Open Access la posizione di AIRC Lisa Vozza Associazione italiana per la ricerca sul cancro WorkShop Bibliosan Roma, Ministero della Salute 4 dicembre 2013
Open Access: la posizione di AIRC La posizione di AIRC nei confronti dell’Open Access è franca, aperta, agnostica. Soltanto il ricercatore ha gli strumenti per scegliere la testata più adatta a divulgare i propri risultati e AIRC non ritiene di avere il diritto di imporre alcun modello di pubblicazione ad accesso aperto, limitato o ibrido ad alcun ricercatore. ? Se il ricercatore vorrà rendere il proprio lavoro accessibile liberamente, potrà usare una quota dei fondi assegnati da AIRC per sostenerne il costo. La nostra Associazione continuerà a diffondere tutti i risultati degli studi finanziati ai propri sostenitori, con la stessa cura, attenzione e autorevolezza di quasi mezzo secolo di ricerca sul cancro targata AIRC.
Più di 1500 articoli all’anno targati AIRC Progetto di ricerca AIRC Peer review Risultati e preparazione del manoscritto Manoscritto sottomesso alla rivista Progetto finanziato Peer review Articolo accettato Costi di pubblicazione Articolo pubblicato Rendere il cancro sempre più curabile è la missione che AIRC persegue attraverso il finanziamento di progetti di ricerca oncologica meritevoli. Oltre 1500 articoli scientifici sono scaturiti da progetti finanziati da AIRC nel 2012
Open-Access: molte nobili ragioni a favore / 1 Internet ha creato l’aspettativa di una conoscenza pubblica, gratuita, globale e senza barriere L’idea era che, facendo a meno di carta, stampa e spedizioni, si sarebbero abbattuti i costi di produzione e distribuzione editoriali, e quindi le riviste scientifiche non sarebbero più state un mondo riservato a pochi Su queste premesse è sorto il movimento dell’Open Access, che nella comunità internazionale della ricerca ha preso piede come un modo non soltanto di disseminare la conoscenza, ma anche di garantire trasparenza e limitare i costi di pubblicazione Con Open Access si intende la libera disponibilità in rete della letteratura scientifica e la possibilità per ogni utente di leggere, scaricare, copiare, stampare, distribuire, ricercare, creare dei link, indicizzare, e tanto altro; purché l’autore mantenga il controllo sull’integrità della propria opera e il diritto a essere riconosciuto e citato in modo corretto Peter Saber, Harvard Open Access Project
Open-Access: molte nobili ragioni a favore / 2 La mancanza di conoscenza nei paesi più poveri rappresenta una barriera per migliorare la salute pubblica. Ann J. Wolpert, NEJM, 28 febbraio 2013 La volontà da parte degli enti di finanziamento di rendere accessibili i risultati delle ricerche ai cittadini che ne hanno sostenuto il finanziamento tramite le tasse o le donazioni. L’alto costo percepito degli abbonamenti alle riviste. La sensazione che chi finanzia la ricerca paghi indirettamente due volte gli editori: con le tariffe per pubblicare un articolo e con l’abbonamento necessario a leggerlo. Il movimento dell’Open Access ha portato innovazione dirompente nel mondo delle riviste scientifiche: gli articoli sono ricchi di informazioni supplementari, materiale interattivo e possibilità di commenti da parte dei lettori; la tecnologia editoriale si è rinnovata; e si è creato quello scompiglio necessario a muovere alcuni giganti del settore che erano rimasti “seduti” per qualche decennio, quando la competizione non incalzava.
Pay-per-Access Option Open-Access per la salute pubblica Dato il forte impatto delle scienze naturali sulla saluta pubblica, le motivazioni a favore dell’Open Access sono ancora più forti: internet può consentire l’immediata divulgazione di idee, risultati, risultati, metodi, e scoperte che possono attirare l’attenzione di medici e imprenditori; anche nei paesi più poveri I premi Nobel Nobel Prize Harold Varmus e Patrick Brown hanno fondato nel 2000 la Public Library of Science (PLoS), un’organizzazione non-profit di scienziati e fisici che pubblica riviste scientifiche open access Altri investitori hanno fatto seguito: BioMed Central è stata la prima casa editrice profit Open Access Pay-per-Access Option Delayed-Open Access Le case editrici tradizionali hanno risposto con opzioni di pay-per access o accesso posticipato
Open Access: la risposta delle agenzie di finanziamento pubblico Gli NIH sono stati la prima agenzia di finanziamento pubblico a sposare l’approccio open, attraverso un accordo importante, stipulato con la maggior parte degli editori. Dal 2008 ogni ricercatore che riceve un finanziamento tramite l’NIH è tenuto a depositare il proprio articolo accessibile in PubMed Central entro 12 mesi dalla pubblicazione. Nel 2012 il Research Councils U.K. (RCUK) ha aggiornato la policy sull’Open Access del 2005: ogni articolo deve essere reso accessibile al momento della pubblicazione. Nel 2011 l’ European Research Coucil (ERC) ha aggiornato la policy sull’Open Access: ogni articolo deve essere reso accessibile in un repository pubblico entro 6 mesi dal momento della pubblicazione .
diminuzione dell’entità e del numero dei finanziamenti ai ricercatori? Ma chi ripaga i costi dell’Open access? Le riviste Open Access non sono gratuite, soprattutto per il costo del personale qualificato che impiegano. Ci sono persone che si occupano di gestire la valutazione tramite peer review; altre che contribuiscono a rendere un articolo chiaro e leggibile; altre ancora che mantengono i testi aggiornati, aggiungono link, immagini o citazioni. Un buon prodotto editoriale non è mai gratis. Martin Frank, NEJM, 28 febbraio 2013 Il passaggio da un modello in cui i lettori pagano ad un modello in cui gli autori pagano potrebbe non essere sostenibile. Nel primo caso il costo è ripartito su una collettività più ampia, mentre nelle riviste puramente open è soltanto il gruppo dei ricercatori che pubblicano a sostenere i costi di edizione, con tariffe che in media si aggirano intorno ai 700 Euro per articolo pubblicato. Martin Frank, NEJM, 28 febbraio 2013 Alcuni enti di finanziamento pagano la quota per pubblicare Open Access. Per coprire i costi dell’Open Access il RCUK stanzierà alle istituzioni l’ 1.5% dei £2.8 bilioni di finanziamenti che ogni anno venivano stanziati esclusivamente per la ricerca. Richard Van Noorden, Nature, 19 luglio 2012 diminuzione dell’entità e del numero dei finanziamenti ai ricercatori?
Open Access: altre contraddizioni? Ai ricercatori piacciono le riviste open per leggere, ma meno per pubblicare. Nonostante quindi si pubblichi sempre più in modo open, le riviste più desiderate e più lette sono ancora molte di quelle ad accesso ristretto, che hanno costruito nel tempo un rapporto di fiducia con il lettore per la qualità di ciò che pubblicano e per la cura con cui lo fanno. Il passaggio a un modello in cui pagano più gli autori che i lettori può preludere a una contrazione dell’offerta di riviste che fanno seriamente il lavoro di valutazione con personale qualificato e tempi di selezione adeguati, qualunque sia la modalità di accesso. Jeffrey Beall, Nature, 13 settembre 2012 Un aumento dell’offerta di riviste ad accesso libero potrebbe promuovere la divulgazione di ricerche di merito scientifico indiscriminato, pur di aumentare il traffico sui propri siti e di contenere i costi di gestione. Segni di questo scenario sono già evidenti. Jeffrey Beall, Nature, 13 settembre 2012
Possono convivere più modelli? È verosimile che diversi modelli di accesso possano convivere gli uni accanto agli altri. Una pluralità di riviste autorevoli, indipendenti, di alta qualità, né avide né prepotenti, né insostenibili, è ciò che può offrire il maggior numero di opportunità ai ricercatori, a chi legge i risultati delle loro ricerche, a chi ne sostiene i costi. Anche gli editori possono beneficiare da una pluralità di riviste: il mondo degli editori non è solo popolato da protervi colossi multinazionali, ma anche da ben più modeste società scientifiche, che con i ricavi degli abbonamenti spesso offrono borse di studio, corsi e conferenze utili al mondo della ricerca.
Articoli scientifici: modalità di accesso Abbonamento o costi Pay-per-view Articolo ad accesso ristretto in una rivista ad accesso ristretto Chi paga sono i lettori (istituti di ricerca, biblioteche, università,ospedali) ? Opzione Pay-per-Access A pagamento; non disponibile per tutti i giornali Articolo Open Access in una rivista ad accesso ristretto ? ? Open Access posticipato Non disponibile in tutti i giornali; 6/12 mesi dalla pubblicazione Articolo Open Access posticipato in una rivista ad accesso ristretto ? Lettori Articolo archiviato dall’autore in un Repository pubblico Green route Articolo pubblicato in una rivista Open Access Golden route ? ?
Questi interlocutori hanno davvero un vantaggio con l’Open Access? Open Access: è davvero un vantaggio per il donatore AIRC? AIRC finanzia i ricercatori e comunica i loro risultati ai donatori, ai malati e alle loro famiglie Con l’Open Access i donatori e, più in generale, i cittadini possono leggere gratuitamente la versione originale e non mediata dei risultati di una ricerca, in ogni parte del mondo. Il beneficio è notevole, ma pochi hanno le competenze indispensabili a comprendere il significato letterale del singolo articolo e a coglierne l’importanza, la novità, il valore rispetto alla miriade di risultati che affollano anche il più piccolo orticello di sapere biomedico. Per il pubblico meno esperto esistono per fortuna altri canali di comunicazione dove le informazioni sono tradotte, semplificate e rese davvero praticabili a chi non è in grado di affrontare la letteratura per specialisti. Questi interlocutori hanno davvero un vantaggio con l’Open Access?
Che cosa facciamo in concreto per diffondere le scoperte scientifiche ai nostri interlocutori Da sempre AIRC aiuta i ricercatori a comunicare con i donatori, i sostenitori, i malati e i loro familiari, oltre che con i colleghi scienziati. Diffondere i progressi della ricerca scientifica al largo pubblico è infatti una parte cruciale della nostra missione, tanto che il numero di canali di comunicazione è in continua crescita. Come?
AIRC: cosa facciamo in concreto per diffondere le scoperte scientifiche ai nostri interlocutori? Abbiamo cominciato con una rivista, il Fondamentale e, più recentemente, con il tabloid ABC. abbiamo aggiunto il sito web con le guide aggiornate sulla prevenzione e la cura dei tumori, le guide agli esami e le newsletter. abbiamo proseguito con le conferenze per il pubblico, le trasmissioni dedicate alla ricerca sul cancro e gli speciali durante le manifestazioni di raccolta fondi. Fra gli ultimi nati, gli incontri nelle scuole, e le notizie su facebook e twitter per i più giovani.
Open Access - la posizione di AIRC Grazie per l’attenzione Lisa Vozza Associazione italiana per la ricerca sul cancro WorkShop Bibliosan Roma, Ministero della Salute 4 dicembre 2013