Analisi socio-economica della coesistenza ORGANISMI TRANSGENICI IN AGRICOLTURA Analisi socio-economica della coesistenza
IL PROBLEMA OGM Siamo in presenza di incertezza assoluta Nessuno è attualmente in grado di stabilire i reali effetti (positivi o negativi) sulla salute umana e sull’ambiente degli Organismi Transgenici La Comunità Scientifica è divisa sugli effetti che potrebbero essere prodotti da questi nuovi organismi.
Una cosa è certa: - AUMENTANO I RISCHI - NON MANTENGONO LE PROMESSE - NON DETERMINANO GRANDI VANTAGGI GRAN PARTE DELLA SOCIETA’ NON LI VUOLE CONSUMARE
POPOLAZIONE ITALIANA Fonti: PEOPLE SWG “La sfida della qualità”, 2001
Esiste sul mercato un’impresa disposta a produrre un bene che il 70% dei consumatori ha dichiarato di non voler comprare? Esiste sul mercato un’impresa disposta a convertire la sua produzione di qualità (da tutti copiata) in un’altra ritenuta dal consumatore di bassa qualità? Esiste sul mercato un’impresa che converte la sua produzione (competitiva) verso beni per i quali è consapevole di non essere competitiva?
Produrre un bene senza mercato significa produrre senza un futuro
La nostra agricoltura potrà competere con gli stessi prodotti dell’”agricoltura globalizzata”?
La nostra agricoltura potrà competere con gli stessi prodotti offerti da agricolture che: - hanno aziende agricole molto più ampie delle nostre; - non hanno limitazioni nell’uso di concimi; - non hanno limitazioni nell’uso di antiparassitari; - non hanno i nostri costi sociali; - non hanno i nostri costi ambientali; - non hanno limitazioni nell’uso della manodopera minorile; - non hanno i nostri costi burocratici.
…. e che cosa debba intendersi per qualità lo decide il consumatore! La nostra agricoltura potrà competere solo se sarà in grado di offrire prodotti di elevata qualità! …. e che cosa debba intendersi per qualità lo decide il consumatore!
Al momento attuale il consumatore richiede: - un prodotto con ottime caratteristiche organolettiche; - Un prodotto sicuro da un punto di vista nutrizionale (il consumatore è stanco di “mucche pazze, di polli alla diossina, ecc.); - Un prodotto “tracciabile”, per il quale sia possibile effettuare una “rintracciabilità di filiera”;
Gli OGM non rispondono ad alcuna di queste caratteristiche: - Non hanno migliori caratteristiche nutrizionali degli alimenti convenzionali; - Non sono sicuri da un punto di vista nutrizionale (la comunità scientifica è divisa su questo punto); - Non consentono la “tracciabilità di filiera” in quanto non consentono la coesistenza con altre forme di agricoltura;
Gli attuali OGM non consentono la coesistenza, in quanto il promotore virotico del transgene è di tipo costitutivo, per cui si esprime in ogni parte della pianta (radici, foglie, polline, ecc.) e, pertanto, origina inquinamento genetico.
(l’effetto è sostanzialmente irreversibile). Inquinamento genetico significa che una volta che il nuovo organismo è stato introdotto nell’ambiente difficilmente potrà poi essere eliminato (l’effetto è sostanzialmente irreversibile).
Il polline delle piante coltivate transgeniche feconda piante parentali selvatiche non transgeniche, che originano semi transgenici dai quali nascono piante selvatiche transgeniche. In una annata successiva il polline delle piante selvatiche transgeniche potrà fecondare piante coltivate non transgeniche.
Le attuali piante transgeniche non mantengono le promesse
LE PIANTE TRANSGENICHE “RR” NON RISOLVONO IL PROBLEMA DELLE ERBE INFESTANTI
L’UTILIZZAZIONE CONTINUA DELLO STESSO DISERBANTE DETERMINA LO SVILUPPO DELLE PIANTE INFESTANTI RESISTENTI A QUEL DISERBANTE
Alcune piante infestanti (anche di specie sensibili al Glyphosate) sono caratterizzate da un patrimonio genetico che consente loro di resistere al diserbante. Dopo pochi anni le piante infestanti che resistono al diserbante vanno ad occupare la “nicchia ecologica” lasciata libera dalle altre erbe infestanti sensibili al diserbante. Dopo pochi anni il problema delle erbe infestanti si ripresenta con le stesse modalità e con le stesse problematiche.
Resistenza genetica
Infestazione delle erbe resistenti
Soluzione proposta: - aumentare la dose di diserbante, al fine di diminuire il fenomeno della resistenza genetica delle piante - utilizzare miscele con i “vecchi” diserbanti - modificare nuovamente il patrimonio genetico della pianta coltivata, al fine di renderla resistente ad un’altra molecola diserbante
LE PIANTE PARENTALI SELVATICHE ACQUISISCONO IL TRANSGENE E DIVENGONO ESSE STESSE RESISTENTI AL DISERBANTE
A proposito di “FLUSSO GENICO” “Il flusso genico da piante coltivate (convenzionali o GM) a specie selvatiche è inevitabile, negli ambienti in cui esse vivono a contatto tra loro: ………… Non sorprende, per esempio, che 12 delle 13 piante agrarie più coltivate si ibridino con progenitori selvatici, o con altre specie imparentate, attraverso il trasferimento di polline.” LE BIOTECNOLOGIE VEGETALI E LE VARIETA’ OGM, Rapporto della Commissione congiunta delle Accademie Nazionali dei Lincei e delle Scienze, Roma 2002
LA STAMPA, 28 luglio 2005
LE PIANTE TRANSGENICHE COLTIVATE IN UNA ANNATA, DIVENGONO INFESTANTI DELLA COLTURA CHE LE SEGUE
“Anche i semi di piante transgeniche potrebbero diffondersi nell' ambiente consentendo la crescita delle piante modificate anche in tempi (stagioni successive a quella della coltura) ed in aree nelle quali non sono previste né desiderate: fenomeni peraltro già riscontrati nelle sperimentazioni. In particolare si sono verificati casi di raccolti geneticamente contaminati ottenuti da campi seminati con sementi non manipolate. Questo era dovuto alla crescita di piante transgeniche da semi rimasti nel terreno dalla precedente stagione, quando il campo era stato seminato con sementi manipolate.” Claudia Sorlini, Univ. di Milano, 2002
E’ un fatto che si è già verificato negli U. S. A E’ un fatto che si è già verificato negli U.S.A. dove la Colza RR è diventata una delle principali piante infestanti di altre coltivazioni (Mais e Soia RR). Il probelma è dato dai cosiddetti “semi volontari”. Ovvero i semi della coltivazione dell’annata precedente che sono caduti a terra durante la raccolta e che germinano nell’annata successiva.
“Semi volontari” di colza RR in un campo coltivato di soia RR
Come potrà essere contenuta l’infestazione della “Colza RR” anch’essa resistente al diserbante totale? Negli U.S.A. stanno utilizzando miscele di diserbanti (Roundop + altri diserbanti). Miscele di diserbanti che le principali industrie chimiche si sono affrettate a Brevettare!! (Brevetto della Monsanto n. 6.239.072/01 relativo alle “misture di serbatoio” di erbicidi)
Controlling Volunteer Roundup Ready Canola in Soybeans “Controllo di colza RR in coltivazioni di soia” Mike Cowbrough - Weed Specialist/OMAF; Clarence Swanton - Department of Plant Agriculture Professor/University of Guelph; François Tardif - Department of Plant Agriculture Professor/University of Guelph MAGGIO 2005
In conclusione: negli USA le piante “RR” non hanno risolto il problema delle erbe infestanti Tra le infestanti stanno prendendo piede quelle più resistenti al diserbante; Le infestanti sensibili stanno maturando una resistenza genetica al diserbante; Il gene di resistenza al diserbante è stato trasferito alle piante parentali selvatiche, che sono diventate esse stesse tolleranti al diserbante; Le piante coltivate ROUNDUP READY (soia, colza, ecc.) sono diventate esse stesse infestanti di altre coltivazioni a causa dei “semi volontari”.
GLI INSETTI COL TEMPO MATURANO UNA RESISTENZA GENETICA ALLA PROTEINA INSETTICIDA
”Limitazioni all’impiego di resistenze genetiche derivano dalle continue modificazioni cui va incontro il patogeno che, come già riportato, sviluppando nuovi geni di virulenza, è in grado di superare rapidamente le resistenze presenti nell’ospite.” Scarascia Mugnozza – Potenzialità del miglioramento genetico in piante ed animali – Accademia Nazionale di Agricoltura e CNR – Bologna, 2001
LE ATTUALI PIANTE TRANSGENICHE NON PRODURREBBERO DI PIU’ DELLE CONVENZIONALI
“Le piante transgeniche attualmente commercializzate non alzano il tetto di produzione potenziale. A questo scopo, sarebbe necessario rimaneggiare la pianta ex novo, non limitandosi ad introdurre singoli geni ma modificando processi fisiologici che rappresentano il collo di bottiglia dell’aumento di produzione.” Giuseppe Gavazzi, Genetista, Univ. Di Milano, La Provincia, Quotidiano di Cremona e Crema, 25 gennaio 2004.
A proposito di aumento della produttività “……………… è ancora da dimostrare la superiore potenzialità produttiva delle varietà GM rispetto alle varietà locali adattate in sistemi agricoli sfavoriti da condizioni climatiche ….. o edafiche avverse. In questo caso il miglioramento genetico mediante la classica ibridazione intra e interspecifica seguita da selezione, ha sempre offerto e continuerà ad offrire risultati sorprendenti ed a costi relativamente bassi. Scarascia Mugnozza – Potenzialità del miglioramento genetico in piante ed animali – Accademia Nazionale di Agricoltura e CNR – Bologna, 2001
Alcuni studi americani hanno messo in evidenza che le piante transgeniche non producono più delle piante convenzionali. Soprattutto per quanto riguarda la soia si sarebbe registrata una diminuzione media della produttività del 6% circa (Università del Nebraska). Altre ricerche hanno verificato un aumento produttivo per il mais limitato al 2,6% (USDA).
PRODUZIONI: la Soia RR Negli U.S.A. le produzioni di soia GM sono risultate inferiori del 6% rispetto alle varietà di soia NON GM più produttive Agronomy Journal, 93, 2001 – Emlore R.W. et al., Gliphosate resistant soybean yelds compared with sister lines 47
altri studi americani indicano cali ancora più consistenti: Indiana, 15,5% Iowa, 19% C. Benbrook, Troubled times amid commercial success for Roundup Ready soybeans, Gliphosate efficacy is slipping and unstable genes erodes plant defenses and yelds, AgBiotech InfoNet Technical Paper n. 4, 3 May, 2001 © G. Sinatti 2004 48
Perché la soia RR produce meno? 1) Effetti collaterali inattesi della modificazione genetica, legato al transgene oppure legato al processo di inserzione del transgene (sembra che le piante GM siano meno resistenti a stress biotici ed abiotici, per cui si ammalano più facilmente di quelle non trasformate); 2) molte varietà GM derivano dalla trasformazione di cultivar meno produttive. (Università del Nebraska)
PRODUZIONI: la Colza RR uno studio universitario indipendente ha accertato che i raccolti di colza GM nel Saskatchewan (Canada) erano stati del 7,5% inferiori a quelli della colza convenzionale (33 contro 35,7 bushel/acro) M. Fulton, The producers benefits of herbicide resistant canola, AgriBioForum, vol 2., n. 2, 1999, www.agribioforum.missouri.edu 50
Allora perché le superfici in pochi anni hanno raggiunto i 50 milioni di ettari? La ragione è economica ed è dovuta al fatto che nei Paesi dove si è avuta l’esplosione delle superfici esiste un’unica filiera di produzione agricola (per piante convenzionali e OGM), per cui il prezzo di mercato è il medesimo per piante convenzionali e OGM. In questa situazione è ovvio che si sia avuta una esplosione delle superfici coltivate, in quanto rispetto alle convenzionali le piante transgeniche sono caratterizzate da un minor costo di produzione (a parità di prezzo il coltivatore preferisce seminare la pianta che ha il costo di produzione più basso).
LE ATTUALI PIANTE TRANSGENICHE NON CONSENTONO LA COESISTENZA CON ALTRE FORME DI AGRICOLTURA
“Può darsi che il polline di un transgenico visiti un campo dove si produce seme tradizionale, dando origine alla contaminazione. La segregazione totale è impossibile, la purezza assoluta non fa parte del mondo agricolo (e del mondo in generale).” F. Salamini, La Repubblica, 4/4/2001
La COESISTENZA tra agricoltura transgenica e agricoltura convenzionale potrebbe “obbligare” gli agricoltori ad abbandonare le forme di agricoltura tradizionali a favore di quella transgenica. Nessun agricoltore sarà disposto a produrre ai costi del convenzionale o del biologico per poi vendere ai prezzi del transgenico.
Per esempio alcune aziende agricole zootecniche biologiche a causa dell’inquinamento genetico sono state costrette a sostituire la soia con il pisello proteico e la farina di mais con la farina di frumento. Pisello proteico e farina di frumento hanno un costo superiore, che determina un aumento dei prezzi dei prodotti biologici. Se il prezzo dei prodotti biologici aumenta, gli altri prodotti, anche mantenendo invariato il prezzo, diventano più competitivi.
ALCUNI ESEMPI DI DANNI DA COESISTENZA - Per l’agricoltore. - Per il trasformatore.
Caso n. 1: Per l’agricoltore convenzionale Un coltivatore di piante convenzionali al momento della raccolta scopre che il suo prodotto è in parte transgenico. al di sotto della soglia di tolleranza (0,9%) al di sopra della soglia di tolleranza Di chi è la responsabilità? dell’agricoltore confinante, che in relazione alla coesistenza coltiva OGM? delle piante selvatiche OGM?
Non esiste certezza nell’individuazione della responsabilità del danno. Difficilmente il Giudice emetterà una sentenza a favore dell’agricoltore supportata da elementi di chiara responsabilità.
Caso n. 2: Per l’agricoltore convenzionale che ha stipulato un contratto di fornitura con un trasformatore. a causa della coesistenza il prodotto non risponde alle caratteristiche stabilite nel contratto Il trasformatore rifiuta il prodotto e richiede un indennizzo per mancato rispetto delle clausole contrattuali; l’agricoltore potrà rivalersi nei confronti di terzi “inquinatori”?
Non esiste certezza in merito all’”inquinatore”. Esiste certezza in merito al mancato rispetto delle clausole contrattuali da parte dell’agricoltore. Non esiste certezza in merito all’”inquinatore”.
- Il trasformatore sarà soddisfatto (i suoi danni saran- no pagati dall’agricoltore) - L’agricoltore dovrà risarcire i danni al trasformatore e difficilmente sarà risarcito del danno subito
Caso n. 3: Per l’agricoltore biologico Un coltivatore biologico non è certo di ottenere alla fine della coltivazione un prodotto “OGM free”. A causa della coesistenza abbandona la coltivazione bio. subisce un danno per le spese di avviamento dovute al periodo di conversione; subisce un danno per il mancato ammortamento di macchine e impianti specifici per la coltivazione biologica; subisce un danno per i minori prezzi di vendita
Non esiste certezza nell’individuazione della responsabilità del danno. Difficilmente il Giudice emetterà una sentenza supportata da elementi di chiara responsabilità.
“Quest'anno seminerò ancora mais “Quest'anno seminerò ancora mais. Ma se dovesse essere un'altra volta contaminato [da mais OGM], abbandonerò l'agricoltura biologica: non posso ogni anno subire episodi di contaminazione come questi". Dichiarazione di Enric Navarro, che negli ultimi quattro anni ha coltivato mais a Girona (Spagna). Il suo mais è stato contaminato da mais OGM di cui non si conosce la provenienza: a causa dell'azione del vento, il polline potrebbe infatti provenire da qualsiasi coltivazione Ogm.
Caso n. 4: Per il trasformatore Un trasformatore che produce alimenti “OGM free”, nonostante i contratti di coltivazione stipulati non riesce ad avere materia prima “OGM free”. subisce un danno per l’impossibilità di attuare il processo produttivo industriale; subisce un danno per il mancato rispetto dei contratti di fornitura al dettaglio; subisce un danno per la mancata utilizzazione di specifici imballaggi per prodotti “OGM free”.
Il TRASFORMATORE potrà rivalersi dei danni nei confronti dell’AGRICOLTORE che non ha rispettato gli accordi contrattuali.
Tale situazione determinerà la fine dei “Contratti a Termine” tra Agricoltori e Trasformatori.
Se è vero che può esistere la possibilità di “Coesistenza Tecnica” tra colture OGM e convenzionali, non è altrettanto vero che possa esistere una “Coesistenza Economica” a causa dell’aumento dei rischi di impresa!
La COESISTENZA tra agricoltura transgenica e agricoltura convenzionale aumenterà le difficoltà produttive di coloro che producono alimenti di qualità e non vogliono passare al transgenico. I costi di segregazione e di certificazione che queste aziende dovranno affrontare determineranno un aumento dei costi di produzione e, conseguentemente, un aumento dei prezzi dei loro prodotti. In questa situazione i prodotti di scarsa qualità diverranno più competitivi.
Nel caso di coesistenza gli OGM saranno gli unici prodotti che consentiranno di avere certezze in merito alla tecnica produttiva (costi) ed al prodotto finale ottenuto (prezzi di vendita).
CONCLUSIONI - La coesistenza rappresenta un primo passo per l’introduzione su larga scala degli OGM. - Nel caso di incertezza produttiva nessun agricoltore sarà disposto a produrre ai costi del convenzionale per poi vendere ai prezzi del transgenico. - Nel caso di incertezza produttiva nessun trasformatore imposterà processi produttivi che presentano un elevato grado di incertezza.
ANCORA UNA VOLTA LA MONETA CATTIVA SCACCERA’ LA MONETA BUONA
nel caso in cui sia utilizzato mais transgenico Riduzione del costo di produzione unitario di alcuni prodotti zootecnici nel caso in cui sia utilizzato mais transgenico 1 litro di latte 1 kg di carne di bovino adulto 1 kg di carne bovina di vitello 1 kg di carne suina da soggetti pesanti (160 kg) 1 kg di carne suina da soggetti magri (110 kg) 1 uovo 1 kg di carne di pollo (broiler) 1 kg di carne di cappone 1 kg di carne di faraona 1 kg di carne di tacchino
Granella di mais impiegata (kg/litro) 0,13333 Tab. 35 - Riduzione del costo di produzione di un litro di latte nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/litro) 0,13333 Insilato di mais impiegato (kg/litro) 0,70000 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/litro) 0,00159578 - Minor costo per insilato di mais (€/litro) 0,001081 Minor costo per litro (€/litro) di latte (lire/litro) 0,002677 5,18295 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 2,40000 Tab. 36 - Riduzione del costo di produzione di un kg di carne di vitellone nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 2,40000 Insilato di mais impiegato (kg/kg carne) 9,60000 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/kg carne) 0,02872481 - Minor costo per insilato di mais (€/kg carne) 0,014825 Minor costo per kg (€/kg) di carne di vitellone (lire/kg) 0,04355 84,32413 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 0,0 Tab. 37 - Riduzione del costo di produzione di un kg di carne di vitello nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 0,0 Insilato di mais impiegato (kg/kg carne) 0,90909 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/kg carne) - Minor costo per insilato di mais (€/kg carne) 0,0014039 Minor costo per kg (€/kg) di carne di vitello (CB) (lire/kg) 2,718288 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 1,6875 Tab. 38 – Riduzione del costo di produzione di un kg di carne di suino pesante (160 kg) nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 1,6875 Insilato di mais impiegato (kg/kg carne) 0,0 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/kg carne) 0,02019713 - Minor costo per insilato di mais (€/kg carne) Minor costo per kg (€/kg) di carne di suino pesante (lire/kg) 0,020197 39,1071 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 1,34545 Tab. 39 - Riduzione del costo di produzione di un kg di carne di suino magro (110 kg) nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 1,34545 Insilato di mais impiegato (kg/kg carne) 0,0 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/kg carne) 0,01610325 - Minor costo per insilato di mais (€/kg carne) Minor costo per kg (€/kg) di carne di suino magro (lire/kg) 0,016103 31,18023 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/uovo) 0,09041 Tab. 40 - Riduzione del costo di produzione di un uovo nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/uovo) 0,09041 Insilato di mais impiegato (kg/uovo) 0,0 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/uovo) 0,00108209 - Minor costo per insilato di mais (€/uovo) Minor costo per uovo (€/uovo) (lire/uovo) 0,001082 2,095213 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 1,14286 Tab. 41 - Riduzione del costo di produzione di un kg di carne di pollo (broiler) nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 1,14286 Insilato di mais impiegato (kg/kg carne) 0,0 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/kg carne) 0,01367851 - Minor costo per insilato di mais (€/kg carne) Minor costo per kg (€/kg) di carne di pollo (lire/kg) 0,013679 26,4853 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 3,57143 Tab. 42 - Riduzione del costo di produzione di un kg di carne di cappone nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 3,57143 Insilato di mais impiegato (kg/kg carne) 0,0 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/kg carne) 0,04274527 - Minor costo per insilato di mais (€/kg carne) Minor costo per kg (€/kg) di carne di cappone (lire/kg) 0,042745 82,76638 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 2,05882 Tab. 43 - Riduzione del costo di produzione di un kg di carne di faraona nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 2,05882 Insilato di mais impiegato (kg/kg carne) 0,0 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/kg carne) 0,02464134 - Minor costo per insilato di mais (€/kg carne) Minor costo per kg (€/kg) di carne di faraona (lire/kg) 0,024641 47,71228 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 1,16667 Tab. 44 - Riduzione del costo di produzione di un kg di carne di tacchino nel caso di utilizzazione di mais transgenico * Granella di mais impiegata (kg/kg carne) 1,16667 Insilato di mais impiegato (kg/kg carne) 0,0 Minor costo della granella di mais (€/kg) 0,0119687 Minor costo dell’insilato di mais (€/kg) 0,0015443 - Minor costo per granella di mais (€/kg carne) 0,01396349 - Minor costo per insilato di mais (€/kg carne) Minor costo per kg (€/kg) di carne di tacchino (lire/kg) 0,013963 27,03708 * È stato considerato solo il mais in quanto la soia transgenica in base agli elementi a disposizione presenta un costo di produzione unitario superiore a quello della soia convenzionale Fonti: nostre elaborazioni
- Latte (€/l) - Carne di vitellone - Carne di vitello Variazione del costo di produzione di alcuni prodotti dell’allevamento bovino (Lire/kg, anno 2004) Prodotti dell’ Allevamento Alimenti aziendali transgenici Mangimi “OGM free” Alimenti aziendali biologici - Latte (€/l) - 5,18295 + 3,325234 + 58,00873 - Carne di vitellone - 84,32413 + 46,617010 + 869, 4927 - Carne di vitello - 2,718288 + 0,867800 + 13,40702 Fonti: nostre elaborazioni
- Suino pesante - Suino magro Variazione del costo di produzione di alcuni prodotti dell’allevamento suino (Lire/kg, anno 2004) Prodotti dell’ allevamento Alimenti aziendali transgenici Alimenti “OGM free” Alimenti aziendali biologici - Suino pesante - 39,1071 + 22,96295 + 469,428 - Suino magro - 31,18023 + 19,47713 + 388,9708 Fonti: nostre elaborazioni
Variazione del costo di produzione di alcuni prodotti dell’allevamento avicolo (Lire/kg, anno 2004) Prodotti dell’ allevamento Alimenti aziendali transgenici Mangimi “OGM free” Alimenti aziendali biologici - Uovo (L/unità) - 2,095213 + 1,453816 + 27,95839 - Pollo - 26,4853 + 23,92689 + 423,2236 - Cappone - 82,76638 + 63,96597 + 1.186,712 - Faraona - 47,71228 + 36,16267 + 675,1544 - Tacchino - 27,03708 + 26,94636 + 463,7378 Fonti: nostre elaborazioni
Prodotto dell’ allevamento Variazione del costo di produzione di alcuni prodotti dell’allevamento bovino (Euro/kg, anno 2004) Prodotto dell’ allevamento Alimenti aziendali transgenici Mangimi “OGM free” Alimenti aziendali biologici - Latte (€/l) - 0,002677 + 0,001717 + 0,029959 - Carne di vitellone - 0,043550 + 0,024076 + 0,449056 - Carne di vitello - 0,001404 + 0,000448 + 0,006924 Fonti: nostre elaborazioni
- Suino pesante - Suino magro Variazione del costo di produzione di alcuni prodotti dell’allevamento suino (Euro/kg, anno 2004) Prodotti dell’ allevamento Alimenti aziendali transgenici Mangimi “OGM free” Alimenti aziendali biologici - Suino pesante - 0,020197 + 0,0011859 + 0,242439 - Suino magro - 0,016103 + 0,010059 + 0,200887 Fonti: nostre elaborazioni
Variazione del costo di produzione di alcuni prodotti dell’allevamento avicolo (Euro/kg, anno 2004) Prodotti dell’ allevamento Alimenti aziendali transgenici Mangimi “OGM free” Alimenti aziendali biologici - Uovo (l/unità) - 0,001082 + 0,000751 + 0,014439 - Pollo - 0,013679 + 0,012357 + 0,218577 - Cappone - 0,042745 + 0,033036 + 0,612886 - Faraona - 0,024641 + 0,018676 + 0,348688 - Tacchino - 0,013963 + 0,013917 + 0,239501 Fonti: nostre elaborazioni