ciclotrone a Legnaro (p fino a 70 MeV, I=700 μA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Radiazioni Ionizzanti
Advertisements

IL NUCLEO ATOMICO E L’ENERGIA NUCLEARE
Relatore: Enrico Ronchi, responsabile tecnico di Arcturus.
Studio degli effetti disospin sulla densità dei livelli ed iniziative strumentali in vista della futura sperimentazione con SPES Fisica Studi con fasci.
Un po' di fisica nucleare: La radioattività
Barbara Sciascia - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Dr. Adolfo Esposito Esperto Qualificato LNF - INFN
Targhette Polarizzate Attive ( Elettroni / Nuclei ) Fisica Neutrino e Violazioni Parita Fisica del neutrino e Interazioni che Violano Parita Targhette.
M. Citterio INFN, Sezione di Milano
LUNA. 2 H(, g ) 6 Li Q=1.47 MeV Terminata presa keV e 400 (240, 360) keV con P=0.3 mbar e Q~1000 A Attività Padova: *studio set-up *soppressione.
ENERGIA NUCLEARE URANIO
macchine al servizio dei medici
CARATTERIZZAZIONE DOSIMETRICA DI FILM RADIOCROMICI MD-55-2
Adroterapia. Le particelle cariche (protoni o ioni più pesanti anche di energia relativamente elevata) perdono energia durante linterazione con la materia.
Laboratorio di Fisica Medica
and Instrumentation Group – Univ. Pisa Advances in PET technology
Un’esperienza di lavoro: la fisica medica
INFN SEZIONE DI BOLoGNA Commissione scientifica nazionale quinta Esperimenti sottoposti alla discussione della Commissione per lo Anno 2004 Linea Acceleratori.
F.-L. Navarria Bologna 12/06/03 Ass. Sezione BIORET - Bologna Introduzione (radioterapia metabolica) Metodologia di misura Confronto fra 188 Re e 99m Tc.
LA SCINTIGRAFIA TIROIDEA:
Gli esperimenti.
Il nuovo Laboratorio di Tecniche Nucleari Applicate ai Beni Culturali
FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE (lezione I)
FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE (lezione II)
FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE (lezione II)
Utilizzo di rivelatori a TermoLuminescenza DISOMOGENEITA’ TESSUTALI
Lorenzo Giuntini Dipartimento di Fisica dell’Università e
Radiofarmaci Radiocomposti, che, una volta introdotti nell’organismo sotto forma di semplici radionuclidi o di molecole radiomarcate, si comportano come.
MECCANISMI DI INTERAZIONE DELLE RADIAZIONI
UN SEMPLICE METODO PER LA PURIFICAZIONE DI ACQUA 18O
GLI ACCELERATORI NUCLEARI NELLA TERAPIA DEI TUMORI
RADIAZIONI Le radiazioni ionizzanti sono quelle onde elettromagnetiche in grado di produrre coppie di ioni al loro passaggio nella materia (raggi X, raggi.
STructure of hAdRon TRACKs
APOTEMA Accelerator-driven Production Of TEchnetium/Molybdenum
(1)applicazioni allastronomia X su satelliti (in collab con lINAF ). LOFT (Large Observatory for x-ray timing), ESA M3 mission. (2)e alla bio-medicina.
IL PROGETTO STRATEGICO INFN-ENERGIA
Dosimetria a gel per BNCT
LA CONVENZIONE INFN e ANN instaurano una collaborazione di ricerca il cui fine e lo sviluppo di competenze e strumentazione nel settore delle applicazioni.
Fissione nucleare e reattori nucleari.
Trasmutazioni degli elementi.
Un po' di fisica nucleare: La radioattività
Energia nucleare da fusione e fissione – Principi di funzionamento – aspetti positivi e negativi Ing. Camillo Calvaresi ENEA.
LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA
ENERGIA AD IDROGENO your text.
Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL)
Isotopi radioattivi.
CYCLOTRON TANDEM EXCYT PRE-INJECTOR ECR SOURCES OUVERTURE CICLOPE CHIMERA MAGNEX PROTON THERAPY 6O° 8O° 2O° O° 4O° I LNS dell’INFN Stato e prospettive.
Sorgenti di radiazione
1 SPES: la speranza del laboratorio SPES e’ un progetto di ricerca nel campo della fisica e astrofisica nucleare di base, con possibilita di estensione.
Francesco Paolo Orsitto ENEA Frascati
Rivelatori ed Elettronica per Fisica delle Alte Energie, Astrofisica ed Applicazioni Spaziali II Scuola Nazionale INFN Laboratori Nazionali di Legnaro.
DoLLAr: Ottimizzazione di rivelatori a liquidi nobili criogenici mediante l’uso di foto-dopanti…. LNF - MIB - PD - TO R&D Experiment per INFN Gr.V.
APPROFONDIMENTO N°3 LE CENTRALI NUCLEARI.
Misure di Sezioni d’urto di Reazioni Nucleari di Interesse Astrofisico
Laboratori Nazionali di Legnaro (Italy) A.Pisent Gruppo terzo Roma gennaio 2006 ROADMAP AT LNL.
FISICA ATOMICA E NUCLEARE
03 Aprile 2009 Dispositivi per Imaging Molecolare / ISS-TeSa 1 Distretto Bioscienze Lazio Rivelazione preclinica di tumori alla mammella … E. Cisbani Istituto.
Analisi in aria di un dipinto mediante strumentazione PIXE 1.7.
Il sole in laboratorio: la fusione nucleare
OBIETTIVO GENERALE: Studio dell’ottimizzazione della produzione in modalità no carrier added mediante fasci di deutoni di radionuclidi neutron-rich (e.
RADIOATTIVITA’ Nucleone: protone (Z) o neutrone (N) Numero di massa (A): A = Z + N (Z = numero atomico)
Il Ciclotrone del Policlinico Gemelli Advanced Cyclotron System Inc
Attività di trasferimento tecnologico a Milano Bicocca Ezio Previtali Referente Locale Sezione Milano Bicocca Riunione Referenti Locali – Roma 10 Luglio.
Incontro “Sviluppo di Bioconiugati per Terapia a Cattura di Neutroni” Trieste - 30 Marzo 2010 Utilizzo del Gd-157 G. Gambarini Dipartimento di Fisica dell’Università.
Linea 4 ASTROFISICA NUCLEARE E RICERCHE INTERDISCIPLINARI Commissione Scientifica Nazionale 3 INFN Roma, gennaio 2012 Giacomo-Vito Margagliotti,
NDT Nanostructured Deuterated Targets optimization of laser-plasma parameters for electron screening measurement in astrophysics G. CRISTOFORETTI, L.A.
Sezione di Napoli Tecnologie per rivelatori dedicati all’imaging: Prototipi MediSPECT/FRI e MediPROBE A. Lauria, G. Mettivier, M. C. Montesi, P. Russo.
Lea Di Noto INFN Sez. Genova IFAE Contenuti Le motivazioni L’esperimento L’apparato Le sorgenti Il detector di Borexino Il calorimetro I possibili.
I Laboratori Nazionali di Legnaro Missione: Sviluppare fisica e astrofisica nucleare di base, assieme alle applicazioni delle tecnologie nucleari connesse.
Stage ai LNL-INFN TEMA F «TRASMISSIONE DEL CALORE AD ALTA TEMPERATURA»
Transcript della presentazione:

ciclotrone a Legnaro (p fino a 70 MeV, I=700 μA I due nuovi esperimenti APOTEMA e DEUTERONS , entrambi con le stesse sezioni (LNL,MI,FE,PD) si inquadrano nell’attività che incomincia a formarsi in seguito all’acquisto di un ciclotrone a Legnaro (p fino a 70 MeV, I=700 μA divisa di solito in due linee: una per fisica nucleare fondamentale (SPES), e l’altra per produzione di isotopi medici) . In particolare si è creato una specie di comitato presieduto da Fiorentini per lo studio di isotopi medici producibili con questo ciclotrone, e con questi due esperimenti la sezione di Padova viene in qualche modo inserita ”ufficialmente”. Per questo pare importante che la nostra partecipazione (Pd) venga approvata.

APOTEMA: Come si può produrre l’importantissimo Tc-99m (e/o il suo progenitore Mo-99, oggi utilizzato nei “generatori” nucleari) senza far ricorso ai reattori nucleari (con U arricchito) che hanno problemi, come è adesso?Il ciclotrone di energia adeguata ed ad alta intensità può essere ok per una produzione regionale (veneto), ma ci sono due ma: (1) i bersagli devono essere adeguati altrimenti fondono; (2) c’è l’incognita che con il ciclotrone si producano troppi Tc-99g (ground, che non serve a niente) invece che i buoni Tc-99m, nel caso che uno voglia la produzione diretta (non dal Mo-99). In quest’ultimo caso il problema è che non si può iniettare Tc-99 quanto si vuole vuoi in una bestiola, (o, peggio, in un uomo) perché c’è una saturazione nell’assorbimento da parte degli organi. Padova (nel laboratorio LRIM a Legnaro) potrebbe studiare questo assorbimento nei topi (in particolare in tiroide )

DEUTERONS DEUTERONS. Studia i radio-isotopi medici producibili con fasci di deutoni a ISPRA e/o ad Arronax-Nantes-Francia. Esempio Cu-64, Re-186, Lu-177, Pd-103. Detta alla buona, poiché nel deuterio c’è un neutrone, quello che vien fuori assomiglia alle reazioni fatte nei reattori. Quindi agli acceleratori (spesso) con i deutoni ottieni meglio e di più di quello che ottieni coi protoni. Il ciclotrone dei LNL ha solo protoni (per ora), ma nulla impedisce in un secondo tempo di acquistare una sorgente di deutoni (costosa?). Comunque questo studio è di per se molto interessante. Padova intende studiare l'”imaging” su topi di alcuni di questi radio-isotopi.

APOTEMA Accelerator-driven Production Of TEchnetium/Molybdenum for medical Applications Responsabile Nazionale: Juan Esposito, LNL OBIETTIVO GENERALE: Sviluppo di bersagli di potenza per la produzione, mediante acceleratori, di Mo-99 e Tc-99m per uso diagnostico nella medicina nucleare diretta:100Mo(p,2n)99mTc indiretta:100Mo(p,x)99Mo  “generatore” 99Mo/99mTc Produzione Tc-99m SEZIONI PARTECIPANTI (Resp. Locale) LNL (Juan Esposito) FE (Mauro Gambaccini), MI (Mauro Bonardi), PD (Paolo Rossi)

OBIETTIVI del PROGETTO APOTEMA TARGET Thick target (NATMo)  test termomeccanici (densità potenza media ~ 500 W/cm2) Thin target (100Mo)  misure sezioni d’urto (es. Tc-99g) FASCIO PROTONI Breve termine: TANDEM-XTU (LNL), TANDEM-Alpi (LNL): Misure sperimentali sezioni d’urto ( contaminanti !!) Medio termine: ARRONAX (Nantes): Test termomeccanici e affidabilità bersagli di potenza Lungo termine: Ciclotrone (progetto SPES, LNL), RFQ+DTL (progetto TRASCO, LNL): Produzione via acceleratore di Tc-99m su scala regionale Durante la progettazione e lo sviluppo del target si devono ottimizzare: aspetti termomeccanici (dissipazione del calore), resa nuclidica, processamento radiochimico dell’isotopo prodotto  INTERDISCIPLINARITA` !

Ruolo della sezione di Padova 1°anno APOTEMA (2012): Valutare l’assorbimento fisiologico tiroideo del pertecnetato in modelli animali (topi), la relativa risoluzione spaziale ottenibile e la migliore definizione della dose tiroidea, con misure scintigrafiche presso il Laboratorio di Radiofarmaci e Imaging Molecolare” (LRIM) dell’Università di Padova sito presso i LNL. Tale laboratorio è abilitato all’uso di radioisotopi in fase liquida e alla sperimentzione animale (in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria e il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Padova). Finanziamenti della sezione di Padova (2012): 3 k€ MISSIONI INTERNE 6 k€ INVENTARIABILE Potenziamento strumentazione (PMT multianodo per camere Yap e Compton per SPET) 6 k€ CONSUMO: Acquisto di generatori Mo/Tc-99m per scintigrafia animale. Materiali elettronici e meccanici per adattamento a queste misure dei rivelatori gamma attuali TOTALE 15 k€

Distribuzione FTE della Sezione di Padova PROGETTO APOTEMA: Distribuzione FTE della Sezione di Padova FTE P. Rossi (r.l.) 0.3 C. Fontana G. Gennaro 0.4 R. Zannoni 0.5 G. Moschini (lnl) M. Bello (lnl) N.Uzunov(lnl) TOTALE 1.5

Responsabile Nazionale: Mauro Bonardi, INFN MI DEUTERONS Responsabile Nazionale: Mauro Bonardi, INFN MI OBIETTIVO GENERALE: Produzione di radionuclidi neutron-rich (e altri) ad elevata attività specifica mediante fasci di deutoni FASCIO DEUTONI Breve termine: Ciclotrone JRC-ISPRA (Varese), Energia variabile fino a 19 MeV Medio termine: Ciclotrone ARRONAX (Nantes), Energia variabile fino a 35 MeV SEZIONI PARTECIPANTI MI, Mauro Bonardi FE, Giovanni Di Domenico LNL, Juan Esposito PD, Paolo Rossi

OBIETTIVI del PROGETTO DEUTERONS Analisi delle sezioni d’urto e produzione radionuclidi neutron-rich (e altri) con deutoni (Cu-64, Re-186, Lu-177, Pd-103, etc...) Separazione radiochimica dei radionuclidi dai bersagli irraggiati e dalle impurezze radionuclidiche Controlli di qualità sui radionuclidi prodotti Imaging SPET su piccoli animali inoculati con traccianti basati sui nuovi radio- isotopi sotto studio (preparati presso il LASA-MI). Le misure si svolgeranno presso il lab. LRIM-LNL (Padova) Finanziamenti della sezione di Padova (2012): 3 k€ MISS. INTERNE (LRIM -LNL(0.5 fte/year) +misure Ispra e LASA) 3 k€ MISS. ESTERO (contatti e misure al cicl. Arronax-Nantes(Fr)) 3 k€ TRASPORTI (materiale radioattivo da Milano a LNL-LRIM) 6 k€ CONSUMO (3k€ metabolismo laboratorio LRIM-LNL e acq. sorgenti calib.), 3k€ adeguamento schermature rivelatori, e realizzazione fantocci SPET ) 15 k€ TOTALE

Distribuzione FTE della Sezione di Padova PROGETTO DEUTERONS: Distribuzione FTE della Sezione di Padova FTE P. Rossi (r.l.) 0.3 C. Fontana G. Gennaro 0.4 G. Zanella 0.5 G. Moschini(lnl) M. Bello(lnl) N. Uzunov (lnl) TOTALE 1.5