Perspectiva artificialis Fabrizio Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007-2008 Perspectiva artificialis Introduzione alla prospettiva
nella mente del Grasso” “… imperò[c]che[‘] la maggior parte delle cose da ridere erano state, come si dice, nella mente del Grasso” Antoinio di Tuccio Manetti, Vita di Filippo Brunelleschi preceduta dalla novella del Grasso legnaiolo, (tratte dal codice Palatino 51 e 200) Firenze 1989. F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
“… e’[egli] misse innanzi et in atto lui proprio quello che’ dipintori oggi dicono prospectiva perché ella è una parte di quella scienza che è in effetto porre bene et con ragione le diminuzioni, et accrescimenti che appaiono agli occhi degli huomini delle cose di lungi …” F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
“… È questo caso della prospettiva, nella prima cosa in che è lo mostrò, fu in una tavoletta di circa mezzo braccio quadro, dove fece una pittura a similitudine del tempio di Santo Giovanni di Firenze, […] e pare che sia stato a ritrarlo dentro la porta del mezzo di Santa Maria del Fiore, qualche braccia tre, fatto con tanta diligenza e gentilezza e tanto a punto co’ colori de’ marmi bianchi e neri, che non è miniatore che l’avvessi fatto meglio…” F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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“E voleva che l’occhio si ponessi da rovescio per chi l’avessi a vedere e con una mano s’accostassi allo occhio e nell’altra tenessi uno specchio piano al dirimpetto, che vi si veniva a rispecchiare dentro la dipentura: quella dilazione, la distanza vel circa di braccia piccoline, quanto a braccia vere dal luogo ove mostrava essere stato a ritrarlo per insino al tempio …” F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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“…che fu il levarla dalla pianta e dal profilo e per via d’ìntersegatione.” F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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Metodo “del taglio” [costruzione legittima secondo Ludwig] F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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Sorgente proiettiva Punto vedente F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
Il punto di vista come centro di proiezione B F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
L’ottavo teorema dell’ottica di Euclide F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
L’invenzione rinascimentale del quadro F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
Applicazioni del secondo teorema di Talete 1 2 3 F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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prospettografi 3’ F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
Masaccio “…Dicesi che, sentendo la morte sua Filippo di ser Brunellesco, disse ‘Noi abbiamo fatto in Masaccio una grandissima perdita’; e gli dolse infinitamente, essendosi affaticato gran pezzo in mostrargli molti termini di prospettiva e di architettura” (Vite,II p. 300) F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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Leon Battista Alberti, De pictura F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
La costruzione albertiana F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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Lorenzo Ghiberti F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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Piero della Francesca, De prospectiva pigngendi F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
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Prospettiva architettonica come manipolazione delle apparenze ottiche Fabrizio Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007-2008 Prospettiva architettonica come manipolazione delle apparenze ottiche Dalle vicende della scena teatrale nel XVI secolo alla prospettiva in rilievo e alle obliquazioni architettoniche
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Anphitruo (189 [?] a.C.) Giove per possedere Alcmena assume le sembianze del marito, il re Anfitrione. Si avvale anche della complicità di Mercurio che fa la guardia alla reggia assumendo le sembianze del servo Sosia. Ma ecco che arriva il vero Sosia precedendo il re Anfitrione di ritorno vittorioso sui Teleboi. È notte e Sosia trova (Mercurio) un altro se stesso che deve convincere della propria identità: […] SOSIA – Tu dici che [io] non sono io? MERCURIO - E come potrei non dirlo se io sono io. SOSIA – Giuro per Giove che sono Sosia e che non giuro il falso. MERCURIO - E io giuro per Mercurio che Giove non ti crede perché crederà più a me senza giuramento che a te che giuri. SOSIA – E chi sono allora se non sono Sosia? F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008
MERCURIO – Quando non avrò più voglia di essere Sosia siilo pure tu, ma ora che lo sono io le buscherai se non andrai via di qui, uomo senza nome [… ignobilis]. SOSIA – a parte (certo quando lo contemplo e riconosco il mio aspetto, proprio come sono tatto io – perché mi guardo spesso allo specchio – non v’è nulla di più simile a me. Ha il cappello e il vestito uguali, proprio come li ho io. La gamba, il piede, la statura, il taglio dei capelli, gli occhi, il naso, e persino le labbra, le guance il mento, la barba, il collo: tutto. Che altro dire? Se ha pure le cicatrici sulla schiena non v’è somiglianza più somigliante di questa. Ma pure, quando ci penso, io sono quello che sono sempre stato. Conosco il padrone, riconosco la nostra casa, ho sani il sapere e i sensi. [… sane sapio et senso]). F. Gay – corso di fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva aa. 2007 - 2008