I pitagorici Nato a Samo, un'isola del Dodecanneso, non lontana dalle coste dell'attuale Turchia, Pitagora visse probabilmente 80 anni e morì a Metaponto, in Basilicata, intorno al 570 a.C.
L’insegnamento pitagorico… …veniva appreso in forma dogmatica. I discepoli erano divisi in: MATEMATICI: che potevano fare domande e avere accesso ai segreti più importanti; ACUSMATICI: non erano privilegiati come i matematici, infatti era imposto il silenzio.
Pitagora e i numeri Per Pitagora l’archè di tutte le cose era rappresentato dal numero. I numeri erano considerati delle grandezze spaziali rappresentabili geometricamente attraverso i punti. Secondo i pitagorici tutte le cose e le relazioni tra di esse erano esprimibili attraverso determinazioni numeriche. I numeri esprimevano ognuno un significato proprio che erano riconducibili ai fenomeni della vita. Il più importante era il numero 10 che veniva rappresentato da un tetraedro.
La dottrina dei numeri… I numeri erano divisi in: PARI: considerati numeri imperfetti perché infiniti; DISPARI: considerati perfetti perché nella loro rappresentazione erano limitati. PARIMPARI: era il numero 1, perché sommato a un numero pari ne dava uno dispari e viceversa.
Il dottrina della metempsicosi I pitagorici sostenevano la dottrina della metempsicosi, ovvero la trasmigrazione delle anime: dopo la morte, il corpo per potersi purificare doveva passare da un corpo ad un altro fino al raggiungimento della purificazione finale (catarsi).
Questo filmato è stato realizzato da: Aquila Giada D’Aiera Sefora Gugliara Rossella La Medica Stefania Simonte Lucia a cura della Prof.ssa Falsaperla Tiziana classe III B P.N.I.