CENNI DI NAVIGAZIONE PIANA E CARTEGGIO CORSO PER IL CONSEGUIMENTO DELL’ABILITAZIONE ALLA NAVIGAZIONE DA DIPORTO PATENTE NAUTICA VELA & MOTORE SENZA LIMITI CENNI DI NAVIGAZIONE PIANA E CARTEGGIO
NAVIGAZIONE PIANA E CARTEGGIO Per navigazione piana si intende l’insieme di strumenti e procedure che permettono di determinare la posizione di un’imbarcazione e di impostare e programmare la rotta da seguire durante la navigazione. Per questo scopo sono necessari: - la carta nautica della zona nella quale si intende navigare; due squadrette nautiche ed il compasso; - matita tenera e gomma per cancellare; la bussola da rilevamento1 e/o il grafometro2; il solcometro o log3, lo scandaglio e l’orologio; - eventualmente un binocolo4, una lente d’ingrandimento ed un rapportatore. Le operazioni da eseguire sono per lo più semplici operazioni grafiche oltre alle normali operazioni aritmetiche. La navigazione piana, cosiddetta perché le operazioni relative vengono sviluppate assumendo che la superficie terrestre possa assimilarsi a quella di un piano ovvero vengono eseguite sulla carta nautica, comprende: Navigazione stimata: quando la determinazione della posizione della nave Ps (Punto nave stimato) è fatta utilizzando la rotta seguita, la velocità dell’imbarcazione ed il tempo di navigazione; si utilizza lontano dalla costa o in caso di nebbia. Navigazione costiera: quando la determinazione della posizione della nave Pn (Punto nave costiero) è fatta in funzione degli elementi in vista della costa. 1 Vedi figura a pag. 99 di Guida al Diporto Nautico – F. Guglielmi 41° Ed. 2 Vedi figura a pag. 134 di Guida al Diporto Nautico – F. Guglielmi 41° Ed. 3 Vedi pag. 119 di Guida al Diporto Nautico – F. Guglielmi 41° Ed. 4 Il binocolo in ogni caso fa parte delle dotazioni obbligatorie per navigazione oltre le 12 miglia
OPERAZIONI CON I VETTORI Nella navigazione piana è necessario eseguire somme e sottrazioni di vettori che nel nostro caso possono rappresentare distanze, percorse o da precorrere, e velocità. La somma di vettori si effettua con la consueta regola del parallelogrammo, ovvero la somma di due vettori è data dalla diagonale del parallelogrammo avente per lati i vettori dati. Infatti identificando i vettori con distanze percorse, se andiamo da A a B e successivamente da B a C otteniamo lo stesso risultato che si ha andando da A a C. La differenza di vettori si effettua sommando al primo vettore il contrario del secondo (il vettore contrario è quello avente la stessa direzione e la stessa lunghezza ma verso contrario). La somma di vettori aventi la stessa direzione si ottiene semplicemente sommando le lunghezze, mentre la differenza di tali vettori si ottiene dalla differenza delle lunghezze.
RILEVAMENTI Il rilevamento è l’operazione di misura di un angolo, eseguita dalla nave, fatta con la bussola1 o con il grofometro2, tra una direzione fissa Nm (Nord magnetico), Nb (Nord bussola) o Pv (Prora vera) e la visuale condotta al punto osservato. Se si usa la bussola a torcia3 la direzione fissa è quella del Nord magnetico in quanto tale bussola si ritiene che non risenta del campo magnetico di bordo. Se si usa la bussola da rilevamento1 la direzione fissa è quella del Nord bussola in quanto tale bussola risente del campo magnetico di bordo e quindi il Nord bussola non coincide con in Nord magnetico essendo d (deviazione) l’angolo compreso tra le due direzioni. Se si usa il grafometro2 la direzione fissa è quella dell’asse longitudinale della nave ovvero quella della prora vera. Per eseguire le operazioni sulla carta nautica invece la direzione fissa che si utilizza è Nv (Nord vero). 1 Vedi figura a pag. 99 di Guida al Diporto Nautico – F. Guglielmi 41° Ed. 2 Vedi figura a pag. 134 di Guida al Diporto Nautico – F. Guglielmi 41° Ed. 3 Vedi figura a pag. 124 di Guida al Diporto Nautico – F. Guglielmi 41° Ed. Da: Flavio Guglielmi Guida al Diporto Nautico Edizioni Nautiche Guglielmi
Il risultato della misura che chiameremo Rlm (Rilevamento magnetico quando eseguito con la bussola a torcia) o Rlb (Rilevamento bussola quando eseguito con la bussola da rilevamento) o Rlp (Rilevamento polare quando eseguito con il grafometro) dovrà sempre essere trasformato nel Rlv (Rilevamento vero riferito alla direzione del Nord vero). Indicata con d la declinazione magnetica della zona di navigazione di segno + se di tipo E(st) e di segno – se di tipo W(est) e con d la deviazione magnetica riferita alla Pb (Prora bussola) di segno + se di tipo E(st) e di segno – se di tipo W(est) si hanno le seguenti formule di: Correzione Rlv = Rlm + d = Rlb + d + d {±360°} Rlv = Pv + Rlp = Pm + d + Rlp = Pb + d + d + Rlp {±360°} e le formule inverse per il passaggio dal Rlv a Rlm, Rlb e Rlp Conversione Rlm = Rlv - d Rlb = Rlv – d – d Rlp = Rlv - Pv ricordando le relazioni che legano la Pv alle Pm e Pb Pv = Pm + d Pv = Pb + d + d Da: Flavio Guglielmi Guida al Diporto Nautico Edizioni Nautiche Guglielmi
LUOGHI DI POSIZIONE Nella navigazione piana vengono frequentemente utilizzati i luoghi di posizione, luoghi geometrici su cui si viene a trovare l’imbarcazione della quale si vuole determinare la posizione. Essi sono: Retta di rilevamento; Allineamento; Linea batimetrica; Cerchio di uguale distanza; Cerchio capace. La retta di rilevamento è quella retta che passando per il punto osservato forma con il meridiano un angolo pari a Rlv. L’allineamento è la retta passante per i due punti che risultano allineati nel momento della loro asservazione dall’imbarcazione. La linea batimetrica è la linea, riportata sulla carta nautica, congiungente i punti aventi la stessa profondità. Il cerchio di uguale distanza è la circonferenza che congiunge tutti i punti aventi la stessa distanza da un punto dato. Il cerchio capace è la circonferenza che congiunge tutti i punti dai quali è possibile osservare due punti dati sotto un angolo costante. Per determinare la posizione di un’imbarcazione Pn (Punto nave) si devono intersecare almeno due luoghi di posizione.
PUNTO NAVE CON DUE O TRE RILEVAMENTI Si dovranno osservare due punti contemporaneamente o quasi, in modo che tra le due misure l’imbarcazione non si sia spostata in modo apprezzabile; per motivi di precisione è necessario che i due rilevamenti formino un angolo compreso tra 30° e 150°; intersecando i due rilevamenti dopo aver determinato i due Rlv si otterrà il Pn al momento del rilevamento. Se i due rilevamenti non sono stati presi contemporaneamente è necessario trasportare il primo rilevamento nella direzione di Rv (Rotta vera) per una distanza pari a quella percorsa tra i due rilevamenti. Per controllo è consigliabile determinare la posizione mediante tre rilevamenti contemporanei o quasi, nel senso sopra detto; intersecando a coppie i rilevamenti presi si ottengono in generale 3 punti distinti, anziché un unico punto; questi tre punti individuano un triangolo detto di certezza, minori saranno le dimensioni di questo triangolo più affidabili saranno le misure eseguite e come posizione si assumerà quella del centro del triangolo. Nell’eseguire i rilevamenti è consigliabile iniziare con quelli più lontani dal traverso e proseguire con quelli più prossimi, in quanto è opportuno misurare per ultimo quello che scade (si sposta rispetto all’imbarcazione) più velocemente.
PUNTO NAVE CON RILEVAMENTO E ALLINEAMENTO, BATIMETRICA E DISTANZA, E DUE DISTANZE 1) Per determinare il Pn con un rilevamento ed un allineamento si dovranno intersecare la retta del rilevamento e quella dello allineamento. 2 Per determinare il Pn con un rilevamento e con la batimetrica si dovranno intersecare la retta del rilevamento con la linea batimetrica interessata riportata sulla carta nautica. 4 Per determinare il Pn con due distanze so dovranno intersecare le due cinferenze di distanza centrate sui rispettivi punti dai quali si conoscono le distanze. Generalmente una sola intersezione ricade in acqua, diversamente si dovrà valutare quale dei due punti è quello utile. 3 Per determinare il Pn con un rilevamento e con una distanza si dovranno intersecare la retta del rilevamento e la circonferena di distanza centrata sul punto dal quale si conosce la distanza.
PUNTO NAVE CON RILEVAMENTI A 45° E TRAVERSO Rilevando uno stesso punto quando esso si trova a 45° dalla prua e successivamente al traverso (90° gradi dalla prua) annotando i tempi dei due passaggi e mantenendo la velocità dell’imbarcazione costante è possibile terminare il Pn. Infatti la prima e la seconda posizione dell’imbarcazione ed il punto collimato formano un triangolo rettangolo isoscele avente i due cateti uguali, il primo dei quali è la distanza percorsa nel tempo che intercorre tra i due rilevamenti ricavabile da D=Ve*T, mentre il secondo è la distanza in direzione del traverso della seconda posizione dal punto collimato. Per individuare il Pn basterà tracciare il Rlv al traverso e riportare su di esso la distanza D precedentemente calcolata.
NAVIGAZIONE IN PRESENZA DI VENTO Lo scarroccio simbolo sc è lo spostamento laterale che subisce l’imbarcazione per effetto del vento sull’opera morta e le vele e delle onde sull’opera viva. Si misura in gradi e rappresenta l’angolo che viene a formarsi tra la Pv e la Rv, esso si assume positivo se il vento preme sul fianco sinistro spostando l’imbarcazione a dritta e negativo se preme a dritta spostando l’imbarcazione a sinistra. La misura si fa valutando l’angolo tra la linea prua-poppa e la scia lasciata dall’imbarcazione (scia a sinistra scarroccio positivo – scia a dritta scarroccio negativo). Durante lo scarroccio l’imbarcazione si sposta lateralmente rispetto sia alla superficie del mare che rispetto al fondo e quindi la distanza percorsa misurata dal log risente anche di questo effetto. Poichè si governa con la prora si dovrà correggere la Pv per compensare lo scarroccio Pv = Rv – sc Altrimenti la rotta seguita si ottiene da Rv = Pv + sc
NAVIGAZIONE IN PRESENZA DI CORRENTE La deriva simbolo der è lo spostamento laterale che subisce l’imbarcazione per effetto della corrente della superficie del mare. Si misura in gradi e rappresenta l’angolo che viene a formarsi tra la direzione della prua della barca Pv e la direzione del suo moto rispetto al fondo del mare, esso si assume positivo se la corrente agisce sul fianco sinistro trascinando l’imbarcazione a dritta e negativo se agisce a dritta spostando l’imbarcazione a sinistra. La misura si fa per via grafica dopo aver conosciuto la Dc (Direzione corrente) e la Vc (Velocità corrente) o equivalentemente Ic (Intensità corrente); a questo scopo è necessario comporre vettorialmente la Vp (Velocità propulsiva) in direzione di Pv e la Vc (Velocità corrente) in direzione Dc. Poichè si governa con la prora si dovrà correggere la Pv per compensare la deriva Pv = Rv – der Altrimenti la rotta seguita si ottiene da Rv = Pv + der
Vento viene e corrente va Durante la deriva l’imbarcazione si sposta insieme alla superficie del mare lateralmente rispetto al fondo e quindi la distanza percorsa misurata dal log indica solamente quanto l’imbarcazione si è spostata rispetto alla superficie ma non quanto si è spostata in assoluto (rispetto al fondo). Per questo motivo la scia dell’imbarcazione che pure si sposta insieme alla superficie del mare risulta allineata con la Pv. Quando si eseguono le costruzioni grafiche per la determinazione dei vari parametri è consigliabile riferirli tutti all’unità di tempo (1 ora). Deriva e corrente vengono trattate in modo analogo salvo il fatto che il vento si individua dalla direzione di provenienza mentre la corrente si individua dalla direzione verso cui dirige. Vento viene e corrente va