Parte terza. Le strutture famigliari Dati ISTAT 2002 - 2003 TIPOLOGIA1994-19952002-2003 FAMIGLIE SENZA NUCLEI 22,9%27,2% Una persona sola21,1%25,4% FAMIGLIE.

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Parte terza

Le strutture famigliari Dati ISTAT TIPOLOGIA FAMIGLIE SENZA NUCLEI 22,9%27,2% Una persona sola21,1%25,4% FAMIGLIE CON UN NUCLEO 76%71,5% Coppie senza figli18,9%19,2% Coppie con figli45,6%40,8% Totale (in migliaia)

Libere unioni Copie ricostituite (coniugate e non) Single

–Le coppie con figli > 25 anni conviventi passano dal 14,3% dal al 20,7% dal

Aumento del 59% circa negli ultimi dieci anni Separazioni Divorzi

L affidamento dei figli nell 84% dei casi è alla madre Laffidamento congiunto è passato dal 1,2% del 1994 al 11,9% del 2003 Laffidamento esclusivo al padre è sceso dal 6,4% del 1994 al 3,8% del 2003 Nel 2003: I figli minori coinvolti sono stati il 52%del totale il 61% di essi aveva meno di 11 anni

Nuclei familiari (2001) – Nuclei monogenitoriali (2001) – di cui con un figlio con 2 o più figli Nuclei monogenitoriali Con genitore femmina Nuclei monogenitoriali In Lombardia Nuclei monogenitoriali In provincia di Cremona (fonte ISTAT cens. 2001)

Nel 2003 la metà delle madri sole con figli minori ha dichiarato di avere risorse scarse o insufficienti e oltre il 12% era povera (a fronte del 10,6% in generale) Le famiglie delle madri sole con figli sono famiglie con un unico percettore di reddito Il 13% ha un contratto a termine Lassegno di mantenimento medio per un figlio è di

Il tasso di disoccupazione delle giovani donne (15-24 anni) è del 44,5% al sud (32% tra gli uomini) contro il 17,7% al nord e il 25,9% al centro. Gli occupati in provincia di Cremona nel 2001 erano: 63% uomini 37% donne Fonte Camera di Commercio Cremona

A partire dagli anni ottanta lunione di fatto si è imposta come la forma prevalente di inizio della vita di coppie per i giovani dellEuropa nord-occidentale. Le coppie di fatto sono una realtà ormai diffuse e in forte crescita anche in Italia. Si registra 1 convivenza ogni 5 prime unioni a livello nazionale e 1 ogni 4 nel nord – centro Italia. Due terzi dei giovani attorno ai 25 anni si dichiarano favorevoli alla convivenza.

1,3% 3,8%

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