Melisso di Samo (Visse tra il VI e il V sec. a.C).
Melisso di Samo (Visse tra il VI e il V sec. a.C). Scrisse un libro intitolato Sulla natura o Sull’essere. Afferma che l’essere non può essere finito (come pensava Parmenide), ma infinito, perché non ha: né limiti temporali né limiti spaziali. Se fosse finito confinerebbe con il vuoto e, dunque, col non-essere, ma ciò è impossibile. Inoltre, l’essere è uno, perché se fossero due l’uno limiterebbe l’altro. Melisso definisce questo uno-infinito (coincidente con il divino) come un qualcosa d’incorporeo che non ha una forma simile a quella della sfera.
Melisso di Samo (Visse tra il VI e il V sec. a.C). Con Melisso l’essere eleatico si caratterizza come: 1 - Eterno 2 - Infinito 3 - Uno 4 - Immutabile 5 - Immobile 6 - Incorporeo Gli attributi dell’essere di Melisso sono quelli che connoteranno, a incominciare da Aristotele, che però rifiuterà l’infinità, quell’Ente che sarà chiamato Dio.