IL SETTECENTO: IL SECOLO DEI LUMI

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Transcript della presentazione:

IL SETTECENTO: IL SECOLO DEI LUMI

CHE COS’è L’ILLUMINISMO Nel 700 si diffuse in tutta l’Europa un movimento culturale:l’illuminismo. Il termine deriva da lume cioè luce.infatti gli illuministi intendevano illuminare con la luce della ragione e della scienza. Di conseguenza,gli illuministi criticavano la Chiesa,poiché proponeva di credere nel mistero. Quel che gli illuministi volevano era il raggiungimento della felicità,cioè la migliore vita possibile per il maggior numero possibile di persone. Per gli illuministi,gli uomini di cultura avevano un compito molto importante. Dovevano persuadere l’opinione pubblica,cioè convincere la gente,della necessità di progredire,ossia di migliorare la loro situazione. L’illuminismo ebbe inizio in Inghilterra. Poi si sviluppò soprattutto in Francia,permerito di importanti filosofi,come Montesquieu,Voltaire e Rousseau. Per far conoscere al maggior numero di persone possibile tutto ciò che l’uomo aveva scoperto con la ragione e la scienza,gli illuministi diedero vita ad una grandiosa opera:l’ENCICLOPEDIA O DIZIONARIO ragionato delle scienze,delle arti e dei mestieri. L’Enciclopedia,in 35 volumi,venne diretta da DENIS DIDEROT e da JEAN BAPTISTE D’ALEMBERT,e richiese oltre 20 anni di lavoro(1751-1772). Si rivolgevano a quella parte di società,la borghesia,che era critica nei confronti della società tradizionale fondata sui privilegi,e non sulla legge. Per gli illuministi era finito il tempo del dispotismo,il tempo in cui il re pretendeva di fare tutto ciò che voleva,senza limiti. Il dispotismo andava “illuminato” cioè riformato.

FILOSOFI ROUSSEAU MONTESQUIEU VOLTAIRE

Le riforme caratterizzarono: IL DISPOTISMO ILLUMINATO Per L’Europa il 700 fu un periodo di riforme. Per mantenere il loro potere,un po’ dovunque i sovrani,consigliati dagli illuministi,introdussero importanti riforme. Despoti illuminati furono FEDERICO II di Prussia,CATERINA II di Russia,l’imperatrice Maria Teresa d’Austria e suo figlio GIUSEPPE II. Le riforme caratterizzarono: La modernizzazione dello Stato che ebbe una maggiore efficienza dello Stato. Per es si diffuse il catasto,un registro con l’indicazione della proprietà di tutti i terreni. La laicizzazione dello Stato che comportò il distacco dello Stato dalla Chiesa fino a scontrarsi con essa. Allontanò i Gesuiti Istituì le prime scuole statali Confiscò molte proprietà appartenenti alla Chiesa.

DESPOTI ILLUMINATI Federico II di Prussia Caterina II di Russia Maria Teresa d’Austria Giuseppe II

Anche per l’Italia il 700 fu un periodo di riforme Anche per l’Italia il 700 fu un periodo di riforme. In particolare,fu questo il caso della Lombardia,che faceva parte dell’Impero Austriaco. Oltre al catasto,si introdusse in Lombardia maggiore libertà religiosa,fondarono scuole statali,abolirono la tortura e limitarono la pena di morte. Milano divenne una capitale europea della cultura,grazie alla presenza di celebri illuministi,come il giurista Cesare Beccaria,i letterati Pietro e Alessandro Verri,lo scienziato Alessandro Volta e il poeta Giuseppe Parini. Anche il Regno di Napoli,con Carlo III di Borbone,conobbe un periodo di riforme:venne introdotto il catasto e riorganizzata la giustizia. Allo stesso modo,nel Granducato di Toscana,Pietro Leopoldo fece bonificare molti terreni paludosi e parte della Maremma:eliminò alcuni dazi che rendevano difficile il commercio,abolì la tortura e la pena di morte.

Nel 600 l’Inghilterra era stata attraversata da una sanguinosa rivoluzione,che si era però conclusa nel1689 con la Dichiarazione dei Diritti. Questa Dichiarazione limitava fortemente il potere del re. Le riforme non interessarono l’Inghilterra perché già nel 600 vennero attuate. Chi avrebbe dovuto attuare le riforme ma non lo fece fu la Francia. Il ministro Turgot che aveva tentato di introdurre in Francia alcune riforme,incontrò l’opposizione dei nobili,per nulla disposti a perdere i loro privilegi,e nel 1776 venne licenziato da Luigi XVI. Tutto ciò mentre in America stava accadendo qualcosa che avrebbe cambiato il mondo:la rivoluzione.

LA RIVOLUZIONE AMERICANA Alla fine del 600,la parte orientale dell’America del Nord era già stata completamente colonizzata da Francesi,Spagnoli e Inglesi. Le prime comunità di coloni erano formate da Europei fuggiti dai loro Paesi per scampare alle persecuzioni religiose. Tra questi meritano di essere ricordati i Padri pellegrini che nel 1620 approdarono con la loro nave,la Mayflower,sulle coste del Massachuttes. Ai perseguitati religiosi,si aggiunsero contadini e mercanti in cerca di fortuna. La vita di queste comunità incontrò molte difficoltà,in qualche caso alcuni coloni sopravvissero grazie all’aiuto degli Indiani d’America o Pellerossa come venivano chiamati dai bianchi. La società Indiana era estremamente semplice:le attività principali erano la caccia,l’allevamento e la coltivazione di granoturco. Non esisteva la proprietà privata.

Il numero dei coloni andò sempre più aumentando,soprattutto nelle 13 colonie britanniche che si formarono nel corso del 600 lungo la costa atlantica. A nord si svilupparono grandi città come New York,Boston e Filadelfia,mentre a sud si diffusero le piantagioni di tabacco,cotone dove lavoravano gli schiavi neri. Man mano che si facevano più numerosi,i coloni sopportavano sempre meno gli obblighi cui erano sottoposti dalla madrepatria cioè l’Inghilterra. Si trattava degli obblighi economici. I coloni potevano commerciare solo con l’Inghilterra e non potevano sviluppare attività economiche che fossero in concorrenza con quelle inglesi. La situazione si fece esplosiva dopo il1763,quando l’Inghilterra pretese di imporre nuove tasse. Gli Americani però non avevano nessuna intenzione di pagare nuove tasse imposte da un Parlamento,quello della Gran Bretagna,in cui non erano rappresentati e di conseguenza precipitarono in un conflitto. Inizialmente l’esercito americano guidato da George Washington,un grande proprietario terriero della Virginia,si trovò in grande difficoltà. Poi giunsero la vittoria di Saratoga(1777)e gli aiuti di Francia,Spagna e Olanda,le quali colsero l’occasione per opporsi all’Inghilterra. Trovandosi ormai isolata e sconfitta sul campo di battaglia a Yorktown,l’Inghilterra si vide allora costretta a riconoscere alle colonie l’indipendenza che esse avevano proclamato fin dal 1776,sottoscrivendo la pace di Versailles(1783).

Nel 1776 era stata proclamata dal Congresso,la Dichiarazione d’Indipendenza:ritenevano evidentissime che tutti gli uomini sono stati creati uguali,tra questi diritti vi sono la vita,la libertà,la ricerca della felicità;che per garantire questi diritti il popolo ha il potere di scegliere il Governo che ritiene più opportuno. Il Sud agricolo,aveva esigenze diverse dal Nord,caratterizzato da un’economia industriale e commerciale. Si decise infine di dar vita a uno Stato repubblicano e federale:una repubblica cioè costituita dai vecchi 13 Stati.

Nello Stato federale,ogni ex colonia era autonoma nell’affrontare le esigenze locali,ma affidava a un’autorità centrale o federale le questioni di interesse comune:la politica estera ,la difesa e la moneta. Il potere esecutivo fu affidato ad un Presidente:il primo presidente fu George Washington,che entrò in carica il 4 febbraio 1789. Il potere legislativo venne assegnato a 2 camere ,il Congresso e il Senato;il potere giudiziario alla Corte Suprema,costituita da giudici nominati dai presidente. Le Camere venivano elette dal popolo ma chi avrebbe avuto il diritto di voto? Questo problema fu assai dibattuto e infine venne scelto un sistema elettorale censitario,cioè un sistema che attribuiva il diritto di voto sulla base della ricchezza delle persone. Gli elettori furono i maschi maggiorenni con un certo livello di ricchezza. I neri e i Pellerossa furono esclusi dal diritto di voto. Veniva tradito il principio di uguaglianza dichiarato dalla Dichiarazione d’Indipendenza. Nonostante ciò,gli Americani avevano realizzato molte idee dell’Illuminismo e numerosi erano coloro che in Europa guardavano agli Stati Uniti come un modello da imitare.

GEORGE WASHINGTON