1 La valutazione ed il rating integrato delle operazioni di investimento nei Paesi emergenti. Una proposta. Enrico Ambrogi, UNIDO ITPO Mauro Zan, FINEST.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Dott.ssa Diva Caramelli
Advertisements

Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Laccesso al credito per le PMI Istruzioni per luso Ovvero cosa bisogna sapere per impostare un corretto dialogo con la banca.
La valutazione di affidabilità creditizia
Analisi di bilancio - Indici -
Il bilancio di esercizio: profili civilistici e tributari 6 dicembre 2006 Avv. Alberto Bianco Università degli Studi di Trento a.a. 2006/2007.
6. Il Capitale Il calcolo del Reddito
La dinamica finanziaria
Gli indici di bilancio – parte 2
L’equilibrio finanziario
I processi di finanziamento e le fonti esterne di finanziamento
L’analisi dei flussi finanziari
Capitolo 4 I mercati finanziari.
Gli indici di bilancio Un indice è un valore che scaturisce dal rapporto tra due valori Gli indici di bilancio possono essere: Reddituali quando traggono.
Il Business Plan Area Creazione e Sviluppo d’Impresa ARIES
Analisi di bilancio
L’analisi di bilancio (esercitazione).
LA STRUTTURA FINANZIARIA D’IMPRESA.
Assolombarda, 14 febbraio 2008 Strumenti e tecniche di analisi di bilancio.
ANALISI FINANZIARIA I “Le determinanti della dinamica finanziaria”
Le novità della Relazione sulla gestione
Fabrizio Bava e Donatella Busso Dipartimento di Economia Aziendale
Analisi di bilancio e merito creditizio dell’impresa
APETTI ECONOMICO-FINANZIARI della gestione delle imprese di assicurazione Università di Macerata.
L’azienda, attraverso la gestione, svolge le operazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. Alcune operazioni si svolgono all’interno.
CORSO PIANI INDUSTRIALI RELAZIONE FIESOLE, 17 OTTOBRE 2007.
CONVENZIONE FONDOSVILUPPO – ICCREA BANCA
Le condizioni di equilibrio
Organizzazione dell’azienda farmacia La finanza
Analisi di bilancio Classe V ITC.
RISCHIO CORPORATE Roma, 31 gennaio 2006 Gianluca Magistri.
Gruppo di lavoro Basilea 2
LEGA DELLE COOPERATIVE DI IMOLA EXPERIMENT 11
Scienze Economiche Si occupano delle attività di produzione e consumo dei beni atti a soddisfare i bisogni delle persone.
Ventiquattresima lezione
Economia e Gestione delle Imprese CdL Informatica per le TLC (16)
ELEMENTI DI UN BUSINESS PLAN
IL BILANCIO La pianificazione di business nella nuova economia
La pianificazione di business nella nuova economiaLezione 4 - I finanziamenti1 I FINANZIAMENTI ALLE START UP.
COME IMPOSTARE LA BUSINESS IDEA
Contabilità aziendale (1)
1 Sim di Consulenza Analisi dei bilanci e struttura interna Massimo Scolari Segretario Generale ASCOSIM Luglio 2010.
La gestione è il complesso delle molteplici operazioni, tra loro coordinate, svolte in funzione del raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Dott. Salvatore Loprevite – Università degli Studi di Messina
Che cosa è È un documento che esplicita l’idea imprenditoriale sia dal punto di vista strategico che economico-finanziario e deve consentire di valutare.
Profili economici e giuridici della crisi e del suo superamento 29 marzo 2012 Corso di diritto fallimentare ECONOMIA 29 marzo 2012 Corso di diritto fallimentare.
Corso di Finanza Aziendale
L’azienda prima dell’intervento:
1 TARGET CLIENTI: 90% estero; 10% Italia; aziende di produzione di sistemi per autotrazione FATTURATO: 70 milioni di euro MDC:37% ROS:15% N.DIPENDENTI:
Guida pratica alla lettura del bilancio di esercizio
PATRIMONIO/REDDITO 17 slide per capire gli elementi fondamentali del Bilancio aziendale.
Un esempio nel settore commerciale
Analisi della Relazione dei Commissari Giudiziali disponibile
L’ABC DELL’ECONOMIA AZIENDALE
I processi di finanziamento
IL COMMERCIALISTA COME FATTORE CHIAVE NELL’OTTENERE, MANTENERE E RIDURRE I COSTI DEI FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE L’EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE: NUOVE OPPORTUNITÀ.
Corso di Tecnica Industriale (Teoria del Valore)
Indici di bilancio: quali mettere nello zaino
Economia e Organizzazione Aziendale L’Analisi di Bilancio Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica.
Il Business Plan La Business idea concerne
EQUILIBRI DI GESTIONE.
L’analisi per indici: analisi patrimoniale, finanziaria ed efficienza
BASILEA 2 Banca Sella - PMI Unite per affrontare il cambiamento Angelo Formignani BANCA SELLA SpA Torino, 26 Settembre 2005.
Rapporto 2011 Osservatorio sui bilanci delle società di capitali in Toscana Cristina Marullo Ufficio Studi Unioncamere Toscana.
Nome Speaker Titolo aziendale. Agenda Breve descrizione della struttura della presentazione.
Applicazione 5 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.
Applicazione n.1 Valutazione del rischio operativo mediante il diagramma di redditività.
Applicazione 3 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.
Studio Rizzo Dottori Commercialisti Revisori Contabili Via Veneto, Taranto (TA) Tel:
Lezione V L’analisi del bilancio mediante indici Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale 2 AA Prof. Cristina Ponsiglione
Transcript della presentazione:

1 La valutazione ed il rating integrato delle operazioni di investimento nei Paesi emergenti. Una proposta. Enrico Ambrogi, UNIDO ITPO Mauro Zan, FINEST SpA

2 CONSIDERAZIONI A MONTE BASILEA II CONTRIBUISCE A GENERARE LA NECESSITA DI DEFINIRE PROCEDURE ANCHE PER OPERATORI NON STRETTAMENTE BANCARI (rischiosità di portafoglio e pricing). IL PROCESSO DI DETERMINAZIONE DI UN RATING E SEMPRE UNA VALUTAZIONE E NON PUO ESSERE MERAMENTE MECCANIC0 (indipendente cioè da una valutazione composita delle informazioni). GLI ELEMENTI QUALITATIVI HANNO UN RUOLO RILEVANTE, CON RIGUARDO SIA AGLI SPONSOR CHE AI PROGETTI. NECESSITA DI VERIFICA E MONITORAGGIO DELLO STRUMENTO (TARATURA DELLE COMPONENTI) COMPLESSITA DERIVANTE DALLA VALUTAZIONE DEL PROGETTO RISPETTO A TRADIZIONALE ANALISI BANCARIA (PROPENSIONE A PROIEZIONE ESTERO, CARATTERISTICHE INTRINSCHE DELLOPERAZIONE DI INVESTIMENTO). RISPETTO AL RATING BANCARIO HA ANCHE OBIETTIVI DIFFERENTI: NON TANTO OTTIMIZZAZIONE PATRIMONIO RISPETTO A PROFILO DI RISCHIO, QUANTO OMOGENEIZZAZIONE PROCEDURE VALUTATIVE E QUINDI PRICING.

3 Background AREA A: Lanalisi economico Finanziaria della proponente AREA B: La capacità di Gestione di Operazioni estero Contenuti AREA C: Lanalisi del progetto di investimento

4 La struttura complessiva Area A Area B Area C

5 AREA A Lanalisi economico- finanziaria della proponente A3 Lanalisi qualitativa A1 La computazione di indici significativi di bilancio A2 Il track record creditizio

6 A1. GLI INDICI CONSIDERATI Mira a rappresentare: X1 = capitale circolante netto/totale investito X2 = utili pregressi/totale investito X3 = reddito pre interessi e tasse (EBIT)/Totale investito X4 = Patrimonio Netto contabile/Debiti Onerosi X5 = Ricavi/totale investito INDICE Livello di liquidità netta dellinvestito. Capacità di autofinanziamento. Capacità di produzione di reddito caratteristico rispetto a risorse utilizzate Livello di patrimonializzazione e quindi di robustezza finanziaria. Capacità di ruotare il capitale investito. XX

7 A1. Computazione degli indici: il meccanismo utilizzato Z score (Altman) Z = 6,56X 1 + 3,26X 2 + 6,72X 3 + 1,05X 4 dove le variabili sono quelle descritte nel lucido precedente, ed i coefficienti derivano da un algoritmo sviluppato nello studio di Altman, Hartzell e Peck ( ) su di un campione determinato (coefficienti divergono al variare del campione o delle variabili utilizzate).

8 A1. La computazioni degli indici: Considerazioni Z non considera più, rispetto alla funzione originaria Z, il rapporto fatturato/attivo netto, in quanto quesultimo viene ritenuto distorsivo nel confronto tra industrie e paesi diversi per struttura e maturità industriale. Tale costruzione non sembra però potersi applicare direttamente a proponenti con caratteristiche prevalentemente commerciali, in quanto la variabile X 1 sarebbe certamente distorta rispetto ad un operatore manufatturiero. Lutilizzo di un meccanismo alternativo tipo EVA, quindi basato sulla capacità dellazienda di produrre margini al netto di una redditività finanziaria predifinita, non coglierebbe determinate caratteristiche (es. patrimonializzazione, liquidità) che certo hanno un peso nella valutazione del rischio (in specie se PMI).

9 A2. Il track record creditizio. Mira a computare nella valutazione l esperienza dellazienda con finanziatori creditizi nel corso della sua vita e di quella degli sponsor. Tipicamente quindi prende in considerazione: - lesistenza di contenziosi - gli utilizzi effettivi delle linee accordate - la dinamica di essi.

10 A3. Lanalisi qualitativa LAnalisi Qualitativa è volta ad evidenziare punti di forza/debolezza dellazienda relativi a capacità di pianificazione, controllo, quote di mercato (ove ottenibili), struttura organizzativa, qualità del management. In sintesi lazienda deve organizzare ed anche comunicare la capacità di controllo della sua attività.

11 A3. Lanalisi qualitativa: aspetti considerati Assetto proprietario e Gruppo di appartenenza: Mercati in cui opera limpresa. Esistenza di certificazioni di qualità (ISO ). Posizione dellimpresa sul mercato Fattori critici di successo/debolezza delle imprese del settore Aspetti finanziari e contabili di controllo. Fattori e comportamenti a rischio.

12 Societaria Manageriale Finanziaria Esperienza Specifico mercato Esperienza operazioni estero Attiene alla capacità della proponente a gestire operazioni complessse di investimento nei paesi emergenti con specifico riferimento a: -Esistenza di Funzioni aziendali con delega -Competenze di finanza straordinaria. -Destinazione di risorse umane alloperazione Area B : ladeguatezza della proponente rispetto alloperatività estero.

13 Societaria Manageriale Finanziaria Esperienza Specifico mercato Esperienza operazioni estero Adeguatezza finanziaria -quantitativa, espressa dal rapporto tra investimento e Patrimonio netto aziendale - qualitativa, intendendo discriminare tra le diverse fonti attivabili (mezzi propri, medio termine, breve termine). Area B : ladeguatezza dela proponente rispetto alloperatività estero.

14 Societaria Manageriale Finanziaria Esperienza Specifico mercato Esperienza operazioni estero Esplicita lesistenza di esperienze: -meramente commerciali - di cooperazione commerciale/industriale - di limitati investimenti societari - di consolidata attività di investimento estero Area B : ladeguatezza dela proponente rispetto alloperatività estero.

15 Societario manageriale Finanziaria Esperienza Specifico mercato Esperienza operazioni estero Riguarda il livello di conoscenza dellazienda riguardo lo specifico mercato di riferimento oggetto dellintervento. Area B : ladeguatezza dela proponente rispetto alloperatività estero.

16 Coerenza progettuale Situazione Paese e Coop. commerciale Performances attese Mercato e dip. za da controllante Lanalisi ed il giudizio riguardano: -la coerenza logistica (approvvigionamenti, localizzazione, rete di vendita ecc). -Conoscenza specifica area di business e coerenza settoriale tra sponsor e progetto -Rilevanza gestionale della proponente Area C : lanalisi economico-finanziaria di progetto.

17 Coerenza progettuale Situazione Paese e Coop. commerciale Performances attese Mercato e dip. za da controllante Due ambiti di valutazione: -Rischio Paese (basato ad es. su class. Sace) -Livello di cooperazione commerciale (fortemente dipendente dalle strategie del controllante ma pure dal settore di destinazione, es. TPP piuttosto che produzione in loco di materiali per il mercato locale) Area C : lanalisi economico-finanziaria di progetto.

18 Coerenza progettuale Situazione Paese e Coop. commerciale Performances attese Mercato e dip. za da controllante Si considerano schematicamente quattro ambiti: -Concorrenza esistente nel mercato -Esistenza di barriere allentrata (normative e/o tecnologiche) -Dipendenza intercompany (da valutare il segno) -Prospettive di crescita del mercato Area C : lanalisi economico-finanziaria di progetto.

19 Coerenza progettuale Situazione Paese e Coop. commerciale Performances attese Mercato e dip. za da controllante Mira a computare quantitativamente il progetto Si considerano due indicatori: -lIRRE (Internal Rate of Return on Equity), che sintetizza la capacità prospettica reddituale -Il comportamenteo del DSCR (Debt Service Coverage Ratio), a rappresentare lequilbrio della gestione industriale rispetto allonere del debito Area C : lanalisi economico-finanziaria di progetto.

20 Advent International Area B - Adeguatezza Advent International Area A - Proponente Area C - Progetto Taratura delle diverse aree nellambito della struttura complessiva. Ipotesi di base (tradizionale/conservativa) 60% (da 0 a 60 pt di contribuzione ) 15% (da 0 a 15 pt di contribuzione ) 25% (da 0 a 25 pt di contribuzione )

21 Advent International Area B - Adeguatezza Advent International Area A - Proponente Area C - Progetto Esempio I : operazione nel campo dei servizi promossa, tramite un SPV, da un pool di investitori caratterizzati da profonda conoscenza del settore e mercato di destinazione. Loperazione prevede elevate prospettive in termini di margini di guadagno in capo alla JV medesima. 30 pt 15 pt 20 pt TOT: 65 pt

22 Advent International Area B - Adeguatezza Advent International Area A - Proponente Area C - Progetto Esempio II :investimento in mercato maturo effettuato da una solida azienda italiana fortemente integrata con la attesa JV. Quesultima opera per conto della controllante in un mercato dai margini limitati. Limitata è anche lespereinza sul mercato da parte degli sponsor. 50 pt 10 pt 5 pt TOT: 65 pt

23 Considerazioni Ne deriva che lindividuazione di un punteggio di sintesi inteso come base di un pricing delle condizioni applicate, debba essere letto opportunamente in considerazione delle caratteristiche delloperazione (vedi esempi I e II di cui sopra). Se è vero che un progetto di venture capital promosso da una NEWCO sconta probabilmente bassi valori nellarea A (seppur compensato dallanalisi qualitativa quando nel capitale vi siano soci forti) questo non necessariamente inficia la valutazione complessiva, segnalando però i rischi di unoperazione strettamente progettuale. Progetti strutturalmente molto diversi possono ottenere punteggi simili, in quanto le singole aree ottengono valutazioni molto diverse ma che possono compensarsi.

24 PRICING Definito il rating del progetto, vi è la necessità di tradurre il valore sintetico in una griglia di prezzi (condizioni) da applicare alla clientela*. Dal rating al pricing Il progetto complessivo ottiene, attraverso il processo di rating, una valutazione sintetica dipendente solo dalle sue caratteristiche dirette, mentre leventuale garanzia terza va ad influenzare non la redditività attesa del progetto quanto la perdita potenziale del prestatore di fondi in caso di andamento negativo delloperazione. Le condizioni economiche di remunerazione dellintervento di Finest sono soggette ad aggiustamenti in ragione delle eventuali garanzie esterne che i proponenti sono chiamati a prestare. *Note: (*) La presente impostazione prevede una remunerazione predeterminata sia per interventi di puro equity sia per interventi a titolo di finanziamento.