La trascrizione fonetica È la rappresentazione scritta dei suoni di una lingua. L’alfabeto utilizzato è l’IPA (International Phonetic Alphabet). Ad ogni simbolo IPA corrisponde UN SOLO fono.
Norme per la trascrizione fonetica La trascrizione si fa sempre tra parentesi quadre. 2) In trascrizione si devono indicare: i foni che costituiscono la parola, l’accento e eventuali lunghezze consonantiche o vocaliche
L’accento L’accento si indica tramite un apice posto PRIMA della sillaba tonica. [ra'gu] ['fjᴐ:re] [ri'kᴐrdo]
Accento e divisione in sillabe Nei gruppi consonantici in cui il primo elemento sia [s] o [z], esso appartiene sempre alla sillaba precedente (la divisione fonetica delle sillabe non coincide con la normale divisione ortografica!). ['pas.ta] [bas.'to:.ne] [res.'tᴐ]
Accento e divisione in sillabe 2) In presenza di consonanti doppie, il confine di sillaba passa tra una consonante e l’altra. ['bɛl.lo] [as.'trat.to] ['dop.pjo]
Lunghezza consonantica Per indicare che una consonante è lunga, ossia doppia, si può farla seguire dal simbolo <:> ['sil:aba] o semplicemente trascriverla due volte ['sillaba]
Lunghezza consonantica Quando la lunghezza riguarda un’affricata ([ʧ][ʤ][ʦ][ʣ]), la lunghezza si indica raddoppiando solo l’elemento di occlusione del simbolo IPA: ['katʧa] ['ᴐdʤi] ['pɛtʦo] ['mɛdʣo]
Lunghezza consonantica I foni [ʃ], [ʎ], [ɲ], [ʦ], [ʣ] sono sempre doppi, se sono in posizione intervocalica [aʃ'ʃutto] [maʎ'ʎo:ne] [koɲ'ɲo:me] [at'ʦjo:ne] [ad'ʣjɛnda]
Lunghezza vocalica Una vocale è lunga SOLO SE si trova in sillaba aperta, tonica e non finale di parola. Anche la lunghezza vocalica si indica con <:> [utʧel'li:no] [koɲ'ɲo:me] [fonolo'ʤi:a]
Le fricative alveolari [s] e [z] 1) all’inizio si parola dopo vocale: [s] [sa'la:to] [sis'te:ma] [soʧe'ta] 2) all’interno di parola dopo consonante: [s] [in'sɛtto] ['korso] 3) all’inizio di parola prima di fono sordo: [s] ['spalla] ['staŋko] ['skɛ:letro] 4) all’inizio di parola prima di fono sonoro: [z] ['zbaʎʎo] [zden'ta:to] [zgar'ba:ta]
Le nasali Davanti a [p] e [b]: [m] [um bam'bi:no] [im par'rᴐkkja] 2) Davanti a [f] e [v]: [ɱ] [iɱfet'tsjo:ne] [iɱ've:ʧe] 3) Davanti a [k] e [g]: [ŋ] [iŋkoʃ'ʃɛnte] [iŋgwar'da:bile] 4) In tutti gli altri casi: [n]
Il raddoppiamento fonosintattico (RF) Il RF è quel fenomeno per cui la consonante iniziale di una parola viene raddoppiata, in presenza di alcune particolari condizioni. Tranne che in pochi casi, il RF non è indicato nella grafia.
Il RF: alcuni esempi
Condizioni che determinano RF La consonante iniziale di una parola si raddoppia se questa parola è preceduta da: un’altra parola tronca [an'drᴐ ddo'ma:ni] [a'vrà mman'ʤa:to] [pubbliʧi'ta ppro'grɛsso]
Condizioni che determinano RF La consonante iniziale di una parola si raddoppia se questa parola è preceduta da: 2) I bisillabi “qualche”, “come”, “dove”, “sopra”, “ogni” ['kwalke v'vᴐlta] ['ko:me f'fatʧo a'dɛsso] ['oɲɲi t'tanto]
Condizioni che determinano RF La consonante iniziale di una parola si raddoppia se questa parola è preceduta da: 3) Monosillabi forti, ossia dotati di accento e/o peso lessicale
Quali sono i monosillabi forti? Le preposizioni a, su tra, fra. 2) Tutti i verbi monosillabici come ho, ha, sta, sto, va, fa, so, sa, è. 3) Le congiunzioni e, o, se, ma, che, né. 4) Pronomi e avverbi come tu, te, qui, qua, sì, no. 5) Alcuni monosillabi come do, re, mi, tre ecc…
RF: alcuni esempi [ᴐ d'dɛtto a mma'ri:a ke lle 'vᴐʎʎo 'bɛ:ne] Ho detto a Maria che le voglio bene [ᴐ d'dɛtto a mma'ri:a ke lle 'vᴐʎʎo 'bɛ:ne] È vero amore tra te e me [ɛ v've:ro a'mo:re tra t'te e m'me] Se vuoi venire, porta qualche dolce [se v'vwᴐj ve'ni:re 'porta 'kwalke d'dolʧe]
['gratʦje per latten'ʦjo:ne ʧi ve'dja:mo tra s'sɛtte 'ʤorni iŋ 'kwesto 'fi:ne setti'ma:na eserʧi'ta:tevi stu'dja:te ma n'non dimenti'ka:te di uʃ'ʃi:re kon ʎa'mi:ʧi e ddi appret'ʦa:re 'kwant ɛ b'bɛlla la ʧit'ta ddi 'rɛdʤo]