Cosa è la Religione La Religione riguarda il rapporto dell’uomo con Dio. Alla base di ciascuna religione c’è la convinzione che il mondo e la vita dell’uomo dipendano da esseri diversi dall’uomo, più potenti, ai quali l’uomo si affida e ai quali chiede protezione.
Cosa è la Fede E’ la capacità profonda di un essere umano di credere con assoluta certezza nella verità e correttezza di una tesi. La fede si fonda sull'accettazione di una realtà inspiegabile razionalmente e logicamente, la quale non risulta evidente, e viene quindi accettata come vera nonostante l'oscurità che l'avvolge. Il giornalista americano Henry Mencken definì la fede “credenza illogica nel verificarsi di ciò che è improbabile”. La Bibbia dice “Fede significa essere certi delle cose che speriamo”.
La storia delle religioni è una disciplina sorta in età moderna, il suo scopo è comprendere in modo storico tutte le religioni, tenendo conto delle somiglianze e delle differenze tra le varie religioni. Lo studio delle Religioni costituisce la base per un vero e consapevole dialogo interreligioso, che può considerarsi uno scambio di vedute aperto, sincero e rispettoso tra persone. Le basi del dialogo interreligioso sono: la libertà di esprimere le proprie opinioni; il desiderio di ascoltare; la capacità di ascoltare l’altro e comprenderlo;
Le fondamenta per un vero dialogo interreligioso sono: Il rispetto per l’altro e la fiducia che l’interlocutore con cui si dialoga sia sincero e in buona fede; la comunicazione, il parlare sono attività dell’uomo che prevedono ascolto e comprensione. E’ necessario che coloro che dialogano pensino che le idee dell’altro abbiano lo stesso valore delle proprie; il dialogo può prevedere la possibilità di mettere in discussione le proprie opinioni.
Il dialogo interreligioso non prevede la scomparsa delle diversità. Ognuno ha la sua identità religiosa, culturale che va rispettata, con la comprensione non si pretende di creare una nuova religione universale. Al contrario, è proprio la consapevolezza della propria identità a consentire una qualsiasi forma di dialogo. Oggigiorno l’incontro delle religioni è una necessità fondamentale per creare le condizioni necessarie a una convivenza pacifica: è naturale e inevitabile che le religioni si incontrino; oggi questo incontro avviene in tempi accelerati e sulla spinta di questioni che coinvolgono il pianeta (il mondo delle comunicazioni, le migrazioni di lavoratori, la fuga di rifugiati).
Il dialogo interreligioso deve essere dinamico, è un esercizio di tutta la vita. Il dialogo non giunge mai a una meta, è sempre provvisorio e mai completo, non si esaurisce e le tematiche che affronta sono infinite. Il dialogo appartiene alla vita umana e la vita è costante novità.
Il Pregiudizio Il pregiudizio è il maggior nemico del dialogo interreligioso, esso è un’opinione preconcetta, capace di fare assumere atteggiamenti ingiusti verso qualcuno o qualcosa che non si conosce e non si vuole o si ha paura di conoscere Avere pregiudizi significa dare un giudizio negativo e soggettivo a ciò che non si conosce.
La metafora dei porcospini di Schopenhauer Il racconto descrive dei porcospini che vorrebbero avvicinarsi tra loro per scaldarsi e che si sforzano di trovare la distanza giusta per non ferirsi con i loro aculei. Questo racconto può essere adattato al dialogo interreligioso, bisogna capirsi e avvicinarsi ma spesso non riusciamo a trovare la giusta misura per vivere accanto a persone profondamente diverse da noi, accettandoli e facendoci accettare, nonostante idee, abitudini, stili di vita, dottrine, culture diverse. La migliore relazione non è quando le persone sono perfette, ma quando gli esseri umani imparano a convivere con gli aculei degli altri apprezzando e coltivando la motivazione per salvaguardare la specie.