Progetto “School to work”: Politiche sociali in Italia ed Europa per contrastare il fenomeno dei NEET Mauro Terzoni Dirigente Politiche Comunitarie.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lezioni di Sociologia del lavoro
Advertisements

L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
Pari opportunità. Perchè le pari opportunità per H2- training ? Secondo le previsioni, entro il 2015 in Europa saranno richieste nuove figure qualificate.
I giovani anziani in Italia ed Europa: situazione attuale e tendenze di lungo periodo Roberto Leombruni (Labor) Matteo Richiardi (Università Politecnica.
1 PATTO PER LA CRESCITA INTELLIGENTE, INCLUSIVA E SOSTENIBILE Monitoraggio del Mercato del lavoro e del ricorso agli Ammortizzatori sociali Bologna, 26.
Mercato del lavoro.
Verso il POR FSE Consiglio Regionale del Veneto
Famiglia, Lavoro e Politiche
Politiche comunitarie e realtà locali Sistemi locali di welfare Lavinia Bifulco.
Il mercato del lavoro in provincia di Cremona C. Lucifora Università Cattolica di Milano.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Ministero dello Sviluppo Economico
Politica di coesione - I nuovi regolamenti comunitari Prospettive per il periodo Paola Bertolissi – Commissione europea DG Occupazione, affari.
Direzione Lavoro Roma, 4 dicembre Pier Angelo Turri La transnazionalità nel P.O. FSE della Regione del Veneto.
1 Seminario Strumenti per la Cooperazione transnazionale del FSE Roma, 4 dicembre 2008 Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Coordinamento.
DOTE FORMAZIONE E DOTE LAVORO 2009 Milano, 30 marzo 2009.
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 1 - PROGRAMMAZIONE REGIONALE a cura di Antonio Mastrovincenzo Martedi.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
Jesi, 6 aprile Regione Marche Documento Strategico Preliminare Programmazione Fondi Strutturali
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
TITOLO VIII TCE Occupazione (inserito dal Trattato di Amsterdam 1997) Art. 125 Gli Stati membri e la Comunità si adoperano per sviluppare una strategia.
Il futuro dei programmi comunitari per i giovani 2014 / 2020 Varese, 8 ottobre 2012 IL PROGRAMMA DELLUE PER LISTRUZIONE, LA FORMAZIONE, LA GIOVENTU, LO.
il tasso di disoccupazione giovanile in Europa sfiora il 33%. Nel Lazio è al 35,3% in Italia 800mila giovani hanno lasciato prematuramente gli studi,
I target per lItalia allinterno della Strategia 2020 e la situazione attuale rispetto a Occupazione, Povertà, Istruzione Egidio Riva Università Cattolica.
DONNE E LAVORO INTERINALE Donne e nuove tecnologie Roma - martedì, 2 marzo 2004.
la Regione Toscana dal 2011 ha adottato una strategia integrata di interventi, in grado di operare sia sull'emergenza sia su interventi per promuovere.
Progettazione Europea sui temi attinenti le politiche di genere e pari opportunità Formagenere Lez. 3 ( docente : Carla Capaldo)
FOND0 SOCIALE EUROPEO & FONDAZIONE PER IL SUD
Nuove e vecchie generazioni di fronte alla crisi economica: il contributo del volontariato professionale Emilio Reyneri Dipartimento di Sociologia e ricerca.
Dal Programma Gioventù in Azione a Yes Europe! La mission dellAgenzia Nazionale per i Giovani Intervento Paolo Giuseppe Di Caro Udine, 25 gennaio 2013.
PON FSE ASSE ADATTABILITÀ, OB. SPECIFICO 1.4 Leducazione allimprenditorialità Roma, ISFOL, Marta Consolini.
La strategia europea per il 2020 un impegno per la scuola italiana
Estratto per la relazione del Dott. Trevisanato 30 maggio 2008.
1. Provincia di Savona. Settore Politiche del Lavoro e Sociali. Osservatorio del Mercato del Lavoro. Il mondo del lavoro al femminile.
COS'E' YOUTH ON THE MOVE? Youth on the Move (gioventù in movimento) è un'iniziativa faro, che ha preso il via il 15 settembre 2010, promossa dalla Commissione.
Piano di attuazione provinciale della Garanzia Giovani
PROGRAMMAZIONE TAVOLO A – LINEA 8 Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
PROGRAMMAZIONE TAVOLO A – LINEA 8 Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’esclusione giovanile: la crisi della campania
Dinamiche demografiche, familiari, sociali e ricadute educative
Donato Speroni - Ifg Urbino Corso Ruolo dell’operatore famiglie e misure statistiche Everything should be made as simple as possible, but not.
Dott.ssa Barbara Forni. Programma d'azione comunitaria nel campo dell’apprendimento, o Lifelong Learning Programme (LLP), il cui obiettivo generale era.
Progetto selezionato nel quadro del Programma ALCOTRA Alpi Latine COoperazione TRAnsfrontaliera Italia - Francia (Alpi) e cofinanziato dal.
N E E T Istituto Tecnico Statale “Tito Acerbo” Pescara
La Garanzia per i Giovani Valentina Curzi. Pacchetto Occupazione Giovani (2012) Pacchetto di misure proposte dalla CE: -Garanzia Giovani -Quadro di qualità.
La collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Progetto Policoro della CEI.
I Fondi indiretti all’interno dell’Unione Europea
Date: in 12 pts EUROPA & ET 2020 Indicatori statistici e raccomandazioni all'Italia Paolo Battaglia e Luca Pappalardo - DG Istruzione e Cultura (EAC) Bruxelles,
PIEMONTE 1 Luglio 2015.
PARLIAMO DI GARANZIA GIOVANI. DISOCCUPAZIONE GIOVANILE Agosto 2014: 44,2%
Per una dimensione internazionale della formazione I.P.S.A.R. “LE STREGHE” Istituto Professionale per Servizi Alberghieri e Ristorativi.
1 Presentation Autonomous Province of Trento and expectation/role in the project Kick-off meeting Autonomous Province of Trento Trento, December 18, 2014.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI LAVORO E LAVORI FORMAZIONE, MERCATO DEL LAVORO, LAVORO DI CURA E POLITICHE.
Servizio Informazione e Promozione Economica Mantova: Economia e Lavoro a cura di Marina Martignano Servizio Informazione e Promozione Economica Camera.
Comitato di sorveglianza POR FSE Firenze 08 maggio 2015 Rapporto Annuale di Esecuzione 2014 Maurizio De Fulgentiis.
Giovani Sì Progetto per l’autonomia dei giovani Comitato di sorveglianza POR FSE Viareggio, 15 giugno 2012 Alessandro Compagnino.
Comitato di Sorveglianza POR CRO FSE Toscana Firenze, 25 giugno 2014 ADG POR CRO FSE Garanzia Giovani in Toscana.
Valentina Joffre Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Sociali Napoli, 21 maggio 2013 Corso di Sociologia del Lavoro Università.
Evento annuale POR FSE Toscana Livorno, 5 dicembre 2014.
Orientarsi nel mercato del lavoro nella regione Friuli Venezia Giulia > Il mercato del lavoro: il “luogo” dove si incontrano la domanda e l’offerta > Il.
Donne e lavoro in vda Intervento Consigliera Parità Regionale 8 marzo 2006.
Comitato di Sorveglianza POR CRO FSE Toscana Firenze, 25 giugno 2014 Iris/Gouré/R&I La valutazione degli esiti occupazionali degli interventi.
Comitato di sorveglianza POR FSE Firenze 25 giugno 2014 Rapporto Annuale di Esecuzione 2013 Maurizio De Fulgentiis.
E U R O PA Intervento Davide Bonagurio.
1 1 Il primo giro d’Italia delle donne che fanno impresa Enzo Santurro Retecamere 14 Gennaio 2013 Seminario formativo V ALORIZZARE LE COMPETENZE PER L.
Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Occupazione Obiettivo competitività regionale e occupazione.
Area Politiche di cittadinanza – Lavoro Garanzia Giovani Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Webinar 18/06/2014.
Le Pari opportunità nel Fondo Sociale Europeo e nella strategia per l’occupazione.
1 European Union Regional Policy – Employment, Social Affairs and Inclusion Politica di coesione Proposte di nuovi regolamenti: principali elementi.
Transcript della presentazione:

Progetto “School to work”: Politiche sociali in Italia ed Europa per contrastare il fenomeno dei NEET Mauro Terzoni Dirigente Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE Regione Marche

Il progetto «School to work» L’obiettivo: Scambio di buone pratiche e di esperienze nel processo di transizione dalla scuola al lavoro in Europa La durata: 12 mesi dal 1 feb.2013 al 31 gen.2014 I Partner (10 partner di 7 Paesi europei): Italy: INFORCOOP· MARCHE REGION - WORKOPP Portugal:· ANJAF· GEBALIS Belgium:· MIREC France:· MEF du Cotentin Germany:· VHS Poland:· THE MALOPOLSKA SCHOOL OF PUBLIC ADMINISTRATION Spain:· ESFERA

L’obiettivo del progetto Il progetto si propone di analizzare le politiche e le misure direttamente indirizzate all'occupazione giovanile a livello nazionale e regionale al fine di valutare le politiche e gli interventi per la transizione dalla scuola al lavoro, con particolare riferimento alle attività incentrate sui NEET. Ciò al fine di sostenere le strategie europee e promuovere l'integrazione sociale, l'inclusione e l'occupazione. I n ogni Paese partner, le migliori pratiche saranno analizzate e saranno oggetto di visite di studio al fine di mostrare ciò che funziona sul campo e il tipo di sostegno politico necessario. Il risultato di questo processo sarà l’elaborazione di alcune raccomandazioni strategiche per le politiche integrate al fine di migliorare, anche attraverso l’integrazione dei fondi strutturali, l'occupazione e le politiche di inclusione soprattutto per i giovani e i gruppi vulnerabili.

Gli Output del progetto Report nazionali sulle politiche per l’occupazione giovanile Viene illustrata la situazione a livello di singolo Paese sulla situazione occupazionale dei giovani e quali sono i principali strumenti e tipologie di interventi attuati per contrastare il fenomeno in aumento della disoccupazione giovanile. Realizzato. Catalogo delle buone prassi Il catalogo sarà frutto della collezione delle bp selezionate e approfondite durante le visite studio, sulla scorta dei report nazionale e delle informazioni fornite da ogni PP: Ad oggi sono state collezionate tutte le BP e preparate le schede; si stanno completando le visite studio Linee Guida Strategiche A partire dai rapporti nazionali e dal catalogo delle BP, inoltre si definiranno delle linee guida strategiche per migliorare: • il coordinamento fra le politiche e gli strumenti • la costruzione di partnership fra economia sociale, imprese e gli attori istituzionali • l’integrazione delle pratiche nelle politiche • le scelte di policy necessarie per migliorare lo sviluppo dei processi di transizione scuola lavoro come strumento per l'inclusione

Chi sono i NEETs ? NEET è un acronimo che indica “Not in education, Employment or Training” e identifica i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non si formano. Rappresentano una categoria più ampia dei disoccupati tradizionali in quanto include anche i giovani che non sono alla ricerca di un lavoro.

Le tipologie dei NEETs 1. II disoccupato convenzionale (the conventionally unemployed): è il più grande sottogruppo; possono essere suddivisi in disoccupati di breve e lunga durata (12-24 mesi) 2. L’indisponibile (the unavailable): comprende soprattutto le persone con responsabilità familiari (es: le donne non supportate da politiche di conciliazione) e le persone malate o disabili. 3. Il disimpegnato (the disengaged): questo gruppo comprende sia i giovani scoraggiati che non cercano più lavoro che altri giovani che seguono stili di vita asociali e/o criminali. 4. Il cercatore di opportunità (the opportunity seekers): aspettano opportunità di lavoro che più si adattino alle loro carriere di istruzione, alle loro ambizioni e al loro interesse personale. 5. Il Neet volontario (the voluntary Neets): sono persone che amano viaggiare o sono impegnati in musica o attività artistiche senza fini professionali; in questa categoria troviamo anche i c.d. «figli di papà». Si ritiene che l’attenzione delle politiche per il lavoro dovrà concentrarsi soprattutto sulle prime tre categorie di Neets.

Perché è importante attivare politiche a favore dei NEETs ? I Neet rappresentano una delle principali criticità nel passaggio dal sistema educativo a quello lavorativo I costi dei NEET non sono solo economici (perdita di reddito), ma anche sociali. Essere senza lavoro per un lungo periodo riduce il capitale sociale rendendo ancora più difficile trovare un lavoro in futuro. Dopo molti tentativi senza successo nel trovare un lavoro, si hanno maggiori probabilità di scoraggiarsi e così fermare la ricerca di occupazione. Tra i giovani Scoraggiati c’è più probabilità di sviluppare comportamenti anti-sociali o finire nei circuiti criminali.

Report nazionale sui Neet In base ai dati Istat (Istat, 2012) i NEETs in Italia sono circa 2.110.000. Secondo i dati Eurostat 2012 il tasso di NEETs sul totale della popolazione 18-24 anni si attestava al 27%. Figura 1: NEETs Rates. Fonte: Eurostat

Figura 2: NEETs Rates by gender. Fonte: Eurostat Riguardo l’andamento dei tassi per genere nell’ultimo decennio. In particolare, il tasso maschile è cresciuto in maniera più netta di quello femminile. Questo può essere uno degli effetti della crisi economica che ha pesantemente colpito il paese negli ultimi anni. Infatti, se l’Italia si basava ancora su un modello di riferimento simile al «male breadwinner» (letteralmente capofamiglia maschio), una percentuale di donne era già fuori dal mercato del lavoro in partenza. La crisi ha, invece, colpito più pesantemente gli uomini creando situazioni di disoccupazione e disagio anche tra la potenziale forza lavoro maschile. Figura 2: NEETs Rates by gender. Fonte: Eurostat

Sorprendentemente, la percentuale di NEETs è maggiore all’interno della popolazione più istruita (diploma e laurea). Questa situazione è dovuta ad un aumento dei NEET diplomati e laureati negli ultimi tre anni. Figura 3: NEETs Rates by level of education (ISCD 2 Digits). Low Education=ISCED0-2; High Education ISCED 3-6. Fonte: Eurostat

Alcune considerazioni finali La crisi sembra, quindi, avere inciso maggiormente sugli uomini più istruiti, in precedenza più protetti dal rischio della disoccupazione. Il costo totale dei giovani in una condizione di NEET in Italia è di 26,631 miliardi di euro, il più elevato d’Europa, che corrisponde all’1,7% del PIL (Eurofound, 2012). Negli ultimi decenni, l’istruzione secondaria superiore è diventata particolarmente diffusa. Infatti il tasso di scolarità, considerando solo il secondo ciclo di istruzione, è pari a circa il 90%. A questi livelli il rischio di bocciatura aumenta (13,7%). Aumentano anche gli studenti che iniziano le scuole superiori ma non le terminano. Questi soggetti hanno una probabilità maggiore di diventare NEETs.

L’impiego dei fondi comunitari della programmazione 2014-2020 per contrastare la disoccupazione giovanile Tra i 7 obiettivi specifici dell’asse occupazione del nuovo POR FSE vi è “rafforzare l’occupabilità dei giovani attraverso misure attive e preventive sul mercato del lavoro” La Regione Marche nella proposta di riparto del POR FSE individua questa tra le 5 prime priorità del Programma (sulle 18 complessive) proponendo una allocazione su tale priorità oltre il 16% del totale delle risorse. Inoltre nell’approvazione del quadro finanziario comunitario per il 2014/2020 è stata introdotta la «Youth Employment Initiative», risorse destinate alle regioni con un tasso disoccupazione 15/24 anni > 25% (sì le Marche): per l’Italia si stima che arriverà oltre mezzo miliardo di euro, da impegnare nel biennio 2014/2015. Nell’ambito della YEI il governo, d’intesa con le Regioni, sposando lo slogan europeo “il tuo futuro è il mio futuro” sta predisponendo una proposta di attuazione in Italia della Youth Guarantee: il progetto europeo che si pone l'obiettivo di trovare un lavoro ai giovani under 25 (ma lo Stato membro può decidere di arrivare fino a 30 anni). La Youth Guarantee è la risposta dell'Europa alla crisi economica e ai problemi della disoccupazione giovanile. Il principio alla base della Youth Guarantee è: lo stato deve accompagnare il giovane nella transizione dallo studio al lavoro, impegnandosi a proporgli un impiego più che dignitoso alla fine del suo percorso di studi. I servizi per l'impiego, dopo aver formulato con l'interessato il bilancio delle competenze, si impegnano, entro 4 mesi dal termine degli studi o dalla perdita di occupazione, a proporre un contratto di lavoro (apprendistato o tempo indeterminato), un'esperienza qualificante di formazione o tirocinio, un progetto di autoimpiego.

Grazie per l’attenzione !