Tu sei il mio Figlio, che amo Il senso, la speranza, la vita intera della persona credente, si fonda e si sostiene nella sicurezza assoluta di sapersi amata. Tu sei il mio Figlio, che amo Battesimo di Gesù –C- Luca 3,15-16.21-22 - 13 gennaio 2013. Musica: Concerto per clarino K 622 (Mozart)
Luca 3,15-16 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo . La pratica della giustizia e dell’amore é il tema fondamentale della predicazione di Giovanni. Sembra rispondere alle caratteristiche del Messia. Tanto che la gente rimane in attesa, chiedendosi se sia lui il Messia. Egli si incarica di porre le cose al loro posto e di indicare che la sua missione é la preparazione alla testimonianza di Gesù.
Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Giordano Lo Spirito Santo e il suo fuoco – il coraggio di affrontare nella fede le sfide della vita e la sapienza per vivere tale fede in profondità – sono quanto rende reale il nostro battesimo, ci aiutano a vivere la vita nella sua pienezza, con una forza che si trasforma in libertà e gioia. Venire battezzato non é la stressa cosa che vivere da battezzato. La persona battezzata con lo Spirito di Gesù deve esser copia e modello del comportameno di Gesù. Il Battesimo non deve essere ricevuto o amministrato per costume sociale, culturale o religioso. Pur amministrato ai bambini, il Battesimo non é cosa dabambini.
Quando quando tutto il popolo fu battezzato anche Gesù, ricevette il battesimo Per il suo battesimo Gesù si pone tra la gente che accorre da Giovanni, per dimostrare la solidarietà e la vicinanza che in tutta la sua vita avrebbe dimostrato alle persone più deboli e più bisognose. Nel momento del suo battesimo, Gesù sperimenta e accetta una missione e un destino. E’ questo il senso fondamentale, forte, che ha il battesimo cristiano. E’ il sacramento dell’impegno responsabile e la conversione personale al Vangelo. Riviviamo oggi il nostro battesimo: come vocazione, come scelta, come decisione, come impegno, come dono.
E mentre stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto». Il cielo é sempre aperto. In Gesù é sparito ogni ostacolo alla comunicazione con Dio. Mi sento, come Gesù, amato incondizionatamente da Dio, sempre e in ogni circostanza? Questa esperienza dà senso a tutto: Sono amato, non perché sono buono o perfetto, ma perché sono figlio di un Padre che é amore gratuito e senza condizioni. Il battesimo per Gesù consiste nell’essere chiamato e riconosciuito FIGLIO. Lo stesso ascolta ognuno di noi: Ti sei figlio o figlia, tu sei Cristo (consacrato), tu sei chiamato come Gesù a sentirti amato da Dio e ad annunciare a tutte le creture che sono figli e figlie liberi e che Dio li ama incondizionatamente. L’amore é ciò che libera di più e che impegna di più.
Figlio mio, figlia mia! Figlio mio, figlia mia che sei venuto al mondo. Sei la mia gloria e in te pongo il mio regno. Sei la mia volontà e il mio regno. Il tuo nome é la mia gioia di ogni giorno. Ti amo. Ti sollevo e ti sostengo. Ti dono quanto é mio - il pane, i fratelli, lo Spirito -. Voglio che tu viva felice e che aiuti a vivere. Ti perdono sempre e ti chieedo di perdonare. Non temere. Io ti libererò dal male e da tutte le sue attrattive. Giorno e notte ti penso. Figlio mio, figlia mia. Ulibarri, Fl.