La valutazione del dolore nell’anziano

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PSICOLOGIA CLINICA Teoria e tecnica del colloquio clinico e Laboratorio Prof. Daniela Cantone a.a. 2012/2013.
Advertisements

ACCANIMENTO TERAPEUTICO IN ONCOLOGIA: VERO O FALSO PROBLEMA?
IL CENTRO DIURNO ALZHEIMER I.N.R.C.A. - ANCONA
NEUROMODULAZIONE SACRALE
Prof. Giovanni Murialdo
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
NTD - Modulo 3 Ritardo mentale
La diagnosi neuropsicologica: definizione e utilizzo
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Assistenza infermieristica clinica applicata alla medicina
“Ai confini della coscienza: la ricerca del contatto..”
Quale trattamento per i pazienti con compromissione cognitiva lieve?
STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI:
Valutazione psicodinamica del paziente
Qualità della vita Uno dei più importanti e attuali argomenti per chi si occupa di sanità: gli interventi terapeutici per curare le malattie non devono.
Riabilitazioni Speciali dell'Università di Pavia
GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE IN GERIATRIA
Lo Stress in Ambito Occupazionale
LE NUOVE FRONTIERE DEL NURSING ONCOLOGICO
La gestione del paziente in fase severa
OPPIACEI PER VIA INTRATECALE:
Disturbo dell’attenzione e Iperattivita’ ADHD
PROCESSO DI NURSING metodo di lavoro che si articola in fasi logiche ,razionali, per raggiungere obiettivi dichiarati processo di nursing senza fase diagnostica.
Comunicazione Prof.ssa Maria Grazia Strepparava
Definizione di invecchiamento
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Direttore U.O: Cure Palliative e Terapia del Dolore
U.V.A. di primo e secondo livello:
Cartella clinica on line: caratteristiche tecniche ed utilità clinica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO LA FORMAZIONE DEI FORMATORI CAPRI 4-7 aprile 2013 con il patrocinio di:
Stomatopirosi Gli aspetti psicosociali (Sindrome della Bocca Urente)
Lo sviluppo delle emozioni
Riconoscere i problemi della persona anziana con disturbi del tono dell’umore ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo,basati.
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO
LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA è un programma multidisciplinare e personalizzato di cura per il paziente con un danno respiratorio cronico EFFETTO SULLA.
“La valutazione della qualità di vita nella fase terminale”
Urgenze ed Emergenze Respiratorie
Health management of the AD Patient
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Il sostegno al familiare
Insegnamanto: Modelli integrati di intervento psicoeducativi per la disabilità intellettiva e per i disturbi pervasivi dello sviluppo Docente: Angiolo.
Medicina di Comunità Aspetti Culturali
Accertamento L’accertamento consiste nella raccolta e classificazione dei dati e conduce alla fase successiva che è la formulazione della diagnosi.
ADDOME ACUTO Quadro clinico caratterizzato dalla presenza di un dolore acuto E’ una situazione d’emergenza che può guarire con terapia medica, ma che nella.
IMPLICAZIONI NELL'ESPRESSIONE DELL'AGGRESSIVITA' NEL PAZIENTE OBESO SOTTOPOSTO A BENDAGGIO GASTRICO, MODELLO DI LETTURA GESTALTICO. M. Basta, T. Restelli,
Glossario. DEFINIZIONE dei TERMINI … per parlare uno stesso linguaggio.
GentleCare Dedicato a Moyra Jones
La depressione nell’anziano
Indicazione terapeutica da RCP
Ambulatorio Parkinson e Disturbi del Movimento, Varese
Psicologia dell’invecchiamento
Il paziente con demenza nella
NPI e Patologie prevalenti peculiari
prof.ssa Giovanna Mirra
Delirium: la procedura per la gestione domiciliare Maurizio Barbon Massimo Melo U.O. S. Cure Palliative Azienda U.L.S.S. n. 9 - Treviso.
Incontro di informazione sulla malattia di Alzheimer.
Il dolore come strumento diagnostico. Bandierine rosse: dolore osteo articolare 1. Dolore “osseo” più che articolare 2. Dolore notturno 3. Tumefazione.
DOLORE Come difendere gli anziani e i disabili. PERCHE’ PARLARE DI DOLORE  la legge 38 del 2010 ha segnato un importante passo avanti per tutti i pazienti.
E MALATTIE NEURODEGENERATIVE
Progetto BAITAH FORMAZIONE – OF 1 – PON 01_00980 PON R&C 2007 – 2013 DISABILITA’ COGNITIVA D.ssa Filomena Addante U.O.C. Geriatria IRCCS “Casa Sollievo.
Progetto per il miglioramento dell’appropriatezza del percorso valutativo per l’inserimento di persone affette da demenza nella rete dei servizi. Sperimentazione.
La Demenza e la cura della persona
CTSS Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna Anziani: nuove frontiere per la valutazione multidimensionale 11 MAGGIO ORE
Stato di salute e qualità della vita percepita Martedì 17 Aprile 2007 Giuliano Carrozzi Servizio Epidemiologia, Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE SONO DISTURBI CHE TESTIMONIANO UN INTENSO, COMPLESSO E PROFONDO DISAGIO PSICOPATOLOGICO DATO CHE IL CIBO E TUTTO.
Infermieristica nelle cronicità e disabilità
COSA E’ IL DSM ?  MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI  Ha risposto ad un bisogno internazionale di disporre di una classificazione.
Transcript della presentazione:

La valutazione del dolore nell’anziano Convegno SIGG Liguria 31 marzo 2012 La valutazione del dolore nell’anziano Nicoletta Franceschini SIGG, Sezione Nursing

Indice Il dolore nell'anziano e nelle demenze Valutazione nell'anziano Valutazione nell'anziano con demenza Quadri particolari di disagio/dolore Quali barriere e come superarle

Invecchiamento e dolore: presbialgia Perdita di recettori del dolore, modificazioni delle vie ascendenti e discendenti, modificazioni a livello centrale. Maggiore eterogeneità tra gli individui L'invecchiamento non determina una significativa alterazione della percezione dell'intensità del dolore Le demenze possono modificare significativamente le reazioni della persona al dolore

Reazioni al dolore nelle diverse forme di demenza: Malattia di Alzheimer: il dolore è percepito normalmente, difficoltà a interpretare e verbalizzare Demenza frontotemporale: il dolore può determinare apatia Demenza vascolare: spesso reazioni esagerate

osservazione, evocazione Capacità di descrivere il dolore al progredire della demenza Connotati del dolore Severità clinica della demenza Lieve Moderata Severa Localizzazione +++ ++ +/- Andamento temporale - Qualità e caratteristiche Intensità ++ self-report in setting facilitato + self-report e osservazione +/- osservazione Fattori scatenanti/allevianti osservazione, evocazione Sintomi e segni associati obiettività

Valutazione di base Colloquio empatico con il Paziente Superare barriere e pregiudizi Testimonianze dei caregiver per indagare l’attuale dolore e le precedenti esperienze Esame clinico approfondito

Autovalutazione dell’intensità

Interferenza del dolore sulle attività quotidiane Situazione attuale Media della settimana precedente Livello attuale di stress Stress nella settimana precedente Interferenza del dolore sulle attività quotidiane % di sollievo con le cure

Quando il soggetto non è più in grado di comunicare, il dolore da sintomo, (ri-) diventa segno Trabucchi, 2004

Il colloquio con la persona con demenza è utile? SI NO Deficit mnesico: il paziente è in grado di riferire solo in dolore presente al momento del colloquio Turbe fasiche: difficoltà a comprendere ed esprimersi Alterazioni comportamentali: pazienti negativisti o iper-richiedenti La vera valutazione del dolore è sempre l’autovalutazione Anche persone con demenza di grado severo si sono dimostrate in grado di autovalutare il dolore

Come ricercare il dolore nella demenza grave? Osservazione statica Osservazione dinamica Ricerca di patologie o situazioni in grado di giustificare il dolore

Cosa dobbiamo osservare? Espressioni facciali Verbalizzazioni/vocalizzazioni persistenti Disturbi comportamentali: agitazione, aggressività, alterazioni del ritmo sonno-veglia/alimentare Resistenza alle cure Aumentato wandering Sintomi neurovegetativi Peggioramento dello stato cognitivo e funzionale

Scale di valutazione del dolore nel paziente non verbalizzante (scale comportamentali) Revisione sistematica: SMG Zwakhalen, JPH Hamers1, HH Abu-Saad, MPF Berger. Pain in elderly people with severe dementia: A systematic review of behavioural pain assessment tools. BMC Geriatrics, 6: 3 doi: 10.1186/1471-2318-6-3, 2006. 12 diverse scale comportamentali Valutate: validità interna ed esterna, omogeneità, affidabilità e fattibilità Performance psicometrica media delle scale: moderata La scala DOLOPLUS2 è considerata tra le migliori 13

Pain Assessment in Advanced Dementia PAINAD

L’interpretazione dei punteggi della scala Doloplus richiede cautela L’interpretazione dei punteggi della scala Doloplus richiede cautela! JC Holen, Ingvild Saltvedt, PM Fayers, MJ Hjermstad, JH Loge, S Kaasa. Doloplus-2, a valid tool for behavioural pain assessment? BMC Geriatrics 7: 29 doi: 10.1186/1471-2318-7-29, 2007 Debole la correlazione tra i punteggi della scala e il giudizio clinico di operatori esperti La possibilità di falsi positivi per interferenza tra i sintomi comportamentali e psicologici della demenza e le manifestazioni del dolore modificazioni nel punteggio correlate all’esperienza dell’operatore.

Dolore nella demenza di grado severo: Autovalutazione o scale osservazionali? (S. Pautex, JAGS 2006) Risultati: il 61% dei pazienti ha dimostrato di comprendere almeno una scala autovalutativa, l'affidabilità delle tre scale si è dimostrata alta, la Doloplus 2 tendeva a sottostimare il dolore. Conclusioni: le scale osservazionali non devono essere applicate di routine nei pazienti con demenza anche di grado severo, se ancora in grado di autovalutare il dolore. Studio prospettico, setting ospedaliero, pazienti con demenza di grado severo. Obiettivo: confronto tra perfomance delle scale di autovalutazione e osservazionali. 129 pazienti, 84 anni età media, 69% donne, MMSE<11, e CDR=>3, diverse forme di demenza, 44% dichiarava la presenza di dolore e, di questi, il 40% non riceveva trattamento antalgico. Somministrate in ordine casuale 3 scale di autovalutazione (VAS, scala verbale, scala a faccette) e indipendentemente il team infermieristico ha applicato la scala Doloplus-2 Risultati: il 61% dei pazienti ha dimostrato di comprendere almeno una scala autovalutativa, l'affidabilità delle tre scale si è dimostrata alta, la Doloplus 2 tendeva a sottostimare il dolore. Conclusioni: le scale osservazionali non devono essere applicate di routine nei pazienti con demenza anche di grado severo, se ancora in grado di autovalutare il dolore.

Quadri particolari di disagio/dolore dolore colico dolore correlato all’alimentazione da problemi dentari, del cavo orale o del tratto digerente superiore dolore correlato all’eliminazione (stipsi, impatto fecale, patologie anali, globo vescicale, infezioni) dolore da sforzo (vascolare, cardiaco) dolore da movimento e/o da posizione dolore miofasciale dolore neuropatico disagio da caldo, freddo, contenzione, abbigliamento incongruo, ortesi, protesi disagio da bisogni primari: fame, sete, privazione del sonno, cure igieniche

Consapevolezza del dolore Anamnesi del dolore 3. Descrizione del dolore Localizzazione e intensità del dolore e una dettagliata valutazione clinica degli aspetti multidimensionali, includendo: dimensione sensoriale, affettiva e impatto su stato funzionale, livello di attività e partecipazione. 4. Comunicazione Valutazione nei pazienti con deficit cognitivi e comunicativi Cause di dolore 7. Rivalutare British Geriatrics Society, 2007

L. McAuliffe, R. Nay, M. O'Donnell, D. Fetherstonhaugh, 2008 Barriere ad una efficace valutazione del dolore nel pz anziano con demenza Mancato riconoscimento del dolore Ritardo o errori nella diagnosi Insufficiente formazione degli operatori Scarso uso degli strumenti di valutazione Tipo di dolore (cronico vs acuto) Comportamenti stoici da parte del paziente L. McAuliffe, R. Nay, M. O'Donnell, D. Fetherstonhaugh, 2008

Come superare le barriere Conoscenza del paziente Percezione intuitiva derivata dall'esperienza Formazione teorica e sul campo Uso di strumenti adeguati L. McAuliffe, R. Nay, M. O'Donnell, D. Fetherstonhaugh, 2008

Grazie per l’attenzione!