GIOVANI E MERCATO DEL LAVORO IN VENETO: FOTO ATTUALE Come si ripartiscono i giovani in Veneto: 1° trimestre 2012 Tassi di disoccupazione: 1° trimestre.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il Tavolo Provinciale sulle Politiche Giovanili nel Verbano Cusio Ossola (24 marzo 2005)
Advertisements

Il ruolo degli OIV nella valutazione dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego IL MONITORAGGIO SUI PEG E SUI PIANI DELLA PERFORMANCE NELLE PROVINCE:
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 3 – PROTOCOLLO DINTESA TRA REGIONE MARCHE E CGIL, CISL E UIL MARCHE.
Latto di indirizzo pluriennale Relativo alle azioni di ORIENTAMENTO In un quadro di sistema Direzione Formazione Professionale – Lavoro Settore Standard.
1 Patto Sociale per il Lavoro Vicentino Provincia di Vicenza Vicenza Dicembre 2010 Dicembre 2010 Strumenti per collegare la ripresa occupazionale alla.
l'alternanza scuola lavoro
Azione 1 Formazione linguistica ed educazione civica : Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi terzi -Annualità Presentazione a cura.
Lo stage Lo stage Il contratto di Il contratto di formazione e lavoro formazione e lavoro Lapprendistato Il riordino della Il riordino della formazione.
1 ALLEGATI RIFERITI A POSTE DI BILANCIO REPORT ED INFORMAZIONI EXTRA BILANCIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA DIREZIONE AMMINISTRATIVA Dati al 11 Dicembre.
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Obbligo formativo Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE –Il sistema di istruzione e formazione tecnica superiore IFTS è articolato in corsi finalizzati a far conseguire.
Le diverse tipologie di finanziamento comunitario: i programmi a gestione diretta Rimini 5 dicembre 2006.
Politiche di genere e formazione: un progetto finanziato
INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITA E LA CRESCITA Innovazione e PMI. Dallidea alla realizzazione Brescia, 26 giugno 2007 dott. Saverio Gaboardi Consigliere.
1 - Sistema delle Camere di Commercio del Veneto IMPRENDITORIA FEMMINILE: i servizi delle Camere di Commercio.
Il contratto di Apprendistato e lobbligo formativo Seminario FEDERLAZIO Roma 15 Dicembre
Rete di assistenza familiare
Gli strumenti di SIMEST per linternazionalizzazione delle imprese in America Latina Alessandra Colonna Responsabile Funzione Comunicazione e Rapporti con.
1 POR Umbria FSE , Ob.2 Competitività regionale ed occupazione, Asse V Transnazionalità e Interregionalità, Obiettivo specifico m Bando finalizzato.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
DIRITTO-DOVERE ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N. 979/2008 Sistema regionale di istruzione e formazione professionale Il.
TITOLO VIII TCE Occupazione (inserito dal Trattato di Amsterdam 1997) Art. 125 Gli Stati membri e la Comunità si adoperano per sviluppare una strategia.
PAR PAR POLITICHE INTEGRATE REGIONALI PER LE PERSONE ANZIANE Assessore Regionale al Welfare.
I target per lItalia allinterno della Strategia 2020 e la situazione attuale rispetto a Occupazione, Povertà, Istruzione Egidio Riva Università Cattolica.
Le scuole e l’autonomia
E la struttura del programma comunitario Gioventù in Azione dedicata all'informazione e all'orientamento sui programmi in favore della gioventù promossi.
Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale
OPPORTUNITA PER Giovani e ImpreseGiovani e Imprese OPPORTUNITA PER Giovani e ImpreseGiovani e Imprese Diritto al Futuro: Fondo Mecenati N. 1 TI TROVI IN.
Legge regionale 30 dicembre 2008, n. 73 Norme in materia di sostegno alla innovazione delle attività professionali intellettuali Regione Toscana Settore.
PO FSE Basilicata RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE 2012 VI riunione del Comitato di Sorveglianza Matera, 13 giugno 2013.
1 IL TIROCINIO ASES – Settore Orientamento e Placement Ufficio Coordinamento Convenzioni Tirocini e Stage.
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
Dr. Donatella Schembri Resp. Area 7 formazione e comunicazione.
1 ACCADEMIA e Partecipazione a Progetti Finanziati dal FSE Assemblea Accademia Aliprandi - 20 febbraio 2005 Carlo Rodriguez.
Professioni, Titoli, Indirizzi di studio, Competenze & Esperienza Che cosa chiedono le imprese in Emilia-Romagna.
Legge 6 agosto 2008, n. 133 art. 64 Disposizioni in materia di organizzazione scolastica Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25.
Regione Siciliana Agenzia Regionale per lImpiego e la Formazione Professionale Sede Provinciale di Agrigento Unione Europea Fondo Sociale Europeo IL CENTRO.
I Centri Territoriali Risorse al servizio dello sviluppo della professionalità e delle scuole a cura di Maria Silvia Ghetti Faenza, 13 novembre 2006.
AVVISO F.S.E. ADATTABILITA 1 AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI OPERAZIONI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo – ASSE 1 – ADATTABILITA.
Al servizio di gente unica La nuova legge regionale e gli interventi della Regione FVG per lautonomia dei giovani Direzione Centrale Istruzione, università,
Apprendistato e formazione professionale in Lombardia Apprendistato e formazione professionale in Lombardia Varese Centro congressi Villa Ponti 22 febbraio.
CONFERENZA REGIONALE SULLE DINAMICHE ECONOMICHE E DEL LAVORO Martedì 7 giugno 2011 Sala conferenze di Palazzo Grandi Stazioni Fondamenta S.Lucia - Venezia.
1. INDIRIZZI STRATEGICI ed OBIETTIVI DI SVILUPPO per il 2014 Nardò 20 gennaio 2014a cura di Mauro Quarta 2.
(Inclusione territoriale sviluppo ecocompatibile)
Direzione Generale Presidenza Area Programmazione e Controllo Settore Strumenti della programmazione regionale e locale IL MODELLO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE.
Regione Campania Legge regionale n. 6 del 15 giugno 2007, art. 1, comma 1 La regione Campania riconosce ogni forma di spettacolo, aspetto fondamentale.
PIANO GIOVANI SICILIA – PRIORITÀ 2 «GIOVANI IN IMPRESA»
programma Garanzia giovani
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
SCUOLE, GIOVANI E SICUREZZA Indirizzi normativi e pratiche di eccellenza Torino, 15 Ottobre 2012.
ASSEMBLEA INFORMATIVA IN TEMA DI RIFORMA DELL’UNIVERSITA’ DDL GELMINI ART.33 COSTITUZIONE: l’arte e la scienza sono.
21 aprile 2011 Commissione Regionale L.R. 27/ Bilancio delle attività in attuazione del Programma INFEA Percorso di riorganizzazione.
Legge Regionale n. 1/2001 Presentazione della Legge regionale Per votare bisogna conoscere! Prima delle opinione di varie correnti guardiamo la “fonte”
Seminario rete F.A.R.O. Palermo, 29 novembre 2013 Catania, 6 dicembre 2013 Dal processo di autovalutazione alle azioni di miglioramento Vito PECORARO.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
S.A. e C.d.A. Commissione redigente 1 Bozza del 7/03/2011Università degli Studi di Trieste.
1 seminario “Salute e Sicurezza sul Lavoro: trasferimento di innovazione in Europa” IL SISTEMA REGIONALE PER LA SICUREZZA E LA QUALITA’ DEL LAVORO IN LIGURIA.
L’APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA ai sensi dell’art. 5 D. Lgs 167/
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Giovani Sì Progetto per l’autonomia dei giovani Comitato di sorveglianza POR FSE Viareggio, 15 giugno 2012 Alessandro Compagnino.
Regione Siciliana Agenzia Regionale per l’Impiego e la Formazione Professionale Unione Europea Fondo Sociale Europeo IL CENTRO REGIONALE U.N.C.I. PER LA.
Politiche Comunitarie PROGRAMMI COMUNITARI PER I GIOVANI OPEN DAYS LOCAL EVENT VENETO “PARTECIPARE AI PROGETTI EUROPEI NEL SETTORE SOCIALE: QUALI.
Area Politiche di cittadinanza – Lavoro Garanzia Giovani Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Webinar 18/06/2014.
PER I GIOVANI E LE FUTURE GENERAZIONI
Transcript della presentazione:

GIOVANI E MERCATO DEL LAVORO IN VENETO: FOTO ATTUALE Come si ripartiscono i giovani in Veneto: 1° trimestre 2012 Tassi di disoccupazione: 1° trimestre 2012 (tassi percentuali) anni = 29, anni = 6,6(Tutte le età = 6,3) Il tasso di disoccupazione è il rapporto tra i disoccupati e la forza lavoro che è costituita dalla somma complessiva tra occupati e disoccupati (nel calcolo del tasso di disoccupazione non si considerano gli inattivi che nel caso dei giovani dai anni sono per la maggior parte studenti, mentre per coloro tra i 25 e i 34 anni rappresentano in prevalenza gli scoraggiati che non cercano più lavoro).

Disoccupazione in crescita: dal 2008 al 1° trim per anni per anni Occupazione in calo: dal 2008 al 1° trim per anni per anni GIOVANI E MERCATO DEL LAVORO IN VENETO: LA CRISI * 1° trimestre

Chi sono gli occupati: confronto Under 30 con totale lavoratori occupati LAVORO TIPICO o STANDARD LAVORO ATIPICO o NON STANDARD TIPOLOGIA CONTRATTUALE 69% - 90% 31% - 10% T. indeterminato Autonomi 60% / 68% 10% / 22% T. determinato Collaboratori Altre forme 16% / 6% 3% / 1% 12% / 2% Ripartizione delle assunzioni nel 2011 (Under 30 / totali): a tempo determinato: 58% / 56% a tempo indeterminato: 26% / 33% apprendistato: 9% / 4% collaborazione: 7% / 7% TIPOLOGIA DELLOCCUPAZIONE IN VENETO: GIOVANI VS. TOTALE

DA DOVE PARTIAMO: GIOVANI E CASA e GIOVANI E FAMIGLIA % 1991 – 30.1% 2010 – 41.8% Giovani dai 25 ai 35 anni che vivono nelle famiglie di origine

IL PROGETTO DI LEGGE: LE PECULIARITA

GLI ATTORI E LA RETE Piano regionale per le Politiche Giovanili Enti Locali Istituzioni pubbliche Organismi camerali Scuole e Università Enti di ricerca Associazioni di imprenditori Organizzazioni sindacali Associazioni e aggregazioni giovanili Imprenditori e altri soggetti privati PIANO LOCALE GIOVANI anche in forma associata

8 Giovani e… LAVORO Portale lavoro giovani Imprenditorialità giovanile Tirocini riconoscimento crediti formativi Formazione e laboratori professionali Apprendistato, ricerca e innovazione CREDITO e IMPRENDITO RI Creare e sviluppare imprenditorialità, anche in forma cooperativa Promuovere l'imprenditorialità dei giovani Agevolare l'accesso al credito Nuova imprenditorialità giovanile in agricoltura CASA Integrazione canone di locazione Sostegno a progetti, attività ed iniziative che realizzano forme di vicinato solidale Sostegno al reddito di anziani in coabitazione con giovani in comodato d'uso o con canone locativo ridotto (co- housing) Sostegno nell'acquisto di abitazioni con mutui a tasso agevolato o con garanzie integrative EUROPA e MONDO Scambi internazionali Attività transnazionali pianificate da associazioni giovani Finanziamento progetti, per il rientro dall'estero e dalle altre regioni italiane di giovani talenti veneti Borse di studio per alta formazione in centri di eccellenza all'estero Contributi per scambi di esperienze professionali presso studi professionali in Italia e allestero. IL PROGETTO DI LEGGE: I PILASTRI

IL PRIMO PILASTRO: LAVORO La proposta individua alcune tipologie di progetti innovativi (art.6), tra cui: master in azienda o apprendimento professionale in azienda (Masters degree in business) centri dincontro per giovani europei (Young europeans meetings) laboratori per i progetti europei (Europeans projects laboratories) officine dei talenti e della creatività (Talents and creativity workshops) officine per la ricerca e linnovazione (Research and Innovation workshops) I progetti innovativi o sperimentali possono dar luogo a crediti formativi riconosciuti dai percorsi scolastici e universitari La Giunta regionale può istituire il premio Innovidea giovane veneto per il miglior studio o progetto innovativo

IL SECONDO PILASTRO: CREDITO E IMPRENDITORIALITA La Giunta regionale è autorizzata ad adottare azioni di sostegno al credito e a concedere prestiti donore in favore dei giovani (art. 20), finalizzate a: creare e sviluppare imprenditorialità, anche in forma cooperativa, a prevalente partecipazione giovanile promuovere limprenditorialità dei giovani agevolare laccesso al credito per le imprese a prevalente conduzione giovanile favorire lo sviluppo di una nuova imprenditorialità giovanile in agricoltura

IL TERZO PILASTRO: CASA integrazione canone di locazione sostegno a progetti, attività e iniziative che realizzano forme di vicinato solidale sostegno al reddito di anziani in coabitazione con giovani in comodato duso o con canone locativo ridotto (co-housing) sostegno nellacquisto di abitazioni con mutui a tasso agevolato o con garanzie integrative Nel terzo pilastro la Regione interviene per agevolare i giovani nellaccesso o nellacquisto dellabitazione (art. 19), tramite le seguenti azioni:

IL QUARTO PILASTRO: EUROPA e MONDO il quarto pilastro della proposta legislatura è dedicato alla mobilità giovanile in ambito europeo e internazionale (art.21). Fra le iniziative di questo pilastro si evidenziano gli scambi internazionali nellistruzione, nella formazione e nella cittadinanza attiva i progetti, seminari e corsi transnazionali pianificati da giovani e da loro associazioni il finanziamento di progetti, di durata massima di tre anni, di enti pubblici e soggetti privati, destinati al rientro dallestero e dalle altre regioni italiane di giovani talenti veneti le borse di studio triennali per neolaureati residenti in Veneto, finalizzate al sostegno di percorsi di alta formazione in centri di eccellenza allestero la concessione di contributi a giovani per scambi di esperienze professionali, non superiori a due anni, da realizzarsi con tirocini, stage e periodi di formazione presso studi professionali in Italia e allestero Il quarto pilastro della proposta di legge è dedicato alla mobilità giovanile in ambito europeo e internazionale (art.21). Fra le iniziative di questo pilastro si evidenziano:

GLI STRUMENTI

COME FUNZIONA – PIANO REGIONALE POLITICHE GIOVANILI (1) parere GIUNTA REGIONALE COMMISSIONE CONSILIARE progetto approvazione Indirizzi per la realizzazione di progetto, azioni e interventi, anche a carattere innovativo e sperimentale Indirizzi di coordinamento, controllo, valutazione dei risultati di interventi realizzati con fondi regionali Determinazione del regime di finanziamento o di incentivazione per tipo di iniziativa COMITATO REGIONALE Authority Forum giovani Composto da Assessori regionali competenti per materia negli ambiti di interesse per i giovani

COME FUNZIONA – PIANO REGIONALE POLITICHE GIOVANILI (2) Progettazione, monitoraggio, controllo e valutazione dei risultati delle politiche giovanili Stesura della relazione annuale con definizione delle priorità di intervento È formata da 7 componenti: tre del mondo giovanile e 4 del personale regionale, scelti dalla Giunta regionale Forum Regionale dei Giovani Conferenza o luogo di incontri e partecipazione, per la definizione delle politiche rivolte ai giovani Authority per le politiche giovanili Proposta e verifica delle politiche attuate per i giovani Si avvale del supporto della direzione regionale competente in materia di giovani Elabora il Piano regionale delle politiche giovanili e lo propone allapprovazione della Giunta regionale Coordina gli interventi Raccorda le politiche regionali con quelle europee e internazionali Favorisce lintegrazione fra settori regionali È composto da Assessori regionali competenti per materia negli ambiti di interesse dei giovani e presieduto dal Presidente della Giunta regionale Comitato regionale per le politiche per le politichegiovanili

COME FUNZIONA – PIANO REGIONALE POLITICHE GIOVANILI (3) - E approvato dalla Giunta regionale, su proposta del Comitato regionale per le politiche giovanili, sentita la Competente Commissione consiliare - Ha valenza triennale - E predisposto tenuto conto anche del Piano nazionale giovani, degli indirizzi europei e delle proposte avanzate dai soggetti indicati nellart. 4 (EE.LL., scuole e università, associazioni giovani etc.) Contiene: - indirizzi per la realizzazione di progetti, azioni e interventi, anche a carattere innovativo e sperimentale - indirizzi in materia di coordinamento e controllo degli interventi realizzati - le risorse finanziarie e gli incentivi per tipo di iniziativa e le priorità dintervento - le procedure di accesso e valutazione dei finanziamenti e degli incentivi - lammontare del Fondo regionale per le politiche giovanili - i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie - le modalità di monitoraggio del Piano e valutazione dei risultati conseguiti

È adottato e realizzato dagli EE.LL., anche in forma associata o consorziata contiene progetti, azioni e interventi in sinergia con il Piano regionale delle politiche giovanili è aperto al contributo e alla partecipazione di ogni soggetto pubblico e privato dispone di un apposita quota del Fondo regionale per le politiche giovanili il piano adottato in forma associata o consorziata costutuisce titolo per laccesso prioritario ai finanziamenti regionali concessione borse lavoro a giovani in situazioni svantaggiate erogazioni di tirocini formativi costituzione fondo di garanzia per mutui prima casa a giovani precari formazione sullimprenditoria giovanile e sulle professionalità innovative progetto di scambi intergenerazionali progetto Scuola-Bottega: passaggi di esperienza tra esperti e giovani in apprendimento professionale progetti Abitare insieme, studenti-anziano solidali (co-housing) locazioni a condizioni favorevoli per studenti universitari Cosè Contenuti PIANO LOCALE GIOVANI (art. 13)

PORTALE DEL LAVORO GIOVANI (art. 14) il quarto pilastro della proposta legislatura è dedicato alla mobilità giovanile in ambito europeo e internazionale (art.21). Fra le iniziative di questo pilastro si evidenziano la Banca veneta dei mestieri e delle professioni: contiene i nominativi e i curricula dei giovani veneti, alla quale possono accedere le aziende per il reperimento delle professionalità da inserire nel processo lavorativo la Banca veneta della formazione: contiene dati, programmi ed eccellenze delle scuole, dei centri di formazione e dei laboratori professionali operanti in Veneto la Borsa del lavoro o Borsa delle opportunità dimpiego: contiene i dati delle offerte di lavoro interne o esterne al territorio regionale la Borsa imprenditorialità giovanile: contiene le opportunità offerte dalle istituzioni europee, dallo Stato, dalla Regione e da altri soggetti pubblici e privati per lavvio di iniziative imprenditoriali da parte dei giovani Il Portale del lavoro giovani svolge numerose attività per i giovani, promuove la stipula di Accordi o Percorsi di inserimento lavorativo e istituisce, aggiorna e diffonde tramite il primo sito web:

FONDO REGIONALE PER LE POLITICHE GIOVANILI (art. 22) Risorse finanziarie destinate dallo Stato alla Regione in materia di politiche giovanili Risorse finanziarie regionali assegnate per il conseguimento delle finalità della presente legge Risorse finanziarie assegnate dallUnione Europea Eventuali contributi di altri enti pubblici o di soggetti privati finalizzati alla realizzazione delle politiche giovanili FONDO REGIONALE PER LE POLITICHE GIOVANILI Il Fondo per le politiche giovanili è ripartito, dalla Giunta regionale, sulla base del Piano regionale delle politiche giovanili, sentita la competente commissione consiliare, in attuazione delle disposizioni contenute nel bilancio di previsione regionale e secondo i criteri e le priorità contenute nella legge regionale. Il Fondo regionale per le politiche giovanili è finalizzato al conseguimento degli obiettivi previsti dalla legge regionale e, in particolare, alla realizzazione delle azioni indicate nel Piano regionale delle politiche giovanili. Il Fondo è alimentato da:

NORMA FINANZIARIA servizi ed interventi per lo sviluppo sociale della famiglia attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale svolte a livello unitario nelle aree dei servizi sociali formazione professionale politiche del lavoro interventi per il diritto allo studio attività a favore dello sviluppo economico e dellinnovazione ,00 SPESE DI NATURA CORRENTE Prelevati dagli stanziamenti in bilancio 2012 alle seguenti UPB: interventi infrastrutturali a favore delle imprese e della collettività rurale interventi strutturali a sostegno dellimprenditoria ,00 SPESE DI INVESTIMENTO Prelevati dagli stanziamenti in bilancio 2012 alle seguenti UPB: