Sanità in Sardegna ad un Anno dalla Commissariamento delle Aziende Sanitarie Nel settembre 2009, la Giunta avviava lo spoil-system della sanità con lapprovazione.

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Sanità in Sardegna ad un Anno dalla Commissariamento delle Aziende Sanitarie Nel settembre 2009, la Giunta avviava lo spoil-system della sanità con lapprovazione della Delibera di riforma organizzativa del sistema sanitario, che prevedeva lincremento delle aziende sanitarie da 11 a 15 e il commissariamento delle Aziende Sanitarie Ad un anno dalla legge che dava avvio alla riforma, niente è stato fatto. Assistiamo ad un completo immobilismo dovuto alla paralisi dellattività di programmazione della giunta e alla precarietà dellazione amministrativa dei commissari straordinari delle aziende sanitarie che rispondono agli ordini dei rispettivi referenti di partito secondo logiche esclusivamente politico-clientelari. La Sardegna ha perso un orizzonte strategico. Per il PD è prioritario avviare una nuova fase di confronto sui temi di programmazione e sviluppo della politica sanitaria e di promozione delle reti di sostegno e coesione sociale. Gli Errori della Giunta, Le Proposte del PD 1.Riportare il processo di riorganizzazione del SSR nellalveo del percorso tracciato dalle norme di programmazione, promuovendo una larga consultazione della comunità regionale. 2.Riorganizzare la Rete Ospedaliera. E da rigettare perché dannosa e illogica la legge di riordino che prevede 15 A.S. con la costituzione di 4 nuove Aziende Ospedaliere. Rafforzare i poli ospedalieri di eccellenza e promuovere la deospedalizzazione dellassistenza dei malati cronici con Ospedali a forte integrazione territoriale. 3.Governare e riqualificare la spesa sanitaria, colmando il divario tra spesa e qualità dellassistenza. Un nuovo piano di riqualificazione della spesa sanitaria. 4.Un piano per il superamento del precariato e la qualificazione dei professionisti. La Giunta con il blocco del turn-over sta progressivamente precarizzando i livelli di sicurezza del lavoro e della qualità dellassistenza. 5.Riavviare una politica del farmaco per scongiurare lintroduzione del ticket. Nel 2009 la Sardegna ha sforato il tetto di spesa programmato su base nazionale. E urgente definire e mettere in atto interventi di contenimento della spesa garantendo elevati livelli di efficacia terapeutica. 6.Rafforzare il ruolo dei distretti per promuovere una risposta unitaria coordinata e continuativa ai bisogni di salute della popolazione. Rilanciare i PLUS come strumenti di coesione sociale, di espressione dellautonomia di governo degli enti locali. 7.Sviluppo degli interventi del Fondo per la non-autosufficienza. Bisogna scongiurare che la Giunta svuoti il Fondo in termini finanziari, di accessibilità, di ruolo e di metodo. Una nuova fase per realizzare e potenziare i servizi residenziali territoriali. 8.Promuovere il lavoro in equipe, la continuità e lappropriatezza delle cure della Medicina Territoriale. Rilanciare il Programma Case della Salute, delocalizzare i servizi specialistici di base e rinnovare limpegno per la cura della sofferenza mentale. 9.LAccreditamento per sviluppare la qualità delle cure. I percorsi di accreditamento sono il presupposto per perseguire la qualità e leccellenza dei servizi e delle prestazioni. 10.Un nuovo Piano di edilizia sanitaria per la programmazione organica degli interventi di sostegno alle strategie di riordino delle reti ospedaliera e territoriale, per onorare gli impegni assunti e gli interventi avviati, per la qualificazione deccellenza dei poli ospedalieri di Cagliari e Sassari.