“Ricevete lo Spirito santo, e soffiò su loro” (Gv, 20, 22).

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IIDOMENICADIPASQUA ANNO C Gv 20, La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli.
Musica: Osanna de Dufay Celebrazione della Pasqua nel Santo Sepolcro.
Transcript della presentazione:

“Ricevete lo Spirito santo, e soffiò su loro” (Gv, 20, 22). Lo Spirito di <Gesù, che animò (animus) la sua vita, fu di fare il bene quando passó fra noi. Lo Spirito traspare in noi secondo il nostro modo di agire quotidiano: a cosa dedichiamo il nostro tempo, chi amiamo, che cosa ci emoziona, quali cose siamo disposti a tollerare. Ma anche che cosa leggiamo, quali spettacoli vediamo, dove e con chi preghiamo... E così, giorno per giorno, ora per ora, fino all’ultimo respiro, quando consegneremo lo spirito. José Luis Cortés P e n t c o s Testo; Giovanni 20,19-23. Pentecoste 19 Maggio 2013 Commenti e presentazionen: M. Asun Gutiérrez Cabriada. Muúsica: Joaquín Madurga. Manda l tuo Spirito.

Non abbiamo ricevuto uno spirito da schiavi, per ricadere nel timore, ma uno spirito da figli che ci fa gridare Abbá, Padre! (Rm 8, 15)

Gv 20,19-23.  La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» Tutti gli evangelisti parlano del timore di quanti avevano seguito Gesú, dopo la sua esecuzione sulla croce. Il quarto evangelista in particolare ci ricorda che il timore è l’opposto della fede. La paura rivela mancanza di amore, impedisce di vivere la fede che rinnova la vita. In ogni situazione Gesù si fa vicino e ci dona la sua pace. Pace che libera dalla paura, dalla vecchia condizione di “prigionieri” e prepara per assumere nuovi impegni. Lo Spirito di Gesù “ricrea” le persone, trasforma una comunità timorosa e chiusa in una comunità coraggiosa, con porte e finestre spalancate.

L’incontro con Gesù è sorgente della massima gioia. E mostrò loro le mani e il costato. I discepoli furono pieni di gioia al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: -Pace a voi. L’incontro con Gesù è sorgente della massima gioia. “Pace” è la prima parola, il primo dono di Gesú risorto. Gesù ci offre la sua pace: vita piena, ricerca della giustizia, fiducia, armonia personale e con gli altri. Rinnova il dono della pace per manifestare che è cominciato un tempo nuovo. Il tempo dello Spirito.

Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi. E aggiunse: Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi. L’Inviato per eccellenza, ci “manda” tutti. Lo Spirito riempie il cuore e lancia verso l’esterno. Ci associa alla sua missione di liberazione, di speranza e di vita. Ci invita a divenire presenza, accoglienza e “compagnia” di Gesú nel mondo. A mostrare il suo Spirito, comunicando agli uomini la pace, la luce e la gioia; e la sicurezza che mai saremo soli o abbandonati. Per ottenerlo è necessario lasciarci condurre da Lui, superare le nostre paure, lasciare le abitudini e affrontare gli stili di un mondo sempre nuovo.

Non spegnete lo Spirito! Soffiò su di loro e disse: -Ricevete lo Spirito Santo. Non spegnete lo Spirito! (1 Tes 5, 19) Il dono dello Spirito non è una sorpresa né qualcosa di inatteso. Gesù l’aveva promesso in più occasioni: (Gv 14,15.26; 15,26;16,7-15). Per lo Spirito, i discepoli riuniti nel cenacolo, uomini e donne, con Maria, si scoprono liberi e liberatori. Buona occasione per chiederci a proposito del “nostro spirito”: Che esperienza ho della sua azione nella mia vita? Si permette di agire allo Spirito di Gesù nella comunità dei credenti? Mostro un cristianesimo pieno, SENZA LO SPIRITO, basato più sui timori, su leggi e paure che sulla gioia e la forza della Vita Nuova?

A chi perdonerete i peccati, Dio li perdonerà; e a chi li riterrete, Dio li riterrà. La missione affidata suppone un impegno di riconciliazione universale. Assieme, lo Spirito ci dà una raccomandazione: vivere perdonando e perdonandoci. Tutti abbiamo bisogno di perdono, e tutti siamo chiamati ad essere in molti modi segno e fonte del perdono/accompagnamento/accoglienza che è Dio. Chi ascolta e rende vita il Vangelo, scopre la rivoluzione sociale del perdono. Che faccio per rendere efficace nella mia vita la missione di riconciliazione universale?

VIENI! Spirito di Gesù, Tu che sei lo Spirito dei poveri e di quanti si impegnano per loro, Vieni! Vieni oggi a visitarmi, vieni anche dopo. Attraversa le pareti della mia casa. rompi le mura che mi separano dai poveri, bussa alle mie porte sbarrate, spalanca tutte le finestre, e lasciami indifeso davanti a Te, davanti a loro. Sposta tutti gli inciampi che pongo sulla tua strada, e avvicinati a me per ungermi con il tuo olio, l’olio dei poveri, e la giustizia. Vieni!, vieni, non tardare, ungi la mia anima e immergila, Spirito di Gesú, Spirito dei poveri, immergi la mia anima nel tuo amore, Spirito liberatore. E poi, mandami, mandami ai poveri, a portare loro la tua gioia e la tua dignità, a dar loro ciò che per giustizia dobbiamo, per fare un mondo nuovo, come Tu lo vuoi: il mondo dello Spirito. Karl Rahner