Catechesi Adulti e Coppie di fidanzati 3 Febbraio 2014 Parrocchia San Valentiniano Vescovo Banzano di Montoro (AV) “Questo mistero è grande” Il matrimonio come vocazione e Sacramento Catechesi Adulti e Coppie di fidanzati 3 Febbraio 2014
L’alleanza matrimoniale nell’AT Nei libri profetici il matrimonio è indicato come immagine dell’alleanza tra Dio e il suo popolo: Osea 1 e 3, Geremia 3, Ezechiele 16 e 23, Isaia 54, Cantico dei Cantici La rivelazione dell’amore di Dio verso il suo popolo come amore coniugale rende più chiaro l’alto valore assegnato da Dio all’istituto matrimoniale; si prean-nunzia la futura dignità che riceverà il matrimonio nell’era messianica
Il matrimonio come mistero e segno della comunione con Dio nel NT Ef 5, 21-33: “Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa […] Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!”
Interpretazioni del mistero Alcuni Padri lo interpretano riferito allo stesso coniugio che forma un’unione più forte del legame con i genitori Altri Padri spiegano il mistero in riferimento a Cristo e alla Chiesa: Cristo lascia suo Padre Dio e si unisce nella carne alla sua sposa la Chiesa formatasi dal suo fianco aperto sulla Croce San Giovanni Crisostomo infine stabilisce un collegamento tra il mistero del coniugio ed il mistero dell’unione sponsale di Cristo con la Chiesa
L’istituzione da parte di Cristo del sacramento del matrimonio Dopo l’affermazione sulla sacramentalità del matrimonio fatta da vari Padri della Chiesa, tra cui Sant’Agostino, San Grogorio Nazianzeno e San Giovanni Crisostomo, si hanno tre documenti espliciti del Magistero della Chiesa: la professione di fede del Concilio di Lione (1274), la bolla per gli Armeni del Concilio di Firenze (1439), un canone del Concilio di Trento (1563) Nel Concilio di Trento si afferma che il matrimonio è sacramento in senso proprio, istituito da Cristo e conferisce la grazia CCC, 1615: “Questa grazia del Matrimonio cristiano è frutto della Croce di Cristo”
Il matrimonio nella vita della Chiesa FC 13: “Gli sposi sono […] il richiamo permanente per la Chiesa di ciò che è accaduto sulla Croce; sono l'uno per l'altra e per i figli, testimoni della salvezza, di cui il sacramento li rende partecipi. Di questo evento di salvezza il matrimonio, come ogni sacramento è memoriale, attualizzazione e profezia: «in quanto memoriale, il sacramento dà loro la grazia e il dovere di fare memoria delle grandi opere di Dio e di darne testimonian-za presso i loro figli; in quanto attualizzazione, dà loro la grazia e il dovere di mettere in opera nel presente, l'uno verso l'altra e verso i figli, le esigenze di un amore che perdona e che redime; in quanto profezia, dà loro la grazia e il dovere di vivere e di testimoniare la speranza del futuro incontro con Cristo». […] Il matrimonio è un simbolo reale dell'evento della salvezza, ma a modo proprio. «Gli sposi vi partecipano in quanto sposi, in due, come coppia, a tal punto che l'effetto primo ed immediato del matrimonio [è] il legame coniugale cristiano, una comunione a due tipicamente cristiana perché rappresenta il mistero dell'Incarnazione del Cristo e il suo mistero di Alleanza. E il contenuto della partecipazione alla vita del Cristo è anch'esso specifico: […] esso mira ad una unità profondamente personale, quella che, al di là dell'unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuor solo e un'anima sola [...] si tratta di caratteristiche normali […] con un significato nuovo che […] le eleva al punto di farne l'espressione di valori propriamente cristiani»
Consenso e vincolo matrimoniale “Il consenso matrimoniale è l’atto della volontà con cui l’uomo e la donna, con patto irrevocabile, danno e accetta-no reciprocamente se stessi per costituire il matrimonio” (CIC, 1057 §2) Il consenso è la causa del matrimonio, ma il vincolo che ne nasce non è propriamente un vincolo consensuale, bensì un vincolo naturale, sacro e indipendente dall’arbitrio dell’uomo Il patto coniugale ha inoltre una grande rilevanza sociale sia per la Chiesa che per la società civile ed è quindi ragionevole che sia sottoposto a precise formalità che ne garantiscano la dovuta pubblicità
La grazia del sacramento del matrimonio Lo Spirito Santo offre agli sposi il dono di una comunio-ne nuova, d’amore, immagine dell’unità di Cristo con al Chiesa Viene perfezionato il loro amore coniugale dalla dedizione sponsale di Cristo ricca di fede, speranza e carità: comprensione, buon umore, pazienza, perdono, delicatezza nel rapporto reciproco Lo Spirito Santo li arricchisce con i doni di sapienza, consiglio e fortezza per aiutare i figli nella loro crescita umana e spirituale
Per Riflettere Chiedendo alla Chiesa di sposarti nel Signore sei consapevole della responsabilità di essere un segno visibile dell’ amore di Dio? Cosa pensi del fatto che il matrimonio cristiano non può essere un fatto privato ma un evento per tutta la comunità in cui si è chiamati a vivere?
Preghiamo insieme Signore Gesù, Onnipotente nell’ Amore, sappiamo che in forza del Battesimo, e degli altri Sacramenti, siamo stati costituiti segni viventi del tuo Amore. Ti ringraziamo perché le nostre singole persone fanno parte di Te come tralci della vita. Ma ci sorprende ancor più che in forza del Sacramento delle nozze Tu hai voluto che il nostro intimo, profondo legame affettivo, la nostra comunione, fosse coinvolta e risucchiata dentro una relazione d’amore, dentro un innamoramento più grande ancora: quello che tu vivi ed esprimi per la Chiesa tua sposa. Rendici partecipi di questo grande mistero. Con la forza del tuo Spirito Santo chiama e rendi capace ogni nostra cellula vitale di risorgere per vivere ed esprimere l’infinitezza dell’ amore alla quale siamo chiamati. Signore Gesù, Onnipotente nell’ amore, trasforma ogni giorno la nostra relazione d’amore, fa che non ci fermiamo davanti ai nostri rispettivi difetti e sbagli facendoli diventare tanti divieti di crescita nell’amore. Facci riscoprire che le nostre manifestazioni affettive sono imbevute dallo stesso amore di Dio e quindi capaci di slancio e di risorse sempre nuove. Amen
Prossimo incontro Lunedì 10 Febbraio. Parrocchia San Valentiniano Vescovo Banzano di Montoro (AV) “Gesù di Nazaret: chi era costui?” La presenza di Gesù nella vita personale di coppia Prossimo incontro Lunedì 10 Febbraio.