Cruscotto di indicatori statistici - numero 2 Maggio 2013
La conoscenza del territorio e della struttura produttiva sono fondamentali per accrescerne la competitività puntando sulle eccellenze e cercando di superare le debolezze del sistema locale. La vicinanza alla realtà, la collaborazione con gli enti di governo, la partecipazione delle associazioni di categoria alla realizzazione dei progetti sviluppati ai diversi livelli (locale, regionale e di sistema), la disponibilità costante di dati omogenei ed aggiornati fanno delle Camere di Commercio gli osservatori privilegiati delleconomia provinciale. La richiesta pressante di informazioni da parte di diversi soggetti operanti in ambito locale rendono sempre più necessaria la predisposizione sistematica di rapporti di analisi basati sullutilizzo delle banche dati disponibili attraverso la lettura trimestrale dellevoluzione spazio temporale dei fenomeni. In questo filone di analisi si innesta lattività dellUfficio Studi camerale volta a fornire informazioni strutturali a cadenza annuale e dati congiunturali la cui lettura combinata consentirà di seguire levoluzione delleconomia locale. La lettura proposta sarà tecnica lasciando agli utilizzatori linterpretazione dei trend nellottica di fornire le chiavi di lettura dei fenomeni con metodologia validata. Si analizzano di seguito i dati strutturali e congiunturali riguardanti le imprese registrate e attive esaminando in particolare limprenditoria giovanile, femminile e straniera.
Innanzitutto, alcune definizioni al fine di valutare al meglio composizione numerica delluniverso delle imprese che verrà analizzato: Imprese registrate : è linsieme delle imprese non cessate presenti nel Registro Imprese nel periodo considerato: imprese attive, inattive, sospese, in liquidazione e/o con procedure concorsuali. Imprese attive : è linsieme delle imprese registrate che risultano avere almeno un'attività economica in esercizio e non avere procedure concorsuali o di liquidazione nel periodo considerato. Localizzazioni : è linsieme di Sedi e Unità locali presenti nel territorio oggetto dellanalisi. Unità locale: le imprese possono essere istituite ed operare in unico luogo, ovvero in luoghi diversi mediante varie unità locali. Nel Registro delle Imprese l'unità locale potrà essere ubicata nella provincia della CCIAA (unità locale in provincia) oppure in altra provincia (unità locale fuori provincia).
Provincia di Genova Valori assoluti Imprese attive Imprese inattive7.450 Imprese sospese1.521 Imprese con procedure concorsuali1.166 Imprese in scioglimento/liquidazione4.429 Totale registrate Unita locali Totale localizzazioni Distribuzione dellinsieme delle imprese registrate, ovvero presenti nel Registro delle Imprese e non cessate, secondo lo stato di attività.
Distribuzione dellinsieme delle imprese registrate, ovvero presenti nel Registro delle Imprese e non cessate, secondo lo stato di attività, evidenziandone anche levoluzione congiunturale. Tasso annuo di crescita composto (CAGR) E lindice che rappresenta il tasso di crescita medio delle imprese nel periodo I maggiori tassi di crescita si sono verificati nelle imprese con procedure concorsuali in atto o nelle fasi di scioglimento e liquidazione.
Il grafico evidenzia la solidità del sistema delle imprese della provincia in termini di struttura societaria. Illustra tra laltro il rilievo di consorzi, cooperative e altre forme societarie e il peso delle società di capitali rispetto a quello delle società di persone e delle imprese individuali. I valori relativi ai tassi di crescita indicano levoluzione congiunturale (ultimo anno) e strutturale (ultimi 5 anni) del fenomeno osservato. Le imprese individuali sono numericamente maggiori (42.940) rispetto alle altre forme societarie, il maggior tasso di crescita nellultimo anno è registrato dai consorzi (+2,1%), tralasciando il dato relativo alle altre forme che comprende svariate tipologie. Nellultimo quinquennio anche le società di capitali hanno evidenziato un buon incremento (+3,9).
Descrive larticolazione settoriale del sistema economico della provincia in funzione della distribuzione delle imprese attive per macrosettori di attività, evidenziandone anche levoluzione congiunturale. Nellultimo anno il settore con maggiore crescita è il settore edile (+1,7%) mentre in coda le imprese agricole sono diminuite del 2,5%.
Descrive larticolazione settoriale del sistema economico della provincia in funzione della distribuzione delle imprese registrate per macrosettori di attività, evidenziandone anche levoluzione congiunturale.
Illustra la solidità del sistema produttivo della provincia in termini di struttura societaria (e in particolare, sul piano del rilievo delle società di capitali rispetto al totale), confrontando la situazione attuale e levoluzione di lungo termine nella provincia con quella in altri ambiti territoriali rilevanti: regione, macroarea regionale Nord-Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria), Italia. A Genova, nel 2012 rispetto al 2002, diminuiscono le individuali e aumentano le società di capitali oppostamente a quanto avviene su tutto il territorio nazionale.
Confronta larticolazione settoriale del sistema economico di una provincia in funzione della distribuzione delle imprese attive per macrosettori con quella in altri ambiti territoriali rilevanti (regione, macroarea regionale, Italia). Nellarea genovese il commercio è lattività prevalente e supera il confronto con le realtà territoriali accostate, come per i trasporti, le assicurazioni e il credito, scarsa, come noto, la diffusione dellagricoltura.
Imprese femminili: è linsieme delle imprese la cui partecipazione di genere risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite. Imprese giovanili: è linsieme delle imprese in cui partecipazione di persone fino a 35 anni risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite. Imprese straniere: è linsieme delle imprese in cui partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite.
Indica il peso dellimprenditoria femminile, giovanile e straniera sul totale delle aziende della provincia, evidenziandone il rilievo nellambito delle principali forme societarie (società di capitali, di persone e ditte individuali). Le donne prediligono non solo la forma individuale dimpresa ma, soprattutto a Genova la struttura caratterizzata dallelemento personale delle società di persone.
Indica il peso dellimprenditoria giovanile sul totale delle aziende della provincia, evidenziandone il rilievo nellambito dei macrosettori economici. Consente anche di valutare il fenomeno osservato attraverso il confronto dei valori della provincia con quelli di altri ambiti territoriali rilevanti (regione, macroarea regionale, Italia). In tutte le aree territoriali a confronto i giovani si dedicano maggiormente al settore delle costruzioni, in Italia al turismo (15,7%).
Indica il peso dellimprenditoria femminile sul totale delle aziende della provincia, evidenziandone il rilievo nellambito dei macrosettori economici. Consente anche di valutare il fenomeno osservato attraverso il confronto dei valori della provincia con quelli di altri ambiti territoriali rilevanti (regione, macroarea regionale, Italia). Nella voce altri settori sono comprese attività di istruzione, artistica, sportiva, assistenza sanitaria e sociale ed è qui che le donne, rispettando la tradizione a loro assegnata, sono molto presenti. Fuori dal coro le donne genovesi che si dedicano allagricoltura in un territorio in cui è unattività minoritaria.
Indica il peso dellimprenditoria straniera sul totale delle aziende della provincia, evidenziandone il rilievo nellambito dei macrosettori economici. Consente anche di valutare il fenomeno osservato attraverso il confronto dei valori della provincia con quelli di altri ambiti territoriali rilevanti (regione, macroarea regionale, Italia). Gli imprenditori stranieri in tutte le aree esaminate sono dediti al settore costruzioni, a Genova e in Liguria diffuse sono le attività Commerciali e nel Nord Ovest il settore turistico.
Confronta, per tipo di natura giuridica, il tasso di sopravvivenza del sistema delle imprese, presentando levoluzione strutturale del fenomeno. Il tasso di sopravvivenza delle tavole è calcolato sul numero delle imprese attive nate nel 2009, 2010 o 2011 che risultano ancora vive uno, due o tre anni dopo. Il tasso di sopravvivenza, rapporto tra il numero di imprese attive nate e sopravvissute e il numero di iscrizioni nell'anno, è a favore delle imprese individuali sia a un anno sia a tre anni. Il tasso ad un anno è in discesa: è passato da 83,7 nel 2010 a 82,2 nel 2011 e a 81,1 nel 2012.
Confronta, per settore economico, il tasso di sopravvivenza del sistema delle imprese, presentando levoluzione strutturale del fenomeno. Il tasso di sopravvivenza delle tavole è calcolato sul numero delle imprese attive nate nel 2009, 2010 o 2011 che risultano ancora vive uno, due o tre anni dopo. Il tasso di sopravvivenza è buono per le imprese agricole e di trasporti; il tasso ad un anno si mantiene stabile nel tempo arrivando persino ad aumentare dal 94,8 del 2010 al 95,5 del 2012 per lagricoltura e dal 94,5 al 94,8 per le imprese di trasporti e spedizioni.
Illustra loccupazione creata in termini di dipendenti e indipendenti (titolari, soci e collaboratori) dalle imprese attive nella provincia, ma non necessariamente creata nella provincia, distinguendo tali imprese per tipologie di forma societaria. Evidenziando la capacità delle imprese attive nella provincia di generare posti di lavoro, offre un valore rappresentativo della loro capacità di sviluppo; indica in maniera invece solo parziale levoluzione delloccupazione creata dalle imprese nella provincia. Il grafico riporta il valore assoluto più recente e la sua variazione di breve termine (rispetto allanno precedente).
Illustra loccupazione totale in termini di dipendenti e indipendenti (titolari, soci e collaboratori) creata dalle imprese attive nella provincia, ma non necessariamente creata nella provincia, distinguendo le imprese e quindi loccupazione creata in relazione ai macrosettori di attività economica. Evidenzia il valore assoluto più recente e la sua variazione di breve termine (rispetto allanno precedente). Gli addetti totali (dipendenti e indipendenti) sono operativi soprattutto nel settore commercio e manifatturiero dove però gli addetti sono diminuiti del 12,3%, +21% nel settore agricolo.
Gli addetti autonomi registrano percentuali di variazione nel 2012, rispetto al 2011, molto ridotte: in evidenza i servizi alle imprese +3,6% e 2,7% degli addetti agricoli.
Presenta un quadro completo del sistema economico in funzione delle localizzazioni, ovvero le sedi di impresa e unità locali non cessate presenti nel territorio. Dellinsieme delle unità locali è possibile conoscere anche la suddivisione per posizione geografica della sede di riferimento, informazione che permette di rilevare la capacità del territorio di attirare nuove attività imprenditoriali. Evidenzia il valore assoluto più recente e la sua variazione di breve termine (rispetto allanno precedente). In evidenza le unità locali sul territorio italiano che crescono del 4,4% e solo dello 0,2% a Genova.
Mostra la specializzazione settoriale delle unità locali presenti sul territorio distinguendo linformazione sulla base della dislocazione geografica della sede dellimpresa. E possibile ricavare anche levoluzione della distribuzione rispetto allanno precedente. 6,5% è il tasso di crescita delle filiali di imprese assicurative e di credito a Genova nel 2012, le unità locali commerciali sono le più numerose ma hanno una crescita minima dello 0,4%.
Descrive la dislocazione geografica delle unità locali associate alle imprese con sede nel territorio riportando il dettaglio anche per le classi di natura giuridica complesse più numerose. Le informazioni presentate permettono di mettere in luce la vocazione extraterritoriale delle imprese insediate nel luogo in esame, evidenziandone anche levoluzione congiunturale. Per le unità locali registrate è il Nord Ovest ad evidenziare lincremento migliore, anche se contenuto, del 3,1% mentre in Liguria scendeno di 1,5%.
Definisce la dislocazione geografica delle unità locali associate alle imprese con sede nel territorio mettendone in luce la disaggregazione per settore di attività economica. Presenta anche landamento rispetto allanno precedente.
Fornisce il peso dellimprenditoria femminile, giovanile e straniera sul totale delle aziende della provincia, evidenziandone la rilevanza nelle principali forme societarie (società di capitali, di persone e ditte individuali) oltre che sul totale. Permette il confronto temporale con landamento del fenomeno osservato nello stesso trimestre dellanno precedente. Incremento buoni anche se con alte percentuali, in considerazione del numero limitato di imprese, 40 società di capitali: quelle giovanili nel 2013, rispetto allo stesso trimestre del 2012, %, quelle straniere +700% e quelle femminili +650%.
Fornisce il peso dellimprenditoria femminile sul totale delle aziende della provincia, evidenziandone la rilevanza nei vari macrosettori di attività economica oltre che sul totale. Permette il confronto temporale con landamento del fenomeno osservato nello stesso trimestre dellanno precedente.
Fornisce il peso dellimprenditoria giovanile sul totale delle aziende della provincia, evidenziandone la rilevanza nei vari macrosettori di attività economica oltre che sul totale. Permette il confronto temporale con landamento del fenomeno osservato nello stesso trimestre dellanno precedente. Tenendo conto dellesiguità dei numeri, da sottolineare il -39% delle iscrizioni di imprese nel settore costruzioni.
Fornisce il peso dellimprenditoria straniera sul totale delle aziende della provincia, evidenziandone la rilevanza nei vari macrosettori di attività economica oltre che sul totale. Permette il confronto temporale con landamento del fenomeno osservato nello stesso trimestre dellanno precedente. Le imprese straniere nel settore costruzioni sono il 52,1%, in prevalenza ditte individuali, come le imprese giovanili, registrano il 26,5% di iscrizioni in meno.