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Arianna tratto da: L’erba non cresceva ad Auschwitz di Mimma Paulesu Quercioli , Mursia Il materiale fotografico è tratto dai siti internet dedicati all’Olocausto e alla memoria Lavoro realizzato dalla classe 1B IGEA prof. Emiliana Lecca

Il padre: Adolfo Szorenyi, ebreo ungherese deceduto ad Auschwitz La famiglia di Arianna Il padre: Adolfo Szorenyi, ebreo ungherese deceduto ad Auschwitz La madre: Vittoria Pick, triestina deceduta ad Auschwitz Le sorelle: Edith, Stella, Daisy, Rosalia, Lea decedute ad Auschwitz (tranne Edith) I fratelli: Alessandro, Carlo deceduti ad Auschwitz Emanuela Caria

Nel 1938 in Italia vennero applicate le leggi razziali …

Arianna e la sua famiglia si trasferiscono a San Daniele nell’ottobre del 1943, era un paese tranquillo ………. i genitori speravano che la loro colpa di avere un cognome ebreo sarebbe stata notata molto meno.

La mattina del 16 giugno 1944 ,Arianna (aveva 11 anni) e la sua famiglia furono prelevati e portati al comando tedesco di Udine. Marco Lecis

Li fecero scendere e li fecero sedere Li fecero scendere e li fecero sedere. Poggiarono per terra i loro pacchi con i viveri e il vestiario. ….Uno per volta, furono introdotti in un ufficio adiacente dove li perquisirono e sequestrarono loro gli oggetti di valore …

Eleonora Fois Verso sera, già cominciava ad imbrunire, arrivarono alla risiera di San Sabba. Arianna cominciò a dormire poco per l’ansia e la paura che ormai non l’abbandonava…

Le prigioniere adulte venivano sfruttate e impegnate in vari lavori…

Il 21 Giugno 1944 li fecero salire in un camion e li portarono alla stazione di Trieste …. Viaggiarono per sei giorni. Le loro provviste personali erano finite e quindi digiunarono, ma non morirono.

Marta Caria Ad Auschwitz i vagoni si aprirono proprio sulla rampa d’ingresso dove c’era il cartello con la famosa scritta “Arbeit macht frei”

Prima di ogni altra cosa le tatuarono; a ciascuna di loro fu impresso un numero sull’avambraccio sinistro. Arianna ebbe il numero 89219

Un mattino due prigioniere mancarono all’appello… Appena le ritrovarono furono pestate e portate nei forni… Silvia Pintore

- Mamma bruciano-!

Nel periodo che trascorse con le donne Arianna subì due selezioni.

Per il compleanno della mamma, il 22 settembre, Arianna e le sue sorelle deposero con tanto amore, su un coperchio di cartone, sei triangoli di pane, facendole gli auguri.

Arianna fu separata dalla madre e dalle sorelle e portata insieme ad altri bambini nel Kinderblock. da quel momento non vedrà più i suoi familiari

Il Kinderblock era formato da due baracche cintate di filo spinato Il Kinderblock era formato da due baracche cintate di filo spinato. Ogni tanto, accompagnati da un tedesco col cane lupo li portavano fuori dal lager. Daniele Pillitu

La Buna: una fabbrica dove dovevano fare delle trecce per le mine La Buna: una fabbrica dove dovevano fare delle trecce per le mine. Li disponevano intorno ad un tavolo sul quale gettavano della paglia che i bambini dovevano intrecciare. Dopo poche ore le loro dita sanguinavano: volevano farli lavorare per produrre o volevano solo torturarli?

Alessandro Collu Una sera la Kapo, che non era una donna ma una bestia, sempre col frustino in mano, li fece alzare e ordinò che si mettessero in fila. A ciascuno fu dato una coperta e un pane nero.

Si preparavano a partire: fuori nevicava e faceva molto freddo…… La fila pronta per la partenza era lunghissima: davanti a tutti i bambini , poi gli ammalati, poi le donne e ultimi gli uomini