Lavorare per progetto.

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Lavorare per progetto

PROGETTAZIONE Complessità L’educatore e gli alunni compiono una serie di passaggi in un percorso di ricerca- azione. Tutto il team di lavoro è coinvolto L’identificazione dei problemi è in funzione dei bisogni;

VALENZA FORMATIVA E OPERATIVITA’ del PROGETTO La valenza formativa e l’ operatività del progetto verranno monitorate riflettendo su Prerequisiti minimi obiettivi prodotti attesi (si auspica la realizzazione di un prodotto per ogni obiettivo) Monitoraggio in itinere Coerenza dei risultati con finalità e obiettivi generali del progetto educativo complessivo Strumenti di valutazione Modalità di documentazione

ANALISI DI FATTIBILITA’ L’ANALISI DI FATTIBILITA’ non può prescindere dallo studio dell’AMBIENTE e da una valutazione preventiva dei VINCOLI e degli OSTACOLI. Si prenderanno in considerazione: spazi e orari di lavoro funzionamento di laboratori preesistente tempi e risorse a disposizione clima mentalità diffusa grado di collaborazione all’interno del CdC Impatto che il progetto potrà avere all’interno della scuola

PIANIFICAZIONE “Per la realizzazione dell'area di progetto, […] occorre […] che venga posta particolare attenzione ad […] una- puntuale programmazione dell'intervento che deve tradursi in un documento articolato da cui emergano con chiarezza le fasi i tempi di attuazione, le risorse necessarie e ottenibili, le modalità le caratteristiche del prodotto finale;” (D.P.R. n. 122 del 31-1-1996 ). .

PIANIFICAZIONE Definizione della missione, concisa e con riferimento a tempi e costi; Individuazione di obiettivi e risultati attesi Individuazione dei ruoli Individuazione di vincoli [costo, tempo, risorse umane [(numero e ruolo dei soggetti coinvolti; interventi di esperti) ] che determinano limiti alla realizzazione del progetto. Scomposizione in attività elementari. Il gruppo di progetto scompone gerarchicamente (struttura ad albero) le attività

Analisi del Preesistente Si verifica quanto è disponibile a scuola e si elaborano Schede bibliografiche Schede sitografiche Interviste

Programmare Variabili di contesto Chi sono i destinatari e gli interlocutori rilevanti del progetto? Percezione, identificazione e rappresentazione dei bisogni Quali secondo i progettisti sono i bisogni e le aspettative degli utenti? Selezione degli obiettivi Quali sono le priorità su cui impostare il progetto? Individuazione delle metodologie Quali logiche, strategie e tecniche mettere in atto? Fase di verifica mediante strumenti di indagine Il perseguimento degli obiettivi è possibile tenendo conto dei tempi e delle risorse quali- quantitative?

Definizione dei contenuti e dei tempi di attuazione Cosa bisogna fare? Quali iniziative mettere in campo e quando? Esiti di processo e di prodotto Quali sono i risultati che ci si aspetta di raggiungere? Criteri di monitoraggio e valutazione Quali criteri di verifica e valutazione adottare per stimare tali risultati? Documentazione e pubblicizzazione Quali sono le modalità e gli strumenti idonei per documentare e diffondere gli esiti conseguiti?

Gruppo o equipe progettuale Un’equipe progettuale deve condividere: Obiettivi Valori Capacità di gestire compiti e rapporti Senso della cooperazione Orientamento al problem solving

L’equipe progettuale E’ fondamentale che l’equipe progettuale : Individui un coordinatore del team Valorizzi le risorse umane (tenendo presenti i punti di forza e di debolezza di ciascuno) Definisca ruoli Formuli obiettivi condivisi Garantisca una partecipazione globale Visualizzi ciò che si costruisce Decida consensualmente Adotti comuni metodologie di lavoro Gestisca situazioni anomale CelebrI i successi

Presenza di un leader per una partecipazione globale Leadership: <<capacità di rappresentare norme, ideali, obiettivi del gruppo in modo dinamico rispetto alla situazione organizzativa>> Leader : figura direttiva di gestione delle risorse umane e della loro valorizzazione garante potere dell’equilibrio in luogo dell’equilibrio del potere Per un buon funzionamento il team ha bisogno di una persona che coordini le attività, faccia da mediatore le sedute di lavoro, favorisca una partecipazione globale. Favorisca una cultura di pari Ogni partecipante deve, infatti, disporre dello spazio necessario per esercitare il proprio ruolo di esperto.

Valorizzazione delle risorse umane E’ opportuno valorizzare e gratificare le persone coinvolgendole, sfruttandone creatività, competenze, abilità comunicative e capacità di lavorare in team. Definzione di ruoli Non sovrapposti; Assegnati in base a competenze; Coerenti con le capacità personali; Favorevoli ad interventi di qualità, Integrabili con sinergia, Finalizzati agli obiettivi da perseguire;

Scheda di RUOLO RUOLO PERCHE’ ? CHE COSA? COME? CON CHI? Scopo Attività COME? Conoscenze e competenze CON CHI? Relazioni

ESERCIZIO DEL RUOLO Posizione del soggetto Responsabilità Ambito operativo Poteri decisionali

Caratteristiche di un gruppo di lavoro Ciascuno esprime liberamente i proprio sentimenti positivi negativi SI □ NO□ Gli obiettivi del gruppo sono formulati con chiarezza Il gruppo cerca le cause e le soluzioni dei conflitti Le opinioni della minoranza vengono rispettate e analizzate La varietà d’opinione viene sfruttata come risorsa creativa Il capo è accettato come leader

Scheda di identificazione del progetto Missione della scuola Equipe di progetto Risorse Umane Materiali Finanziarie Servizi Tempi Modalità di monitoraggio Modalità di valutazione

COSA? Scomposizione in attività elementari

RISORSE CHIAVE Risorse umane Risorse Costi Tipo di attività Introduzione docente Testi in biblioteca Costo zero Individuazione del problema Studenti Fonti bibliografiche, sitografiche, iconografiche Team di lavoro; Testi in Biblioteca; accesso a Internet Costo zero; circa 500 Euro sono stati ricavati da risparmi a. s. 2003/ 2004 Sviluppo di problemi / Giornata convegno 4 esperti Idem come sopra 1000 Euro circa ( circa 150 Euro per ogni esperto ; 1 esperto interviene gratuitamente) Prodotto audiovisivo, grafico Esperto Insegnanti 500 Euro circa TOTALE Spese preventivate 1500 Euro circa

DESCRIZIONE ATTIVITA’ Ruoli definiti Ogni membro del team di lavoro deve avere un ruolo di competenza e sentirsi l’esperto della sua area; E’ quindi necessario procedere all’attribuzione di responsabilità, attribuendo ciascuna attività ad un soggetto responsabile; DESCRIZIONE ATTIVITA’ RESPONSABILE

Insegnanti/ Team di lavoro Team di lavoro/ intervento di esperti COME? CHI? FASI SOGGETTI INTRODUZIONE GENERALE Argomento e schema matrice per una corretta strategia di ricerca. CdC Singoli docenti Riflessione su parole chiave della ricerca di informazioni; Analisi dei principali strumenti di consultazione e all’’utilizzo di singole categorie di documenti Insegnanti/ Team di lavoro Ricerca informazioni Team di lavoro Sviluppo della ricerca; con formulazione scritta del percorso di ricerca (obiettivi, soggetti coinvolti, prodotti ipotizzati, tempi previsti, strumenti e procedure, raccolta dati) Team di lavoro/ intervento di esperti Elaborazione del prodotto Presentazione e utilizzo del prodotto Valutazione del processo e del prodotto Singoli docenti e CdC

Tipo di attività Risorse umane Risorse Costi

TEMPI e RELAZIONI TRA ATTIVITA’ IX X XI XII I II III IV V VI Introduzione Ricerca informazioni Sviluppo ricerca Convegno Prodotto Monitoraggio valutazione Presentazione

Ricerca: caratteristiche Elementi strutturali carattere problematico aspetto intenzionale approccio metodologico Elementi variabili scopo campo di applicazione strumenti livello metodologico

Le buone pratiche non sono solo la corretta applicazione di una buona metodologia: l'entusiasmo, la creatività, il senso pratico di chi ha realizzato progetti europei si accompagna all'esperienza di chi possiede un buon metodo progettuale, capace di individuare fasi, tempi, risorse, strategie di interazione, modalità di documentazione ecc. . Senza questa originalità di pensiero e di azione l'efficacia dei progetti sarebbe ben ridotta. Quindi per "buone pratiche" ("best practices") si intendono tattiche e strategie documentate che sono state oggetto di ammirazione ed interesse da parte di chi lavora nel settore. Ciò non significa che si possa compilare una lista di "primi della classe" su ogni parte di un progetto: all'interno di alcuni progetti ci sono però elementi di eccellenza che sono di insegnamento per chi si stia occupando di progetti europei. Chiamare "buone pratiche" le attività svolte nel corso di alcuni progetti, indica che esse possano essere replicate, che possono produrre nuove idee e sollecitazioni, che possono contribuire alla crescita del numero e della qualità dei progetti. Le "Buone pratiche" si caratterizzano per alcuni aspetti: sono innovative: introducono nuovi punti di vista e soluzioni nelle attività di sviluppo della lingua e della cittadinanza europee producono cambiamenti, ad esempio nella sensibilità interculturale, nella competenza linguistica, nel senso di appartenenza europea, nell'impiego delle risorse tecnologiche hanno un potenziale di diffusione, possono servire come modello per generare nuove soluzioni e progetti sono coinvolgenti, mettono in moto le risorse tecniche, culturali, umane di tutti coloro che vi partecipano hanno ricadute nel proprio luogo di lavoro e nel territorio circostante  

Seguire un metodo Ha un effetto rassicurante Indica un percorso di risoluzione del problema Consente di risparmiare tempo ed essere più efficaci Aiuta ad orientarsi fra l’assenza e l’eccesso di informazioni Permette il controllo e la verifica del percorso compiuto

Information Skills Library Skills (alfabetizzazione all’uso della biblioteca) Media Literacy (alfabetizzazione all’uso dei diversi tipi di media) Learning Skills (abilità di apprendimento autonomo) Study Skills (abilità di studio autonomo) Communication Skills (abilità di comunicazione)

- Come posso presentarla? Cosa ho bisogno di fare?  - Dove potrei andare?  - Come posso avere l'informazione?  - Quali risorse potrei utilizzare?  - Come posso usare le risorse?  - Cosa potrei memorizzare?  - Ho avuto l'informazione di cui avevo bisogno?  - Come posso presentarla?  - Cosa ho raggiunto? F.L. Carroll, Linee guida per le biblioteche scolastiche, traduzione italiana a cura dell'AIB Commissione Nazionale Biblioteche scolastiche, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 1995

Link utili per modelli possibili Chercher pour trouver: l’espace des élèves <http://www.ebsi.umontreal.ca/jetrouve> The big 6 skills information problem solving <http://www.big6.com> School Libraries Online: International Association of School Librarianship (IASL) http://www.iasl-slo.org/

Eisenberg-Berkovitz, Le 6 Big Skills per imparare il processo di soluzione di un problema. Definizione del problema Individuazione di una strategia di ricerca delle informazioni Localizzazione e accesso alle fonti Uso delle informazioni Sintesi Valutazione

Approccio Razionale Il prodotto deve coincidere col risultato previsto Si procede per obiettivi predefiniti e condizioni precise di attuazione

Approccio concertativo / partecipativo Vengono definiti obiettivi generali Altri obiettivi rimangono aperti Si sospende il giudiziogli obiettivi possono essere riformualri in itinere

Approccio euristico Si privilegiano tematiche inesplorate; Non ci si pone obiettivi, ma solo domande; Gli obiettivi si formulano man mano che si procede;

http://www.big6.com/showarticle.php?id=415 What is the Big6™? The Big6™ is an information literacy model. Some people call it a metacognitive scaffold, or an information problem solving strategy. When you apply these stages, you have an essential framework to approach any information-based question. Here are the six stages we call the BIG6. Two sub-stages are part of each main category in the Big6 model: 1. Task Definition 1.1 Define the information problem 1.2 Identify information needed in order to complete the task (to solve the information problem) 2. Information Seeking Strategies 2.1 Determine the range of possible sources (brainstorm) 2.2 Evaluate the different possible sources to determine priorities (select the best sources)

3. Location and Access 3.1 Locate sources (intellectually and physically) 3.2 Find information within sources 4. Use of Information 4.1 Engage (e.g., read, hear, view, touch) the information in a source 4.2 Extract relevant information from a source 5. Synthesis 5.1 Organize information from multiple sources 5.2 Present the information 6. Evaluation 6.1 Judge the product (effectiveness) 6.2 Judge the information problem-solving process (efficiency) People go through these Big6 stages—consciously or not—when they seek or apply information to solve a problem or make a decision. It’s not necessary to complete these stages in a linear order, and a given stage doesn’t have to take a lot of time. We have found that in almost all successful problem-solving situations, all stages are addressed.

Chercher pour trouver <http://www.ebsi.umontreal.ca/jetrouve> Delimitare l’argomento Cercare le fonti di informazione Selezionare i documenti Prelevare l’informazione dai documenti Trattare l’informazione Comunicare l’informazione

Modello del processo di ricerca delle informazioni (Kulthau, 1993) Avvio Selezione Formulazione del problema centrale Esplorazione e raccolta Presentazione valutazione

Scheda per la ricerca Scelta del campo d’indagine e dello scopo della ricerca Individuazione del problema Formulazione di ipotesi Definizione di una strategia di ricerca Localizzazione ed accesso alle fonti Selezione delle fonti Raccolta dati Analisi dei dati per l’estrazione e la selezione Elaborazione delle informazioni Sintesi e presentazione dei risultati Verifica tra la domanda di partenza ed i risultati ottenuti Valutazione del percorso di ricerca

Metà della conoscenza consiste nel sapere dove trovare la conoscenza (iscrizione all’ingresso della biblioteca della Florida University, fine XIX secolo) Definizione del compito Definire il problema Identificare le informazioni di cui ho bisogno Strategie per la ricerca delle informazioni Determinare tutte le possibili fonti Selezionare le fonti migliori Localizzazione e accesso Localizzare le fonti Trovare le informazioni dentro le fonti Uso Impegnarsi Estrapolare le informazioni pertinenti Sintesi Organizzare le in formazioni raccolte da più fonti Presentare il risultato Valutazione Giudicare il risultato Giudicare il processo

Schema-matrice di F. De Bartolomeis scelta del campo d’indagine e dello scopo della ricerca individuazione del problema formulazione di ipotesi definizione di una strategia di ricerca localizzazione e accesso alle fonti selezione delle fonti in base alla pertinenza raccolta dei dati presso le fonti selezionate analisi dei dati per l’estrazione e la selezione delle informazioni pertinenti elaborazione delle informazioni selezionate sintesi e presentazione mirata dei risultati verifica fra la domanda di partenza e i risultati ottenuti valutazione del percorso di ricerca