LE GRANDI SCONOSCIUTE E ARTICOLO 11 (Gen.C.A. ris. Luigi Chiavarelli) FORZE ARMATE LE GRANDI SCONOSCIUTE E ARTICOLO 11 (Gen.C.A. ris. Luigi Chiavarelli)
20.556,9
FORZE ARMATE DELL’UNIONE EUROPEA
FORZE ARMATE Marina Aeronautica Esercito Carabinieri
ESERCITO
MARINA
AERONAUTICA
CARABINIERI
Il decreto legislativo 5 ottobre 2000 ha elevato l’Arma dei Carabinieri al rango di Forza Armata.
Corpi armati dello Stato: Guardia di Finanza Corpo militare della Croce Rossa Corpo delle Infermiere volontarie Corpo militare del sovrano ordine di Malta Una Diocesi: - Ordinariato militare
(porta le “stellette”) Il personale appartenente alle forze armate ed ai corpi armati dello Stato assume la denominazione di "militare". (porta le “stellette”)
SONO 180.270 SARANNO 170.000 DOVREBBERO ESSERE 190.000 (ESCLUSI I CARABINIERI)
MINISTERO DIFESA I MINISTRO STATO MAGGIORE DIFESA AREA TECNICO - OPERATIVA AREA TECNICO - AMMINISTRATIVA CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA CAPI DI STATO MAGGIORE ESERCITO – MARINA AERONAUTICA - CARABINIERI SEGRETARIO GENERALE – DIRETTORE NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI 10 DIREZIONI GENERALI
COMPITI DELLE FORZE ARMATE LEGGE 14 novembre 2000 n.331 Art. 1 Compiti delle Forze armate 1) Le Forze armate sono al servizio della Repubblica. 2) L’ordinamento e l’attività delle Forze armate sono conformi agli articoli 11 e 52 della Costituzione e alla legge. 3) Compito prioritario delle Forze armate è la difesa dello Stato. 4) Le Forze armate hanno altresì il compito di operare al fine della realizzazione della pace e della sicurezza, in conformità alle regole del diritto internazionale ed alle determinazioni delle organizzazioni internazionali delle quali l’ Italia fa parte. 5) Le Forze armate concorrono alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgono compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità ed urgenza. 6) Le Forze armate sono organizzate su base obbligatoria e su base professionale secondo quanto previsto dalla presente legge.
DATE DA RICORDARE Obiezione di coscienza: 1998: legge 8 luglio 1998 n. 230 Donne nelle Forze armate: 1999 legge 20 ottobre 1999 n. 380 Sospensione della leva: anno 2004: legge 23 agosto 2004, n. 226 - Esercito totalmente professionale: anno 2005
UN PO’ DI STORIA
Nota n.76 - 4 maggio 1861 Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici Militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda. Tutte le relative iscrizioni ed intestazioni, che d'ora in poi occorra di fare o di rinnovare, saranno modificate in questo senso. Il Ministro della Guerra Manfredo Fanti
GUERRE PATRIE Lotta al brigantaggio (1861/1871) 3^ guerra d’indipendenza (1866) Presa di Roma (1870) Guerre coloniali (1885/ 1896) Sbarco a Suda (1897) - Corpo di spedizione in Cina (1900) Guerra italo-turca (Libia) (1911/1914) 1^ Guerra mondiale (1915/1918) - 2° intervento in Libia (1922)
- Bombardamento e sbarco a Corfù (1923) Guerra d’Etiopia ( 3ott ’35 / 5 mag ’36) - Guerra di Spagna (1936 / 1939) - 2^ Guerra mondiale (10 giu ’40 / 25 apr ‘45) - Guerra di Liberazione (1943 / 1945)
PRINCIPALI RESISTENZE IN GRECIA: DIVISIONI “ACQUI” E “PINEROLO” “PERUGIA” E “FIRENZE” IN ALBANIA DIVISIONE “MARCHE” A RAGUSA SPALATO LERO KOS UNITA’ DELLA SARDEGNA E DELLA CORSICA - ROMA: PORTA SAN PAOLO LIBERAZIONE PORTO DI BARI E DELLA PUGLIA RESISTENZA IN MONTAGNA
-1° Raggruppamento motorizzato -Corpo Italiano di Liberazione
+ 6 Gruppi di Combattimento Divisioni di circa 10.000 uomini ciascuna “Folgore”, “Friuli”, “Legnano”, “Cremona”, “Mantova” e “Piceno” + 160.000 uomini delle Divisioni ausiliarie adibiti a compiti logistici.
Forze Armate nella guerra di liberazione: 80.000 CADUTI
MISSIONI PER IL MANTENIMENTO DELLA PACE MISSIONI DI PACE MISSIONI PER IL MANTENIMENTO DELLA PACE
125 MISSIONI PER IL MANTENIMENTO DELLA PACE 35 ANCORA IN CORSO 10.000 I MILITARI IMPIEGATI
Principali Missioni in atto Afghanistan Albania Bosnia Cipro Congo Egitto Emirati Arabi Macedonia Georgia Haiti Hebron India Iraq Kosovo Libano - Libia Malta Marocco Mediterraneo Orientale Oceano indiano Palestina Pakistan Siria Sudan
MISSIONI PER IL MANTENIMENTO DELLA PACE MISSIONI ONU MISSIONI NATO MISSIONI UE MISSIONI ITALIANE
peacemaking peaceenforcing peacekeeping peacebuilding
REGOLE D’INGAGGIO Le direttive diramate dalle competenti autorità militari, che specificano le circostanze e i limiti entro cui le forze possono iniziare o continuare il combattimento con quelle contrapposte.
GUERRA ASIMMETRICA
GLI OBBIETTIVI DEL NEMICO SONO I GOVERNI DEBOLI E I POPOLI “FIACCHI”
MANTENIMENTO DELLA PACE O GUERRA ?
COS’E’ LA GUERRA ?
(Vocabolario Treccani) “Conflitto aperto e dichiarato tra due o più Stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali,religiosi ecc.nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi. ….” (Vocabolario Treccani)
Articolo 11 “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali….”
Segue art.11 …consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo
Art. 52. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.
Articolo 78 “ Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari”
Articolo 87 “ Il Presidente della Repubblica….ha il comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio supremo di difesa ….dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.”
Rifiuta di risolvere con la violenza le contese internazionali, ma: Non rifiuta di difendersi Non rifiuta di difendere i propri cittadini in difficoltà Non rifiuta di difendere i propri interessi se gravemente lesi Non rifiuta di difendere popolazioni gravemente minacciate…..purché lo richieda l’ ONU.
Nessuno stato è un’isola La globalizzazione ha esteso il concetto di “Patria” e ha reso più facile il diffondersi delle “infezioni” Si è esteso il concetto di difesa: Nessuno stato è un’isola
RISCHI - Interessi di parte nascosti - Difesa dei deboli solo una scusa
E I PROPRI RAPPRESENTANTI RIMEDI: VIGILANZA DEL POPOLO TRAMITE I MEDIA E I PROPRI RAPPRESENTANTI
La Chiesa ammette la guerra giusta, purché: Il danno causato dall’aggressore sia durevole e certo; Tutti gli altri mezzi per porvi rimedio si siano rivelati impraticabili o inefficaci; Ci siano fondate condizioni di successo; Il ricorso alle armi non provochi mali e disordini più gravi del male da eliminare. (Catechismo della Chiesa cattolica)
GANDHI: “ SE DOVESSI SCEGLIERE TRA LA VIOLENZA E LA VILTA’, PREFERIREI LA VIOLENZA…….. MEGLIO LA VIOLENZA CHE LA CODARDIA. LA NON VIOLENZA NON E’ SERVILE SOTTOMISSIONE AL MALVAGIO.”
FINE
Articolo 5 L'obbedienza L'obbedienza consiste nella esecuzione pronta, rispettosa e leale degli ordini attinenti al servizio ed alla disciplina, in conformità al giuramento prestato. Il dovere dell'obbedienza è assoluto, salvo i limiti posti dalla legge e dal successivo art. 25
Articolo 9 Doveri attinenti al giuramento. 1. Con il giuramento il militare di ogni grado s'impegna solennemente ad operare per l'assolvimento dei compiti istituzionali delle Forze armate con assoluta fedeltà alle istituzioni repubblicane, con disciplina ed onore, con senso di responsabilità e consapevole partecipazione, senza risparmio di energie fisiche, morali ed intellettuali affrontando, se necessario, anche il rischio di sacrificare la vita. 2. L'assoluta fedeltà alle istituzioni repubblicane è il fondamento dei doveri del militare.
Art. 6. (Norme di Principio) Le Forze armate debbono in ogni circostanza mantenersi al di fuori delle competizioni politiche. ……………..
Art. 8. (Norme di principio) I militari non possono esercitare il diritto di sciopero, costituire associazioni professionali a carattere sindacale, aderire ad altre associazioni sindacali. ………………