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IMPLICAZIONI NELL'ESPRESSIONE DELL'AGGRESSIVITA' NEL PAZIENTE OBESO SOTTOPOSTO A BENDAGGIO GASTRICO, MODELLO DI LETTURA GESTALTICO. M. Basta, T. Restelli,

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Presentazione sul tema: "IMPLICAZIONI NELL'ESPRESSIONE DELL'AGGRESSIVITA' NEL PAZIENTE OBESO SOTTOPOSTO A BENDAGGIO GASTRICO, MODELLO DI LETTURA GESTALTICO. M. Basta, T. Restelli,"— Transcript della presentazione:

1 IMPLICAZIONI NELL'ESPRESSIONE DELL'AGGRESSIVITA' NEL PAZIENTE OBESO SOTTOPOSTO A BENDAGGIO GASTRICO, MODELLO DI LETTURA GESTALTICO. M. Basta, T. Restelli, U. Rivolta, M. Serbelloni, G. Sarro AO Ospedale di Legnano – Presidio Ospedaliero di Magenta/Abbiategrasso Centro di Chirurgia dell’Obesità, responsabile Dott. G. Sarro Cagliari, 27 aprile 2013

2 Introduzione Approccio multidisciplinare -> molteplici fattori correlati organici, psicologici e sociali. Dal punto di vista psicologico maggior frequenza di struttura di personalità depressiva sulla quale si configurano problematiche legate all’immagine corporea, alle relazioni sociali e di disturbo alimentare. In letteratura è ampiamente descritto che due dei tratti di personalità caratteristici dei pazienti obesi sono l’aggressività e l’impulsività.

3 Materiali e Metodi 101 pz obesi Mag-Dic 2012
Consecutivi 75F 26M età compresa anni Mag-Dic 2012 Test psicometrici STAXI-2 e BIS-11.

4 scala di autovalutazione
STAXI State-Trait Anger Expression Inventory - STAXI (Spielberger, 1988) scala di autovalutazione 44 item classificazione su scale a 4 punti valutazione intensità e frequenza dell’esperienza dei propri sentimenti di rabbia misure sintetiche -> esperienza ed espressione della rabbia due principali componenti: la rabbia di stato e di tratto.

5 -> percezione personale e grado di frustrazione
Rabbia di stato stato emotivo caratterizzato da sentimenti soggettivi di diversa intensità -> percezione personale e grado di frustrazione da un moderato senso di fastidio o d’irritazione ad uno stato di furia e di rabbia generalmente accompagnato da tensione muscolare e da attivazione del sistema nervoso autonomo.

6 Rabbia di tratto disposizione a percepire un gran numero di situazioni come fastidiose o frustranti la tendenza a rispondere a tali situazioni con più frequenti manifestazioni della rabbia di stato -> gli individui con alto grado di rabbia di tratto hanno esperienza di rabbia di stato più spesso e con maggiore intensità rispetto agli individui con basso grado di rabbia di tratto.

7 Espressione della rabbia
3 componenti principali: Rabbia-Out -> persone, oggetti, ambiente Rabbia-In -> rivolta all’interno: rabbia trattenuta o soppressa Controllo della Rabbia -> differenze individuali con cui si tenta di controllare la propria espressione della rabbia

8 scala di autovalutazione
BARRATT La Barratt Impulsiveness Scale, Version 11 – BIS-11 (Barratt e Stanford, 1995) scala di autovalutazione utilizzata la versione italiana della scala validata da Fossati e coll. impulsività come mancanza di controllo sui pensieri e sui comportamenti di rapida e facile compilazione, ampiamente usata sia per valutare il ruolo dell’impulsività nel contesto della psicopatologia, sia per lo studio dell’impulsività nei soggetti non psichiatrici. 30 item, con risposte del tipo “raramente/mai”, “occasionalmente”,“spesso” e “quasi sempre/sempre”.

9 Il punteggio totale varia da 30 a 120 ed offre una stima quantitativa dell’impulsività che deriva dalla somma di tre fattori: l’impulsività cognitiva (punteggio minimo: 8; massimo: 32) disattenzione ed instabilità cognitiva (es. ”Sono un attento pensatore”). l’impulsività motoria (punteggio minimo: 11; massimo: 44) instabilità motoria e mancanza di perseveranza (es. “Faccio le cose senza pensarci”) l’impulsività da non pianificazione (punteggio minimo: 11; massimo: 44) intesa come la mancanza di autocontrollo e l’intolleranza alla complessità cognitiva (es. “Mi concentro facilmente”)

10 RISULTATI I valori sia di impulsività che di espressione della rabbia, studiati, rispettivamente, con i test di BARRATT e con STAXI-2 mostrano che nel campione di pazienti preso in esame non ci sono variazioni dei valori correlati con il grado di obesità e con il calo ponderale. Il gruppo di obesi può essere considerato omogeneo indipendentemente dai valori specifici di BMI l’intervento chirurgico, indipendentemente dal grado di successo, o di insuccesso, non modifica i valori di base dei test.

11 correlazioni tra il BMI preoperatorio e il successo dell’intervento chirurgico (unico dato statisticamente significativo)

12 Lieve correlazione tra età e successo post-operatorio

13 correlazione inversa tra età e impulsività

14 correlazione inversa tra età ed espressione della rabbia

15 CONCLUSIONI 1 Considerando che il bendaggio gastrico è un intervento che richiede una forte compliance da parte dei soggetti obesi, è ipotizzabile che i pazienti con età più avanzata abbiano sviluppato una capacità di gestione del tratto aggressivo ed impulsivo all’interno del percorso di trattamento del calo ponderale e di conseguenza maggior successo all’intervento chirurgico.

16 CONCLUSIONI 2 Ciò che emerge nell’analisi dei dati rilevati con i test citati e i colloqui post-operatori è che, anche dopo il trattamento chirurgico con esito positivo anche a lunga distanza, il tratto aggressivo e impulsivo non subiscono variazioni significative I pazienti obesi dopo Bendaggio Gastrico con successo costituiscono una categoria a rischio per recidive in quanto continuano a rivolgere su di sé modalità distruttive. Il follow up psicologico deve continuare anche dopo il raggiungimento del calo ponderale.

17 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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