Johannes Kepler
La vita Johannes Kepler nacque a Weil, nel Wurttemberg nel 1571 e morì nel 1630. Sebbene fosse nato figlio di genitori poveri, anche se nobili, ricevette un’eccellente istruzione nelle scuole luterane a all’università di Tubingen. Sperò di seguire la carriera ecclesiastica, ma scrisse un saggio su un argomento di astronomia che venne all’attenzione di Tycho Brahe, allora a Praga, e questi invitò il giovane a lavorare con lui come suo assistente. Dopo molta riflessione, Keplero accettò e, quando l’anno dopo, nel 1601, Tycho morì, Keplero fu nominato matematico imperiale al suo posto ed ereditò il suo enorme carteggio sulle osservazioni astronomiche.
Anche Keplero come Tycho Brahe, considerò la teoria eliocentrica di Copernico più di una mera ipotesi e pubblicò degli studi nei quali sosteneva che nessuna descrizione dell’universo che avesse la Terra al centro invece del Sole poteva mai essere accettata. Ma il più grande contributo fu l’insieme di tre leggi sul moto planetario che risolveva una volta per tutte il problema degli epicicli e delle orbite eccentriche ….
La prima legge di Keplero, descrivendo la traiettoria dei pianeti, portò un cambiamento sostanziale del sistema aristotelico, poiché affermava che il moto planetario non era perfettamente circolare. I pianeti non formavano, con il loro movimento, cerchi eccentrici intorno al Sole, ma ellissi con il Sole stesso in uno dei due fuochi.
La seconda legge di Keplero, riferendosi alla velocità del moto planetario, asseriva che il raggio vettore che collega idealmente un pianeta al Sole copre aree uguali in tempi uguali all’interno dell’ellisse. Questo significa che in un dato tempo, un pianeta si muove più velocemente quanto è più vicino al Sole.
La terza legge di Keplero, riferendosi all’ampiezza relativa delle orbite planetarie, collegava in modo proporzionale i periodi di rivoluzione dei pianeti con la loro distanza dal Sole. La scoperta di questa legge fu un risultato considerevole visti gli strumenti primitivi di cui Keplero disponeva!
Egli passò molti anni non solo elaborando le sue idee su queste leggi e preparando per la pubblicazione le tavole delle osservazioni di Tycho Brahe, ma anche riflettendo su quello che egli considerava come il grande problema irrisolto riguardante il Sole. Che cosa tiene i pianeti nelle loro orbite e che cosa li spinge a muoversi sempre in avanti???
Si rese conto che le speculazioni di Gilbert sulla possibilità che la terra fosse un magnete aveva qualcosa a che fare con la risposta a quella domanda, ma non capì mai di cosa si trattasse …
Bibliografia [1] Charles Van Doren, 2006, Storia della Conoscenza, Armando editore [2] Giancoli Douglas C., Fisica. Con Fisica Moderna, CEA editore, 2007 [3] [4] [5] [6] http://www.astrosurf.com/cosmoweb/sistemasolare/pianeti/files/keplero1.gif ( visitato il 20-05-2010 ) http://www.astrosurf.com/cosmoweb/sistemasolare/pianeti/files/keplero2.gif ( visitato il 20-05-2010 ) http://www.astrosurf.com/cosmoweb/sistemasolare/pianeti/files/keplero3.gif ( visitato il 20-05-2010 ) http://www.astroarte.it/astronomia/corso/img/andromeda.jpg ( visitato il 11-06-2010 )
Grazie a tutti per l’attenzione Barbara Iorio “Scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana”