CAMPO VISIVO
CAMPIMETRIA STATICA E DINAMICA
VIE VISIVE
LESIONI DEL CAMPO VISIVO
CAMPIMETRO MANUALE
CAMPIMETRIA AUTOMATICA (1980)
QUADRANTANOPSIA OMONIMA SUPERIORE SINISTRA NORMALE
RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DELLA SOGLIA DIFFERENZIALE VISIVA SCOTOMA CENTRALE IN OD E ALLARGAMENTO DELLA MACCHIA CIECA RESTRINGIMENTO CONCENTRICO DELLA SOGLIA DIFFERENZIALE VISIVA
EMIANOPSIA BITEMPORALE EMIANOPSIA BINASALE
CAMPIMETRIA AUTOMATICA 1990 (OCTOPUS)
CENTRAL FIELD SAMPLING WITH OCTOPUS PERIMETER
CAMPIMETRIA CROMATICA 20° 10°
COLORI FONDAMENTALI COLORI ISOLUMINANTI
CAMPIMETRIA CROMATICA Bassa luminosita’(10 cd/m2) DISTRIBUZIONE DEI PUNTI FISSI ESPLORATI TINTE ISOLUMINANTI Bassa luminosita’(10 cd/m2)
CAMPIMETRIA CROMATICA COMPUTERIZZATA 200 PUNTI FISSI + 10 RANDOM STIMOLI CROMATICI ISOLUMINANTI CON LO SFONDO E STIMOLI ACROMATICI A CONTASTO DI LUMINANZA IL PAZIENTE DEVE PREMERE UN PULSANTE QUANDO VEDE UNO STIMOLO INDIPENDENTEMENTE DAL COLORE E DALL’INTENSITA’ PERCEPITA
ESEMPI DI CAMPIMETRIA CROMATICA DIFETTO DI CONDUZIONE SCLEROSI MULTIPLA DIFETTO RETINICO DIABETE NORMALE
NORMALE
SCLEROSI MULTIPLA
CAMPIMETRIA CROMATICA
CAMPIMETRIA CROMATICA NEL GLAUCOMA
MAPPE STATISTICHE GLAUCOMA SUSPECT GLAUCOMA
MAPPE STATISTICHE PARKINSON
CAMPIMETRIA CROMATICA MEDIA NORMALI(20) CIRROTICI (10) CIRR.+ ENCEFALOPAT(10) OGNI SERIE VERTICALE RAPPRESENTA LA MEDIA DI CAMPI VISIVI PER CATEGORIA QUESTO METODO CONSENTE DI VALUTARE LE DIFFERENZE TRA GRUPPI
MAPPE STATISTICHE CIRROSI
CAMPIMETRIA CROMATICA ISOLUMINANTE FACILMENTE ESEGUIBILE NON RICHIEDE STRUMENTAZIONE PARTICOLARE QUANTIFICA IL DANNO CAMPIMETRICO CONSENTE DI DIAGNOSTICARE PATOLOGIE SUBCLINICHE CONSENTE DI DIFFERENZIARE TRA PATOLOGIE DIOTTRICHE , RETINICHE E DI CONDUZIONE 10° 20°
UN GRAN NUMERO DI NEURONI UNO STIMOLO VISIVO RIPETITIVO POTENZIALI EVOCATI VISIVI AMP 10 UV. 100 MSEC ATTIVITA’ MEDIA DI UN GRAN NUMERO DI NEURONI SINCRONIZZATA CON UNO STIMOLO VISIVO RIPETITIVO
1Volt= 1000 metri 1,5 volt = 1500 m. 1,5 mv. = 150 cm. 200uV. = 20 cm. 5uV = 5 mm.
POTENZIALI EVOCATI VISIVI (PEV) (POSITIVO IN ALTO) P1 =P100 N1 N2 OS OD
VIE MAGNO E PARVOCELLULARI C.GANGLIARI GRANDI (M) CAMPI RECETTIVI GRANDI PREV. BASTONCELLI . C.GANGLIARI PICCOLE (P) CAMPI RECETTIVI PICCOLI PREV. CONI RETINA N.OTTICO FIBRE MIELINICHE GRANDI FIBRE MIELINICHE PICCOLE 2 STRATI VENTRALI C. GRANDI 4 STRATI DORSALI C. PICCOLE C.GENICOLATO L. VIA GEN/STRIATA V1 DIST. RETINOTOPICA V2 FORME V3 V5 MOVIMENTO CORTECCIA OCCIPITALE AREE 17-18 V1 DIST.RETINOTOPICA V4 COLORE (BLOB) “ FORME (INTERBLOB) ALTRE AREE DI PROIEZIONE PARIETALE MEDIOTEMP SUP INFEROTEMPORALE
POTENZIALI EVOCATI VISIVI CROMATICI ISOCONTRASTO OD OS 1 C/G 2 C/G ISOLUM OS OD
ISOCONTRAST COLOR VEP NORMAL MILD O.N. GLAUCOMA SUS. 100 ms
RAPPORTO TRA LATENZE PEV ROSSO/BLU DIFFERENZE TRA PATOLOGIE DI CONDUZIONE E RETINICHE
PATOLOGIE SUBCLINICHE CHROMATIC VEP B&W VEP I VEP CROMATICI SEPARANO LE CATEGORIE QUELLI ACROMATICI NO CHROMATIC VEP B&W VEP
POTENZIALI EVOCATI VISIVI NEL DIABETE ACROMATICI CROMATICI * CATEGORIE NON SEPARABILI STATISTICAMENTE CATEGORIE SEPARABILI STATISTICAMENTE
Diabete con neuropatia Diabete senza neuropatia VIE VISIVE VIA MAGNOCELLULARE VIA KONIOCELLULARE VIA PARVOCELLULARE Sclerosi Multipla Diabete con neuropatia Retinopatie Glaucoma Diabete senza neuropatia
COLOR VEP ISOCONTRASTO CONCLUSIONI IL SEGNALE E’ AMPIO E RIPETIBILE NON E’ NECESSARIO UN MONITOR SPECIALE E’ POSSIBILE INDIVIDUARE PATOLOGIE SUB CLINICHE E’ POSSIBILE DIFFERENZIARE TRA PATOLOGIE DIOTTRICO-RETINICHE E DI CONDUZIONE
ELETTRORETINOGRAFIA (ERG)
ERG B C A
ERG FILTRO PASSA BANDA 150-500 HZ 100 MSEC
MODIFICAZIONI DEL SEGNALE ERG IN FUNZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI STIMOLAZIONE BIANCO FOTOPICO BLU SCOTOPICO BIANCO SCOTOPICO ROSSO SCOTOPICO