UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE CORSO INTEGRATO DI ISTOLOGIA ANATOMIA & FISIOLOGIA MODULO DI ANATOMIA AA 2011-2012 Dott.ssa Veronica Papa
SCHELETRO ASSILE E APPENDICOLARE La componente scheletrica viene a sua vota suddivisa in: Scheletro assile: comprende le ossa del cranio del torace e della colonna vertebrale che insieme formano l’asse longitudinale del corpo Scheletro appendicolare: comprende le ossa degli arti superiori e inferiori ed i cingoli che li collegano al tronco
LO SCHELETRO ASSILE Costituito da 80 ossa, il 40% delle ossa del corpo umano. Comprende: Il cranio (22 ossa) e le ossa associate (6x ossicini uditivi e l’osso ioide La colonna vertebrale (24 vertebre+ il sacro ed il coccige) La gabbia toracica (24 coste + lo sterno) Lo scheletro assile crea una struttura che sostiene e protegge gli organi e fornisce la superficie di inserzione ai muscoli che: Regolano la posizione di testa, collo e tronco Eseguono movimenti respiratori Stabilizzano o posizionano strutture dello scheletro appendicolare
IL CRANIO Costituisce una “scatola” solida che racchiude e protegge l’encefalo, gli organi di senso e le parti iniziali dei sistemi digerente e respiratorio. E’ composto da: Neurocranio: è la parte che racchiude e protegge l’encefalo Splancnocranio o massiccio facciale: è la parte del cranio in rapporto con la porzione iniziale di apparati viscerali, quali il respiratorio ed il digerente. Le articolazioni tra le ossa della scatola cranica sono tutte sinartrosi e per la maggior parte suture; si trovano, infatti, solo due diartrosi o articolazioni mobile: L’articolazione fra icondili occipitali e l’atlante che stabilizza la porzione del cranio e dela colonna vertebrale consentendo, tuttavia una notevole ampiezza dei movimenti della testa L’articolazione fra la mandibola e l’osso temporale
La superficie esterna del cranio fornisce il passaggio a vasi sanguigni, nervi e alle membrane che proteggono e stabilizzano la posizione dell’encefalo oltre ad un’ampia area per l’inserzione dei muscoli che muovono la testa, gli occhi, la mandibola. Si riconoscono, infatti, Muscoli estrinseci che hanno il capo di origine sulla colonna vertebrale e si inseriscono sul cranio Muscoli intrinseci che hanno origine e inserzione sulle ossa del cranio e costituiscono l’insieme dei muscoli mimici e della masticazione dello splancnocranio.
Nel neurocranio distinto in base e volta si riconoscono 8 ossa piatte: - 4 pari - 4 impari e mediane Le ossa del neurocranio nel loro insieme costituiscono lacavità del cranio rivestita internamente da una membrana fibrosa che si chiama dura madre, questa è in continuità con l’aracnoide e la pia madre che rivestono l’encefalo e tutte insieme costituiscono le meningi. Lo splancnocranio o cranio facciale è formato da 14 ossa : - 12 pari - 2 impari
IL NEUROCRANIO Nel neurocranio distinto in base e volta si riconoscono 8 ossa piatte: - 4 pari - 4 impari e mediane Ossa impari - Frontale - Occipitale - Sfenoide - Etmoide Ossa pari - Parietali - Temporali
Le ossa del cranio si articolano tramite suture; in particolare si riconoscono: La sutura sagittale, posta sul piano sagittale che separa le due ossa parietali destra e sinistra La sutura coronale, posta sul piano coronale o frontale che separa l’osso frontale dalle due ossa parietali La sutura lamboidea che separa l’osso occipitale dalle due ossa parietali Le suture squamose che separano le ossa parietali e temporali dello stesso lato La sutura frontonasale che separa l’osso frontale dalle due ossa nasali.
Sutura frontonasale
OSSO FRONTALE E’ un osso piatto, impari. Forma lo scheletro della fronte, la volta del cranio e delle orbite e la parte anteriore della base del cranio è formato - squama, - arcate sopracigliari - margini sopraorbitari All’interno sono presenti i seni frontali, cavità comunicanti con le cavità nasali che contengono aria e le fosse lacrimali che accolgono le ghiandole lacrimali.
OSSO OCCIPITALE E’ un osso piatto, impari mediano, situato posteriormente. costituisce la base e la parete posteriore del cranio e presenta un foro che consente il passaggio del midollo spinale, detto foro occipitale o forame magno. Sulla faccia endocranica dell’ osso occipitale si osservano le fosse cerebrali e le fosse cerebellari L’osso occipitale comprende - un corpo, - due parti laterali, - i condili e - la squama, tutti circondano il grande foro. I condili occipitali sono processi che si articolano con l’ atlante, la prima vertebra cervicale.
LE OSSA PARIETALI Sono piatte, pari e simmetriche, di forma quadrangolare Formano la gran parte della parete latero-dorsale della scatola cranica.
LE OSSA TEMPORALI Sono pari e simmetriche, costituiscono parte della superficie laterale e inferiore del cranio. Sono formate da: - squama, una porzione piatta ed espansa, laterale, da una porzione petrosa che contiene l’orecchio interno, dal meato acustico esterno dai processi: mastoideo zigomatico e stiloideo. Tra questi due processi si trova la fossa mandibolare che serve per l’articolazione con la mandibola. Il processo mastoideo contiene le celle mastoidee che sono in comunicazione con l’orecchio medio e contengono aria. Nella parte inferiore si articola con la mandibola
OSSO SFENOIDE L’osso sfenoide è un osso impari, mediano posto alla base del cranio. Insieme all’etmoide contribuisce a formare la base del neurocranio oltre che delle cavità orbitali e nasali. Contrare rapporti con tutte le altre ossa sia dello splancnocranio che del neurocranio La sua forma è paragonabile una di farfalla, con un corpo piccolo e delle ali prominenti. Il corpo si trova in posizione mediana tra l’etmoide e l’occipitale connette anteriormente con il primo e posteriormente col secondo. Processi caratteristici dello sfenoide sono - 2 grandi ali e 2 piccole ali laterali, - i processi pterigoidei, - lamine verticali. Nel corpo si osserva la sella turcica, una depressione mediana che accoglie l’ipofisi.
ETMOIDE E’ un osso impari, mediano, irregolare, posto anteriormente allo sfenoide; Prende parte alla costituzione della base del cranio, delle fosse nasali e del setto nasale e delle cavità orbitali. È formato da - Due porzioni laminari impari fra loro perpendicolari, la lamina cribrosa e la lamina perpendicolare con una prominenza, la crista galli e - Due masse laterali , i labirinti che hanno delle cavità, i seni etmoidali e - Sporgenze laterali i cornetti
LA COLONNA VERTEBRALE E’ l’asse portante del corpo, si estende dal cranio alla pelvi tramite la quale scarica il peso del corpo sugli arti inferiori. Rappresenta l’asse fondamentale del tronco. E’ costituita dalle vertebre, ossa corte e irregolari, disposte in serie l’una sopra l’altra articolate fra loro, formando una lunga asta flessibile. Nella cavità centrale della colonna vertebrale trova protezione il midollo spinale. .
La colonna vertebrale è, quindi, formata dalla sovrapposizione di 33-34 metameri ossei, le vertebre. Viene generalmente suddivisa in 4 regioni: Regione Cervicale 7 vertebre Regione Toracica 12 vertebre Regione Lombare 5 vertebre Regione Sacro-coccigea 5 vertebre sacrali + 4-5 coccigee Presenta l’alternanza di 4 curve fisiologiche: 2 a concavità posteriore(lordosi cervicale e lombare) 2 a concavità anteriore (cifosi dorsale e sacrale)
STRUTTURA DELLE VERTEBRE Le vertebre sono quindi metameri che compongono la colonna vertebrale. Ciascuna vertebra, ad eccezione della prima vertebra cervicale, è costituita da: Un corpo le cui dimensioni aumentano in senso cranio-cauduale Arco vertebrale le cui dimensioni diminuiscono in senso cranio caudale (coda equina, diversa velocità di accrescimento della componente ossea e nervosa) . Le vertebre sono ossa corte e irregolari, costituite soprattutto da osso spugnoso, rivestito da osso lamellare; la costituzione può comunque variare a seconda dei vari distretti, in relazione alle sollecitazioni funzionali che esse ricevono.
Corpo a forma di cilindro, presenta una faccia superiore e una inferiore. Si articolano fra loro tramite sinfisi costituiti da dischi intervertebrali di fibrocartilagine Arco vertebrale, che delimita il foro vertebrale che contiene il midollo spinale
L’arco vertebrale è costituito da: 2 peduncoli posti anteriormente, a cui fanno seguito le masse apofisarie con i processi trasversi laterali per l’articolazione con le coste. 2 lamine poste posteriormente dalla cui confluenza in posizione mediana si proietta all’indietro il processo spinoso Processi articolari, 2 superiori e 2 inferiori per le articolazioni vertebrali
CONSIDERAZIONI FUNZIONALI Le vertebre sono articolate tra di loro e presentano dei legamenti a livello delle articolazioni. A livello del corpo sono presenti sinartrosi con la presenza di un disco intervertebrale; a livello dei processi si articolano attraverso diartrosi. Le articolazioni consentono tanti piccoli movimenti che nell’insieme consentono la mobilità di tutta la colonna con movimenti laterali, movimenti di flessione e di estensione, di torsione e di circumduzione. Il disco intervertebrale è formato da un nucleo polposo rivestito dall’ anello fibroso; in condizioni patologiche si può verificare una sua compressione tale per cui il disco fuoriesce dalla sua sede andando a comprimere il midollo spinale o un nervo spinale causando una condizione detta ernia del disco.
REGIONE CERVICALE Le 7 vertebre cervicali sono le più piccole, sostengono il peso della testa e formano lo scheletro del collo. Le prime due, atlante ed epistrofeo sono particolari, le altre sono simili tra loro, tranne la settima, detta vertebra prominente, perché presenta un lungo e sottile processo spinoso. Il corpo è piccolo, il processo spinoso è corto e bifido. I processi trasversi presentano il foro trasverso attraverso cui passano le arterie e le vene vertebrali.
ATLANTE Le prime due V cervicali, atlante ed epistrofeo, sono particolari: Sostengono il cranio, stabilizzano la posizione dell’encefalo e del midollo spinale, controllano il movimento della testa . La prima vertebra cervicale, atlante è un anello osseo con un arco anteriore dove alloggia il dente dell’epistrofeo, un arco posteriore da cui passa il midollo e due masse laterali che si articolano con i condili occipitali; Non ha corpo.
L’EPISTROFEO Ha un corpo caratterizzato da una prominenza sull’estremità superiore, il dente o processo odontoide; Il dente è l’asse attorno al quale ruota l’atlante per i movimenti laterali;
REGIONE TORACICA Comprende 12 vertebre toraciche; sono più cospicue e resistenti delle cervicali. Sono caratterizzate dalla presenza di faccette articolari per le coste sui processi trasversi in posizione laterale e sul corpo (semifaccette). Il processo spinoso, prominente è rivolto verso il basso. Le ultime tre si modificano progressivamente somigliando alle vertebre lombari
REGIONE LOMBARE Il segmento lombare della colonna vertebrale è costituito da 5 vertebre lombari che, sostenendo il peso maggiore del corpo sono le più grandi in assoluto. Hanno un corpo massiccio senza faccette articolari; Il foro vertebrale è di forma triangolare. I processi trasversi o costiformi sono rudimenti di coste saldate alla vertebra. .
La colonna vertebrale è la struttura essenziale nel determinare la stazione eretta, inoltre sopporta il peso della testa, degli arti superiori e del contenuto del tronco e lo scarica sugli arti inferiori. Nel sostenere queste “prestazioni statiche” la colonna è però sostenuta da suoi muscoli Si distinguono: Muscoli superficiali: Muscolo splenio della testa: origine C7, T1 e T2; inserzione occipitale Muscolo splenio del collo: origine T3a T6; inserzione C1aC3 Muscolo sacrospinale: origine sacro e processi spinosi vertebre lombari; inserzione I e II costa Muscoli medi: muscolo semi spinale : si estende profondamente al muscolo sacrospinale e si estende dal sacro alla nuca Muscoli profondi: muscoli interspinosi e intertrasversali (ileocostali)
MIDOLLO SPINALE Componente del SNC insieme all’encefalo (telencefalo) contenuto nella scatola cranica. Rappresenta l’unità morfologica più semplice del SNC: riceve informazioni sensitive o afferenti dalla periferia (tronco, arti e collo) e le trasmette ai centri di controllo superiori dell’encefalo (tronco, cervelletto, diencefalo e telencefalo), che elaborano le risposte motorie e le applicano, rimandandole al midollo spinale che attraverso la sua componente motoria o efferente le trasmette ai muscoli. E’ accolto nel canale vertebrale, ha la forma di un lungo cilindro lungo circa 44cm, il diametro di 1 cm ed il peso di 28 g. E’ collegato alla periferia da 33paia di nervi spinali di natura mista che fuoriescono a livello dei forami intervertebrali. Durante i primi anni di vita, la componente nervosa e la componente ossea della colonna cervicale si accrescono con uguale velocità mentre la colonna toracica e lombare crescono più del midollo corrispondente, fermandosi nell’adulto a livello di L2.Questo fenomeno definito ascensione midollare fa sì che mentre i nervi cervicali hanno un decorso praticamente orizzontale, a mano a mano che si prosegue lungo la colonna in senso cranio-caudale, l’andamento dei nervi spinali sia a mano a mano sempre più obliquo, fino a diventare verticale verso i rispettivi fori di uscita, costituendo la coda equina
Rigonfiamento cervicale (C IV-T I plesso brachiale) e lombare (L II-SIII plesso lombosacrale): rigonfiamenti del midollo spinale in conseguenza dell’innervazione destinata agli arti
Il midollo spinale è circondato da 3 lamine connettivali, le meningi: Dura Madre, più esterna a contatto con il periostio; lo spazio tra periostio e dura madre è lo spazio epidurale dove sono contenuti plessi venosi e tessuto adiposo. Aracnoide; lo spazio virtuale tra aracnoide e dura madre viene definito spazio subdurale Pia madre, più interna a contatto con il midollo; lo spazio fra pia madre e aracnoide è definito spazio subaracnoideo e contiene il liquido cefalorachidiano, che passando nel canale ependimale sbocca nel tronco a livello del IV ventricolo
STRUTTURA DEL MIDOLLO SPINALE In sezione trasversale, in superficie presenta solchi longitudinali che lo percorrono per tutta la lunghezza: Solco mediale anteriore e posteriore, punto di inserzione della pia madre Solco laterale anteriore e posteriore che corrispondono all’origine apparente delle radici sensitive e reali delle radici motorie. Si distingue: La sostanza bianca rappresentata dai fasci (assoni mielinici) delle vie ascendenti e discendenti corticospinali (o piramidali) e extra piramidali. La sostanza grigia a forma di farfalla, percorsa centralmente dal canale ependimale che contiene il liquido cefalorachidiano e costituita da colonne di neuroni e nuclei (corpi cellulari) dei neuroni motori e degli interneuroni.
Corno anteriore: regione motoria Corno posteriore: regione sensitiva
LA SOSTANZA GRIGIA All’ interno della sostanza grigia sono presenti due tipi di neuroni classificati in base alla lunghezza del loro assone: Cellule del I tipo di Golgi, caratterizzate da un lungo assone mielinizzato che fuoriesce dalla sostanza grigia Cellule del II tipo di Golgi, caratterizzate da un assone breve. Le cellule del I tipo di Golgi si classificano a loro volta in: Cellule radicolari, presenti nella regione anteriore e antero-laterale della sostanza grigia, sono i neuroni motori somatici (neuroni somatomotori) e viscerali (visceroeffettori) il cui assone innerverà muscolatura scheletrica o viscerale. Costituiscono l’origine reale della radice anteriori dei nervi spinali Cellule funicolari I neuroni somatomotori, a loro volta vengono classificati in: Motoneuroni a: destinati a innervare fibre muscolari scheletriche Motoneuroni g: destinati ad innervare le fibre dei fusi neuromuscolari ossia dei sensori dello stato di contrazione e distensione muscolare Le cellule viscero effettrici o motoneuroni b appartengono al sistema nervoso autonomo e sono localizzate nella porzione antero-laterale delle corna anteriori. Si distinguono in: Neuroni simpatici: neuromero C VIII- L II Neuroni parasimpatici: neuromeri sacrali SII- S V
Le cellule funicolari sono localizzate nelle corna posteriori. Possono ricevere informazioni da recettori per la sensibilità somatica (neuroni somatosentitivi) o per la sensibilità viscerale (neuroni viscerosensitivi). Sono chiamate funicolari perché emettono assoni che si dividono in un ramo ascendente ed uno discendente, i quali rientrano a vari livelli nel midollo spinale o nel tronco celebrale collegando così i diversi tratti del Sistema Nervoso Centrale Dalla confluenza delle radici anteriori e posteriori nascono i nervi spinali Va notato che l’origine effettiva delle radici posteriori non è a livello del midollo, ma è costituita da neuroni sensitivi, i gangli spinali, posti subito al di fuori del midollo spinale
COMPONENTE MOTORIA
COMPONENTE SENSITIVA
NERVI ORIGINE: ogni nervo presenta due origini: Origine apparente rappresenta il punto in cui il nervo emerge dal midollo spinale (nervi spinali) o dal tronco encefalico (nervi cranici) Origine reale rappresentata dalla sede in cui sono i corpi cellulari dalle cui fibre è costituito il nervo. NATURA: corrisponde alla «funzione» del nervo: Nervi motori dal centro trasmettono alla periferia impulsi in grado di generare una risposta. Si distinguono in: Nervi motori somatici: innervano direttamente un muscolo a contrazione volontaria Nervi motori viscerali: innervano la muscolatura viscerale. Presentano un’interruzione sinaptica in un ganglio del sistema nervoso simpatico situato in posizione varia, dai cui neuroni partono le fibre effettrici che innervano la muscolatura liscia. II. Nervi sensitivi costituiti da fibre che raccolgono gli stimoli dalla periferia per convogliarli al SNC. Si distinguono in: Nervi sensitivi somatici Nervi sensitivi viscerali
NERVI SPINALI 33 paia di nervi misti: 8 cervicali 12 toracici 5 lombari 5 sacrali 3 coccigei. Sono definiti nervi misti, in quanto formati nella porzione più vicina al midollo spinale dalla confluenza, a livello del foro intervertebrale delle radici anteriori motorie (somatiche e viscerali) e delle radici posteriori sensitive (somatiche e viscerali). Le radici anteriori motorie hanno l’origine apparente e reale a livello del solco laterale anteriore del midollo spinale, dove nel corno anteriore sono presenti i corpi cellulari dei motoneuroni somatici a e g e dei visceroeffettori b. le radici posteriori sensitive hanno l’origine apparente a livello del solco laterale posteriore, ma l’origine reale nel ganglio spinale posto al di fuori del midollo spinale. I neuroni del ganglio spinale staccano un ramo periferico che termina in un recettore di senso ed un ramo centrale che porta le informazioni al midollo spinale.
Ogni nervo spinale, a sua volta, uscito dal foro intervertebrale, si divide in un ramo dorsale che innerva le docce vertebrali ed un ramo ventrale che si organizza con altri nervi costituendo i plessi. In sequenza cranio-caudale si distinguono: Il plesso cervicale Il plesso brachiale Il plesso lombare Il plesso sacrale Il plesso pudendo Il plesso coccigeo
LA GABBIA TORACICA E’ una struttura ossea e muscolare che: protegge gli organi accolti nella cavità toracica Fornisce inserzione ai muscoli coinvolti nella respirazione Posiziona e stabilizza la colonna vertebrale Interviene nel movimento del cingolo scapolare e dell’arto superiore. E’ delimitata: Anteriormente dallo sterno Posteriormente dalle vertebre toraciche Lateralmente dalle coste. Presenta 2 estremità inclinate fra loro a 45°: Estremità superiore (Apice):è delimitata posteriormente da T1, lateralmente dalla I costa ed anteriormente dal manubrio dello sterno. Attraverso l’apice della gabbia toracica passano l’esofago, la trachea ed i vasi sanguigni ed i nervi che entrano ed escono dal torace Estremità inferiore (Base): è delimitata posteriormente da T 12, lateralmente dalla XII costa ed anteriormente dal processo xifoideo. Inferiormente è chiusa dal diaframma, lasciando solo il passaggio alle strutture che entrano nella cavità addominale (Apparato digerente)
LO STERNO E’ un osso piatto e allungato posto sulla linea mediana nella parete anteriore del torace Delimita anteriormente la gabbia toracica Si estende dall’alto in basso per circa 20 cm da T2 a T12. E’ composto da 3 porzioni: Il Manubrio: di forma triangolare è la porzione più ampia dello sterno. Il margine superiore presenta due incisure giugulari per l’articolazione con la clavicola; lateralmente il margine inferiore presenta due faccette articolari per la I e II costa Il corpo: formato dalla fusione di 4 segmenti. I margini laterali presentano faccette articolari per l’articolazione con le coste Il processo xifoideo: di forma irregolare, è sempre la porzione più piccola dello sterno. Le tre porzioni dello sterno si articolano fra loro tramite due sinfisi fibrocartilaginee: Articolazione manubrio- sternale Articolazione xifo-sternale
Articolazione Manubrio-sternale Articolazione xifo-sternale
LE COSTE 12 paia di ossa di forma simile a nastri, composte da una parte posteriore (ossea) e da una parte anteriore (cartilaginea). Decorrono a partire dalle vertebre toraciche e costituiscono la parete laterale della gabbia toracica. Posteriormente si articolano con le 12 vertebre toraciche, anteriormente direttamente o meno con lo sterno. Si dividono in: Coste vertebro-sternali o coste vere: 7 paia, sono connesse direttmente allo sterno da segmenti di cartilagine Coste vertebro-condrali o coste false: dalla VIII alla XII. Non si connettono direttamente allo sterno, ma dall’VIII alla X si fondono tra loro prima di raggiungere lo sterno, mentre le ultime due sono fluttuanti.
Sono costituite da: Una testa: rappresenta l’estremità posteriore e presenta 2 faccette articolari, separate da una cresta Un collo: posteriormente presenta il tubercolo costale che si articola con il processo trasverso della vertebra toracica corrispondente. Le coste si articolano con le vertebre attraverso: l’articolazione costovertebrale propriamente detta L’articolazione costotrasversaria Tramite queste articolazioni, ogni costa si articola due volte con la vertebra toracica corrispondente ed una con quella superiore.
ARTICOLAZIONI COSTOVERTEBRALI 1. Articolazione costovertebrale propriamente detta: Si stabilisce tra le 2 superfici piane presenti sulla testa della costa e la superficie composta dai corpi di 2 vertebre contigue Es. la VI costa si articola, mediante la testa, con la V e VI vertebra.
2. Articolazione costotrasversaria Tra la superficie articolare presente sul tubercolo costale e quella posta sul processo trasverso della vertebra corrispondente (VI costa-processo trasverso della VI vertebra).
MUSCOLI DEL TORACE Si distinguono muscoli intrinseci che presentano origine ed inserzione nel torace e muscoli estrinseci che, invece, hanno origine nel torace ma presentano inserzione varia Intrinseci - M. Elevatori delle coste (ispiratori) - M. Sottocostali (M. Trasverso del torace) (espiratori) - M. Intercostali Estrinseci - M. Toracoappendicolari - M. Spinoappendicolari - M. Spinocostali - M. Diaframma
MUSCOLI ELEVATORI DELLE COSTE Sono 12 paia di muscoli posti profondamente nel dorso, vicino alla colonna vertebrale. Origine: i processi trasversi della VII vertebra cervicale e delle vertebre toraciche (T9-T11). Inserzione: faccia esterna e margine superiore della costa sottostante. Innervazione: VIII nervo cervicale e nervi intercostali (12 paia). Azione: elevano le coste quindi sono muscoli inspiratori.
MUSCOLI SOTTOCOSTALI Si trovano nella parte interna e posteriore della parete toracica, vicino alle articolazioni costovertebrali. Origine: faccia interna delle coste Inserzione: faccia interna della costa sottostante. Innervazione: nervi intercostali. Azione: abbassano le coste (muscoli espiratori).
MUSCOLO TRASVERSO DEL TORACE Si trova sulla faccia interna della parete toracica anteriore. Separa i vasi ed i nervi dalla pleura Origine: faccia posteriore del corpo e del processo Xifoideo dello sterno. Inserzione: faccia interna della II, III, IV, V e VI cartilagine costale. Innervazione: nervi intercostali. Azione: abbassa le cartilagini costali muscolo espiratorio).
MUSCOLI INTERCOSTALI Occupano gli spazi intercostali e sono 11 per lato. si distinguono in: - esterni, - interni ed e - intimi. Origine: margine inferiore di ciascuna costa. Inserzione: margine superiore della costa sottostante. Innervazione: nervi intercostali. Azione: elevano e abbassano le coste (muscoli inspiratori ed espiratori).
MUSCOLI ESTRINSECI DEL TORACE Collegano le ossa del torace o della colonna vertebrale a quelle della cintura scapolare e pelvica - M. Toracoappendicolari - M. Spinoappendicolari - M. Spinocostali - M. Diaframma Muscoli toracoappendicolari - M. Grande pettorale - M. Piccolo pettorale - M. Succlavio - M. Dentato anteriore Origine: coste/ sterno Inserzione: cingolo toracico/omero Innervazione: plesso brachiale Azione :adducono e abducono l’omero, abbassano la clavicola, muovono la scapola e sollevano le coste.
MUSCOLI TORACOAPPENDICOLARI Grande pettorale, piccolo pettorale, succlavio, dentato anteriore
MUSCOLI SPINOAPPENDICOLARI Originano dalla colonna vertebrale e s’inseriscono sul cingolo toracico e sull’omero - M. Trapezio - M. Grande dorsale - M. Piccolo Romboide - M. Grande romboide - M. Elevatore della scapola Origine: colonna vertebrale Inserzione: cingolo toracico/omero Azione: ruotano la spalla e l’omero, sollevano la scapola. Innervazione : plessi cervicale e brachiale
I MUSCOLI SPINOCOSTALI Occupano lo strato medio del dorso e sono: -M. dentato posteriore -M. dentato superiore -M. dentato inferiore
MUSCOLO DIAFRAMMA Muscolo impari, largo e appiattito. Forma a cupola; separa la cavità toracica da quella addominale. Al centro della cupola si trova appiattita una zona detta centro frenico o tendineo dal cui contorno partono i fasci carnosi e su cui poggia il pericardio. Sul centro tendineo si trova l’orifizio della vena cava inferiore. In base alle inserzioni nel diaframma si riconoscono 3 parti: Parte lombare Parte costale Parte sternale: origina dalla faccia posteriore del processo xifoideo dello sterno. Tra i pilastri della parte lombare vi sono l’orifizio esofageo e quello aortico. Innervazione: plesso cervicale. Azione: contraendosi si abbassa ampliando la cavità toracica.