Macroeconomia II ESERCITAZIONE

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Blanchard,Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I Offerta aggregata, AS L’offerta aggregata, AS, descrive gli effetti della produzione sul.
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Macroeconomia II ESERCITAZIONE 19-03-2013 Tasso di Disoccupazione/Occupazione Moneta

Disoccupazione frizionale e strutturale Due cause di disoccupazione: La ricerca del lavoro: disoccupazione temporanea (FRIZIONALE) La rigidità dei salari: disoccupazione persistente (STRUTTURALE)

Il tasso naturale di disoccupazione Notazione L: Forza lavoro totale D: Stock di disoccupati in ogni istante di tempo O: Stock di occupati in ogni istante di tempo s: Tasso di separazione Percentuale di occupati che perde il lavoro in un dato periodo di tempo o: Tasso di occupazione Percentuale di disoccupati che trova lavoro in un dato periodo di tempo

Il tasso naturale di disoccupazione Perdita del lavoro e nuovi occupati In ogni istante di tempo ci sono: s x O nuovi disoccupati o x D nuovi occupati Quando il numero di nuovi occupati è uguale al numero di nuovi disoccupati il tasso di disoccupazione non cambia: o x D = s x O Questa equazione definisce l’equilibrio di stato stazionario in cui la disoccupazione non cambia.

Il tasso naturale di disoccupazione Perdita del lavoro e nuovi occupati Tasso di disoccupazione naturale: D/L D/L =s/ (o + s) Tasso di disoccupazione naturale: L/D L / D =o/ (o + s)

Multiple choice: cap. 6 L'imposizione di un salario minimo crea disoccupazione strutturale se E' inferiore al salario di equilibrio competitivo, market clearing. E' superiore al salario di equilibrio competitivo, market clearing. sempre Mai Sol. b Se il tasso di occupazione è pari a o = 0,10 ed il tasso di separazione è pari a s = 0,05. Qual è la frazione di occupati in stato stazionario? ½ 2/3 ¼ 1/3 Sol. c (la frazione di occupati è pari a: o/(s+o) ESERCITAZIONE II

Multiple choice L’introduzione di un sussidio di disoccupazione: Riduce la disoccupazione strutturale. Introduce un salario minimo superiore a quello di equilibrio. Aumenta la disoccupazione frizionale. Aumenta la domanda di lavoro per qualsiasi livello di salario. Porta ad un aumento della produzione. Sol. c Considerate un’economia con una forza lavoro costante pari a L. Indichiamo con D il numero dei disoccupati e con O il numero di occupati. Sia s=0,15 (15%) il tasso di separazione della forza lavoro e o=0,35 (35%) il tasso di ottenimento del lavoro. Qual’è il tasso di disoccupazione naturale D/L (detto anche di stato stazionario)? 0,15 quindi 15% 0,30 quindi 30% 0,35 quindi 35% 0,50 quindi 50% ESERCITAZIONE II

Multiple choice Se il tasso di ottenimento del lavoro o=0,27 ed il tasso di separazione dal lavoro s=0,03, a quanto ammonta il tasso di disoccupazione di stato stazionario? 10% 0,15 0,3 D/L = s/(o+s) = 0.03/(0.27+0.03) = 0.1 Sol. b ESERCITAZIONE II

La Moneta, cap. 4 La moneta è un bene utilizzabile in modo immediato per effettuare transazioni. La teoria quantitativa della moneta (IDENTITA’!) MV = PY, M = quantità di moneta, P = prezzo della transazione media, Y = prodotto aggregato (misura delle transazioni), V = velocità di circolazione della moneta (misura quante volte la stessa moneta viene scambiata in un dato periodo di tempo) ESERCITAZIONE II

Ipotesi e proprietà Ipotesi teoria quantitativa: - V è costante; - Y è determinato dalla funzione di produzione Y=F(K,L) NB: Y, il Pil reale, non può essere influenzato da variazioni della quantità di moneta. Esiste, quindi, una relazione positiva tra moneta e prezzi: Il livello dei prezzi è proporzionale all’offerta di moneta. ESERCITAZIONE II

La domanda di moneta K = 1/V otteniamo la Equazione quantitativa: relazione tra reddito Y e i saldi monetari reali M/P K = 1/V otteniamo la funzione di domanda di moneta: Se V (e quindi k) è costante la domanda M/P cresce proporzionalmente al reddito Capitolo 4: Moneta e inflazione

Teoria quantitativa della moneta e Inflazione Var % M + Var % V = Var % P + Var % Y Quindi: Var % M = Var % P =  Dove  è il tasso di inflazione ESERCITAZIONE II

Inflazione e tassi di interesse Effetto di Fisher Equazione di Fisher: Il tasso nominale aumenta con remunerazione reale dei capitali di prestito (r) o a seguito dell’inflazione. La moneta porta inflazione: Var % M = Var % P =  L’inflazione aumenta i tassi nominali: i = r +  = r + Var % M

Multiple choice: cap. 4 Nella Teoria Quantitativa della Moneta, un aumento dell’offerta di moneta da parte della banca centrale: a) Porta ad un aumento di reddito b) Aumenta la velocità di circolazione della moneta. c) Riduce la domanda di moneta d) Aumenta il livello dei prezzi e) Aumenta la domanda di moneta Sol. d, ( MV = PY ) Nell’equazione di Fisher, Il tasso di interesse nominale: a) È dato dalla somma di tasso di interesse reale e tasso di inflazione. b) Eguaglia il tasso di interesse reale meno il tasso di inflazione. c) È sempre maggiore del tasso di interesse reale. d) È costante. Sol. a, ( i = r + π ) ESERCITAZIONE II

Le aspettative Tassi effettivi e tassi attesi Debitori e creditori fissano il tasso di interesse nominale sulla base delle aspettative di inflazione. Tasso di interesse reale ex-ante: inflazione attesa e Tasso di interesse reale ex-post: inflazione realizzata  Effetto di Fisher: i = r + e

Multiple choice: cap. 4 Se l’inflazione effettiva è più elevata di quella attesa, il creditore subisce effetti negativi e il debitore guadagna perché: a) Il tasso di interesse reale ex post è maggiore del tasso di interesse reale ex ante. b) Il tasso di interesse reale ex post è minore del tasso di interesse reale ex ante. c) Il tasso di interesse reale diminuisce. d) Il tasso di interesse nominale diminuisce. Sol. b, ( i = r(ex post)+π , i = r(ex ante)+πe ; π>π e ) Se la domanda di moneta è data dall’equazione (M/P)d = 0,4Y, allora: a) La velocità di circolazione della moneta rispetto al reddito è costante. b) La domanda di moneta non dipende dal tasso di interesse. c) La velocità di circolazione della moneta eguaglia 2,5. d) Tutte le risposte precedenti sono corrette. Sol. d, ( MV = PY , (M/P) =(1/V)Y ) ESERCITAZIONE II

Risposta alla precendente domanda... Saldi Monetari Reali, quantità di moneta espressa in termini di quantità di beni: (M/P)d =kY, direttamente proporzionale al reddito (ma non dipende da i); (M/P)s = (M/P)d ==> (M/P)s = kY Ms (1/k)=PY M(V)=PY dove 1/k=V 17 ESERCITAZIONE II

Multiple choice: cap. 4 Secondo l’effetto Fisher, un aumento del tasso di inflazione conduce a: a) Un aumento dello stock reale di moneta. b) Un aumento del tasso di interesse nominale. c) Un aumento del tasso di interesse reale. d) Tutte le risposte precedenti. Sol. b Se l’inflazione diminuisce dal 6 percento al 4 percento, a parità di altre condizioni, allora l’effetto Fisher stabilisce che: a) Tasso di interesse reale e nominale diminuiscono entrambi del 2 percento. b) Non ci sono variazioni né del tasso di interesse nominale né del tasso di interesse reale. c) Il tasso di interesse nominale diminuisce del 2 percento, mentre il tasso di interesse reale rimane invariato. d) Il tasso di interesse reale diminuisce del 2 percento, mentre il tasso di interesse nominale rimane invariato. Sol. c ESERCITAZIONE II

Teoria delle preferenze per la liquidità: La domanda di moneta: Cresce con il reddito Y Decresce con il tasso di interesse nominale: i

La domanda di moneta Tassi di interesse reale, inflazione attesa e reddito La scelta tra moneta e fondi mutuabili dipende da: La domanda di saldi monetari reali è data da: Le famiglie riducono la domanda di moneta se il reddito cala, se il tasso di interesse reale cresce e se l’inflazione attesa cresce.

Mercato della moneta L’offerta di moneta nominale M è controllata dalla banca centrale e quindi è una variabile esogena La domanda di saldi monetari reali dipende: Reddito Y (che è esogeno), Tasso di interesse reale r. Determinato sul mercato dei fondi mutuabili (quindi in questo modello è esogeno) Aspettative di inflazione.

Teoria Preferenze Liquidità Saldi Monetari Reali ora dipendono anche dal tasso di interesse nominale i: Qual è l’effetto di un aumento atteso della moneta? Offerta di saldi = monetari reali Domanda di saldi monetari reali 22 ESERCITAZIONE II

Aspettative ed Inflazione a) si alza πe, b) si alza i, c) diminuisce la domanda di saldi monetari Siccome l’offerta M è fissa, salgono i prezzi, prima dell’aumento di moneta stesso. 23 ESERCITAZIONE II

Capitolo 2 Fate il grafico del modello dei capitali di prestito. Scrivete le equazioni che determinano le curve di domanda e offerta Individuate il tasso di interesse e il livello di investimenti in equlibrio Come cambia l’equilibrio in seguito ad un aumento esogeno della spesa pubblica. Perché? Cosa dovrà fare il governo per ritornare all’equilibrio (r1,I1)?

Soluzione I=I(r) r S, I S = Y – c(Y-T) – G r1 I1 La domanda di capitali di prestito I=I(r), L’offerta di fondi: S = Y – c(Y-T) – G ESERCITAZIONE I

Soluzione I=I(r) r S, I S = Y – c(Y-T) – G’ S = Y – c(Y-T) – G r2 r1 ESERCITAZIONE I

Aumenta G  diminuisce Spubblico  diminuisce Snazionale Diminuisce l’offerta di capitali eccesso di domanda! Questo porta ad un aumento del tasso di interesse (r2>r1) e ad una diminuizione degli investimenti (I2<I1) in equilibrio

Il governo deve aumentare le tasse! Da T a T’ S, I S = Y – c(Y-T) – G’ S = Y – c(Y-T’) – G’ I=I(r) r2 r1 I2 I1=I3 ESERCITAZIONE I

Per ritornare all’equilibrio precendente il governo deve aumentare le T (da T a T’). Gli investimenti ritorneranno, aumentando, al livello I1(=I3) e il tasso di interesse si abbasserà fino al livello r1(=r3).

Capitolo 2 Fate il grafico del modello dei capitali di prestito. Come cambia l’equilibrio in seguito ad un aumento esogeno della domanda di capitali. Perché? Sarebbe possibile ritornare all’equilibrio iniziale spostando la curva di offerta di capitali?

Soluzione I=I(r) r S, I S = Y – c(Y-T) – G r1 I1 La domanda di capitali di prestito I=I(r), L’offerta di fondi: S = Y – c(Y-T) – G ESERCITAZIONE I

Soluzione I=I(r) r S, I S = Y – c(Y-T) – G r2 I’=I(r) r1 I1 La domanda di capitali di prestito I=I(r), L’offerta di fondi: S = Y – c(Y-T) – G ESERCITAZIONE I

A seguito di un aumento esogeno della domanda di capitali, a parità di offerta, gli investitori saranno disposti a pagare di più per prendere capitali a prestito. Questo comporta un aumento del tasso di interesse (costo di prendere a prestito) che passa da r1 a r2. Il livello di investimenti in equilibrio, invece, rimane invariato!

No! Qualsiasi movimento della curva di offerta modificherebbe il tasso di interesse ma allo stesso tempo modificherebbe anche il livello degli investimenti!

Soluzione I=I(r) r S, I S = Y – c(Y-T) – G r2 r3=r1 I’=I(r) I1 I3 Facendo spostare la curva di offerta (aumentando il risparmio nazionale) r3=r1 ma il livello di investimenti è diverso I3>I1. ESERCITAZIONE I

Mercato del lavoro e Disoccupazione Fate il grafico del mercato del lavoro e riportate la curva di offerta e di domanda di lavoro individuando il punto di equilibrio Illustrate l’effetto di un aumento della produttività del lavoro sull’occupazione e salario di equilibrio Come cambierebbe l’equilibrio se i salari minimi fossero fissati al livello dell’equilibrio di mercato precendente all’aumento della produttività del lavoro?

Soluzione 1) W/P (W/P)* LD=PML L ESERCITAZIONE II

Soluzione 1) W/P (W/P)*’ (W/P)* LD=PML L ESERCITAZIONE II

Un aumento della produttività del lavoro fa spostare la curva di domanda di lavoro (PML ) verso l’alto. Questo comporta un aumento della del salario reale in equilibrio (W/P)*’>(W/P)*. Al nuovo livello di salario reale (W/P)*’ tutta la forza lavoro è occupata. Quindi non ci sono effetti sull’occupazione.

Soluzione 1) W/P (W/P)*’ Salario min =(W/P)* LD=PML L ESERCITAZIONE II

(W/P)*=salario min<(W/P)*’ Il risultato non cambia se il salario minimo fosse stato imposto a livello di (W/P)*. Perché? Il salario minimo [=(W/P)*] è minore rispetto al salario di equilibrio dopo l’aumento della curva di domanda. Dato che (W/P)*=salario min<(W/P)*’ L’effetto del salario minimo sull’occupazione è zero!