Telecom Italia
Un po’ di storia recente 1994: l’IRI approva il “Piano di riassetto delle telecomunicazioni” che prevede la fusione delle cinque società del gruppo IRI-STET impegnate nel settore telefonico (Sip, Iritel, che nel 1992 aveva acquisito le attività dell’Azienda di Stato per i Servizi Telefonici, Italcable, Telespazio e Sirm) e la nascita di una nuova società che assume la denominazione sociale di Telecom Italia. 1997: Telecom Italia è privatizzata. Tra il 20 e il 24 Ottobre le azioni sono cedute sul mercato attraverso un’Offerta Pubblica di Vendita. 1998: completa liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni 2003-2005: riassetto del Gruppo, con le fusioni Olivetti-Telecom e Telecom Italia - Tim
Area di attività di Telecom Italia I servizi di comunicazione rappresentano i principali mercati in cui è attiva Telecom Italia, con i suoi diversi marchi: Telefonia Fissa Telefonia Mobile Internet e Banda Larga Valore mercato: (milioni €) 12.695 17.170 3.770 Fonia fissa: 9.950 VAS: 2.745 Fonia mobile: 13.860 VAS: 3.310 Internet: 2.390 Trasm. dati: 1.380 Telecom Italia ha già lanciato le prime offerte convergenti Fisso/Mobile/Internet Offerta Convergente Fonte: Rapporto Assinform 2006
Alcune cifre di Telecom Italia Ricavi: 29.919 milioni di euro Personale: 85.484 Investimenti industriali: 5.173 milioni di euro Spesa annua in Ricerca, Sviluppo e Innovazione: 360 milioni di € investiti internamente, 180 milioni € commissionati all’esterno, 380 milioni € attivati nel resto della filiera Investimenti previsti 2005-2007: circa 14 miliardi di €, di cui oltre il 70% in innovazione e sviluppo
L’impegno all’estero del Gruppo Nella telefonia fissa, in Europa: Numero di accessi a banda larga Migliaia di accessi Nella telefonia mobile, in Brasile Numero di clienti Tim Brasil Milioni di linee (*) include LSG da maggio 2005
Indicatori finanziari dei principali operatori europei, 2005 (*) Si riferisce all’anno fiscale inglese; utilizzato il cambio medio del periodo 1/4/2005-31/3/2006; (a) after goodwill and amortization Fonte: Telecom Italia. Nota: il dato del debito di Telefonica non riflette ancora l’acquisizione di O2