L’importanza della lettura precoce in famiglia: razionale e pratica del progetto Nati per Leggere Giorgio Tamburlini Centro per la Salute del Bambino Coordinamento Nazionale NpL 1
La promozione della lettura: perché intervenire precocemente? Le prime epoche della vita, dallo sviluppo embrio-fetale ai primi anni di vita, sono cruciali per lo sviluppo delle competenze e della capacità di acquisirne delle nuove. Questo è dovuto al modellamento precoce delle basi neurobiologiche di funzioni quali la motricità, il linguaggio e la relazione. I I due anni sono quelli che si costituisce la rete e quello che ci mettete ha più possibilità di restare e restare più a lungo. Questa è la ragione della attenzione Noi lavoriamo sulla modellazione neuro-anatomica neurobiologica di connessioni sulla quale poi poggia il nostro comportamento e le competenze di domani, 2
La scoperta di competenze un tempo inimmaginabili giustificano la precocità degli interventi: l’attività del cervello di un neonato varia sensibilmente all’ascolto della madrelingua, di una voce registrata e del silenzio 3
Gran parte dello sviluppo del SNC avviene nei primi anni di vita 4
Formazione di nuove sinapsi in conseguenza di stimoli esperienziali I periodi più sensibili per lo sviluppo delle funzioni cerebrali: dalla gravidanza ai primi 1000 giorni Formazione di nuove sinapsi in conseguenza di stimoli esperienziali 5 5
“Serve and return”: il vocabolario si sviluppa maggiormente nei bambini di madri altamente responsive Lo sviluppo di nuove sinapsi richiede interattività La stimolazione unidirezionale non è sufficiente 6
Effetti a lungo termine di interventi precoci Gli effetti della stimolazione cognitivo- relazionale attuata tramite le madri tra 9 e 24 mesi di vita sono ancora evidenti all’età di 17-18 anni. Differenze significative tra bambini sottoposti o meno all’intervento precoce, sono riscontrabili in: - QI - vocabolario - capacità di lettura e di comprensione del testo (Walker S et al. Lancet, 2005) 15 anni dopo hanno scoperto che i bb allora malnutriti che avevano ricevuto le stimolazioni precoci nel periodo tra i primissimi mesi e anni di vita, avevano, rispetto a quelli che avevano ricevuto le stimolazioni, un quoziente intellettivo più alto, un vocabolario più ricco e una migliore capacità di lettura e di comprensione del testo. Questo vi fa capire cosa succede quando noi interveniamo precocemente andiamo a fissare sulla rete neuronale delle competenze che restano a lungo. 7
Lo schema concettuale apporti cognitivo-relazionali rete neuronale competenze Questa foto illustra sostanzialmente gli apporti cognitivi che relazionali di una mamma che legge al suo b Questa immagini illustra la rete neurale. Cellule, alcuni miliardi, e fili che collegano le cellule molte migliaia per ogni cellula: rete neurale. Allo stesso tempo è ò’hardware del computer che abbiamo nel nostro cervello che raccolglie tutti i software che ci mettiamo dentro Tutto questo consente il trasferimento degli apporti precoci in competenze precoci al bambino. Questo viene rappresentato dal grafico che… 8
L’idea della lettura precoce in famiglia nasce nei primi anni ’90 negli USA Reach out and Read (ROR) Dall’osservazione dell’interesse dei bambini molto piccoli verso i libri in ambulatorio pediatrico Dall’osservazione che i genitori consigliati di leggere ai bambini osservavano rapidi progressi nel linguaggio Inizia l’ attività e vengono effettuati i primi studi per valutare l’efficacia dell’intervento del pediatra (consiglio + dono del libro)
Il razionale di ROR/NpL Maggiore attitudine dei genitori a lettura ad alta voce Maggiore esposizione a lettura ad alta voce e ai libri Migliore linguaggio del bambino e “emergent literacy” Minori problemi di lettura (scuola elementare)
NpL oggi in Italia E’ costruito sulla alleanza tra bibliotecari e pediatri, con un forte elemento di coordinamento (CSB – coord.to nazionale NpL) ed una componente di monitoraggio e valutazione Comprende oltre 400 progetti locali e più di 8000 operatori coinvolti (pediatri, bibliotecari, educatori, lettori volontari). il Centro Nord è più rappresentato rispetto al Sud
Analisi dei dati PRE-intervento (2870 questionari, 9 aree, 2000-2002) attitudine alla lettura precoce nelle famiglie italiane Sud 12% Centro/Nord 28% %
Confronto PRE-POST. Attitudine alla lettura presente % RR 1,6 95% IC 1,4-1,8
Efficacia della lettura precoce sul linguaggio, Italia Giacomo Toffol, Massimo Melloni , Rita Cagnin et al. Studio di efficacia del progetto NpL Quaderni ACP ottobre 2011 14
Valutazione NpL: conclusioni L’attitudine a leggere ad alta voce ai bambini piccoli prima di NPL è risultata bassa (20%), con differenze importanti tra Nord (30%), Centro (20%) e Sud (10%). A distanza di 4-5 anni dall’avvio delle attività di NPL l’attitudine è aumenta in tutte le realtà, in media del 50% Il consiglio del medico risulta associato ad una maggiore attitudine a leggere ad alta voce L’effetto maggiore è sulle famiglie con bassa attitudine iniziale.
I benefici della lettura ad alta voce Leggere ad alta voce ai bambini: stimola lo sviluppo del linguaggio promuove le competenze di lettura migliora le probabilità di successo scolastico motiva il bambino ad amare i libri riduce gli effetti delle disuguaglianze sociali sui bambini promuove lo sviluppo economico e…rafforza la relazione affettiva 16
Lettura, sviluppo complessivo del bambino, esiti a lungo termine Sviluppo cognitivo e del linguaggio Sviluppo emotivo, affettivo e relazionale IL successo scolastico come è ovvio influenza poi quello che è il destino complessivo del b quando sarà grande. Questa è la concezione generale che sta dietro la promozione alla lettura, lettura sviluppo complessivo del bambino, sviluppo cognitivo da una parte ma anche come è stato detto sviluppo affettivo dall’altra e tutte queste cose restano e consentono uno sviluppo complessivo del b che si trasferisce in capacità in competenze ed esiti sociali quando il b sarà grande esiti sociali ed economici a lungo termine 17
Il razionale economico: gli investimenti precoci nel capitale umano sono più efficaci 18
Le sfide dell’operatività 1 Le sfide dell’operatività 1. come raggiungere coloro che più se ne potrebbero giovare nuclei familiari con fattori di rischio sociale, nuclei familiari immigrati 2. come formare adeguatamante gli operatori non solo sapere, ma saper fare e sapere “essere” nei confronti delle famiglie: modulo di formazione nazionale NpL, pool di formatori 19