LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008.

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LINTESA REGIONE-PROVINCE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 4 GIUGNO 2008

COME NASCE LINTESA REGIONE-PROVINCE Le politiche comunitarie e nazionali, nel sottolineare la centralità della dimensione territoriale per realizzare efficacemente lo sviluppo regionale, ribadiscono limportanza di coordinare nellambito di strategie unitarie i diversi strumenti di programmazione. La programmazione si è caratterizzata per una moltiplicazione di tipologie di progetti di sviluppo territoriale. La valutazione di queste esperienze, pur positiva, ha messo in luce la difficoltà di tali iniziative a condividere sistemi di governance ed a trovare idonei elementi di raccordo per migliorare la reciproca integrazione e cogliere le opportunità di sinergie. Il ventaglio di competenze conferite dalla legislazione nazionale e dalla programmazione regionale,ha assegnato alla Provincia una naturale vocazione a svolgere il ruolo di istituzione di raccordo fra Regione e comunità locali per la promozione delle politiche di sviluppo. La volontà politica del Governo Regionale è quella di rafforzare la filiera istituzionale che collega la Regione ai territori ed ai cittadini promuovendo adeguate forme di responsabilizzazione e modalità di collaborazione fra le diverse amministrazioni coinvolte. I presupposti: 1

QUAL È LO SCENARIO DEI PROGETTI LOCALI DI SVILUPPO NELL ATTUALE PERIODO DI PROGRAMMAZIONE ( ) i Progetti Integrati Territoriali a valere sul PO FESR dedicati al miglioramento dellattrattività delle aree montane; i Piani di Sviluppo Locale a valere sul PSR , che promuovono e realizzano interventi complessi diretti ad orientare, sostenere ed affiancare gli operatori locali nei processi di diversificazione economica delle aree rurali interne; i Progetti territoriali del Programma Regionale FAS che rispondono a tre diversi orientamenti tematici: il miglioramento dellofferta turistica territoriale e la valorizzazione degli attrattori naturali e culturali, la competitività dei sistemi produttivi locali e loccupazione, lo sviluppo urbano nei sistemi territoriali intercomunali. Nei prossimi anni i territori della nostra regione saranno interessati da diverse tipologie di progetti territoriali, concepiti come insiemi di azioni e interventi messi in atto per il perseguimento di un obiettivo chiaramente identificato di sviluppo: 2

OBIETTIVI ED IMPEGNI DELLINTESA Lintesa si propone di promuovere il coordinamento, al livello locale, delle diverse iniziative di sviluppo che interessano un medesimo territorio. In sostanza le Province e la Regione si accordano sui seguenti principi: Unitarietà della programmazione territoriale. Per ciascuna area omogenea sarà predisposta ununica strategia. Univocità del partenariato locale. Un unico Partenariato unitario, organizzato dalla Provincia, per ogni territorio. Coerenza territoriale. I perimetri di delimitazione delle diverse tipologie di progettazione territoriale vengono definiti allinterno delle 8 aree omogenee individuate dal DSR (evitando gli accavallamenti). Ruolo centrale della valutazione e del monitoraggio unitario Reciprocità fra strumenti di sviluppo. I diversi progetti territoriali devono essere coerenti con la strategia unitaria darea, e mirare ad ottenere effetti reciproci di complementarità e sinergia. Raccordo delle iniziative pertinenti a titolarità provinciale con particolare riferimento alla mobilità, alla formazione professionale, alle politiche attive del lavoro ed alle infrastrutture. 3

COSA SONO I PIANI DI AZIONE TERRITORIALE I Piani di Azione Territoriale (PAT) coordinano, allinterno di un quadro strategico unitario di sviluppo locale, gli strumenti di attuazione delle politiche di sviluppo territoriale in Abruzzo e le iniziative pertinenti a titolarità provinciale. In linea con le indicazioni dellIntesa, i PAT si definiscono come articolazioni comprensoriali delle strategie di sviluppo individuate dalla Regione Abruzzo, mirate alle specifiche peculiarità ed esigenze dei contesti locali interessati e capaci di valorizzare gli elementi di complementarità e le potenziali sinergie fra i diversi strumenti di programmazione coinvolti. La formulazione dei Piani di Azione Territoriale è promossa dalle Province, in stretta collaborazione con i Comuni e gli altri rappresentanti del partenariato istituzionale e socio-economico locale, per ciascuna delle otto aree omogenee identificate dal Quadro di Riferimento Regionale (QRR) dellAbruzzo: LAquila, Avezzano, Sulmona, Teramo, Chieti, Pescara, Lanciano e Vasto. 4