Enterobacteriaceae Escherichia: E. coli Klebsiella: K. pneumoniae, K. oxytoca Proteus: P. mirabilis, P. vulgaris Salmonella: S. typhi, S. paratyphi,

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Transcript della presentazione:

Enterobacteriaceae Escherichia: E. coli Klebsiella: K. pneumoniae, K. oxytoca Proteus: P. mirabilis, P. vulgaris Salmonella: S. typhi, S. paratyphi, S. enteritidis Shigella: S. sonnei, S. flexneri, S. dysenteriae Yersinia:Y. pestis, Y. enterocolitica,Y. pseudotuberculosis Morganella: M. morganii Enterobacter: E. aerogenes, E. cloacae Citrobacter: C. freundii, C. koseri Serratia: S. marcescens, S. liquefaciens Hafnia: H. alvei Providencia: P. stuartii, P. rettgeri Edwardsiella: E. tarda Erwinia

Shigella Sono batteri immobili in quanto privi di flagelli, quindi anche dell'antigene H, possedendo invece gli antigeni O e K. Se ne conoscono quattro specie: Shigella dysenteriae, Shigella flexneri, Shigella boydii, Shigella sonnei. Sono agenti eziologici della dissenteria bacillare o shigellosi; la loro azione patogena è dovuta alla spiccata invasività (nonostante siano incapaci di movimento attivo) nei confronti della mucosa intestinale ed alla produzione di endotossine (tutti ceppi) ed esotossine. In particolare la tossina "shiga" (Shigella dysenteriae) inattiva la sintesi proteica interferendo con le subunita 60S dei ribosomi (citotossica). La Shigella non è associata agli alimenti, l'unico ospite e fonte è l'uomo e l'unica modalità di diffusione del batterio è il contatto personale o la contaminazione crociata.

Shigella Ha una dose infettante in genere molto bassa (da poche decine a poche centinaia di unità) che determina un'elevata trasmissibilità (soprattutto in luoghi caldi - la virulenza tende a non esplicarsi al di sotto dei 30°C). La patologia determina, dopo una incubazione di pochi giorni, gastroenterite con diarrea sanguinolenta guaribile in una o due settimane. Presenta uno scarso potere immunogeno ed è spesso resistente agli antibiotici. L'azione della Shigella ha come bersaglio la mucosa del colon e della parte terminale dell'intestino, dopo l'invasione tende a migrare verso le cellule adiacenti uccidendole, determinando così uno stato infiammatorio del tessuto. Normalmente non è trasportata dal sistema sanguigno

Shigella sonnei responsabile della maggior parte delle infezioni nei paesi industrializzati

Terapia di infezioni da Shigella Recupero di fluidi ed elettroliti Terapia antibiotica accelera il decorso della malattia sintomatica e la solidificazione delle feci Fluorochinoloni, Trimethoprim/Sulfametossazolo

Yersinia Sono bacilli gram-negativi, pleomorfi, aerobi facoltativi, mobili per flagelli peritrichi o immobili, fermentanti. Crescono sui comuni terreni di coltura. Sono parassiti dell’uomo e molti animali, ma si ritrovano nell’ambiente, acque, suolo e negli alimenti.

Yersinia Le principali specie sono: Yersinia pseudotuberculosis, Yersinia enterocolitica, Yersinia pestis, quest’ultima endemica in Asia e Africa. PRINCIPALI PATOLOGIE Yersinia enterocolitica provoca una enterocolite. Yersinia pestis o bacillo di Yersin, è l’agente eziologico della peste

Peste È l‘agente eziologico della peste. Si tratta di una zoonosi (trasmessa da topi, ratti, scoiattoli, conigli, lepri, marmotte ecc…) la trasmissione avviene attraverso le pulci (che rigurgitano il contenuto batterico al pasto successivo). L‘incubazione è di 2-7 giorni. Si distinguono due forme: Peste bubbonica, data dalla proliferazione nei linfonodi con conseguente necrosi. Se non trattata, evolve in setticemia e può talvolta esitare in polmonite secondaria Peste polmonare, con trasmissione attraverso le vie aeree. Si tratta di una polmonite primaria mortale in meno 4 giorni.

Principali patologie: KLEBSIELLA Le specie più importanti sono Klebsiella pneumoniae, Klebsiella oxytoca, che nei comuni terreni di coltura si presenta con grosse colonie mucose, dovute alla presenza di una spessa capsula di natura polisaccaridica, che ha effetto antifagocitario. Principali patologie: Infezioni respiratorie Infezioni urinarie Enteriti acute nei neonati Meningiti Infezioni otorinolaringoiatriche Infezioni varie:artriti, endocarditi,ecc…

Principali patologie: Proteus Le specie più importanti sono: Proteus vulgaris, Proteus mirabilis, che nei comuni terreni di coltura presentano spesso il fenomeno dello sciamaggio, dovuto alla loro notevole mobilità. Principali patologie: Infezioni urinarie Setticemie infezioni di ferite e ustioni Otiti Congiuntiviti Peritoniti Polmoniti e pleuriti Gastroenteriti nei lattanti e prematuri Ascessi in vari organi Meningiti

Proteus I protei possiedono tre caratteristiche che li rendono particolarmente uropatogeni. La prima caratteristica è la produzione di ureasi, che trasforma l’urea in idrato di ammonio; l’innalzamento del Ph urinario è tossico per le cellule renali e favorisce la formazione di calcoli. Tali calcoli favoriscono la cronicizzazione delle infezioni urinarie da Proteus perché i microrganismi rimangono vitali all’interno dei calcoli perfino dopo una terapia efficace e anche perché possono ostacolare il normale flusso urinario. La seconda caratteristica è quella di possedere fimbrie che aumentano la capacità dei germi di aderire alle mucose dell’apparato urinario, colonizzandolo. La terza caratteristica è quella di possedere flagelli che ne favoriscono la diffusione e la risalita lungo le vie urinarie.

Principali patologie: Enterobacter La specie più importante è l’ Enterobacter cloacae, Enterobacter aerogenes Principali patologie: Infezioni delle vie urinarie Infezioni di ferite e setticemie, in quanto si comportano da patogeni opportunisti e colpiscono di più pazienti immunodepressi.

Principali patologie: Citrobacter Le principali specie sono: Citrobacter freundii, Citrobacter koseri Principali patologie: Infezioni delle vie urinarie Infezioni della colecisti e delle vie biliari Infezioni orecchio medio

Serratia La principale specie è la Serratia marcescens, nome relativo al fatto che il batterio, dopo aver prodotto un pigmento rosso intenso (la prodigiosina), marcisce velocemente in una massa fluida mucillaginosa. Principali patologie Infezioni alle vie urinarie Infezioni dovute a lesioni della cute

Febbre Tifoide Fase settica - dopo 10-14 giorni - dura circa 7 giorni Fegato, milza, midollo osseo Colecisti Elimina il germe per settimane Fase acuta – gastroenterite Passaggio attraverso le cellule che rivestono l’intestino e fagocitosi da parte dei macrofagi gastroenterite

Alcuni dati epidemiologici… La febbre tifoide: negli USA circa 400 casi ogni anno. Nei paesi in via di sviluppo 21,5 milioni ogni anno La prevenzione… Due regole di base: Evitare cibi e bevande a rischio vaccinazione …. Boil it, cook it, peel it, or forget it

Il vaccino Da eseguire almeno una settimana prima dell’eventuale partenza la Presenza di anticorpi risulta protettiva per alcuni anni Vaccini a cellula intera (per os) Vaccini preparati con con il polisaccaride capsulare Vi (intramuscolo) Vaccini preparati con batteri vivi ed attenuati dello stipite Ty21 (Salmonella thyphi)