellaltro. Elemento caratterizzante dell'AC è prendersi cura delle persone, ponendo particolare attenzione ai loro bisogni Leducatore non si preoccupa solo di gestire le attività del gruppo ma si pone in ascolto delle persone che accompagna. Lassistente di AC condivide la responsabilità educativa partecipa a tutti i momenti associativi consolida le spiritualità incarnata nella vita ne segue la direzione smaschera comportamenti non conformi al Vangelo ma non può sostituire la figura delleducatore o dellanimatore
f- Progettualità e verifica Il percorso formativo di AC proposto dai sussidi o rielaborato dei responsabili deve essere: organico strutturatopensato pianificatomonitorato verificato
Il Progetto Formativo sia da voi letto, studiato, meditato, e… soprattutto … applicato! Buon lavoroMarco Colantoni