Il concetto di infinito nelle filosofie idealistiche

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I concetti chiave della sua filosofia
Advertisements

Romanticismo e idealismo
Kant ( ) Fichte ( ) Hegel ( ) Schelling ( ) Marx ( ) Schopenhauer ( )
Egli si mantiene sulla stessa lunghezza donda dellidealismo fichtiano, ma con qualche differenza. È contraddittorio per Schelling creare una filosofia.
Johann Gottlieb Fichte
La filosofia interroga la fisica
Breve viaggio turistico nellarcipelago della conoscenza seguendo la scia di Kant, Hegel, Marx.
Le leggi trascendentali dell’essere
Metodologia come logica della ricerca
I. Kant Il criticismo.
Aristotele Test sulla Metafisica.
Quindi.
LA FILOSOFIA DI HEGEL.
Romanticismo e idealismo
Johann Gottlieb Fichte
Sulla scia di Fichte verso nuove definizioni
Johann Gottlieb Fichte
Lo spirito dell’idealismo
Friedrich Wilhelm Joseph Schelling
I caposaldi del pensiero hegeliano. La realtà come Spirito infinito
Gottfried Wilhelm von Leibniz ( ) Filosofia.
La conoscenza sensibile
HEGEL Valentina Torre 5°LA.
Kant
Aristotele.
Dall’astratto al concreto, dall’idealismo all’umanismo: Feuerbach critico di Hegel Liceo Comenio, 26 aprile 2012.
Pensare il mondo come volontà: la filosofia di Arthur Schopenhauer
L’IDEALISMO HEGELIANO
L’IDEALISMO HEGELIANO
Friedrich Wilhelm Joseph Schelling
Immanuel Kant: Critica della ragion pura (1781, 1787)
Anno scolastico 2013/2014 Classe V B Liceo Scientifico Programma di Filosofia Docente: prof.ssa Mara De Bernardo.
KANT (Critica della Ragion Pura: dialettica trascendentale)
Giovanni gentile
KANT BIOGRAFIA: KONIGSBERG 1724 KONIGSBERG 1804.
L’Estetica Trascendentale
Progettazione Corso di Filosofia 4a Liceo Scientifico
Quindi.
IV Liceo scientifico Prof. Gianni Serino
Rapporto fra finito e infinito
I. Kant ( ) Partendo dallo scetticismo di Hume, dal “risveglio dai sogni dogmatici” critica la pretesa di dare una forma geometrica alla filosofia.
IMMANUEL KANT Critica della ragion pura
Questionario su Immanuel Kant
IMMANUEL KANT Critica della ragion pura
IV Liceo scientifico Prof. Gianni Serino
Soggetto trascendentale incondizionato,
Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Arthur Schopenhauer Famiglia agiata, madre scrittrice e padre banchiere Nasce a Danzica nel 1788 Studia filosofia nell’università ove insegnava Hegel.
Immanuel Kant.
PLATONE (nucleo paradigmatico della filosofia platonica) prof. Michele de Pasquale.
G.W.F. Hegel Vita e opere.
Georg Wilhelm Friedrich Hegel ( )
Schelling ( ) Schelling riprende alcuni aspetti della filosofia di Fichte: il concetto di autoposizione dell’io, d’infinito, Assoluto. Egli se.
Francesco Alfieri, Andrea Bianchi, Davide Maurici, Denè Vitali 3 B Ap – 2014/15.
Johann Gottlieb Fichte
Immanuel Kant “Si è soliti dire che un potere superiore può privarci della libertà di parlare e di scrivere, ma non di pensare. Ma quanto, e quanto correttamente.
Il soggetto nella filosofia contemporanea
Aspetti Epistemologici dell’Informatica Prof.ssa Stefania Bandini Dott. Gianluca Colombo Dott. Luca Mizar Federici Dipartimento di Informatica, Sistemistica.
George Berkeley "Esse est percipi". Vita e scritti George Berkeley nacque a Dysert (Irlanda) il 12 marzo Nel 1707 si laureò a Dublino. Nel 1710.
2 | L’idealismo la mettono definitivamente o provvisoriamente in dubbio la considerano ontologicamente debole la negano, quantomeno come esistenza autonoma.
DAL CRITICISMO KANTIANO ALL’ IDEALISMO
Analitica Trascendentale: L’intelletto e le categorie
DAL KANTISMO ALL’IDEALISMO, IL PENSIERO DI FICHTE E SCHELLING
I. Kant Il criticismo. La critica della ragion pura (1781) Scopo di questa opera è una critica della “facoltà razionale in generale” dal punto di vista.
La concezione materialistica della storia in Marx.
Immanuel Kant La Dialettica Trascendentale. Critica della metafisica. Uso regolativo delle idee.
I. Kant, Che cos’è l’illuminismo ? (1784) Sapere aude! La conoscenza e l’informazione all’origine di comportamenti autonomi e consapevoli. Conoscenza informazione.
L’Assoluto di Schelling
Filosofia dello Spirito. Spirito Soggettivo
Johann Gottlieb Fichte
Transcript della presentazione:

Il concetto di infinito nelle filosofie idealistiche Liceo Comenio, 16 febbraio 2012

“L’idealismo consiste nell’affermazione che non vi sono altri esseri che pensanti” (I. Kant, Prolegomeni ad ogni futura metafisica che vorrà presentarsi come scienza, pt. I, § 13, Osservazione II) “L’idealismo della filosofia consiste soltanto in questo: nel non riconoscere il finito come il vero essere”. (G. W. F. Hegel, Scienza della Logica)

…il “vero essere”, dunque, è infinito, ovvero Assoluto, e di natura spirituale, ideale - non materiale, né fisica.

Le critiche post-kantiane alla cosa in sé K. L. Reinhold, predecessore di Fichte all’università di Jena: Sistematizzazione della filosofia kantiana in virtù della dottrina della rappresentazione = unità di rappresentante (forma) e rappresentato (materia). Entrambi sono interni alla coscienza, attiva e ricettiva.

G. E. Schulze (Aenesidemus, 1792), professore a Gottinga, maestro di Schopenhauer: il concetto di “cosa in sé” è fondato su un indebito uso ontologico del principio di causa.

S. Maimon: quello di “cosa in sé” è un concetto-limite, simile ai numeri irrazionali (√2) J. S. Beck: eliminazione della “cosa in sé”: l’oggetto è il prodotto della rappresentazione.

J. G. Fichte Fondamenti della dottrina della scienza (1794); Discorsi sulla missione del dotto (1794) Discorsi alla nazione tedesca (1808)

Sistematizzazione del pensiero kantiano Filosofia come “dottrina della scienza” Primo principio: Io=Io Ovvero: L’Io si autopone Dall’Io penso all’Io assoluto: dalla teoria della conoscenza alla metafisica Io = libera attività infinita

Secondo principio: “L’Io oppone a sé un non-io” Terzo principio: “L’Io oppone nell’Io a un non-io divisibile un io divisibile” Dove divisibile = empirico, ovvero individuale, non assoluto L’immaginazione produttiva è la creatrice inconscia degli oggetti

La “missione del dotto”: far progredire gli altri uomini con la propria attività, fornendo loro un esempio. Essere l’uomo moralmente migliore del proprio tempo.

Perché quello di Fichte è un “cattivo infinito”? Perché è lineare, senza progresso, incompiuto; assomiglia a una retta. “Il vero è l’intero” (G. W. F. Hegel, Fenomenologia dello spirito)