Prospettive aperte dal monitoraggio Dario Nicoli - Università Cattolica Brescia - FORMA CENTRO STUDI SCUOLA CATTOLICA Il monitoraggio della qualità della.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
Advertisements

“Pianificazione organizzativa e bilancio sociale”
Esperienza: Percorso parallelo genitori-figli in preparazione della Prima Comunione.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Convegno Nazionale AIMC - Acireale, 19 e 20 marzo 2011
Lavorare insieme per servire meglio Convegno interregionale Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Umbria 8/9 settembre 2005 Tolentino.
1 Spunti di riflessione emersi rispetto al problema accompagnare la costruzione di competenze La sostenibilità nel sistema organizzativo (piano istituzionale)
Progetto “Educare per far crescere” IL FOCUS GROUP
I processi di valutazione nella scuola dei Nuovi Ordinamenti Sebastiano Pulvirenti 23 ottobre 2004.
Il CAF come strumento di politica amministrativa di Giancarlo Vecchi Roma - 14 luglio 2011.
ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO Uno strumento a supporto dellindagine sulla salute e sicurezza nellambiente di lavoro del.
AC Matera 14 Gennaio 2007 Il nuovo Progetto Formativo Da una idea di formazione ad una idea di Associazione.
Supporto all’attività didattica
Il contesto della formazione in Lombardia: una rete di reti Gallarate – 3 aprile 2009 Mauro Riboni: Ufficio Formazione USRL.
Palazzi di vetro e sfere di cristallo:come cambia il dialogo con le comunità. Francesco Pira Docente di Comunicazione e Relazioni Pubbliche Corso di Laurea.
Workshop 2^fase sui temi della Valutazione. Il Servizio Nazionale di Valutazione come risorsa per il Dirigente scolastico: quadri di riferimento, lettura.
Workshop 2^fase sui temi della Valutazione. Il Servizio Nazionale di Valutazione come risorsa per il Dirigente scolastico: quadri di riferimento, lettura.
GIOVANI DEGNI DI SCOPRIRE IL MONDO Modello operativo della didattica per persone competenti Dario Nicoli.
Un Associazione di giovani: per i giovani a bassa scolarità, lavoratori, disoccupati, studenti di Centri di formazione professionale.
13, 14 novembre 2012 Giuseppina Manca
COMUNICAZIONE PUBBLICA Il bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche 8°e 9° lezione 23/24 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
Accompagniamo i giovanissimi a farsi testimoni coraggiosi e attenti, con i propri atteggiamenti e le proprie scelte, di unesperienza di fede talmente.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Area Innovazione Sociale 1 1 IV ConferenzaPAR Bologna, 20 gennaio 2012 Raffaele Tomba Il Bilancio sociale di ambito distrettuale Agenzia sanitaria e sociale.
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
Parrocchia Santa Lucia – Ruvo PFR neo-educatori.
FORMARE AD UNA FEDE ADULTA
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Educare e insegnare nellintegrazione: quali opportunità ci offrono le flessibilità di sistema in una scuola ormai intesa come comunità di sostegno Rita.
La formazione del personale docente
1 Progetto DI.SCOL.A. MODELLO DINAMICO DI.SCOL.A: STRUTTURA METODOLOGICA Giugno 2007.
LA DIMENSIONE IMMATERIALE DEL CONTROLLO
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
La progettazione didattica per competenze LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO
La gestione della valutazione interna è affidata al Dirigente scolastico in collaborazione con un Nucleo di autovalutazione. La composizione del Nucleo.
Autovalutazione & Qualità
LA COMUNICAZIONE IN AZIENDA
Le Indicazioni Nazionali per il Diario di bordo di una scuola
LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLA FORMAZIONE Arduino Salatin Mestre 14 novembre 2003 Progetto FSE ob.3 - azioni di sistema C1 Monitoraggio e valutazione:
A cura di A. Augenti e M.Gabriella de Judicibus
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Dirigente Scolastico Lombardia
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
Nuove modalità di accesso al sapere e l’apprendimento partecipato
LABORATORI Scuola Secondaria di II grado A cura di Flavia Montagnini Referente diocesana della Formazione RIFLETTERE, PROGETTARE, REALIZZARE: perché le.
METODOLOGIE ARTICOLATE
Il profilo di salute della scuola
DIVERSI … alla PARI Peer education e cittadinanza attiva per gli alunni sinofoni di Bagnolo Piemonte (CN)
OBBLIGO DI ISTRUZIONE LINEE GUIDA DEL 27 dicembre 2007 (Attuazione Decreto Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139)‏ Paola Senesi.
ALLEANZA SCUOLA LAVORO Vademecum per tutor dei Consigli di classe Direzione scolastica regionale delle Marche 1.
Comunità e Scuola La qualità delle relazioni educative nella scuola Piero Cattaneo S. Maria degli Angeli ( PG),
PRIORITÀ STRATEGICHE DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE PER IL PROSSIMO TRIENNIO
1 IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI LA SFIDA DELLA SEMPLIFICAZIONE La formazione della dirigenza locale per la semplificazione SSPAL Scuola Superiore Pubblica.
LA VERIFICA. La verifica del nostro agire e/o dei nostri comportamenti può e deve caratterizzarsi come uno strumento importante nella propria crescita.
Dai RAV al Piano di Miglioramento
LA RUBRICA PER UNA VALUTAZIONE AUTENTICA
BARBARA PESCE CREVOLADOSSOLA 12 GENNAIO GENNAIO 2016 Valutare EAS Valutare competenze.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Governare la valutazione di una politica di sviluppo territoriale Il caso dello sviluppo rurale Martina Bolli, Patrizia Fagiani, Alessandro Monteleone.
AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani REGIONE MARCHE Nuovo Iter di Fo.Ca. 22 Novembre 2008 Area Formazione Capi.
1 Seminario L’Approccio LEADER stato dell’arte e prospettive future Roma martedì 16 ottobre Carlo Ricci (Task Force Leader.
INCONTRO PRESIDENTI E RESPONSABILI di AC 18 MARZO
L’esperienza della formazione professionale rispetto ai piani di studio.
Legàmi aperti Inziativa di solidarietà Giornata Presidenti e Responsabili 18 marzo 2012.
APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO VALUTAZIONE VALUTAZIONE AUTENTICA E APPRENDERE PER COMPETENZE.
Autovalutazione d’Istituto DPR 28 marzo 2013, n. 80 regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
I punti di forza e debolezza del Ciclo di Gestione della Performance La Relazione sulla Performance costituisce l’elemento di sintesi del ciclo di gestione.
“TI AMERO’ PER SEMPRE” I La Famiglia evangelizza le Famiglie.
Transcript della presentazione:

Prospettive aperte dal monitoraggio Dario Nicoli - Università Cattolica Brescia - FORMA CENTRO STUDI SCUOLA CATTOLICA Il monitoraggio della qualità della scuola cattolica

Criteri unitari e varietà di percorsi Il monitoraggio fornisce un quadro conoscitivo rigoroso circa il mondo definito scuola cattolica, nel rispetto delle peculiarità di ogni ambito e soggetto coinvolto, ma nel contempo sulla base di un approccio unitario centrato sui criteri cardinali di qualità. Ciò dimostra che è possibile un approccio alla valutazione della qualità che rispetti le specificità di un mondo frastagliato, ricco di iniziative e di soggettività, pur garantendo la possibilità di restituire allinterno ed allesterno unimmagine veritiera ed unitaria circa levoluzione del sistema formativo di ispirazione cristiana.

Valore del monitoraggio il quadro emergente dal monitoraggio consente di definire la scuola cattolica, intesa nel suo insieme in modo unitario, come unesperienza esemplare, che si caratterizza nettamente rispetto alla scuola statale dominante in forza della valenza educativa della proposta e di unattenzione rilevante per le relazioni, la professionalità del personale, le metodologie, le regole, la partecipazione dei soggetti, la serietà dellimpegno, lorganizzazione, i rapporti con il contesto. Rimane in ombra il tema dei contenuti. Nonostante le indubbie difficoltà che sta attraversando specie dal punto di vista finanziario, la scuola cattolica indica la strada da percorrere nella prospettiva di una autentica autonomia e libertà di educazione in un quadro di responsabilità.

In rapporto ai criteri cardinali: Servizio educativo È il fattore più citato, quello che esprime il massimo valore e gradimento. È la bandiera della scuola cattolica Ambiente comunitario partecipativo La partecipazione è confermata da tutti gli ambiti e gli attori, con particolare rilevanza al dialogo scuola-famiglia avente per oggetto la crescita dei ragazzi Educazione integrale della persona Anche questo fattore è indicato, assieme a quello educativo, come un elemento di pregio della scuola cattolica, non solo come attesa ma anche come presenza Sintesi fede, cultura e vita Questo elemento risulta scarsamente trattato dal sistema di monitoraggio, anche perché richiederebbe unanalisi più puntuale dei processi didattici oltre che di tutte le altre ccasioni educative poste in atto Luogo di testimonianza Questo fattore è citato positivamente come testimonianza da parte dei docenti di uno stile di vita coerente con i valori educativi

Sorge spontanea una domanda… La scuola cattolica, piuttosto che un organismo confermativo della fede tradizionale condivisa dalle famiglie degli studenti, non è in realtà unoccasione preziosa di nuova evangelizzazione e di educazione alla fede? In effetti, il suo valore educativo indica un cammino alla fede che parte dallaffezione (la più alta considerazione) nei confronti della persona umana dellallievo, che viene stimolato attraverso la cultura, cristianamente ispirata, a sentire di esistere essendo giudicati degni di scoprire il mondo (Camus, Il primo uomo, Bompiani) e così attratti ad interiorizzare le virtù dei docenti, di cui diventa decisivo lesplicito riferimento di fede La gran parte della gioventù cresce lontana dai valori cristiani e non partecipa alla vita ecclesiale, ma avverte la presenza di Dio nella sua vita e nel mondo, e ne ricerca una relazione personale

Qualità della scuola cattolica Per il futuro, occorre perfezionare ulteriormente il modello di rilevazione così da esprimere in modo appropriato la qualità peculiare della SC. 1. Per la parte relativa ai dati obiettivi (opportunamente riscontrati), occorrerebbero indicatori fisici essenziali comuni a tutti con riferimento al grado di attrazione degli utenti, la loro preparazione ed il loro successo, gli esiti successivi ai percorsi formativi frequentati. 2. Nel contempo servirebbe focalizzare, nella parte relativa al gradimento dei soggetti, gli item di rilevanza e di riscontro reale intorno a pochi macro-fattori (educazione, metodo, relazioni interne, relazioni esterne…), naturalmente tenendo conto della peculiarità di ogni soggetto intervistato,

Monitoraggio, restituzione e accompagnamento Lattuale monitoraggio prevede una reportistica complessiva in cui ogni singola scuola si confonde in un dato sintetico unitario. Sarebbe utile, nel prosieguo del lavoro, definire anche una restituzione in tempi brevi rivolta ad ogni singola scuola e cfp, così da rendere possibile un utilizzo dei dati da parte delle strutture che li hanno proposti, al fine di una riflessione puntuale, finalizzata al miglioramento continuativo della qualità della scuola stessa. Tale restituzione potrebbe qualificare il termine accompagnamento in vista della capacità di espressione di un linguaggio comune, di una metodologia di riflessione e miglioramento, di uno sforzo teso alla rendicontazione esterna della qualità della scuola cattolica.

Verso una comunità di scuole che cooperano in tema di qualità Mentre il monitoraggio punta alla comparazione delle prestazioni della singola scuola rispetto ad una serie di standard di riferimento, un reale accompagnamento richiede la possibilità di puntare alla qualità intesa come perseguimento di obiettivi di eccellenza. Questa prospettiva richiede di realizzare uno spazio sia virtuale sia reale nel quale le varie scuole impegnate nel sistema possano presentarsi, conoscersi, proporre le proprie migliori soluzioni, dibattere temi comuni, aprirsi a tematiche ed esperienze innovative. Si tratta di creare le occasioni perché possa esistere una reale comunità di scuole cattoliche che operi in modo orizzontale e cooperativo.

Monitoraggio, autovalutazione, accredita- mento, certificazione della qualità… La stagione della qualità ha prodotto nel nostro sistema una varietà di strumenti e procedure. Questi si presentano come attività separate, governate da logiche differenti e disomogenee: 1. obblighi amministrativi 2. procedure adottate sul piano associativo 3. progetti locali… Risulta necessario puntare ad una riunificazione di questi sistemi entro un modello unitario della qualità, semplice, essenziale, utile, ma soprattutto espressivo della qualità effettiva della scuola cattolica.

Le prospettive del monitoraggio della SC 1. Consolidare il monitoraggio unitario 2. Sviluppare un servizio di valutazione del sistema educativo della SC 3. Elaborare sussidi e proporre occasioni formative

1. Consolidare il monitoraggio unitario Lobiettivo raggiunto questanno, con il primo monitoraggio effettuata unitariamente sulla base di un modello di qualità della scuola cattolica, deve essere confermato e consolidato nei prossimi anni. Siamo di fronte ad un vero salto di qualità sulla via di una cultura della trasparenza e della documentazione. Il monitoraggio non è solo un fattore statistico, ma indica un senso di unione e quindi è simbolo di una comune dimensione ecclesiale che richiede conoscenza reciproca, assunzione di una regola, disposizione positiva ad un agire comune.

2. Sviluppare un servizio di valutazione del sistema educativo della SC Il carattere chiaramente educativo della scuola cattolica richiede anche una riflessione su quale sia lapproccio valutativo più appropriato. Accanto ad un set di indicatori di base, minimi ed essenziali, occorre immaginare strumenti più morbidi in grado di segnalare la qualità della scuola cattolica in senso relazionale, coinvolgendo gli utenti diretti e le loro famiglie, i soggetti della comunità sociale più ampia, gli stakeholder. Ciò potrebbe essere soddisfatto dalla evidenza dei fattori di qualità sostanziale come sussidi ed occasioni di formazione.

3. Elaborare sussidi e proporre occasioni formative Lattività di monitoraggio e di accompagnamento dovrebbe poter produrre spontaneamente sussidi e occasioni formative il cui valore è sancito dalla dinamica dal basso e dallintesa cooperativa tra scuole. Una didattica più attiva e partecipata, con prodotti validi per la comunità sociale, comporta la produzione di materiali di valore che qualificano lispirazione educativa delle scuole e ne diffondono il messaggio. Inoltre potranno essere utili occasioni formative centrate sulla crescita professionale degli operatori e sul riconoscimento della scuola da parte della comunità sociale.

Educare alla comunità «Una vita sociale sana si trova soltanto, quando nello specchio di ogni anima la comunità intera trova il suo riflesso, e quando nella comunità intera le virtù di ognuno vivono». (Rudolf Steiner)