CHIVASSO Venerdì 17 e sabato 18 Ottobre 2008

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Transcript della presentazione:

CHIVASSO Venerdì 17 e sabato 18 Ottobre 2008 Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Una bella esperienza Recupera una esperienza della tua vita in cui hai provato una emozione di gioia e soddisfazione (raggiunto un obiettivo, un risultato che ti ha dato soddisfazione, un lavoro ben fatto, ecc.) Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Analisi della situazione + risorse - problemi + problemi - risorse Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Quali risorse (abilità e competenze) Quali competenze? Quali risorse (abilità e competenze) stai formando, valorizzando, attraverso l’attività di insegnamento in classe? Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Quale futuro? Nelle ultime ore ipotizziamo siano nati 100 bambini Una volta adulti, la maggior parte di loro svolgerà lavori che ancora oggi non esistono. Avranno bisogno di conoscenze e abilità tali da permettere loro di avere più alternative di scelta Le industrie di servizi e di informazione richiederanno lavoratori in grado di “imparare ad apprendere”, accedere e gestire informazioni con rapidità, lavorare in modo cooperativo insieme agli altri, interagire in modo efficace con i clienti. 3 lavori su 4 richiederanno l’aver frequentato corsi di formazione e specializzazione oltre la scuola superiore e l’Università; adattarsi velocemente al cambiamento; cambieranno lavoro in media otto volte durante la loro vita professionale; le abilità di gestione delle informazioni diventeranno strumenti di sopravvivenza. Le loro vite saranno influenzate dagli effetti della globalizzazione e dal vivere in società e culture sempre più interdipendenti. Questi bambini dovranno sviluppare capacità di giudizio e senso di responsabilità individuale. Dovranno affrontare: problemi ambientali problemi sanitari problemi di convivenza sociale, culturale, religiosa, tra nord e sud del mondo Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Quale futuro? dei nostri 100 bambini: 70 di loro vivranno in una casa con un solo genitore 25 conosceranno la povertà tra la nascita e i 6 anni 10 diventeranno analfabeti funzionali 23 non completeranno la scuola superiore 25 di loro saranno a rischio di tossicodipendenza 7 ragazze saranno ragazze-madri Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Quali risorse? Quali delle risorse (abilità e competenze) richieste dai cambiamenti che oggi stiamo vivendo meritano maggiore attenzione da parte di un insegnante? Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Passaggio dall’era industriale all’era dell’informazione Passaggio dal “saper eseguire ordini” a: Saper “accedere e gestire” informazioni (trovare, comprendere, interpretare) con rapidità e responsabilità Imparare ad apprendere Possesso di abilità di problem solving: saper affrontare i problemi con una varietà di strategie Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Passaggio dall’era industriale all’era dell’informazione Passaggio dal “lavoro in solitudine” a: saper comunicare le informazioni acquisite ad altri possesso di capacità collaborative e di negoziazione: saper lavorare in team per realizzare obiettivi comuni Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Passaggio dall’era industriale all’era dell’informazione Passaggio dal lavoro parcellizzato, suddiviso, ripetitivo a: Saper “adattare” continuamente il lavoro ai cambiamenti Possesso di strategie per affrontare il cambiamento Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Passaggio dall’era industriale all’era dell’informazione Passaggio da una gestione autoritaria del lavoro senza responsabilità finale a: Possesso di capacità di conduzione: assumersi responsabilità e saper motivare i colleghi Possesso di competenze organizzative: conoscere le organizzazioni e diventarne membri competenti Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Obiettivi formativi Il viaggio dell’apprendimento: lasciare spazi all’esplorazione personale dentro un percorso che guida verso destinazioni irrinunciabili. Il processo di definizione degli obiettivi formativi parte da ciò che l’insegnante sente più importante che gli studenti comprendano e passa necessariamente attraverso la responsabilizzazione e il coinvolgimento degli studenti stessi. Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

GESTIRE LA CLASSE Tratto da: Si può definire “gestione della classe” tutto ciò che l’insegnante mette in opera per stabilire e mantenere un ambiente favorevole all’attività di insegnamento/apprendimento. Tratto da: Comoglio M., Prefazione all’edizione italiana del testo: Charles C.M., Gestire la classe, LAS, Roma, 2002 Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Gestire la classe: competenze dell’insegnante Interventi diretti finalizzati a recuperare e ri-orientare i comportamenti (competenze comunicative nel rapporto insegnante-studenti) Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Così, con voce dolce e suadente, le disse: La rana e lo scorpione Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: "Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda." La rana gli rispose "Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!" "E per quale motivo dovrei farlo?" incalzò lo scorpione "Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!" La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell'obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all'insano ospite il perché del folle gesto. "Perché sono uno scorpione..." rispose lui. "E' la mia natura" Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Come leggere questi comportamenti? Intervenire in modo diretto sul problema Affrontare comportamenti aggressivi Tratto da: FABIANI R., PASSANTINO C., Risolvere i conflitti in classe, Eickson, 2007 Come leggere questi comportamenti? Non sono attacchi alla persona dell’insegnante, ma modi per attirare l’attenzione, “richieste di aiuto” da persone che non sono consapevoli del loro disagio. Alcune provocazioni mirano a saggiare quanto noi adulti teniamo a loro e quanta energia e carica emotiva abbiamo voglia di spendere per loro. Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Intervenire in modo diretto sul problema Affrontare comportamenti aggressivi Tratto da: FABIANI R., PASSANTINO C., Risolvere i conflitti in classe, Eickson, 2007 Come leggere questi comportamenti? Di chi è il problema? Il problema, in questi casi, è dello studente, anche se si riflette sulla conduzione della lezione e quindi sull’insegnante. Quali passi fare? - Accogliere la persona che abbiamo davanti, riconoscendo che ha un problema e che non ce l’ha in modo deliberato con l’insegnante. - Dare il nostro esempio di mediatore che sa ascoltare e comprendere. - Porsi come modello di mediatore per la classe, affinché ognuno possa svolgere tale ruolo in classe. Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Gestire la classe: competenze dell’insegnante Interventi indiretti: - prevenire agendo sull’ambiente di apprendimento (progettare contesti di “apprendimento significativo”) - mantenere l’attenzione/motivazione adattando gli interventi alle situazioni (osservazione e capacità riflessiva) Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Intervenire in modo indiretto sul problema Intervenire in modo indiretto sul problema. Gestire la classe progettando contesti di “apprendimento significativo” Progettare è … Competenza che va personalizzata: significa fare delle scelte (intenzionalità) Realizzare un’idea di apprendimento/comprensione Comprendere significa saper “usare” le conoscenze e le abilità apprese in modi e contesti nuovi (D.Perkins) “Ciò che permette la costruzione di nuova conoscenza è l’ancoraggio al già noto ” (Vygotskij) Educare gli studenti ad essere responsabili del proprio apprendimento Promuovere apprendimento di competenze: favorire processi di “appropriazione” Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

La gestione della classe Che cosa facciamo per stabilire e mantenere un ambiente favorevole all’attività di insegnamento/apprendimento in classe? Come collegio docenti, quali sono le “buone pratiche” nella gestione della classe già in atto in questa scuola? Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

La meglio… lezione Recupera una bella lezione: struttura, punti forti, aspetti da migliorare Applica i principi dell’apprendimento significativo e gli aspetti della comprensione alla lezione recuperata Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Gli aspetti della comprensione Tratto da: McTighe e G Gli aspetti della comprensione Tratto da: McTighe e G.Wiggins, Fare progettazione, LAS, 2004 Primo aspetto: saper spiegare Aver compreso una conoscenza significa saper fare resoconti accurati delle informazioni ricevute Secondo aspetto: saper interpretare Aver compreso significa saper dire il significato e l’importanza a livello personale di un evento, idea, conoscenza. Terzo aspetto: saper applicare Aver compreso significa saper trasferire e applicare concetti o principi appresi in un contesto a nuove situazioni o nuovi problemi. Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Gli aspetti della comprensione Tratto da: McTighe e G Gli aspetti della comprensione Tratto da: McTighe e G.Wiggins, Fare progettazione, LAS, 2004 Quarto aspetto: saper assumere prospettive diverse Aver compreso significa riconoscere i punti di vista diversi dai quali i problemi possono essere visti, rendere esplicite le assunzioni e implicazioni personali, i punti di forza e i limiti di ogni opinione. Quinto aspetto: saper essere empatici Aver compreso significa saper cogliere le reazioni degli altri e distinguerle dalle proprie, sapersi mettere nei panni altrui, essere aperti e disposti a considerare e sentire ciò che altri vedono e sentono; a scoprire ciò che è strano, estraneo o diverso. Sesto aspetto: saper dare valore alle proprie conoscenze Comprendere significa avere la capacità di discernere il valore, ma anche i limiti delle conoscenze acquisite (percezioni soggettive, pregiudizi,ecc.). Significa essere capaci e disponibili ad agire da ciò che si è compreso. Daniele Pavarin - www. abilidendi.it

Alta citazione “Farò in modo di abituarmi a te, piccola” Perché lui doveva abituarsi a lei? Non poteva volerle bene subito? Lei aveva voluto bene al nonno fin dal primo momento. Chissà forse sarà un sistema dei grandi … sono così difficili loro ad affezionarsi a qualcuno … …pensò Heidi Daniele Pavarin - www. abilidendi.it