Università di Pavia LE RAGIONI DELLINTEGRAZIONE DIFFERENZIATA AUMENTO DEL NUMERO DEGLI STATI MEMBRI DIFFERENTI VISIONI DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE
Università di Pavia I TERMINI UTILIZZATI PER INDICARE LINTEGRAZIONE DIFFERENZIATA EUROPA A DUE VELOCITA # EUROPA À LA CARTE EUROPA A GEOMETRIA VARIABILE EUROPA A DUE VELOCITA # EUROPA A DUE CLASSI
Università di Pavia LE VARIE TIPOLOGIE DI INTEGRAZIONE DIFFERENZIATA CLAUSOLE AUTORIZZATORIE (COOPERAZIONI RAFFORZATE) FLESSIBILITA CASO PER CASO (ASTENSIONE COSTRUTTIVA) FLESSIBILITA PREDEFINITA (MONETA UNICA, PROTOCOLLI SU DK, IR, GB) FLESSIBILITA ESTERNA AI TRATTATI (SCHENGEN, FISCAL COMPACT)
Università di Pavia LA COOPERAZIONE RAFFORZATA ARTT. 20, TFUE ART. 20 TFUE: COMPETENZE NON ESCLUSIVE REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLUNIONE E RAFFORZAMENTO DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE APERTURA A TUTTI GLI STATI MEMBRI AUTORIZZAZIONE IN ULTIMA ISTANZA DA PARTE DEL CONSIGLIO VOTAZIONE IN SENO AL CONSIGLIO
Università di Pavia GLI ARTT TFUE ARTT. 326 E 327: LIMITI ART. 328: APERTURA AGLI ALTRI STATI MEMBRI ART. 329: COOPERAZIONI RAFFORZATE NEI SETTORI CHE NON SIANO LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA: RICHIESTA ALLA COMMISSIONE – LA COMMISSIONE PUÒ PRESENTARE UNA PROPOSTA AL CONSIGLIO – IL CONSIGLIO AUTORIZZA A MAGGIORANZA QUALIFICATA. COOPERAZIONI RAFFORZATE NEL SETTORE DELLA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA: RICHIESTA AL CONSIGLIO, TRASMESSA ALLALTO RAPPRESENTANTE E ALLA COMMISSIONE CHE ESPRIMONO UN PARERE. IL CONSIGLIO AUTORIZZA ALLUNANIMITA.
Università di Pavia ISTITUZIONI DELLUE E COOPERAZIONI RAFFORZATE PARLAMENTO EUROPEO E COMMISSIONE AGISCONO IN COMPOSIZIONE ORDINARIA: LE CRITICHE A TALE SOLUZIONE LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO ART. 330 TFUE: TUTTI I MEMBRI DEL CONSIGLIO POSSONO PARTECIPARE ALLE SUE DELIBERAZIONI, MA SOLO I MEMBRI DEL CONSIGLIO CHE RAPPRESENTANO GLI STATI MEMBRI PARTECIPANTI AD UNA COOPERAZIONE RAFFORZATA PRENDONO PARTE AL VOTO (~ EURO).
Università di Pavia IL RISPETTO DELLEQUILIBRIO ISTITUZIONALE DELLUE I PARERI DELLA CORTE DI GIUSTIZIA SULLA COMPATIBILTA DI ACCORDI INTERNAZIONALI DELLUE CON I TRATTATI PARERE 1/76: LA CONCLUSIONE DA PARTE DELLA COMUNITA DI UN ACCORDO INTERNAZIONALE NON PUO AVERE COME EFFETTO LA RINUNCIA ALLAUTONOMIA DAZIONE DELLA COMUNITA NELLE SUE RELAZIONI ESTERNE, NE LA MODIFICA DELLA SUA COSTITUZIONE INTERNA ATTRAVERSO LALTERAZIONE DI ELEMENTI ESSENZIALI DELLA STRUTTURA COMUNITARIA, PER QUANTO RIGUARDA LE PREROGATIVE DELLE ISTITUZIONI, IL PROCESSO DI DECISIONE NELLAMBITO DI QUESTE E LA POSIZIONE RECIPROCA DEGLI STATI MEMBRI PARERE 1/91 PARERE 1/09
Università di Pavia LASTENSIONE COSTRUTTIVA ART. 31 TUE IN CASO DI ASTENSIONE DAL VOTO, CIASCUN MEMBRO DEL CONSIGLIO PUO MOTIVARE LA PROPRIA ASTENSIONE CON UNA DICHIARAZIONE FORMALE. IN TAL CASO ESSO NON E OBBLIGATO AD APPLICARE LA DECISIONE, MA ACCETTA CHE ESSA IMPEGNI LUNIONE … QUALORA I MEMBRI DEL CONSIGLIO CHE MOTIVANO IN TAL MODO LASTENSIONE RAPPRESENTINO ALMENO UN TERZO DEGLI STATI MEMBRI CHE TOTALIZZANO ALMENO UN TERZO DELLA POPOLAZIONE DELLUNIONE, LA DECISIONE NON E ADOTTATA.
Università di Pavia I PROTOCOLLI SU IRLANDA, DANIMARCA E REGNO UNITO REGNO UNITO E IRLANDA: PROTOCOLLO 20 = SPAZIO SCHENGEN PROTOCOLLO 21: SPAZIO DI LIBERTA, SICUREZZA E GIUSTIZIA DANIMARCA: PROTOCOLLO 21 = SPAZIO DI LIBERTA SICUREZZA E GIUSTIZIA
Università di Pavia ZONA EURO ART. 136 TFUE SOLO I MEMBRI DEL CONSIGLIO CHE RAPPRESENTANO GLI STATI MEMBRI LA CUI MONETA E LEURO PRENDONO PARTE AL VOTO PROTOCOLLO N. 14 SULLEUROGRUPPO
Università di Pavia LINTEGRAZIONE DIFFERENZIATA ESTERNA AI TRATTATI SCHENGEN FORME DI COLLEGAMENTO CON LUE SUCCESSIVA INTEGRAZIONE NEI TRATTATI FISCAL COMPACT