Io e la geometria... LAVORO INDIVIDUALE DI: VALENTINA CALO’

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Transcript della presentazione:

Io e la geometria... LAVORO INDIVIDUALE DI: VALENTINA CALO’ MATRICOLA: 3807955

LA GEOMETRIA Mi sembra giusto cominciare ad esaminare il termine. La parola geometria significa misurazione della Terra. Quindi la geometria è quella scienza che ci offre gli strumenti necessari per procedere alla misurazione degli oggetti che ci circondano.

La geometria viene spesso definita come quella scienza che studia le proprietà delle figure geometriche. Essa, cioè, si occupa dello studio delle forme sia nel piano che nello spazio e delle loro reciproche relazioni.

Mi rendo conto di aver incontrato la geometria molto tempo fa, quando ero ancora piccola. Molti dei miei giochi richiamavano delle figure geometriche (palla, trottola, cubi di gomma colorati, costruzioni, etc…), ma io non lo sapevo ancora…

Alla scuola dell’infanzia ho scoperto il gioco degli incastri, mi piaceva molto e non sbagliavo mai. Ciò mi faceva sentire importante e mi atteggiavo a maestrina con gli altri bambini. Ma quando avevo la luna storta, nessuno poteva disturbarmi e se qualcuno osava farlo il mio sguardo diventava così …

Un altro gioco che mi appassionava molto erano le classiche costruzioni colorate. Costruivo un po’ di tutto , ma spesso avevo bisogno di un compagno di giochi. Alcune volte mia sorella e mio papà partecipavano e mi aiutavano a realizzare le mie idee. I problemi cominciavano quando dovevo mettere a posto i giochi, credetemi non avevo proprio voglia…ero troppo stanca!

Alla scuola primaria mi hanno insegnato a costruire un tangram, scomponendo un quadrato in sette parti, cioè in sette figure geometriche: 5 triangoli di tre dimensioni diverse, 1 quadrato ed 1 parallelogramma. Bisogna utilizzare obbligatoriamente tutte le parti. Il tangram è un antico gioco cinese che stimola nei bambini la fantasia e la creatività. Le sue potenzialità didattiche sono ormai conosciute e consolidate. E’ conosciuto come “Le sette pietre della saggezza”, perché si diceva che la padronanza di questo gioco fosse la chiave per ottenere saggezza e talento.

Negli anni successivi le cose si sono complicate, bisognava calcolare perimetri ed aree, imparare piccole formule(che a me sembravano grandi) e soprattutto applicarle. Mi son trovata così a combattere con triangoli, quadrati, rettangoli e trapezi. P= l+l+l A= P= lx4 A=

Poi è arrivato il “famigerato” cerchio con tutti i suoi numeri fissi, era una vera e propria congiura. Fare i problemi, applicando regole e formule del cerchio, mi facevano venire il mal di pancia. In seguito è subentrata una forma di rassegnazione ed ho cominciato, anche se molto lentamente, a digerire tutto ciò che riguardava il “famigerato”. Successivamente, con mia grande sorpresa, siamo diventati quasi amici; ed è così che ho accettato la sua amicizia inserendolo nella schiera dei miei preferiti.

Abbiamo cominciato lo studio della geometria con punti e linee. L’insegnante di matematica dei primi due anni della scuola superiore era abbastanza bravo. Si faceva aiutare da un’assistente, perché aveva problemi di vista. Abbiamo cominciato lo studio della geometria con punti e linee. Noi sappiamo distinguere le cose grandi dalle cose piccole. In geometria il punto è la cosa più piccola che possa esistere. Il punto non ha dimensioni; il punto non è largo; il punto non è lungo; il punto non è alto. Il punto lo disegniamo prendendo una penna o una matita e poggiando la punta della penna sul foglio di carta, senza farla scorrere, in modo che il punto sia molto piccolo. Il punto si indica con le lettere dell’alfabeto.

Se uniamo i due punti otteniamo una retta Se uniamo i due punti otteniamo una retta. La retta è un insieme di molti punti tutti disposti l'uno accanto all'altro nella stessa direzione. La lunghezza della retta non finisce mai; cioè la retta è infinita, cioè non finisce mai, quindi è impossibile disegnare tutta una retta. Il pezzo di retta che noi possiamo disegnare viene anche detto segmento di retta.

Poi, siamo passati al teorema di Pitagora. Alcune tavolette testimoniano come Sumeri e Babilonesi conoscessero quello che poi divenne il più famoso Teorema della Storia. Pitagora constatò la veridicità del Teorema.

Questo è il teorema che ho capito meglio e che non ho mai dimenticato.

Caratteristiche principali: La superficie laterale: le facce Al terzo anno di Liceo è arrivata un’insegnante, la cui fama non prometteva niente di buono. Il programma nel frattempo si era complicato, abbiamo cominciato a trattare la geometria solida che è quella branca della scienza che studia le figure solide, cioè quelle con tre dimensioni: larghezza, lunghezza e profondità. Caratteristiche principali: La superficie laterale: le facce La superficie totale: Sl+2Sb Il volume comprende anche la parte interna Lo spigolo corrisponde all’altezza Area di base: quadrata, rettangolare, circolare, ecc.. spigolo faccia base

Forme di basi Osservazioni Dalle varie forme dei solidi regolari, una volta distese, si può osservare che sono composte da figure come: triangolo, quadrato, rettangolo, cerchio e rombo, per le quali valgono sempre le formule e le regole sia generali che proprie. base base cilindro cubo Prisma rettangolare base cono base base base Piramide a base quadrata Prisma triangolare retto

GEOMETRIA SOLIDA : LA PIRAMIDE La piramide a base quadrata, tipica degli Egizi, rappresentava per essi l’equilibrio perfetto contro il caos. Oltre ad essere una gigantesca tomba per il Faraone con la quale egli si sarebbe unito agli dei, essa esprimeva l’autorità dell’eletto nel regno e la sua immortalità visibile nel tempo. Lo sapevate che: per la grande piramide di Cheope il rapporto tra, il perimetro di base e il doppio dell’altezza, è 3,14, il famoso pi greco. La geometria anche nella storia

I triangoli della piramide La piramide possiede un’altezza propria che unisce il centro della base con il vertice della stessa, mentre l’apotema altro non è che l’altezza del triangolo. vertice spigolo apotema Altezza piramide Diagonale base

. Anche nell’arte c’è tanta geometria. La matematica e la geometria hanno da sempre affascinato gli artisti e gli architetti, fornendo loro gli strumenti e i modelli per realizzare le loro opere.

Anche durante il mio percorso di studi universitari, ho incontrato la Geometria. Il mio insegnante è il prof. Lariccia. Il suo metodo di insegnamento mi affascina, la lezione è piacevole ed il tempo passa molto in fretta. Con lui ho imparato tante cose nuove ed ho acquisito un nuovo metodo di far geometria. Quando sarò un’insegnante farò partecipi i miei alunni; sono sicura che si divertiranno e impareranno molto di più.

Mentre eseguo questo lavoro, il mio sguardo si posa sul mio pianoforte, lo osservo, come se l’avessi visto per la prima volta. Che strano, non ci avevo mai fatto caso, anche il pianoforte è una riproduzione di figure geometriche. Ora capisco: i nostri occhi vedono ed osservano ciò che la mente vuole!

Al termine di questo percorso mi sono resa conto del fascino della geometria e di quanto mi ero sbagliata nel considerarla solo una moltitudine di formule. Ora capisco che la geometria è arte, storia, scienza, musica, geografia, VITA ED AMORE