COMUNICAZIONE ONLINE, RETI E VIRTUALITA MATTEO CRISTANI.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Informatica Modulo 6 – Voce via internet. VoIP Con Voice over IP (Voce tramite protocollo Internet), acronimo VoIP, si intende una tecnologia che rende.
Advertisements

Informatica e Telecomunicazioni
INTERNET : ARPA sviluppa ARPANET (rete di computer per scopi militari)
La Navigazione in Internet
Introduzione alle Reti di Prossima Generazione
By Le reti locali Luca Barberi Leonardo Benzoni Benedetta Bernardeschi Andrea Pellegrini.
1C2GRUPPO : HELPING1. 1C2GRUPPO : HELPING2 Una rete può essere definita un insieme di nodi dislocati in posti differenti, capace di consentire la comunicazione.
Le reti informatiche!! Le reti di telecomunicazioni hanno permesso una maggior diffusione delle informazioni che possono essere trasmesse e ricevute.
Le reti informatiche Maggiore diffusione delle informazioni da diverse postazioni. Può essere definita come un insieme di nodi collegate con mezzi trasmissivi.
Le reti informatiche Una rete può essere definita come un insieme di nodi, dislocati in posizioni differenti, collegati tra loro medianti mezzi trasmissivi,che.
La trasmissione delle informazioni può avvenire da un solo utente a molti utenti (tipo Multicast o Broadcast) o da un utente a un altro (tipo peer to.
Reti Informatiche.
RETI INFORMATICHE.
LE RETI INFORMATICHE. LE RETI LOCALI La lan (Local Area Network) è costituita da un insieme di nodi, solitamente usata in un edificio solo o in edifici.
IL NOSTRO LABORATORIO. Di INFORMATICA.. Presentazione: Nel nostro laboratorio abbiamo 24 postazioni con dei computer di tipo Desktop con queste caratteristiche:
Di INFORMATICA IL NOSTRO LABORATORIO. Presentazione Nel nostro laboratorio abbiamo 24 postazioni con dei computer di tipo Desktop con queste caratteristiche:
IL NOSTRO LABORATORIO. Di INFORMATICA..
4-1 Il Livello di Rete Crediti Parte delle slide seguenti sono adattate dalla versione originale di J.F Kurose and K.W. Ross (© All Rights Reserved)
I modelli di riferimento OSI e TCP/IP
La rete in dettaglio: rete esterna (edge): applicazioni e host
Sistemi e Tecnologie della Comunicazione
TRASMISSIONE DATI (e Networking) Luglio GENERALITA Sono tecnologie (hardware e software) che consentono di collegare fra loro due calcolatori, o.
ICT (Information and Communication Technology):
Architettura del World Wide Web
1: Introduction1 Condivisione file P2P r Allinizio del 2004 P2P era responsabile di un volume di traffico maggiore a qualunque altra applicazione Internet.
IDUL 2010 RETI E PROTOCOLLI. INTERNET.. IDEE PRINCIPALI IN QUESTA LEZIONE Reti: Aspetto logico della rete e tipologie: peer-to-peer, a hub, a bus Trasmissione.
IDUL 2012 RETI E PROTOCOLLI. INTERNET.. IDEE PRINCIPALI IN QUESTA LEZIONE Reti: Aspetto logico della rete e tipologie: peer-to-peer, a hub, a bus Trasmissione.
IDUL 2009 RETI E PROTOCOLLI. INTERNET. IDEE PRINCIPALI IN QUESTA LEZIONE Reti: Aspetto logico della rete e tipologie: peer-to-peer, a hub, a bus Trasmissione.
Corso di Informatica Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Gianluca Torta Dipartimento di Informatica Tel: Mail:
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
SKYPE Telefonare gratis su Internet
Concetti introduttivi
1 THE INTERNET: una rete di reti La storia in breve Le regole della comunicazione.
RISORSE WEB Internet Per un uso consapevole delle risorse della Rete
Sistemi P2P avanzati Sistemi Peer To Peer (P2P) Avanzati Gennaro Cordasco – –
Sistemi Peer To Peer (P2P)
ADSL VOIP Voice Over IP.
Univ. Studi di Roma FORO ITALICO Prof. Stefano Razzicchia 1 UNIVERSITA STUDI DI ROMA FORO ITALICO Corso di Laurea Triennale INFORMATICA Lez. 6.
Corso di Informatica per Giurisprudenza Lezione 7
Modulo 1: 1.3 Le Reti.
Modulo 1 – Reti Informatiche u.d. 4 (syllabus – 1.4.4)
ECDL Patente europea del computer
COMUNICAZIONE ONLINE, RETI E VIRTUALITA’
INFORMATICA PER IL COMMERCIO ELETTRONICO
Reti Insieme di computer e di altri dispositivi che comunicano tra loro per condividere i dati, le applicazioni e lhardware Modulo 1.
COMUNICAZIONE ONLINE, RETI E VIRTUALITA MATTEO CRISTANI.
ECDL Patente europea del computer
Reti di calcolatori 14 novembre 2003 INFORMATICA GENERALE Scienze per Operatori dei Servizi Giuridici Anno Accademico
Informatica Lezione 9 Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e dell'educazione (laurea triennale) Anno accademico:
Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali
Reti di Calcolatori ed Internet Fabio Massimo Zanzotto.
L’architettura a strati
INTERNET e RETI di CALCOLATORI
prof.ssa Giulia Quaglino
RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Prima Esercitazione.
TELEFONIA e CELLULARI comunicazione.
LE RETI INFORMATICHE Cosa sono?? A cosa servono??
LORENZO PARRAVICINI: COORDINATORE MOLTENI LETIZIA: MEMORIA PORTA GIULIA: ORIENTATA AL GRUPPO E AL COMPITO NOSEDA BEATRICE: OSSERVATORE.
Tipi e topologie di LAN Lezione 2.
InternetInternet Sede: Salvo D’acquisto 2010/2011 Docente: Vito Monno.
IDUL 2013 RETI E PROTOCOLLI. INTERNET.. IDEE PRINCIPALI IN QUESTA LEZIONE Reti: Aspetto ‘logico’ della rete e tipologie: peer-to-peer, a hub, a bus Trasmissione.
Insieme dei metodi e delle tecnologie che realizzano i sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni.
Reti di computer Condivisione di risorse e
INTRODUZIONE A INTERNET
Informatica Lezione 8 Psicologia dello sviluppo e dell'educazione (laurea magistrale) Anno accademico:
Strato di accesso alla rete (network access layer); comprende le funzioni che nel modello OSI sono comprese negli strati fisico, di collegamento e parte.
Sistemi e Tecnologie della Comunicazione
RETI INFORMATICHE 1. 2 IT IT (information tecnology): Insieme delle tecnologie informatiche. ICT ICT (information and communication tecnology): Tecnologie.
INTERNET E INTRANET Classe VA SIA. La Storia di INTERNET ’ – ARPANET 1969 – anno di nascita università Michigan - Wayne 1970 – – INTERNET.
1 Il livello transport. Concetti fondamentali - Canale logico e canale fisico 2 Quando un segnale deve essere trasmesso, viene inviato su un Canale, cioè.
Transcript della presentazione:

COMUNICAZIONE ONLINE, RETI E VIRTUALITA MATTEO CRISTANI

INDICE CICLO DELLE LEZIONI LEZ. 1 INTRODUZIONE AL CORSO LEZ. 2 LA RETE INTERNET LEZ. 3 IL WEB LEZ. 4 LA POSTA ELETTRONICA LEZ. 5 LE RETI P2P LEZ. 6 CLASSI DI APPLICAZIONI WEB LEZ. 7 PORTALI E MOTORI DI RICERCA LEZ. 8 I SOCIAL NETWORKS LEZ. 9 CONCETTO DI IPERTESTO LEZ. 10 PROGETTO DI IPERTESTI LEZ. 11 IL LINGUAGGIO HTML LEZ. 12 ESERCITAZIONE SU HTML LEZ. 13 LABORATORIO DI SVILUPPO DI PAGINE WEB LEZ. 14 LABORATORIO DI SVILUPPO DI PAGINE WEB LEZ. 15 WEB 2.0 LEZ. 16 LABORATORIO DI SVILUPPO WEB 2.0 LEZ. 17 LABORATORIO DI SVILUPPO WEB 2.0 LEZ. 18 SOMMARIO DEL CORSO

AGENDA STORIA DELLE RETI P2P VOIP (SKYPE)

STORIA DELLE RETI P2P P2P esiste già da oltre 40 anni (ARPAnet) MA non può essere considerata una vera rete P2P perché: La rete virtuale in gran parte coincide con quella fisica (nessun overlay) Lorganizzazione della rete viene stabilita da un organo centralizzato (manca la capacità di auto-organizzazione) Applicazioni FTP e Telnet, strutturate secondo il modello client/server (non definisce meccanismi decentralizzati di ricerca)

STORIA DELLE RETI P2P Successivamente, laumento delle prestazioni delle macchine Client e laumento delle capacità di banda della Rete, hanno portato un maggiore interesse verso le risorse che si trovano sul bordo della Rete. Alla fine degli anni novanta sono nati quindi i primi sistemi P2P (ICQ, Maggio 1999: Prima generazione di sistemi P2P

STORIA DELLE RETI P2P Napster: unapplicazione dirompente (disruptive) Gli utenti non sono più solo consumatori di contenuti (download di file da servers), ma essi stessi mettono a disposizione risorse per la comunità Gli utenti definiscono una rete virtuale, indipendente dalla struttura della rete fisica, basata su connessioni TCP ed UDP tra gli utenti Non esiste una autorità centrale di controllo MA esiste un server centralizzato che memorizza riferimenti alle informazioni condivise dagli utenti Nel milioni di utenti hanno scaricato il Client di Napster; Napster ha avuto un picco di traffico di circa 7 TB in un giorno.

STORIA DELLE RETI P2P Luglio 2001: condanna di Napster Inc. Napster Inc. è costretta ad interrompere lattività del server centralizzato La rete virtuale costituita dagli utenti Napster cessa di esistere MA in questa data sono già disponibile un buon numero di nuove applicazioni con funzionalità simili a quelle di Napster (Gnutella, Kazaa/FastTrack, Freeenet…) Le nuove applicazioni sono progettate in modo da evitare la definizione di un server centralizzato, anche per evitare di incorrere in nuove sanzioni penali

STORIA DELLE RETI P2P Marzo 2000: Nullsoft (Gene Khan) propone Gnutella, un progetto opensource Ad ogni peer è affidato, oltre che al compito di servent (server+client) per il trasferimento dati, anche il compito di effettuare il routing delle queries Idea base: rinunciare al server centralizzato Gnutella è scalabile La taglia della rete cresce in 7 mesi da 2K a 48K nodi; tuttavia nel 95% delle query il diametro è di 7-8 hop; Le applicazioni più conosciute che si basano sul protocollo Gnutella sono: BearShare e LimeWire

STORIA DELLE RETI P2P Ottobre 2000: P2P di seconda generazione. Introduzione di livelli di routing gerarchico 2001: Terza generazione di sistemi P2P: reti P2P strutturate Caratteristica base: Utilizzo di algoritmi di routing basati su Distributed Hash Tables (DHTs) Agosto 2002: la quantità di dati scambiati nella rete KaZaA diminuisce, la causa è da attribuirsi al gran numero di file corrotti (problemi nellalgoritmo di hashing)

STORIA DELLE RETI P2P Maggio 2003: Introduzione di Bittorrent. Rapidamente diventa lapplicazione che genera la maggior quantità di traffico P2P. La ragione può essere attribuita al fatto che il traffico generato è individuabile più facilmente Metà 2003: Utilizzo di P2P per applicazioni diverse dal file sharing Sviluppo di Skype e Voice over P2P Fattori che hanno favorito lo sviluppo del P2P Aumento della banda: Kps > Mbps Aumento delle risorse client: 1998 HD 0,5 G 2002 HD 100 G

STORIA DELLE RETI P2P Le applicazioni P2P sono costituite da tre fasi principali: Boot: permette a un peer di trovare la rete e di connettersi ad essa; (nessuno o quasi fa boot P2P) Lookup: permette ad un peer di trovare il gestore responsabile di una determinata informazione; (pochi sono P2P, alcuni usano SuperPeer) Scambio di file: (sono tutti P2P)

VOIP VoIP raggruppa le tecnologie, hardware e software, in grado di permettere la comunicazione vocale sfruttando per il trasporto una rete dati a commutazione di pacchetto (IP), invece della normale rete telefonica PSTN (Public Switched Telephone Network) a commutazione di circuito.

CONCETTI GENERALI DI VOIP Utilizza protocolli standard per il controllo della chiamata e per la digitalizzazione e il trasporto della voce, permettendo linteroperabilità tra dispositivi di diversi costruttori. Prevede il trasporto ibrido della voce tra dispositivi nativi IP e dispositivi nativi PSTN, utilizzando gateway tra le reti IP e PSTN e dispositivi di transcodifica del flusso audio.

VANTAGGI DI VOIP Minore costo per chiamata, specie su lunghe distanze Minori costi delle infrastrutture: occorre solo una rete IP Portabilità del numero di telefono. Tra i vantaggi del VoIP rispetto alla telefonia tradizionale va poi senzaltro annoverata la diffusione a larga scala di applicazioni come la videoconferenza e la videotelefonia, supportata non solo dalla significativa riduzione del costo delle comunicazioni a lunga distanza, ma soprattutto nei vantaggi operativi e di semplificazione delle infrastrutture.

PSTN Quando due host desiderano comunicare, la rete stabilisce un circuito dedicato end-to-end tra essi PRO latenza bassa e non variabile CONTRO spreco di risorse

COMMUTAZIONE DI CIRCUITO ABC PRO miglior utilizzo delle risorse trasmissive CONTRO ritardi, jitter e maggior latenza causati dal multihop

ISTRADAMENTO DI CHIAMATA SU VOIP 1. Digitalizzazione della voce dellutente; 2. Compressione dei dati digitalizzati; 3. Instradazione dei pacchetti voce in rete; 4. Decompressione e Riconversione del segnale Voce (sorgente) ADC CompressioneDecompressione DAC Voce (destinatario) Trasmissione

PROBLEMI DEL VOIP Nel progetto di una rete VoIP occorre considerare i seguenti parametri: jitter, percentuale di pacchetti persi, ritardo.

RITARDI Per ritardo end-to-end si definisce il lasso di tempo che trascorre tra la ricezione di un'onda analogica da parte del campionatore alla sua rigenerazione da parte del ricevitore. Più importante del ritardo end-to-end è sicuramente il round-trip delay, ossia il ritardo di andata e ritorno. Infatti, non è solo importante il tempo necessario ad un segnale per essere trasferito dall'utente A all'utente B, ma il tempo necessario anche a portare indietro la risposta ad A.

RITARDI Ritardi elevati possono creare alcuni disagi come il Talker Overlap, in cui il chiamante, che è abituato a ricevere una risposta entro un certo tempo, non sentendola arrivare a causa degli elevati ritardi, ripete la domanda che si sovrappone alla risposta che sopraggiunge. Questo può provocare problemi sulla sincronizzazione degli interlocutori rendendo difficile la comunicazione.

PERDITA DI PACCHETTI A differenza dei dati, l'orecchio umano reagisce bene anche al caso in cui vi sia la mancanza di alcuni spezzoni di comunicazione. Solitamente si pone la massima percentuale tollerabile di pacchetti persi pari al 5% del totale dei pacchetti vocali. Sotto questa soglia, la qualità per l'orecchio umano è decisamente accettabile. In fondo, l'esperienza delle reti mobili con frequenti disturbi insegna che una percentuale limitata di perdite non è affatto un problema.

PERDITA DI PACCHETTI I pacchetti persi sono sia quelli scartati all'interno della rete (in caso di congestione), sia i pacchetti che arrivano oltre una soglia massima. Il ritardo end-to-end ha comunque un'importanza superiore rispetto alle perdite relative alla qualità percepita dall'utente. E' quindi preferibile accettare un numero di pacchetti persi maggiore rispetto ad un più alto ritardo end-to-end.

JITTER Non essendo predicibile a priori il ritardo subito da ogni pacchetto nella rete, i pacchetti arriveranno a destinazione con degli intervalli di tempo variabili tra di essi. In altre parole, i pacchetti non arriveranno equispaziati, ma la differenza tra i tempi di arrivo di due qualunque pacchetti consecutivi sarà un numero variabile. Il jitter è una grandezza che rappresenta esattamente questo fenomeno: il jitter è nullo esclusivamente nel caso in cui i pacchetti arrivino equispaziati.

JITTER Il jitter è un problema sui pacchetti vocali, in quanto non permette la riproduzione fedele del flusso audio. In altre parole, se i pacchetti sono stati generati dalla sorgente con un intervallo di tempo di 40ms tra uno e il successivo, la loro riproduzione dovrà rispettare il medesimo intervallo di tempo.

REFERENZE