Angeli nell’ AT Pantheon di ogni popolo

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Transcript della presentazione:

Angeli nell’ AT Pantheon di ogni popolo Àngelos (ebraico mal’eak) = “messaggero”= funzione (non “natura”) Corte celeste: Serafini (Is 6,1-3;), Cherubini (Ez 10,18-19;), Miriadi (Dn 7,9-10) Arcangeli: Gabriele (Dn 8,16;) Michele (Dn 10,13;), Raffaele (Tb 12,15;) Angelo di JHWH (Gn 22,11;), (Es 3,2;), (Gn 16,7;)

Demoni nell’AT Tracce letterarie Elohim (1° Sam 28,13;) Sedim (Dt 32,17;) Se’irim (Satiri) (Lv 17,7;) Is 34,14; “Bestie selvatiche si incontreranno con iene, i sàtiri si chiameranno l'un l'altro; là si poserà anche Lilit e vi troverà tranquilla dimora.” Lv 16,10; “…invece il capro che è toccato in sorte ad Azazèl sarà posto vivo davanti al Signore, perché si compia il rito espiatorio su di esso e sia mandato poi ad Azazèl nel deserto.” Scritti giudaici non canonici (Mastema e Beliar) + Angeli ribelli

Angeli nel NT 30 citazioni in Vangeli Gv 3 volte, Mt 13 volte At 1 volta ( 7,53) S. Paolo 11 volte Lettera Ebrei 12 volte Lettere di Pietro 4 volte Gd 3 volte Apocalisse 22 volte

Caratteristiche Mc 12,25 Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Lc 9,26 Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi. Col 1,16 Troni, Dominazioni,Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Eb 13,2 Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. Ap 5,11 E vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia

Apocalisse Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli. (Ap 12,7-10;)

NOMI “Lucifero”, “Grande stella” (Ap 8,10) “Assenzio” “Satana” (Lc 10,18) (Ap12,9) grande drago, serpente antico, diavolo e satana (Giobbe) “Principe di questo mondo” (Gv 12,31;) Beelzebù (Mc 3,22;)

Sintesi I Padri della Chiesa tennero dunque conto del frequente accostamento sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento di Babilonia al regno del peccato, dell'idolatria e della perdizione, nonché dei quattro sensi delle Scritture, e da ciò posero l'identità fra il Lucifero di Isaia e il Satana di Giobbe e dei Vangeli.

L’orizzonte dell’agape

PAN La genealogia di Pan è controversa. La più accreditata è quella dell'Inno omerico, in cui vengono indicati quali genitori il dio Ermes e la ninfa Driope, ninfa della quercia Pan era un dio perennemente allegro, venerato ma anche temuto. Legato in modo viscerale alla natura ed ai piaceri della carne, Pan è l'unico dio con un mito sulla sua morte. La notizia fu diffusa da Tamo, un navigatore, e portò angoscia e disperazione nel mondo Pan morì quando Cristo divenne Sovrano assoluto, così che, il diavolo non è altro che Pan visto attraverso l’immaginario cristiano. La morte dell’uno significò la vita dell’altro in un contrasto chiaramente espresso nelle iconografie: Pan nella grotta, Cristo sul Monte; l’uno ha la musica, l’altro la Parola.

Lucifero Lucifero significa letteralmente "Portatore di luce", in quanto tale denominazione deriva dall'equivalente latino lucifer, composto di lux (luce) e ferre (portare), sul modello del corrispondente greco phosphoros (phos=luce, pherein=portare), e in ambito sia pagano che astrologico esso indica la cosiddetta stella del mattino, cioè il pianeta Venere che, mostrandosi all'aurora, è anche identificato con questo nome. In specie nella corrispondenza tra divinità greche e romane il pianeta Venere era impersonificato nella figura mitologica del dio greco Phosphoros e del dio latino Lucifer.

Cernunnos Dalle fonti archeologiche si sa che Cernunnos veniva adorato in Gallia, in Italia settentrionale (Gallia Cisalpina) e sulla costa meridionale della Britannia Cernunnos è quasi sempre raffigurato con degli animali, in particolare il cervo. È frequentemente associato anche con un animale particolare che sembra appartenere prima di tutto a lui: un serpente con le corna di un ariete. Le raffigurazioni di Cernunnos sono notevolmente coerenti in tutto il mondo celtico.

Vexilla regis prodeunt Lo 'mperador del doloroso regno da mezzo 'l petto uscia fuor de la ghiaccia; e più con un gigante io mi convegno… S'el fu sì bel com' elli è ora brutto, e contra 'l suo fattore alzò le ciglia, ben dee da lui procedere ogne lutto. Sotto ciascuna uscivan due grand' ali, quanto si convenia a tanto uccello: vele di mar non vid' io mai cotali. Non avean penne, ma di vispistrello era lor modo; e quelle svolazzava, sì che tre venti si movean da ello: quindi Cocito tutto s'aggelava. Con sei occhi piangëa, e per tre menti gocciava 'l pianto e sanguinosa bava. (Dante Alighieri, "Divina Commedia", "Inferno", canto XXXIV, vv.28-60)

“…è impossibile che alla ragione resti indifferente la risposta alla domanda: che cosa derivi da questa nostra buona condotta e verso che cosa potremmo indirizzare, come ad uno scopo, il nostro fare o non fare”