IL PENSIERO POLITICO DEL SETTECENTO: Montesquieu Rousseau Voltaire

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IL PENSIERO POLITICO DEL SETTECENTO: Montesquieu Rousseau Voltaire

Montesquieu (1689-1755) I espressione del pensiero liberale Filosofo, giurista e uomo politico francese. È considerato il fondatore della teoria politica della separazione dei poteri.

Montesquieu (1689-1755) II Nel 1748 pubblica «Lo spirito delle leggi». L’opera ha come obiettivo quello di individuare la forma migliore di governo per garantire la libertà ed evitare il dispotismo (assolutismo).

Montesquieu (1689-1755) III Secondo Montesquieu il potere deve essere moderato e limitato dalle leggi dello stato.

Montesquieu (1689-1755) IV Il potere deve essere diviso in tre parti: il potere di fare le leggi - potere legislativo; il potere di governare – potere esecutivo; il potere di amministrare la giustizia – potere giudiziario.

Da Montesquieu «Lo spirito delle leggi» (V) «La libertà politica non consiste affatto nel fare ciò che si vuole. In uno stato, cioè in una società governata da leggi, la libertà consiste nel fare tutto ciò che le leggi permettono. Infatti se un cittadino potesse fare ciò che esse proibiscono, anche tutti gli altri acquisirebbero lo stesso potere. Una esperienza di secoli mostra come qualsiasi uomo che si trovi ad avere potere sia portato ad abusarne finché non gli vengano posti dei limiti. Perché non si possa abusare del potere bisogna che, per la disposizione delle cose, il potere argini il potere. Tutto sarebbe perduto se una persona, o un unico corpo di notabili, di nobili o di popolo, esercitasse questi tre poteri: quello di fare le leggi, quello di eseguire le risoluzioni pubbliche e quello di punire i delitti o decidere sulle controversie dei privati».

ROUSSEAU (1712-1778) I espressione del pensiero democratico Filosofo, scrittore e musicista svizzero di lingua francese. Scrive il « Contratto sociale» nel 1762, che contiene la proposta politica di Rousseau per la rifondazione della società sulla base di un patto equo – costitutivo del popolo come corpo sovrano, solo detentore del potere legislativo .

ROUSSEAU (1712-1778) II espressione del pensiero democratico Obiettivo di Rousseau è realizzare l’uguaglianza. L’uguaglianza fra gli uomini si è persa con l’istituzione della proprietà privata, infatti «Il primo che, recintato un terreno, ebbe l’idea di dire: questo è mio, e trovò persone così ingenue da credergli, fu il fondatore della società civile»

ROUSSEAU (1712-1778) III espressione del pensiero democratico Rousseau quindi polemizza con lo stato e le leggi moderne perché danno origine a un «patto iniquo» fra gli uomini. Bisogna riscrivere un nuovo «patto sociale», in cui la sovranità sia espressione della sovranità popolare: le differenze sociali potranno esistere ma non ci dovrà mai essere un uomo così ricco da poterne comprare un altro.

VOLTAIRE (1694-1778) I Voltaire (pseudonimo di François-Marie Arouet), è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese. Elabora la teoria dell’ «Assolutismo illuminato» che trovò applicazione presso i sovrani europei del tempo.

VOLTAIRE (1694-1778) II La sua proposta parte dall’analisi della società di antico regime, nella quale individua troppe categorie privilegiate che ostacolano l’attività del sovrano e tendono a difendere la propria realtà, dimenticando le necessità di tutto lo stato.

VOLTAIRE (1694-1778) III Il sovrano dovrà perciò mantenere il suo potere assoluto. In questa prospettiva spetterà al filosofo indirizzare le scelte dei regnanti per il raggiungimento della felicità del popolo.